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https://www.napolitoday.it/eventi/diego-cibelli-mostra-museo-capodimonte.html
"Diego Cibelli. L'Arte del Danzare assieme" in mostra a Capodimonte
DOVE
Museo e Real Bosco di Capodimonte
Via Miano, 2
QUANDO
Dal 13/05/2021 al 19/09/2021
Orario non disponibile
PREZZO
Prezzo non disponibile
ALTRE INFORMAZIONI
Sito web
beniculturali.it
Redazione
11 maggio 2021 11:14
La mostra “Diego Cibelli. L'Arte del Danzare assieme” (13 maggio – 19
settembre 2021) al Museo e Real Bosco di Capodimonte, a cura di Angela Tecce
e Sylvain Bellenger, è inserita nel ciclo di mostre-focus “Incontri
sensibili” in cui artisti contemporanei dialogano con la collezione storica
del Museo e Real Bosco di Capodimonte. L'esposizione è frutto della
collaborazione istituzionale con la Fondazione Donnaregina per le arti
contemporanee-Museo Madre ed è inserita tra le iniziative nazionali di
“Buongiorno Ceramica” programmate per il weekend del 15 e 16 maggio 2021 e
organizzate dall'AICC-Associazione Italiana Città della Ceramica, cui
partecipa anche il Comune di Napoli.
La sensibilità artistica di Cibelli e la sua ricerca volta ad indagare
l'insieme delle relazioni tra uomo e paesaggio attiva una serie di referenze
culturali e visive, di grande impatto e di assoluta raffinatezza. Cibelli
affronta l'' 'incontro sensibile' con le collezioni di Capodimonte partendo
dallo studio 'devoto' delle stampe della ricchissima collezione del conte
trentino Carlo Firmian, conservate nel Gabinetto Disegni e Stampe del museo
(v. scheda allegata) e dalla conoscenza dell'antica arte della porcellana.
Da esse trae ispirazione per creare le sue opere, realizzate proprio per
questa mostra, utilizzando tecniche diverse.
Cibelli cattura il reticolo visivo delle stampe che intreccia e sovrappone
senza sosta trasformandolo in un 'basso continuo' che fa da sfondo a tutte
le opere. Nasce così l'idea di un parato che riveste la sala espositiva e
cattura il visitatore in una dimensione avvolgente. Una composizione nuova
che richiama la tecnica del restauro a 'pastice', esito di un gioco di
sovrapposizioni di immagini digitali modificate e catturate nei giorni
trascorsi nel Gabinetto Disegni e Stampe di Capodimonte e negli archivi
della Biblioteca Nazionale di Napoli.
Le collezioni ceramiche del Museo e Real Bosco di Capodimonte, composte
dalle più importanti manifatture europee, spesso giunte a Napoli come doni
diplomatici dalle varie dinastie (porcellane della Manifattura di Wedgwood,
della Manifattura Poulard-Prad, della Manifattura di Meissen e i biscuit
della Real Fabbrica della Porcellana di Napoli) dialogano con una doppia
tipologia di vasi realizzati dall'artista.
Da un lato la serie 'Mascagni', detta così perché ispirata al volume
Anatomiae Universae del 1823 di Paolo Mascagni (1755-1815) composto da 44
carte di tavole anatomiche a colori esposto in sala grazie alla gentile
concessione del MUSA Museo Anatomico dell’Università degli Studi della
Campania “Luigi Vanvitelli”: vasi dalle silhouettes fantasiose con lunghi
bracci che ne amplificano la tridimensionalità, in un'ideale corrispondenza
tra l'opera e il corpo umano con i suoi 'vasi' sanguigni, venosi e
arteriosi, che si diramano sempre più sottili.
Dall'altro una serie di vasi ispirati alle stampe Firmian, 20mila incisioni
dall'enorme valore storico-artistico riunite in 227 volumi con le legature
originali in cuoio marocchino conservate nel Gabinetto Disegni e Stampe di
Capodimonte, e al volume Le Antichità di Ercolano Esposte del 1757 della
Biblioteca nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III”. Quest'ultimo è un
libro di otto volumi di incisioni di alta qualità con testi di
accompagnamento dei reperti provenienti da tutti gli scavi intrapresi dai
Borboni nel Golfo di Napoli (Pompei, Stabia ed Ercolano). Questi vasi di
Cibelli presentano sulla superficie i segni grafici delle stampe da lui
studiate, moduli capaci di riprodursi all'infinito, nel continuo rimando
visivo tra le opere esposte. I vasi sono, allo stesso tempo, opere e
supporto di altre opere: grazie ad alcune fessure laterali si trasformano in
metaforici leggii per sostenere lastre in rame raffiguranti sempre le stampe
Firmian e altre suggestive illustrazioni come L’uomo galleggiante di Oronzio
De Bernardi, incise nella Stamperia Reale fondata da Carlo di Borbone nel
1748 all’interno di Palazzo Reale.
La sobrietà delle opere, pur ispirata da una molteplicità di fonti
figurative, dimostra quanto Cibelli sia interessato agli aspetti concettuali
dell'abitare. Il suo ‘incontro’ con il passato inventa uno spazio, un
ambiente che coinvolge le sue particolari installazioni contemporanee.
“Tre concetti chiave guidano il mio lavoro: incontro, relazione e dialogo.
Vorrei esplorare il modo in cui le persone possono creare una connessione
con il paesaggio che le circonda e come questa connessione ispiri il flusso
della Storia. Mi interessa dare agli oggetti un valore antropologico e
capire la relazione che creano con la Storia” spiega Cibelli.
In mostra il visitatore potrà ammirare anche i sei dipinti di Carlo Saraceni
(Venezia 1578/83 – 1620) della Collezione Farnese, ispirati alle
“Metamorfosi di Ovidio” da cui sono tratti i miti rappresentati: Volo di
Icaro, Caduta di Icaro, Seppellimento di Icaro, Ratto di Ganimede, Salmace
ed Ermafrodito e Arianna abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso
(1605-1608 circa). I dipinti, eseguiti a olio su rame, si caratterizzano per
l’utilizzo di una composizione asimmetrica e per la luminosa fusione
atmosferica. Il loro dialogo con le altre opere esposte passa attraverso i
concetti di trasformazione, cambiamento in cui appare emblematica la vicenda
di Dedalo e la fuga di Icaro che obbliga anche il visitatore a richiamare un
rapporto labirintico con l'altro.
In sala anche un video di 7 minuti che documenta la ricerca che Cibelli ha
compiuto al Gabinetto Disegni e Stampe del Museo e Real Bosco di Capodimonte
per studiare le stampe Firmian da cui ha tratto ispirazione per la
realizzazione del parato e le giornate di studio Museo Anatomico
dell'Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Musiche di
W.A. Mozart Quartetto per flauto e archi n. 1 in re maggiore, K. 285.
Speciale visita con l'artista
Sabato 15 e domenica 16 maggio, weekend di “Buongiorno Ceramica” organizzato
dall'AICC-Associazione Italiana Città della Ceramica, cui partecipa anche il
Comune di Napoli, l'artista Diego Cibelli sarà a disposizione del pubblico
dalle ore 10 alle ore 13 per spiegare il suo lavoro e trasferire ai
visitatori la magia del suo “incontro sensibile” con la collezione del Museo
e Real Bosco di Capodimonte.
Diego Cibelli (Napoli, 1987. Vive e lavora tra Napoli e Berlino)
Diego Cibelli si è laureto a Berlino presso la Weissensee Kunstochschule
Berlin (2012) con una tesi in geografia umanistica. I lavori di Cibelli si
propongono di evidenziare la relazione tra l'uomo e l'ambiente. I suoi studi
continuano nell’ambito del Design. Laureato ad Aversa alla facoltà di
Architettura nel 2017. Durante la sua ricerca presso il Dipartimento di
Design, Diego Cibelli si è concentrato sul medium installativo come
strumento di indagine sui diversi aspetti dell’abitare, identificando una
rilevante dimensione culturale nella funzione stessa del risiedere in un
luogo. Con la messa in moto di una serie di referenze culturali e visive,
Cibelli costruisce scenari che guidano a loro volta il disegno progettuale
delle installazioni. Ogni scenario, inteso come insieme di relazioni
immateriali e materiali tra uomo e paesaggio, è concepito come un habitat e
composto da più oggetti, prodotti nella materia vivente della porcellana e
della ceramica, ed organizzate in una dimensione narrativa. Il suo lavoro è
stato esposto in varie occasioni in Italia e all’estero: al Kunsterhaus
bethanien Berlin, alla Galleria Atelier 35 di Bucarest, al MSU Museo d’Arte
contemporanea di Zagabria, al Izolyatsia Foundation, all’Istituto di cultura
italiano a Buenos Aires. Ha preso parte a numerose residenze per artisti e
tenuto diversi workshops. Oltre alla mostra al Museo e Real Bosco di
Capodimonte, Diego Cibelli ha in corso altre due personali nella città di
Napoli: Gates alll'Istituto ad indirizzo raro 'Caselli' (13 maggio-30 giugno
2021) e Feed me with domestic stuff presso Made in Cloister (prorogata fino
a settembre 2021). Sta lavorando a una prossima esposizione a Rotterdam.
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