Riprenderanno gli scavi nel sito di Carminiello ai Mannesi nel centro storico di Napoli

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Riprenderanno gli scavi nel sito di Carminiello ai Mannesi nel centro
storico di Napoli

Published: 1 Marzo 2021 21:52 Updated: 4 Marzo 2021 09:56 AuthorRino
Mastropaolo

Nell’area archeologica di Carminiello ai Mannesi, a via Duomo, c’è un grande
complesso edilizio romano di età imperiale con annesso impianto termale. Gli
scavi sono una tra le poche zone archeologiche visibili a cielo aperto del
centro storico della città.

E’ molto probabile una ripresa dei lavori di scavo nel Complesso
archeologico di Carminiello ai Mannesi, a via Duomo, nel centro antico di
Napoli.

Nei giorni scorsi, probabilmente a seguito delle iniziative di associazioni
e commercianti della zona, sono iniziati dei rilevi tecnici nell’antico
complesso archeologico risalente ad oltre 2000 anni fa, al I secolo d.C. ed
oggi chiuso da tempo.

Si spera che il sopralluogo possa essere propedeutico ai lavori che si
svolgono nel centro antico di Napoli nell’ambito del grande progetto Unesco
per la valorizzazione del centro storico di Napoli.

L’area archeologica di Carminiello ai Mannesi in via Duomo a Napoli

L’area archeologica di “Carminiello ai Mannesi” si trova in una traversa di
via Duomo, poco prima della Cattedrale e vicina alla zona di Forcella dove c’è
il grande San Gennaro di Jorit e alle grandi basiliche cittadine romane come
la basilica di San Giorgio Maggiore sulla centrale via Duomo all’angolo di
Piazza Crocelle ai Mannesi.

Nella area archeologica ci sono importanti resti di epoca romana
appartenenti ad un grande complesso edilizio di età imperiale con annesso
impianto termale e santuario dedicato al culto di Mitra.

Le strutture, a carattere monumentale, sono articolate su più livelli e sono
state ritrovate a seguito dei bombardamenti dell’ultimo conflitto bellico e
hanno una particolarità: sono fra le poche visibili a cielo aperto del
centro storico della città.

Il complesso fa parte di un isolato dell’antica Neapolis con annessi
ambienti termali, collocabile cronologicamente fra la fine del I sec. a.C.
ed il II sec. d.C.

L’intera area è stata riqualificata lo scorso anno grazie ad interventi di
risistemazione e di ripulitura dalla vegetazione infestante effettuati dalla
Soprintendenza Archeologia che ha riguardato vari resti antichi di origine
greco Romana nel centro della città che versavano in stato di abbandono.


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