"Novecento a Napoli (1910-1980)": inaugurato il Museo del Novecento a Castel Sant'Elmo il 4 marzo 2010, apertura al pubblico dal 5 marzo 2010

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Gino Di Ruberto [GMAIL]

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Mar 5, 2010, 11:44:38 AM3/5/10
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http://comune-guardia-lombardi.blogspot.com/2010/03/il-novecento-castel-santelmo-di-napoli.html

Il Novecento a Castel Sant'Elmo di Napoli
NOVECENTO A NAPOLI (1910-1980)
PER UN MUSEO IN PROGRESS
inaugurazione 4 marzo 2010 | ore 18.00 | apertura al pubblico dal 5 marzo |
castel sant'elmo | napoli


Nato da un progetto di Nicola Spinosa, il Museo intende documentare,
attraverso una selezione condotta con metodo storico-critico, quanto
realizzato a Napoli nel corso del Novecento, entro i limiti cronologici
indicati, nel campo della produzione artistica; in particolare, da quanti si
applicarono, in quegli anni, soprattutto o quasi esclusivamente, in pittura,
scultura e in varie sperimentazioni grafiche. Così da costituire uno
strumento indispensabile, ma in città fino a oggi del tutto assente o quasi,
perché dell' arte a Napoli nel secolo scorso possano essere adeguatamente
evidenziati, come per altri aspetti e momenti della precedente vicenda
artistica documentati in vari musei napoletani, ma non solo, tendenze e
scelte, ruoli e incidenze, nel campo più vasto delle diverse esperienze
condotte in altri ambiti culturali, sia locali che nazionali e
internazionali.

Per questo nuovo Museo, che si aggiunge alle altre strutture affini
dipendenti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico,
Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, realizzato,
intenzionalmente e significativamente negli spazi del Carcere Alto di Castel
Sant'Elmo adiacenti la Biblioteca e la Fototeca di Storia dell'Arte aperte
al pubblico, sono state selezionate ed esposte circa 170 opere realizzate da
90 artisti napoletani, ma con l'aggiunta anche di alcune presenze di artisti
non napoletani, che con ruoli diversi furono attivi in città.
Si tratta di un nucleo notevole di dipinti, sculture, disegni o incisioni
costituito integralmente con opere provenienti dalle stesse raccolte museali
della Soprintendenza, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, dal
Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e, soprattutto,
con donazioni o con la formula del 'comodato', oggi sempre più diffusa in
Italia e da tempo all'estero, di generosi artisti e collezionisti privati.
Con il programma o l'auspicio che si tratti solo di un primo nucleo, che,
con gli anni a venire, possa ulteriormente accrescersi, così da documentare
altri, diversi e successivi aspetti della produzione artistica napoletana,
ma non solo, del secolo scorso, per i quali al momento si è ritenuto più
opportuno sospendere ogni giudizio critico non basato su sempre
indispensabili basi storiche.

La scelta degli artisti e delle opere è stata curata da Angela Tecce,
direttrice del complesso di Castel Sant'Elmo, con la costante collaborazione
dello stesso Nicola Spinosa, mentre la realizzazione del Museo si è resa
possibile per il diretto coinvolgimento nel progetto della Regione
Campania-Assessorato al Turismo e Assessorato ai Beni Culturali, con
l'utilizzo dei fondi disponibili grazie al co-finanziamento dell'Unione
Europea POR- FESR Campania 2007-2013.
La Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e
l'Arte Contemporanee ha concorso, per conto del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, alla realizzazione dei relativi apparati didattici,
informativi e audiovisivi. Con il contributo di Italcoat, Metropolitana di
Napoli, Seda Group.

'Novecento a Napoli' si articola attraverso un percorso cronologico
suddiviso per sezioni: dalla documentazione della Secessione dei ventitré
(1909) o del primo Futurismo a Napoli (1910-1914) al movimento dei
Circumvisionisti e del secondo Futurismo (anni Venti-Trenta); dalle varie
testimonianze su quanto si produsse tra le due guerre alle esperienze
succedutesi nel secondo dopoguerra (1948-1958), dal Gruppo 'Sud' al
cosiddetto Neorealismo, dal gruppo del M.A.C. all'Informale o al Gruppo '58
. Seguono le sezioni riservate agli anni Settanta, con particolare
riferimento, ma non solo, alle Sperimentazioni Poetico-visive e all'attività
dei gruppi legati alle esperienze condotte nel campo del sociale. Fino
all'ultima sezione, dove è documentata l'attività di quanti, pur continuando
a operare dopo l'80 sperimentando linguaggi diversi, si erano già affermati
in città in quel decennio, prima che il terribile sisma del 23 novembre
colpisse e segnasse nel profondo realtà e prospettive di Napoli e di altre
aree meridionali.

Sono state, pertanto, selezionate ed esposte opere di: Carlo Alfano, Enrico
Baj, Mathelda Balatresi, Renato Barisani, Guido Biasi, Andrea Bizanzio,
Giovanni Brancaccio, Giannetto Bravi, Emilio Buccafusca, Enrico Bugli,
Francesco Cangiullo, Giuseppe Capogrossi, Luciano Caruso, Guido Casciaro,
Giuseppe Casciaro, Luigi Castellano (Luca), Raffaele Castello, Alberto
Chiancone, Vincenzo Ciardo, Francesco Clemente, Carlo Cocchia, Mario
Colucci, Mario Cortiello, Salvatore Cotugno, Luigi Crisconio, Edgardo
Curcio, Renato De Fusco, Lucio del Pezzo, Crescenzo Del Vecchio Berlingieri,
Armando De Stefano, Gianni De Tora, Fortunato Depero, Giuseppe Desiato,
Bruno Di Bello, Gerardo Di Fiore, Carmine Di Ruggiero, Baldo Diodato,
Salvatore Emblema, Francesco Galante, Saverio Gatto, Vincenzo Gemito, Manlio
Giarrizzo, Edoardo Giordano (Buchicco), Franco Girosi, Emilio Greco,
Raffaele Lippi, Nino Longobardi, Luigi Mainolfi, Antonio Mancini, Giuseppe
Maraniello, Tommaso Marinetti, Stelio Maria Martini, Umberto Mastroianni,
Rosaria Matarese, Elio Mazzella, Luigi Mazzella, Emilio Notte, Mimmo
Paladino, Maria Palliggiano, Franco Palumbo, Rosa Panaro, Edoardo Pansini,
Guglielmo Peirce, Augusto Perez, Mario Persico, Giuseppe Pirozzi, Gianni
Pisani, Carmine Rezzuti, Clara Rezzuti, Paolo Ricci, Guglielmo Roehrssen di
Cammarata, Errico Ruotolo, Corrado Russo, Mimma Russo, Quintino Scolavino,
Domenico Spinosa, Bruno Starita, Federico Starnone, Tony Stefanucci, Guido
Tatafiore, Ernesto Tatafiore, Giovanni Tizzano, Ennio Tomai, Raffaele
Uccella, Maurizio Valenzi, Antonio Venditti, Gennaro Villani, Eugenio Viti,
Elio Waschimps, Natalino Zullo.

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Novecento a Napoli
Castel Sant'Elmo, Via T. Angelini, 22
Orario: tutti i giorni ore 8.30-19.30; martedì chiuso; la biglietteria
chiude un'ora prima
Ingresso: intero € 3,00 - ridotto € 1,50 - gratuito per i cittadini della
Unione Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni
Informazioni:
848 800 288 ad apertura Museo; dall'estero, dai cellulari e dai telefoni non
abilitati +39.06.39967050 (lun.-ven. 9,00-18,00 / sab. 9,00-14,00)

Info: Il Museo dispone, inoltre, di un catalogo edito da Electa, con le
presentazioni del Presidente della Giunta Regionale Antonio Bassolino, del
Direttore Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte
Contemporanee Roberto Cecchi e del Soprintendente Lorenza Mochi Onori; una
premessa di Nicola Spinosa, una introduzione della Direttrice Angela Tecce;
e con saggi critici di Maria Antonietta Picone Petrusa, Angela Tecce, Mario
Franco e Aurora Spinosa, Katia Fiorentino.
Organizzazione Civita
Didattica: Le NuvolePierreciProgettto Museo
Video di Mario Franco
Ufficio stampa:
Soprintendenza, Simona Golia tel. 081 2294478 fax 081 2294498
polomusna...@arti.beniculturali.it
Civita, Barbara Izzo, Arianna Diana tel. 06 692050220-258; iz...@civita.it
Electa Enrica Steffenini tel. 02 21563433; eles...@mondadori.it;
Carolina Perreca tel. 081 4297435; comunicazione...@mondadori.it

come arrivare
dall'autostrada tangenziale di Napoli - uscita via Cilea
dall'aeroporto Alibus fino a piazza Municipio e funicolare Centrale in
piazzetta Augusteo (via Toledo), fermata piazza Fuga
dalla stazione FS metropolitana linea 2 fermata Montesanto; funicolare di
Montesanto fermata Morghen e autobus V1 proveniente da Piazza Vanvitelli
dalla stazione marittima (porto di Napoli) funicolare Centrale in piazzetta
Augusteo (via Toledo), fermata piazza Fuga

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Castel Sant'Elmo
081/2294401 = centralino
081/5587708 = biglietteria
081/2294454 = segreteria soprintendenza

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