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Restaurata la trecentesca Chiesa Angioina di San Pietro Martire a Napoli
Published: 10 Aprile 2021 13:41 Updated: 19 Aprile 2021 20:58 Author Rino
Mastropaolo
Una chiesa fu fondata nel 1294 dagli Angioini. Distrutta dai bombardamenti e
ricostruita viene in questi giorni restituita alla città la storica chiesa
in piazzetta Ruggero Borghi, all’angolo di Corso Umberto
Conclusi i lavori di restauro della chiesa trecentesca Chiesa di San Pietro
Martire in piazzetta Ruggero Borghi, eseguiti nell’ambito del Grande
Progetto UNESCO per il Centro storico di Napoli. Una storica chiesa
cittadina che si trova all’angolo tra Corso Umberto e Porta di Massa, il cui
splendido chiostro è, oggi sede della facoltà di Lettere della Università
Federico II di Napoli.
La chiesa è di proprietà del FEC – Fondo Edifici Culto del Ministero dell’Interno,
ed è affidata alla Comunità di Sant’Egidio per attività di accoglienza e per
attività espositive. La chiesa subì anche danni dai bombardamenti della
seconda guerra mondiale.
La ristrutturazione dello storico edificio napoletano
Il restauro della chiesa di San Pietro Martire in piazzetta Ruggero Borghi
fa parte del Grande Progetto UNESCO per il Centro storico di Napoli ed ha
riguardato diverse parti del complesso monumentale. Oltre al restauro della
facciata esterna e del portale marmoreo si è intervenuti anche sul campanile
e sulla parte interna della chiesa che ha riacquistato il suo colore
originale.
Si è poi proceduto anche al restauro delle preziose opere d’arte presenti
nella chiesa, tra cui varie tavole e tele, e poi marmi e manufatti in legno
come coro, confessionali, leggio. Sistemati anche i locali della sagrestia e
del “conventino” posti alle spalle della navata e l’area della cripta
sottostante la navata. La chiesa è stata poi dotata di un impianto di
videosorveglianza e allarme.
La trecentesca chiesa angioina di San Pietro Martire a Napoli
La chiesa fu fondata nel 1294 dagli Angioini e poi donata ai padri
Domenicani. Situata in un luogo centrale della città subì nel tempo numerosi
interventi che l’arricchirono anche del bel portale marmoreo.
Dopo la costruzione del chiostro, oggi sede della facoltà di Lettere, fu
anche ristrutturata nel 1607 dal famoso Fra Nuvolo, il frate-architetto
domenicano Giuseppe Nuvolo autore di molte opere d’arte in città tra cui la
chiesa del monacone alla Sanità, che realizzò anche qui una bella cupola
maiolicata.
Dopo altri restauri nel XIX secolo il monastero fu soppresso e il complesso
divenne fabbrica di tabacchi e poi, recentemente, sede della Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
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