Lunedì 18 maggio riaprirà al pubblico il Real Bosco di Capodimonte

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Gino Di Ruberto [GMAIL]

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May 15, 2020, 4:10:46 PM5/15/20
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Lunedì 18 maggio riaprirà al pubblico il Real Bosco di Capodimonte

Published: 11 Maggio 2020 08:25 Updated: 12 Maggio 2020 11:17 Author
Rino Mastropaolo

Il 18 maggio riaprirà al pubblico il grande parco cittadino del Real Bosco
di Capodimonte, per il museo si dovrà invece aspettare il 2 giugno ma con
prenotazione online per controllare meglio gli accessi.

Riaprirà lunedì 18 maggio il grande parco del Real Bosco di Capodimonte di
Napoli. Sarà possibile riprendere le passeggiate nel più grande e bello
parco pubblico, ad ingresso libero, della città, osservando scrupolosamente
le disposizioni normative in atto per i luoghi pubblici, con divieto di
assembramenti, distanziamento sociale tra una persona e l’altra e uso
obbligatorio della mascherina.

Si potrà solo camminare nel grande polmone verde cittadino e non si potrà
mangiare ne fare attività sportiva di squadra.

Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli

IL Real Bosco di Capodimonte era una grande riserva di caccia del Palazzo
Reale ed è ha mantenuto la sua grande estensione di ben 134 ettari con oltre
400 diverse specie vegetali impiantate nel corso di due secoli. La
costruzione del Palazzo Reale nel 1700 portò ad una riorganizzazione di una
grande parte della città e fu creata anche la “via nova”, l’attuale via
Santa Teresa, che portava agevolmente dal centro storico, da via Toledo, al
nuovo palazzo dando un assetto nuovo ed ampio alla conformazione urbanistica
della zona.

Il grande parco fu progettato nel 1734 dall’architetto Ferdinando Sanfelice,
uno dei più grandi architetti del tardobarocco napoletano, che lo ideò con
due sezioni diverse: il grande giardino che si trovava attorno nell’area
intorno alla Reggia con ampie vedute panoramiche sul golfo di Napoli, e l’ampio
bosco per la caccia che si estendeva tutto attorno con anche grotte e
costruzioni come la chiesa e le aziende agricole e manifatturiere.

Nel Bosco di Capodimonte sia che si entri da Porta grande o da Porta piccola
si trovano subito grandi viali pieni di verde.

La Porta di Mezzo del Bosco di Capodimonte

La parte più bella e coreografica del Real Bosco di Capodimonte è la Porta
di Mezzo che è l’accesso originario al grande Bosco, una porta grande e
maestosa che introduceva attraverso un ampio emiciclo, al tracciato
settecentesco del Bosco. Alla realizzazione del Bosco lavorarono grandi
architetti dell’epoca ma il progetto fu ultimato da Ferdinando Fuga tra il
1760-1770.

Dal grande emiciclo iniziano cinque viali, che si aprono a ventaglio nel
folto del Bosco e sono pieni di lecci e altri grandi alberi. Poi
addentrandosi nel bosco si raggiunge la zona organizzata all’inglese con
grandi viali che si diramano all’interno e si incontrano anche valloni
naturali e zone piene di alberi, anche castagni ma solitarie.

Entrando da Porta Piccola e andando a sinistra, al lato opposto della
Reggia, si entra nella vasta area nord del giardino tardo Barocco, che va da
Porta Caccetta a Porta Miano. Una zona molto bella rifatta a partire dal
1835 dai botanici Gussone e Dehnhardt che riorganizzarono il terreno creando
colline e ampi spazi di prato e poi macchie a bosco ed alberature isolate.
Una zona particolare dove ci sono alcuni monumentali come l’antica Fabbrica
della Porcellana di Capodimonte (1744-1759), la chiesa di San Gennaro e
strutture legate alle attività produttive del Bosco come l’ampia Capraia con
stalle e rimesse.

Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli è il più grande parco cittadino e
contiene oltre 150.000 mila alberi di alto fusto, disposti lungo 36 km di
viali a macchia boschiva, e su una superficie totale di 124 ettari di bosco.
Un parco e un museo da vedere assolutamente.


Gino Di Ruberto [GMAIL]

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May 29, 2020, 12:16:39 AM5/29/20
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Il Bosco di Capodimonte chiude di nuovo: “Troppi assembramenti e niente accordo con la vigilanza”
Dopo nemmeno una settimana dalla riapertura – avvenuta lo scorso 18 maggio – a partire da domani sarà nuovamente chiuso al pubblico il Real Bosco di Capodimonte. Lo ha spiegato, in una nota, la direzione del parco pubblico e del museo: “Troppe infrazioni da parte dei visitatori e mancato accordo con la vigilanza privata”.

Cronaca Napoli e Campania
Napoli
Ultime Notizie
22 maggio 2020 21:18
di Valerio Papadia

Non è durata nemmeno una settimana la riapertura del Bosco di Capodimonte, il parco verde più grande di Napoli, arroccato sull'omonima collina. Chiuso, come tutto del resto, a causa del lockdown, il polmone verde di Napoli – soltanto il Bosco, non ancora il Museo – aveva riaperto al pubblico soltanto lunedì 18 maggio, grazie al nuovo allentamento delle restrizioni anti-Covid. E a partire da domani, sabato 23 maggio, sarà chiuso nuovamente, come ha spiegato una nota della direzione, per le troppe infrazioni da parte dei visitatori, ma anche per un mancato accordo con la vigilanza privata che garantisce la sicurezza e il rispetto delle regole all'interno del Bosco.

"Lunedì 18 maggio il primo giorno di apertura dei luoghi della cultura gestiti dal Mibact abbiamo subito riaperto il Real Bosco di Capodimonte. Ben consapevoli che il rischio contagio da Covid-19 non è affatto superato e che la fase 2 è la più delicata, abbiamo messo in campo specifiche misure tese a mitigare il rischio del contagio con percorsi differenziati per chi svolge attività fisica, chi va in bici e chi passeggia. Abbiamo invitato tutti a tenere comportamenti responsabili e a osservare le regole sanitarie di contenimento del contagio da Covid-19 (divieto di assembramento, distanziamento sanitario, uso della mascherina). Le numerose infrazioni rilevate nei giorni scorsi e l'assenza di accordo con le parti sociali in ordine all'affiancamento della vigilanza ministeriale con personale di vigilanza privata all'interno Bosco, ma solo alle Porte di accesso, hanno costretto la Direzione a richiudere il Real Bosco di Capodimonte" si legge nella nota diramata dalla direzione del Real Bosco e Museo di Capodimonte.

"La vigilanza privata – si ricorda in conclusione nella nota – è stata presente nel Real Bosco dal 2017 fino alla chiusura dovuta al Covid-19, con personale dotato di biciclette e auto elettriche e ha effettuato servizio di vigilanza ‘dinamica' riuscendo così ad assicurare un maggior rispetto del regolamento e una migliore fruizione del Bosco. Attività di sicurezza largamente apprezzata dal pubblico".


Gino Di Ruberto [GMAIL]

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Jun 4, 2020, 12:11:46 AM6/4/20
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Sabato 30 maggio riapre di nuovo al pubblico il Real Bosco di Capodimonte

    Published: 30 Maggio 2020 08:30 Author Rino Mastropaolo

Aperto il 18 e richiuso di nuovo il 23 maggio riapre di nuovo al pubblico il grande parco cittadino del Real Bosco di Capodimonte. Risolti i problemi di sorveglianza si potrà di nuovo passeggiare nel grande polmone verde cittadino

Riaprirà di nuovo sabato 30 maggio 2020 il grande parco del Real Bosco di Capodimonte di Napoli richiuso il 23 maggio, dopo la riapertura del giorno 18, per le troppe inosservanze alle norme di sicurezza predisposte. Ci sarà più sorveglianza e sarà così possibile riprendere le passeggiate nel più grande e bello parco pubblico, ad ingresso libero, della città.

Ricordiamo che la chiusura del giorno 23 era dovuta alle “numerose infrazioni rilevate” alle vigenti disposizioni normative in atto per i luoghi pubblici, con divieto di assembramenti, distanziamento sociale tra una persona e l’altra e uso obbligatorio della mascherina. Naturalmente nel parco non si potrà mangiare ne fare attività sportiva di squadra. I varchi e i viali saranno sorvegliati da personale interno e da guardie giurate.


Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli

IL Real Bosco di Capodimonte era una grande riserva di caccia del Palazzo Reale ed è ha mantenuto la sua grande estensione di ben 134 ettari con oltre 400 diverse specie vegetali impiantate nel corso di due secoli. La costruzione del Palazzo Reale nel 1700 portò ad una riorganizzazione di una grande parte della città e fu creata anche la “via nova”, l’attuale via Santa Teresa, che agevolmente portava dal centro storico, da via Toledo, al nuovo palazzo dando un assetto nuovo ed ampio alla conformazione urbanistica della zona.


Il grande parco fu progettato nel 1734 dall’architetto Ferdinando Sanfelice, uno dei più grandi architetti del tardobarocco napoletano, che lo ideò con due sezioni diverse: il grande giardino che si trovava attorno nell’area intorno alla Reggia con ampie vedute panoramiche sul golfo di Napoli, e l’ampio bosco per la caccia che si estendeva tutto attorno con anche grotte e costruzioni come la chiesa e le aziende agricole e manifatturiere.

Nel grande Bosco sia che si entri da Porta grande o da Porta piccola si trovano grandi viali pieni di verde. La parte più bella e coreografica del Real Bosco di Capodimonte è la Porta di Mezzo che è l’accesso originario al grande Bosco, una porta grande e maestosa che introduceva attraverso un ampio emiciclo, al tracciato settecentesco del Bosco. Alla realizzazione del Bosco lavorarono grandi architetti dell’epoca ma il progetto fu ultimato da Ferdinando Fuga tra il 1760-1770.


Dal grande emiciclo iniziano cinque viali, che si aprono a ventaglio nel folto del Bosco e sono pieni di lecci e altri grandi alberi. Poi addentrandosi nel bosco si raggiunge la zona organizzata all’inglese con grandi viali che si diramano all’interno e si incontrano anche valloni naturali e zone piene di alberi, anche castagni ma solitarie.

Entrando da Porta Piccola e andando a sinistra, al lato opposto della Reggia, si entra nella vasta area nord del giardino tardo Barocco, che va da da Porta Caccetta a Porta Miano. Una zona molto bella rifatta a partire dal 1835 dai botanici Gussone e Dehnhardt che hanno riorganizzato il terreno creando colline e ampi spazi di prato e poi macchie a bosco ed alberature isolate. Una zona particolare e molto bella dove ci sono alcuni monumentali come l’antica Fabbrica della Porcellana di Capodimonte (1744-1759) , la chiesa di San Gennaro e strutture legate alle attività produttive del Bosco come l’ampia Capraia con stalle e rimesse.

Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli è il più grande parco cittadino e contiene sono oltre 150.000 mila alberi di alto fusto, disposti lungo 36 km di viali a macchia boschiva, e su una superficie totale di 124 ettari di bosco. Un parco e un museo da vedere assolutamente.

Scarica la mappa del Bosco
http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/wp-content/uploads/2020/02/mappa-bosco.pdf
oppure scaricare il file allegato a questo messaggio.

Maggiori informazioni sull’apertura 
http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/real-bosco-parco-pubblico/ 


mappa-bosco.pdf
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