Commento di BenedettoXV Ipapa dal 2005 al 2013 - « Lo voglio, sii sanato »

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Jun 27, 2024, 2:22:15 PM (3 days ago) Jun 27
to Innamorati della lode

 

 
  "Suscita una primavera di santità"
 
Vergine Maria,
Regina dei Santi,
e modello di santità!
Tu oggi esulti con l'immensa schiera
di coloro che hanno lavato le vesti
nel “sangue dell'Agnello” (Ap. 7, 14).
Tu sei la prima dei salvati,
la tutta Santa, l'Immacolata.
 
Aiutaci a vincere la nostra mediocrità.
Mettici nel cuore il desiderio
e il proposito della perfezione.
Suscita nella Chiesa,
a beneficio degli uomini d'oggi,
una grande primavera di santità.
Amen
 
Giovanni Paolo II
 
Salmo 136
 
 
In terra d’esilio leviamo il nostro canto.
 
Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella Serra
appendemmo le nostre cetre.
 
Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».
 
Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.
 
Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.


 
Canto al Vangelo (Mt 8,17)
Alleluia, alleluia.
Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia.
 
Vangelo Mt 8,1-4
Se vuoi, puoi purificarmi.
 
-  Venerdì della XII Settimana del Tempo Ordinario -
 
at  Vangelo di Gesù Cristo secondo San Matteo  (8, 1-4).
 


 
Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse:
«Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo:
«Lo voglio: sii purificato!».
E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse:
«Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno;
va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro
 
Parola del Signore
 
Meditazione 
 
Benedetto XVI
papa dal 2005 al 2013

Enciclica « Spe Salvi » § 36
 
« Lo voglio, sii sanato »
 
       Come l'agire, anche la sofferenza fa parte dell'esistenza umana. Essa deriva, da una parte, dalla nostra finitezza, dall'altra, dalla massa di colpa che, nel corso della storia, si è accumulata e anche nel presente cresce in modo inarrestabile.

     Certamente bisogna fare tutto il possibile per diminuire la sofferenza: impedire, per quanto possibile, la sofferenza degli innocenti; calmare i dolori; aiutare a superare le sofferenze psichiche. Sono tutti doveri sia della giustizia che dell'amore che rientrano nelle esigenze fondamentali dell'esistenza cristiana e di ogni vita veramente umana. Nella lotta contro il dolore fisico si è riusciti a fare grandi progressi; la sofferenza degli innocenti e anche le sofferenze psichiche sono piuttosto aumentate nel corso degli ultimi decenni.

      Sì, dobbiamo fare di tutto per superare la sofferenza, ma eliminarla completamente dal mondo non sta nelle nostre possibilità – semplicemente perché non possiamo scuoterci di dosso la nostra finitezza e perché nessuno di noi è in grado di eliminare il potere del male, della colpa che – lo vediamo – è continuamente fonte di sofferenza. Questo potrebbe realizzarlo solo Dio: solo un Dio che personalmente entra nella storia facendosi uomo e soffre in essa. Noi sappiamo che questo Dio c'è e che perciò questo potere che « toglie il peccato del mondo » (Gv 1,29) è presente nel mondo. Con la fede nell'esistenza di questo potere, è emersa nella storia la speranza della guarigione del mondo.
 


 
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