Qualità pellet

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Giacomo

unread,
Jan 5, 2007, 6:07:05 PM1/5/07
to infopellet
Ciao a tutti, ultimamente mi sono interessato del Pellet. Ho capito che
quello di qualità, soprannominato Ardesia sia il migliore. Il tipo di
legno per la maggior resa è l'abete ma sporca di più e quindi si
preferisce il faggio k produce meno cenere. Il diametro non influisce
molto nella resa, ma solo nel tipo di stufa. Questo è quanto sono
riuscito a capire, potete aiutarmi a capirne di più? La qualità del
pellet prodotto in Estonia è cm quello Austriaco? Il fattore densità
in che modo incide nella qualità? Ci sono altre caratteristiche
importanti da conoscere? Le certificazioni migliori quali sono?

Grazie per l'aiuto, Giacomo.

giank

unread,
Jan 6, 2007, 2:45:19 AM1/6/07
to infopellet
Ciao Giacomo , non conoscevo il pellet tipo : Ardesia
pensavo fosse il nome di tipi particolari di lose , pietre piane per la
copertura dei tetti , specie in montagna , carissime di colore nerastro
.
E già non si finisce mai di imparare .
Mi unisco alla tua domanda e la girerei a una persona davvero esperta
qui sul gruppo ... mi riferisco a qualcuno che il pellet lo produce e
potrebbe spiegarci meglio , come noi profani possiamo semplicemente
stare al largo dalle fregature ! Io non mi pronuncio , continuo a
essere "intortato" dal venditore senza scrupoli . L'ultima esperienza
è di un pellet locale , che sto testando , dove sul sacchetto viene
dichiarata una densità di 1.25 kg / dm3 ... Convinto che qualcosa non
"girasse" troppo bene mi sono costruito un cubo vuoto di un dm3 (
10*10*10 ) l'ho riempito e pesato . Bene , risultato 750gr . Più
pesante di Savoiepan e altri . Ma al di là della cavolata stampata ,
notare che il Savoiepan dichiara 630Kg * m3 e l'empirica misura risulta
680gr , mi domando : Quando viene eseguita la misura della densità
come si opera ? Dalla segatura pressata a pressione nota e umidità
fissa ? Ma mi viene il dubbio che qui stampino sui sacchetti quello che
gli passa per la testa . Savoiepan che aderisce a più certificazioni
è quello che si avvicina di più alla misura casalinga . Possibile ?
La "misura casalinga" è affidabile , o no ?
Ah chiaramente non sto ancora parlando del fatto che il miglior pellet
nella stufa a parametri errati brucia peggio di quello più scadente .
Ma questo e un'altro discorso !

Come si possono verificare in modo semplice le caratteristiche dei
sacchettini del pellet ?
Almeno le più comuni !
Quindi la mia , Giacomo , non è una risposta semplicemente voglio
unirmi alla tua richiesta .
Ah , per ora il pellet di 750gr/dm3 brucia meglio ... Sarà di conifera
con un'umidità alta .
Sporcherà di più ? Sto verificando .

Ciao
giank

Dino

unread,
Jan 9, 2007, 9:28:07 AM1/9/07
to infopellet
Mi unisco a Giacomo e Giank e cerco di darvi il mio contributo.
Usando l'ultima bilancia elettronica da cucina della Lidl (precisione
1g.) Ho recuperato due barattoli in plastica da un litro, verificato
riempiendoli fino all'orlo di acqua=1000g. Ho pesato due tipi di pellet
che ho in casa.
Bruciolo = 766g. Ekopal = 731g.
Ho provato a bruciare 5kg di ognuno dei due tipi di pellet, per poi
pesare il residuo di cenere, ma non riesco a bruciare tutto
completamente. La cenere e' quindi frammista a residui incombusti di
pellet e altro. Per il momento ho rinunciato.

Il Bruciolo brucia con pochissimi residui solidi, ma lascia + cenere.
L'Ekopal ha bruciato bene con poca cenere il primo bancale, adesso ho
dei residui incombusti nel braciere del bruciatore che devo rimuovere
ogni 4 giorni, una vera rottura.
In aggiunta alla variabilita' delle caratteristiche del pellet da
produttore a produttore, dobbiamo anche far fronte alla variazione
della qualita' del singolo prodotto.
Ben venga uno standard di riferimento e un certificatore affidabile.
Ciao, Dino

giank

unread,
Jan 11, 2007, 1:20:28 AM1/11/07
to infopellet
Ciao Dino , quello che sogno da tempo è capire di più sulla qualità
del prodotto che vado a comprare ...
Fino a quando ho bruciato la pedana di FF ( fintofaggio ) acquistata ad
agosto non mi sono posto grandi problemi . Salvo quando ho trovato
degli agglomerati di pellet con colorazioni verdastre o piume di
gallina nei sacchi . Ora la pedana , quasi per fortuna , è finita e
sono ritornato a fare il "pellegrino del pellet" . Certo se la mia casa
e il mio lavoro permettevano soluzioni ecol-econ-alternative ...le
avrei adottate ! Ma , come si dice , hai voluto la bicicletta ? bene
adesso ....
Però sono un pochino perplesso a vedere pellet con stampate
certificazioni a iosa che bruciano malissimo , pellet di non sai cosa
che son migliori , pellet con sorprese ( il mio FF ...) ai prezzi più
disparati .
Sul peso , così come lo stiamo verificando ...
pellet a pezzi più piccoli riempiono di più il contenitorie di prova
e quindi la misura sarà più alta . A pezzatura più grande , sarà
più leggera .
Quindi come caspita viene misurata la densità per litro o per dm3 ????

Ah l'unica cosa certa , mi sembra l'immersione in acqua .
Pellet scadente sta a galla !!! Il mio fintofaggio navigava da dio !
Ha "scaldato" bene fino a quando questo mite inverno ha retto .
Nei , per ora pochi , giorni di freddo portando la stufa a 3-4 su 5 di
potenza la resa era ridicola ! Se fosse stato un'inverno serio come
l'anno scorso ... meglio non pensarci .

Poi : pellet con residui di segatura allo stato base . Il pellet è
fatto di segatura di non si sa di cosa ma si spera di legno . la
segatura che io chiamo base è il passo precedente al pellet ... e
secondo me trasporti "insani" e pellettatrici da mangimi , portano ad
avere sacchetti con percentuali alte di questa segatura .
La cloclea quando si trova alla fine del serbatoio , almeno questo
sulla mia stufa , comincia a immettere solo segatura e dopo un pò la
fiamma si spegne .
Se guardo il serbatoio lo trovo circa verso il quarto dalla fine , con
il pellet raccolto ai bordi del tubo dove lavora la cloclea , e una
bellissima tana di segatura che sorregge il tutto . Qui il problema è
del costruttore che doveva prevedere forme diverse per il serbatoio .
Altre stufe non avranno neppure il problema . Togliendo la segatura ,
cioè setacciandola , il problema non esiste .
Così sono diventato un "pellegrino cercatore e setacciatore di pellet
"

Sempre sulla qualità visiva : pellet con superfici liscie e non
crepate indicato una migliore qualità di lavorazione . L'acqua tende a
far gonfiare il pellet e una volta esiccato si presenta "gonfio" (
diametro superiore di poco ai 6 mm ) e con crepature . Questo però è
indice di problemi durante la lavorazione .

Occhio ai bancali di pellet chiuso in sacchi anonimi NON TRASPARENTI ,
il mio fintofaggio era chiuso in sacchi di plastica bianchi che non
permettevano a vista , l'immediata valutazione dei "pezzettoni" di
pellet ammuffiti all'interno .
Ora il venditore ha cambiato i sacchetti e sta usando la iuta bianca .

Stesso prodotto .

E infine , poi vorrei sentire un'esperto vero , pellet a pezzatura
molto piccola pare scaldi di più ... ma in realtà è la cloclea che
sta versando più prodotto nel grogiolo . Quindi anche il confronto " a
stufa" dovrebbe essere rivisto .

Ciao , questa stufa più che un riscaldamento sta diventando un incubo
.
E' il tarlo dello sperimentatore che rode paziente ...

:-)) Giank .

Dino

unread,
Jan 16, 2007, 1:43:32 PM1/16/07
to infopellet
Giank e altri,
una breve nota aggiuntiva. Il mio pellet (vedi post precedente) non
galleggia e affonda nell'acqua. Ovvero la densita' e' >1.
Conseguentemente il peso di un decimetrocubo e' sopratutto un indice di
riempimento dovuto alle dimensioni e diametro del pellet piuttosto che
allo stesso legno.

Saluti, Dino

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