Da:
https://www.napolidavivere.it/2020/09/03/gemito-dalla-scultura-al-disegno-mostra-al-museo-di-capodimonte/
Gemito, Dalla scultura al disegno: mostra al Museo di Capodimonte
Published: 3 Settembre 2020 09:52 Updated: 16:02 Author Rino Mastropaolo
Una grande mostra su Vincenzo Gemito al Museo e Real Bosco di Capodimonte
che presenterà ben 150 opere del grande artista napoletano. La mostra arriva
a Napoli dopo il grande successo riscosso dalla mostra a Parigi, che ha
restituito alla sua legittima fama internazionale il grande artista di fine
dell’Ottocento
Dal 10 settembre al 15 novembre 2020, al Museo e Real Bosco di Capodimonte a
Napoli, si terrà una mostra dedicata all’artista napoletano Vincenzo Gemito.
La mostra dal titolo Dalla scultura al disegno è un progetto di Sylvain
Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte e di Christophe
Leribault, direttore del Petit Palais di Parigi, dove si è svolta una prima
esposizione dal titolo “Gemito. Le sculpteur de l’âme napolitaine”
Il grande successo riscosso dalla mostra di Parigi, ha restituito alla sua
legittima fama internazionale il grande artista di fine dell’Ottocento ed
ora potremo ammirare anche a Napoli, città natale dell’artista, una seconda
esposizione a Napoli.
“Gemito. Dalla scultura al disegno” a Capodimonte sarà a cura di Jean-Loup
Champion, Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano e si concentrerà di più
sulle sue “donne”, i due grandi amori della sua vita: la francese Mathilde
Duffaud e la napoletana Anna Cutolo.
Una mostra che a Napoli vuole riassumere le rivelazioni di quella parigina,
organizzandole intorno ai suoi esordi, ai busti, alla gloria, agli amori,
alla follia e alle ultime opere.
La vita, il successo e la follia di Vincenzo Gemito
Vincenzo Gemito nacque a Napoli del 1852 e vi morì nel 1929: abbandonato
dalla madre fu lasciato nella ruota dell’Annunziata e poi adottato da una
famiglia povera che lo crescerà nelle strade di Napoli assieme a quegli
scugnizzi che diventeranno uno dei suoi soggetti preferiti.
Gemito si forma artisticamente non all’accademia ma legandosi ad artisti
“ribelli” come Antonio Mancini, Giovan Battista Amendola, Achille d’Orsi ed
Ettore Ximenes e ammirando, da ragazzo, la tradizione dei presepi di San
Gregorio Armeno. Da giovane entra nello studio dello scultore Emanuele
Caggiano, poi diventa allievo di Stanislao Lista e Domenico Morelli
realizzando una serie di busti di personaggi illustri tra cui Morelli, Verdi
e Michetti e guadagnando una grande fama.
Gemito, assieme a Antonio Mancini e a Giovanni Boldini, raggiunge un buona
fama a Parigi dove rimane fino all’Esposizione Universale del 1878 quando
poi torna a Napoli e crea la fonderia a Mergellina. In città il re d’Italia
Umberto I gli commissiona la grande statua di Carlo V in marmo per la
facciata del palazzo reale di Napoli e un grande pezzo in argento per
Capodimonte, tutte opere però estranee al talento di Gemito. Critiche, paure
e malattie lo portano poi alla follia portandolo all’isolamento per oltre
venti anni, nella sua casa di via Tasso.
Durante la malattia la sua scultura si trasforma e Gemito diventa uno dei
più grandi disegnatori del suo tempo: nella mostra si potranno anche vedere
gli ultimi lavori realizzati fino alla morte nel a Napoli nel 1929.
La Mostra Gemito. Dalla scultura al disegno
La mostra Gemito. Dalla scultura al disegno ci propone oltre 150 opere di
Vincenzo Gemito tra sculture, dipinti e disegni suddivisi in nove sezioni
tematiche in cui le opere sono esposte cronologicamente e associate a quelle
di artisti suoi contemporanei.
La maggior parte delle opere sono del Museo e Real Bosco di Capodimonte, ma
molte provengono dalla Collezione Intesa Sanpaolo-Gallerie d’Italia Palazzo
Zevallos Stigliano, partner anche dell’esposizione parigina, dal Polo
Museale della Campania (Museo e Certosa di San Martino, Castel Sant’Elmo),
dal MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dalle Gallerie dell’Accademia
di Belle Arti di Napoli, dal Museo d’Orsay di Parigi, dal Philadelphia
Museum of Art e dal Getty Museum di Los Angeles negli Stati Uniti, dalla
GAM-Galleria d’Arte Moderna e dalla GNAM-Galleria Nazionale d’Arte Moderna e
Contemporanea di Roma, e da molte raccolte private. Le sezioni espositive
sono:
• Sezione I – Antonin Moine e il pescatore napoletano nella scultura
francese prima di Gemito
• Sezione II – Ragazzi napoletani
• Sezione III – Busti d’artisti
• Sezione IV – Il viaggio a Parigi, i Saloni e l’Esposizione Universale
• Sezione V – Mathilde Duffaud
• Sezione VI – Ritorno a Napoli, la follia
• Sezione VII – Anna Cutolo
• Sezione VIII – Gemito disegnatore del Novecento
• Sezione IX – Ritorno all’Antico
Biglietto museo comprensivo delle mostre in corso: € 8 intero – € 2 ridotto
per visitatori di età compresa tra 18 e 25 anni – Gratuito per i minori di
anni 18 e per i titolari di Artecard. Maggiori informazioni
http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/litalia-chiamo-capodimonte-oggi-racconta-gemito-o-scultore-pazzo/