In terra d’esilio leviamo il nostro
canto.
Lungo i fiumi di
Babilonia,
là sedevamo e
piangevamo
ricordandoci di
Sion.
Ai salici di quella
Serra
appendemmo le nostre
cetre.
Perché là ci chiedevano parole di
canto
coloro che ci avevano
deportato,
allegre canzoni, i nostri
oppressori:
«Cantateci canti di
Sion!».
Come cantare i canti del
Signore
in terra
straniera?
Se mi dimentico di te,
Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia
destra.
Mi si attacchi la lingua al
palato
se lascio cadere il tuo
ricordo,
se non innalzo
Gerusalemme
al di sopra di ogni mia
gioia.
Canto al
Vangelo (Mt 8,17)
Alleluia,
alleluia.
Cristo ha preso le nostre
infermità
e si è caricato delle nostre
malattie.
Alleluia.
Vangelo Mt
8,1-4
Se vuoi, puoi purificarmi.