La pace passa dalla preghiera e dal digiuno

[Angelo Masciello]

La pace passa dalla preghiera e dal digiuno

Papa Leone ha invitato tutti i fedeli a vivere in digiuno e preghiera la giornata di venerdì 22 agosto, memoria liturgica di Maria Regina, per la pace in Terra Santa e in Ucraina oltre che nelle altre regioni del mondo ferite dalla guerra. È un appello cui sono chiamati ad aderire tutti i cristiani, in particolare coloro che seguono i messaggi di Medjugorje.
Riguardo al valore del digiuno e della preghiera per la pace c’è un aneddoto poco conosciuto ma molto significativo. 

La guerra nella ex Jugoslavia era cominciata da meno di un anno quando all’inizio della Quaresima del 1992 padre Slavko animava a Medjugorje il suo primo ritiro spirituale di preghiera e digiuno. Vi parteciparono 20 persone, soprattutto giovani, che si impegnavano a trascorrere cinque giorni in intensa preghiera e digiunando a pane e acqua. L'ultimo giorno padre Slavko invitò la veggente Marija a pregare il rosario con loro all'ora della apparizione. Quando la Madonna apparve ringraziò i presenti e poi diede questo messaggio: "Figli cari! Come mi sarebbe facile fermare le guerre se solamente trovassi più persone che pregano e digiunano come voi fate adesso!"
È un messaggio che da solo ci fa comprendere quanto a potenza abbia il digiuno unito alla preghiera. Una straordinaria efficacia più volte sottolineata dalla Madre: “Vi ripeto ancora una volta: soltanto con la preghiera e il digiuno si possono fermare le guerre!” (25 gennaio 2001)
La Gospa non dice “anche con la preghiera e il digiuno”, ma “soltanto con la preghiera e il digiuno”.
E ora conta sulla nostra risposta. Non lasciamo che cada nel vuoto l’esortazione che in questo tempo drammatico ci rivolge attraverso il papa.
Angelo Masciello