Non andare via,
Signore
Quando trovi chiusa
la porta del mio cuore,
abbattila ed entra:
non andare via, Signore.
Quando le corde della mia chitarra
dimenticano il tuo nome,
ti prego, aspetta:
non andare via, Signore.
Quando il tuo richiamo
non rompe il mio torpore,
folgorami con il tuo dolore:
non andare via, Signore.
Quando faccio sedere altri
sul tuo trono,
o re della mia vita:
non andare via, Signore.
Rabindranath
Tagore |
Salmo 30
Rendete
saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.
Quanto
è grande la tua bontà, Signore!
La
riservi per coloro che ti temono,
la
dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a
chi in te si rifugia.
Tu
li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano
dagli intrighi degli uomini;
li
metti al sicuro nella tua tenda,
lontano
dai litigi delle lingue.
Amate
il Signore, voi tutti suoi fedeli;
il
Signore protegge chi ha fiducia in lui
e
ripaga in abbondanza chi opera con superbia.
Canto al Vangelo
(Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il
Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a
lui.
Alleluia.
Vangelo Mt
6,1-6.16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
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- Mecoledì della XI Settimana del Tempo
Ordinario - |
t Dal Vangelo
di Gesù Cristo secondo San Matteo (6.1-16-18)
In quel tempo,
«State attenti a non praticare la vostra
giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro,
altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è
nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba
davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle
strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno
già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina,
non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua
elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto,
ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti
che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare
stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico:
hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi,
entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è
nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come
gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli
altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la
loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e
làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il
Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto,
ti ricompenserà».
Parola del
Signore
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Meditazione
San
Francesco di Sales (1567-1622)
vescovo di Ginevra, dottore della
Chiesa
Trattato dell'amore di Dio, libro XII, cap. VII
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« La purezza d'intenzione »
Nostro
Signore, in rapporto agli anziani, soleva dire ai suoi: "Siate buoni
amministratori". Se lo scudo non è di oro buono, se non ha peso, se
non ha il marchio, lo si rifiuta come non ricevibile. Un'opera
buona, se non è ornata di carità, se l'intenzione non è pia, non
sarà ricevuta come opera buona. Se digiuno, ma per risparmiare, non
è il mio un buon digiuno; se è per temperanza, ma ho qualche peccato
mortale nell'anima, manca peso a quest'opera, poiché è la carità che
dà peso a tutto quanto facciamo; se è solo per convenienza e per
comodità coi miei compagni, quest'opera non ha il marchio della
buona intenzione. Ma se digiuno per temperanza e sono in grazia di
Dio e ho l'intenzione di piacere alla divina maestà con questa
temperanza, allora l'opera sarà una buona moneta, che farà crescere
in me il tesoro della carità.
Bisogna fare benissimo
le piccole azioni, farle con grande purezza d'intenzione e una forte
volontà di piacere a Dio; allora ci santificano molto. Ci sono
persone che mangiano molto e sono sempre magre, estenuate e senza
forze, perché non hanno una buona digestione; altri mangiano poco e
sono sempre forti e vigorosi, perché hanno uno stomaco buono. Così
ci sono anime che fanno molte buone opere e crescono molto poco in
carità, perché le fanno con freddezza e svogliatamente, o per
istinto e inclinazione di natura, più che per ispirazione di Dio o
fervore celeste; al contrario, ce ne sono che fanno non tanto, ma
con volontà e intenzione così sante che fanno grande progresso
nell'amore: hanno poco talento, ma lo usano così fedelmente che il
Signore le ricompensa
largamente. |
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