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Le straordinarie ville vesuviane del Miglio d’oro: le più belle ville di
Portici
Published: 5 Gennaio 2021 17:45 Updated: 15 Gennaio 2021 19:59 Author
Rino Mastropaolo
Contemporaneamente alla costruzione della Reggia a Portici, voluta nel 1738
dal Re Carlo di Borbone, i nobili della corte iniziarono a costruire nelle
vicinanze della reggia le loro sfarzose residenze estive, ville bellissime
sul mare o verso le rigogliose foreste che si trovavano ai piedi del
Vesuvio. Oggi rimangono ben 122 immobili monumentali, compresi tra Napoli,
San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco che compongono il
cosiddetto “Miglio d’oro”. Non potendo parlare di tutte oggi vedremo le più
belle di Portici
A seguito della costruzione della nuova Reggia a Portici nel 1738 voluta da
Re Carlo di Borbone e da sua moglie Maria Amalia di Sassonia, una nuova
residenza estiva vicina al Vesuvio, i tanti nobili della Corte iniziarono a
costruire, nella zona costiera ai piedi del Vesuvio, delle straordinarie e
sfarzose ville per il loro soggiorno estivo.
Attorno alla nuova Reggia e alla “Regia strada per le Calabrie” sorsero
bellissime sul mare o verso le rigogliose foreste che si trovavano ai piedi
del Vesuvio e quel tratto di strada che attraversava gli splendidi edifici
tra natura, mare e vulcano, divenne di particolare prestigio tanto che fu
chiamato Miglio d’Oro.
Questo anche perché a costruire le ville furono chiamati gli architetti più
importanti del tempo quali Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga, Domenico
Antonio Vaccaro, Ferdinando Sanfelice e tanti altri che realizzarono
splendidi palazzi decorati poi da grandi artisti dell’epoca e completati da
vasti e meravigliosi giardini quasi tutti sul mare.
Non è possibile parlare di tutte le 122 e più bellissime ville che furono
realizzate e che oggi sono gestite da un apposito Ente e molte sono
purtroppo in rovina ma alcune sono state recuperate e mostrano ancor oggi
tutto il loro splendore.
Le bellissime ville vesuviane del “Miglio d’oro” di Portici
Tra le oltre 122 ville costruite in quel periodo sul “Miglio d’Oro” circa
una trentina di queste si trovano oggi nel comune di Portici . Di seguito
alcune tra le più belle.
Villa D’Elboeuf – Portici
Villa D’Elboeuf è la prima delle ville vesuviane e si trova nelle immediate
vicinanze del porto del Granatello e della stazione della prima linea
ferroviaria realizzata in Italia la Napoli-Portici. È oggi in condizioni di
abbandono e degrado ma è di sicuro la più bella delle grandi ville vesuviane
del cosiddetto Miglio d’Oro. La villa fu costruita sul mare nel 1711 da
Emanuele Maurizio di Lorena, principe d’Elboeuf su disegno dell’architetto
Ferdinando Sanfelice. Il grande edificio era a pianta rettangolare e di due
piani con la facciata principale, rivolta verso il mare, con due portali con
una doppia scala ellittica con balaustra in marmo con cui si accedeva al
mare. La villa fu arricchita da un grande giardino con tantissime piante
esotiche e il giardino ospitò antiche statue recuperate da quelli che
sarebbero diventati dopo qualche anno gli scavi archeologici di Ercolano.
Nel 1716, il palazzo fu venduto a Giacinto Falletti, duca di Cannalonga e
nel 1738 ospitò Carlo di Borbone, che si innamorò di quei luoghi e fece
costruire nelle vicinanze la Reggia di Portici. Dopo qualche anno nel 1742
il re acquistò la villa dagli eredi del Falletti, unitamene a 177 busti di
marmo e un gran numero di colonne, statue e marmi antichi provenienti dagli
scavi di Ercolano, trasformandola in dipendenza della reggia, della quale
costituiva anche l’approdo dal mare con la costruzione del porto voluto poi
da Ferdinando IV. Figlio di Carlo. Purtroppo la costruzione della prima
ferrovia nel 1839 divise la Reggia dalla villa Villa D’Elboeuf facendole di
fatto diventare due palazzi separati. Con l’Unità d’Italia tutti gli
immobili e i territori appartenenti ai Borbone divennero patrimonio dei
Savoia e nel 1865 Villa D’Elboeuf passò nelle mani della famiglia Bruno che
effettuò la sopraelevazione di due piani dell’edificio. Poi il declino nel
corso degli anni e oggi la villa versa in grave stato d’abbandono e di
degrado.
Villa Savonarola – Portici
La villa, una delle ultime costruite nella zona, risale circa al 1850 e fu
edificata su incarico di Luigi Corsi. Passò poi a Clementina Cafaro, all’Istituto
Biblico Evangelico d’Italia e alla famiglia Fiore: in tempi recenti è stata
acquistata dal Comune di Portici che la utilizza come biblioteca comunale e
sala per matrimoni civili. La villa si trova sull’attuale Corso Garibaldi e
per accedervi bisogna seguire un bel viale che attraversa l’ampio parco
circostante, riportato da poco alla bellezza originaria, che è anche
utilizzato dal Comune per spettacoli e rappresentazioni teatrali. La villa è
su due piani e al piano inferiore, ha un bel portico con colonne di ordine
tuscanico e pilastri agli angoli, mentre, al piano superiore c’è un ampio
terrazzo. L’intervento di restauro ha restituito i colori grigio e giallo
caratteristici della pietra di tufo usata nell’architettura napoletana.
Villa Orsini di Gravina – Portici
Villa Orsini di Gravina fu costruita nel 1750 da Giuseppe Lecce nella zona
di Bellavista e poi fu acquistata dalla famiglia Vella. Presente nel testo
del canonico Nicola Nocerino dal titolo “Real Villa di Portici Illustrata”
del 1787 è indicata come una villa con una “superba veduta, capricciosa
architettura, giardini, viali, magnifiche fontane, logge ecc “ Acquistata
poi dagli Orsini di Gravina nell’800 la villa, nei suoi anni d’oro, era
frequentata anche da Ferdinando I di Borbone e dalla moglie Maria Carolina
con tutta la corte. Si dice a tal proposito che il nome Bellavista, dato
alla zona alta di Portici dove sorge la villa, fu opera della Regina Maraia
Carolina che affacciandosi dalla terrazza di questo palazzo affermò “oh che
bella vista”. La villa fu poi acquistata dai fratelli Notari e nel 1854 dai
Padri Scolopi di Napoli. Con l’unità d’Italia la villa fu acquisita dal
Demanio e dopo vari passaggi nel 1880 i Padri Scolopi ricomprarono la villa
e la trasformarono in Collegio ed Istituto Scolastico. Oggi è ancora di
proprietà degli Scolopiti ma, da anni non è più adibita a scuola ed è in
stato di abbandono. Ultimamente vi sono state girate alcune scene della
fiction Rai sul Commissario Ricciardi, tratta dal romanzo di Maurizio de
Giovanni, diretta da Alessandro D’Alatri.
Villa Zelo – Portici
La villa fu costruita nel 1740 da Giuseppe Siniscalco ed era un palazzo a
due piani, con vani sopraelevati agli angoli, affiancato da ali a un solo
piano con terrazze. La grande facciata barocca, a sette campate aveva un
portale d’ingresso in pietra sormontato da un balcone, fu progettata dall’arch.
Maurizio (Muzio) Nauclerio. La cappella della Villa servì come chiesa
succursale parrocchia di Portici fino al 1835, quando fu costruita una nuova
chiesa. Acquistata poi dal barone Giuseppe Zelo nel 1825 fu trasformata e
ampliata anche con decorazioni attribuite a Camillo Guerra. Ospitò anche lo
scrittore Antonio Ranieri senatore del Regno e il poeta Giacomo Leopardi ed
anche Papa Pio IX nel 1850, durante il suo esilio napoletano.
Le ville vesuviane del “Miglio d’oro” di Portici
Nell’attuale territorio di Portici si trovano circa 30 ville nobiliari del
“Miglio d’Oro”:
1. Palazzo Amoretti Via Moretti n. 80/82/84/90
2. Villa Aversa Corso Garibaldi n. 223
3. Esedra Ex Villa Bruno Largo Riccia
4. Palazzo Capuano Piazza San Ciro n. 17
5. Villa D’Amore Via F. De Gregorio n. 6
6. Villa D’Elbòeuf Granatello
7. Palazzo Di Fiore Via Zumbini n. 12
8. Villa Emilia Corso Garibaldi n. 16
9. Palazzo Evidente Corso Garibaldi n. 93
10. Villa Gallo Corso Garibaldi n. 90
11. Villa Orsini di Gravina Collegi Landriani Via Gravina n. 8
12. Palazzo Lauro Lancellotti Corso Garibaldi n. 229
13. Villa Maltese Via Università n. 116
14. Palazzo Mascabruno (ex Palazzo Regia Scuderia) Via Università n.
48/50/54
15. Villa Mascolo Via Scalea n. 32
16. Villa Menna Corso Garibaldi n. 115
17. Villa Meola Via Marconi n. 49
18. Villa Nava Corso Garibaldi n. 239
19. Villa Ragozzino Via Dalbono n. 23
20. Palazzo Reale Via Università
21. Palazzo Ruffo di Bagnara Corso Garibaldi n. 61/73/85
22. Palazzo Serra di Cassano Via Zumbini n. 38
23. Villa Sorvillo Via Zumbini n. 51
24. Villa Starita Via Cupa Farina n. 2
25. Palazzo Valle (ex Quartiere Reali – Guardia del Corpo) Via Università
26. Villa Zelo Via Addolorata n. 35
27. Palazzo Corso Garibaldi n. 28
28. Palazzo Corso Garibaldi n. 40
29. Palazzo Corso Garibaldi n. 100
30. Palazzo Corso Garibaldi n. 101/111
31. Rudere di Edificio Settecentesco Corso Garibaldi n. 316
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Maggiori informazioni – Le Ville Vesuviane del “Miglio d’Oro
http://www.villevesuviane.net/