Ridere - Festival del Teatro Comico, Musica e Cabaret, Cortile del Maschio Angioino, 4-9 agosto 2025

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Gino Di Ruberto [GMAIL]

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Jul 30, 2025, 5:59:41 AMJul 30
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Ridere 2025

Al via il festival “Ridere” con sei spettacoli gratuiti tra comicità,
musica e cabaret

Da lunedì 4 a sabato 9 agosto, ore 21.30 | Castel Nuovo

Iniziativa a cura del Teatro Totò, promossa e finanziata dal Comune di
Napoli nell’ambito della rassegna “Estate a Napoli 2025”

Locandina:
https://www.comune.napoli.it/flex/images/1/2/2/D.6509be325fcdcc7c5d7e/Banner_Ridere_670x400.png
oppure scaricare il primo file allegato a questo messaggio.

A Napoli l’umorismo non va in ferie. Da lunedì 4 a sabato 9 agosto, ogni
sera alle ore 21:30, tra le antiche mura di Castel Nuovo prende forma la
33ª edizione di “Ridere - Festival del teatro comico, della musica e del
cabaret”. In programma sei spettacoli capaci di mettere d’accordo nel
segno del buonumore e del divertimento i napoletani rimasti in città e i
turisti provenienti dal resto d’Italia. L’iniziativa è promossa e
finanziata dal Comune di Napoli, nell’ambito della rassegna “Estate a
Napoli 2025”, ed è a cura del Teatro Totò, con la direzione artistica di
Gaetano Liguori. L’ingresso è sempre gratuito, previa prenotazione via
Eventbrite.

Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di
Napoli, dichiara: «Napoli è una città che ride con l’anima e con il
cuore e il nostro obiettivo, con la nuova edizione del festival
“Ridere”, è semplice ma potente: offrire a tutti la possibilità di
sbellicarsi di risate impunemente, senza limiti di età, provenienza o
reddito. La scelta di mantenere l’ingresso libero non è solo un gesto
simbolico, ma un manifesto politico-culturale: crediamo che la bellezza
non debba essere un privilegio, ma un diritto. Quest’iniziativa è parte
di una strategia che mette insieme l’iconicità di luoghi come Castel
Nuovo e una nitida visione del futuro, coinvolgendo talenti, mescolando
linguaggi, creando contaminazioni artistiche. Vogliamo dare voce alla
creatività napoletana facendo del riso genuino, liberatorio, persino
terapeutico, un motore di inclusione, rigenerazione urbana ed
empowerment sociale. Immaginiamo una città dove, sotto le stelle e tra
antiche mura, ogni cittadino e ogni visitatore possa abbandonarsi a un
divertimento intelligente, trovando sollievo, connessione, comunità».

«Questa nuova edizione di “Ridere” – afferma il direttore artistico
Gaetano Liguori – non è solo una rassegna di spettacoli, ma una
dichiarazione d’amore per la città. Un presidio culturale che unisce
divertimento e riflessione, arte e impegno sociale, accogliendo
cittadini e viaggiatori nella magia di una Napoli che ride, canta e
racconta se stessa. È un modo per restituire al nostro pubblico la
fiducia che ci ha sempre accordato, costruendo anno dopo anno
un’identità artistica solida, riconosciuta a livello nazionale, come
dimostra la Medaglia d’Oro conferitaci dal Presidente della Repubblica
al Quirinale. Il nostro lavoro si radica in un territorio che, tra mille
contraddizioni, ha saputo rinascere e affermarsi, trasformando la
cultura in un motore di crescita e aggregazione».

Il programma di “Ridere” si apre lunedì 4 agosto con la voce intensa e
l’anima vibrante di Francesca Marini, interprete tra le più raffinate
della scena musicale e teatrale partenopea. Martedì 5 agosto è la volta
della satira intelligente e disincantata di Simone Schettino, mentre
mercoledì 6 agosto è attesa sul palco la travolgente ironia di Rosalia
Porcaro. Si prosegue giovedì 7 agosto con l’attore, autore e regista
Paolo Caiazzo e con il suo inconfondibile universo comico. Venerdì 8
agosto tocca all’eclettico Ciro Ceruti, maestro nel reinventare il
linguaggio della comicità contemporanea. Il gran finale della
manifestazione, sabato 9 agosto, è affidato a Peppe Barra, autentico
custode della tradizione teatrale e musicale napoletana, la cui presenza
rappresenta un sigillo d’autore alla kermesse.

Prenotazioni al link https://culturacomunedinapoli.eventbrite.com/ a
partire dal 28 luglio 2025.

Leggi il comunicato stampa (42 KB)
https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F3%252Fe%252FD.006b1ee31ae2f032e198/P/BLOB%3AID%3D54817/E/doc?mode=download

oppure scaricare il secondo file allegato a questo messaggio.

Scheda degli spettacoli

Francesca Marini in "Mia cara città"

Dopo le produzioni targate Teatro Totò degli ultimi anni, che l’hanno
vista interpretare repertori diversi come il musical o la canzone
italiana d’autore, senza dimenticare lo spettacolo “Verso il mito”,
dedicato a Edith Piaf, Francesca Marini ripercorre con il recital live
“Mia cara città” una serie di canzoni, aneddoti e poesie della nostra
grande tradizione, tra le più belle scritte nel Novecento. Brani e versi
resi celebri da Di Giacomo, Bovio, E. A. Mario, Tagliaferri,
Gambardella, tra gli altri, per risalire fino ai nostri tempi con
canzoni di bravi autori contemporanei, che sulla scia dei loro
predecessori hanno descritto il cambiamento e il linguaggio musicale
della nostra bella e cara città. Al pianoforte: M° Luigi Tirozzi.
Consulenza musicale: Roberto Criscuolo. Spettacolo diretto da Gaetano
Liguori.

Simone Schettino in "La bella vita"

In una società come quella attuale, dove i giovani sono angosciati per
un futuro sempre più incerto e dove quelli che hanno superato gli “anta”
sono quasi tutti nostalgici del passato, ciò che risulta più difficile è
vivere il presente. Eppure la stragrande maggioranza delle persone
vorrebbe il meglio da questa vita, non solo se lo augura ma quasi lo
pretende, come se fosse un diritto: per il semplice fatto di stare al
mondo meritiamo di fare “la bella vita”, di vivere una realtà priva di
qualsiasi sacrificio. In attesa che ciò avvenga quasi per magia, al
momento viviamo in modalità stand by, disinteressandoci completamente
della società civile e del benessere collettivo, non inteso
esclusivamente dal punto di vista economico, e abbiamo come unico
obiettivo il raggiungimento del bene personale senza sforzarci più di
tanto. Ma quest’obiettivo è effettivamente realizzabile per come lo
intendiamo noi? E soprattutto può prescindere dal benessere collettivo?
Con un’analisi esilarante dei comportamenti e delle tendenze della
società attuale, Simone Schettino esamina quali possono essere state le
cause che hanno alzato vertiginosamente l’asticella delle nostre
aspettative e dei nostri desideri, e se tutto ciò rappresenta il
presupposto fondamentale per una vita migliore o se è il caso di
augurarsi una inversione di tendenza. Ad accompagnarlo in questo
percorso ci sarà la deliziosa voce di Roberta Nasti, che già in passato
con le sue canzoni ha impreziosito gli spettacoli di Simone Schettino,
e, come da consuetudine, l’ironica presentazione di Salvatore Turco.
D’altronde, si sa, “squadra che vince, non si cambia”. Spettacolo
scritto e diretto da Simone Schettino.

Rosalia Porcaro in "Semp'ess"

Lo spettacolo è incentrato sui preparativi del matrimonio di Veronica,
operaia che lavora a nero in una fabbrica di borse nel napoletano.
Attraverso Veronica e il mondo della fabbrica entriamo in una galleria
di personaggi femminili dalle mille speranze e dai sogni infranti,
rappresentativi di una Napoli pronta a trovare nella disperazione la
forza di reagire e di inventarsi la vita. Natascia, cantante
neomelodica, la commessa Creolina, la signora Carmela delusa dai
politici, il bambino Gigino rassegnato a giocare tra i cassonetti, e
persino la signora Assundham sfuggita ai missili americani, vivono con
assoluto ottimismo la precarietà della loro vita da trasformare così la
tragicità del loro mondo in un divertente paradosso. Alla chitarra: Ivan
Del Vecchio.

Paolo Caizzo in "Boomer - Un papà sul sofà"

Quando Daniele chiede alla sua famiglia di provincia di trasferirsi a
Napoli per laurearsi in giurisprudenza, papà Paolo, avvocato sfigato,
non batte ciglio e lo sistema in un suo piccolo appartamento nel centro
della città. Attratto e distratto dalla movida, il ragazzo si arretra
con gli esami e per sostenere il suo tenore di vita decide di dare una
stanza in affitto a Nicola, coetaneo meno fortunato che sbarca il
lunario con piccoli lavorioccasionali. La loro convivenza è complicata,
visti i caratteri e le storie di vita, diametralmente opposti. L’unico
punto in comune sono le difficoltà amorose: Nicola ha una sua fidanzata
immaginaria e Daniele vive un amore non corrisposto con una
dirimpettaia. In casa piomba spesso e volentieri Assunta, madre di
Nicola. Troppo presto abbandonata dal marito, si mostra apprensiva e
disponibile ma la sua personalità ambigua nasconde un rilevante
scheletro nell’armadio. Il precario equilibrio casalingo viene messo
ancora di più in pericolo con l’arrivo di Paolo che, messo alla porta
dalla sua seconda compagna, chiede ospitalità al figlio, in casa sua.
Quella che doveva essere, però, una sola notte di emergenza su un sofà
diventa una convivenza a tre, generando scontri e incontri
generazionali. Il “boomer”, dopo un primo momento di sconforto, decide
di reagire e di vivere intensamente la sua nuova vita da single. I
ragazzi, pur di liberarsi di quella presenza scomoda, le proveranno
tutte per fargli trovare una nuova compagna: da escort a siti
d’incontro. Tra nuovi equilibri e amori impossibili, c’è forse a portata
di mano l’opportunità di creare una nuova famiglia? Chi verrà, vedrà!
Commedia di Paolo Caiazzo e Daniele Ciniglio. Regia di Paolo Caiazzo

Ciro Ceruti in "Non tutti i mali vengono per nuocere"

Come raccontare gli ultimi vent’anni anni in un minuto? Semplice:
raccontando gli ultimi cinque. Fino al 2011 c’era ancora tra la gente la
percezione di benessere, ma non era altro che un finto benessere: in
tanti non si erano ancora rassegnati all’idea che qualcosa stava
cambiando, perfino le banche, che erogavano mutui anche ai
parcheggiatori abusivi, finanziando la casa, il notaio, l’arredamento,
la ristrutturazione, addirittura la prima spesa al supermercato. Poi, il
botto: tutto il sistema implode, provocando la caduta di Spendilandia.
Tutto quello che era normale, tutto quello che rappresentava certezza
solidificata negli anni, sparisce, formando eserciti di nuovi poveri. Ma
cos’è la povertà? La povertà è il mezzo di contrasto per scoprire quanta
dignità c’è nell’animo di una persona. La povertà mette chiunque a nudo,
non solo fisicamente. Commedia in due atti di Ciro Ceruti.

Peppe Barra in "Buonasera a tutti - Dai miei disordinati appunti"

Peppe Barra, maestro indiscusso del teatro musicale, si racconta in uno
spettacolo emozionante nel quale ripercorre le tappe più importanti
della sua straordinaria carriera, dai ricordi di infanzia e adolescenza
nella Procida e nella Napoli degli anni Cinquanta alla memoria di
giovanissimo attore con Zietta Liù, fino al successo della Nuova
Compagnia di Canto Popolare, le esperienze con Roberto De Simone e i
tanti anni di teatro insieme con l’indimenticabile Concetta Barra, madre
e compagna di scena. “Buonasera a tutti” è un momento di intimità tra
artista e spettatori, che oltrepassa la cosiddetta quarta parete in un
continuo dialogo con la platea. Il modo di fare teatro di Peppe Barra è
stato definito “le mille e una resurrezione dell’animo partenopeo”.
Attraverso la sua maschera sarcastica e i tanti registri vocali, dai più
gravi ai più acuti, Barra unisce da sempre gli elementi colti e popolari
napoletani, mescolando con versatilità nei suoi spettacoli tradizione e
innovazione. Questo spettacolo è un’occasione irripetibile per
condividere insieme al maestro un viaggio nella vita dell’uomo e
dell’artista, una passeggiata in oltre sessant’anni di carriera, tra
teatro e canzone, attraversando la musica barocca e la tradizione
popolare, il mondo magico di Basile, grandi autori come Petito e
Viviani, il varietà, il cabaret, fino a giungere ai cantautori
contemporanei. Barra è unico mattatore in scena, insieme con il maestro
Luca Urciuolo, che lo accompagna al pianoforte, per divertire ed
emozionare, con follia e poesia, con gioia e ironia. Regia di Francesco
Esposito.
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N.B.
C'è discordanza con i numeri delle edizioni: si passa dall'edizione del
2012 indicata come 22ª a quella del 2013 indicata come 24ª.
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