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A Procida la mostra è sulla nave Palinuro: il racconto delle epidemie dalle
carte degli Archivi di Stato di tutt'Italia
di Antonio Ferrara
Dalla peste alla Spagnola: così a Napoli e in Italia si combattereno le
malattie che si diffondevano tra diverse nazioni, mietendo migliaia di
vittime
Una mostra su una nave della Marina militare. Da domenca 12 a domenica 19
giugno Procida riserva ai chi sceglierà l'isola Capitale italiana della
Cultura 2022 una vera e propria avventura nell'avventura: la mostra
documentaria "Storie di epidemie - tra terra e mare - nelle carte
d'archivio", voluta dalla Direzione generale Archivi del ministero della
Cultura, in collaborazione con la Marina militare, a bordo della nave scuola
Palinuro.
"Alla mostra - spiega Anna Maria Buzzi, direttrice generale degli Archivi
del Mic - hanno lavorato tutti i 130 istituti archivistici del ministero
distribuiti sul territorio nazionale. Nasce da un'iniziativa corale svolta
in piena emergenza Covid: come direzione generale abbiamo chiesto ai nostri
istituti di sviluppare le storie delle passate pandemie attraverso le carte
conservate, com'erano state vissute e come erano state gestite. E non a caso
le pandemie nel passato venivano gestite come abbiamo fatto noi. Con la
peste, il colera o la Spagnola le misure adottate furono sempre le stesse
misure: distanziamento e mascherine. Questo lavoro è stato allestito a bordo
della nave Palinuro della Marina, per avvicinare le persone che non
frequentano gli archivi alle storie che conserviamo nei nostri istituti".
Alla parte napoletana e campana dell'esposizione hanno lavorato la
direttrice dell'Archivio di Stato di Napoli Candida Carrino e il
soprintendente archivistico e bibliografico della Campania Gabriele Capone.
"Abbiamo scelto di esporre documenti importanti riguardanti Procida e i
d'Avalos - racconta Capone - e siamo certi che la mostra troverà il
gradimento del pubblico, il lavoro di tutto il personale del ministero
impegnato negli archivi a Napoli e im Campania è stato molto importante".
"L'Archivio di Stato di Napoli - spiega Candida Carrino - da casa delle
storie è sin dall'inizio impegnato a contribuire ai progetti culturali di
Procida capitale, e anche a bordo di nave Palinuro siamo presenti".
La mostra sarà aperta a tutti gratuitamente dal 12 al 19 giugno, previa
prenotazione, durante sei turni di visita dalle 9,30 alle 12,30 e dalle
15,30 alle 18,30, fino al 19 giugno. Il veliero Palinuro sarà ancorato a
largo dell'isola e sarà raggiungibile dai visitatori attraverso un servizio
navetta dal porto dell'isola. Per prenotazioni
www.palinuroinmostra.it
Per il Capo di stato maggiore del comando logistico della Marina militare,
l'ammiraglio di divisione Giacinto Sciandra "nave Palinuro assurge a ideale
ambasciatore della forza armata e della nostra nazione, per lo svolgimento
delle attività relative alla cosiddetta "quarta missione", ossia il
compimento di funzioni trasversali a favore della collettività, che vanno
oltre le tipiche competenze della Difesa".
A fare da guida a bordo saranno gli allievi della scuola navale Morosini,
ragazzi e ragazze che hanno scelto che il mare sia il loro futuro.
Ecco i documenti in mostra, come quelli sulla peste del 1656 che devastò per
due anni il Regno di Napoli. Oppure le intuizioni scientifiche dello
scienziato Vincenzo Tiberio I, che tra fine Ottocento e inizi Novecento
studiò il potere battericida di alcune muffe, precorrendo la scoperta della
penicillina. Grazie agli archivi del museo delle arti sanitarie di Napoli
viene fuori la sua ricerca, del 1896, “Gli estratti di alcune muffe” che non
fu recepita dal mondo accademico.
"Sarà possibile conoscere le storie delle misure di emergenza adottate dalle
istituzioni del passato, dei ritrovati e degli antidoti utilizzati dai
medici, della diffusione dei vaccini - aggiunge Anna Maria Buzzi - i
documenti racconteranno la paura del contagio, ma anche i tanti episodi di
solidarietà, in un ponte tra passato e presente che fa riflettere anche sul
futuro".