Riceviamo ed inoltriamo (dall'IIS Valle)
LETTERA APERTA ALLE LAVORATRICI E AI
LAVORATORI DELLE SCUOLE DI PADOVA E PROVINCIA
Come docenti partecipanti al corso di auto-formazione “Storia e
geopolitica della questione palestinese” riunitisi in assemblea
all’IIS Valle il 3 maggio 2024, intendiamo lanciare un appello a
tutte le componenti del mondo della scuola affinché si rompa il muro
di silenzio che, tranne qualche sporadica eccezione, si è alzato nei
nostri istituti relativamente a ciò che sta accadendo in Medio
Oriente e, in particolare, a Gaza e nei Territori Occupati
palestinesi. Lo spaventoso conteggio di vittime civili, il numero
impressionante di bambini e ragazzi massacrati a causa dei
bombardamenti, la distruzione sistematica delle scuole, l’assassinio
di centinaia di maestri, professori, operatori dell’informazione e
del personale educativo scuotono sempre più le nostre coscienze e
necessitano di una nostra chiara presa di posizione.
Durante i nostri incontri, abbiamo ascoltato testimonianze di
docenti che denunciavano atti di intimidazione di fronte ai
tentativi di far parlare nelle classi esperti o colleghi di origine
arabo/palestinese; dal 7 ottobre in tutta Italia vi è stato un
crescendo di minacce, denunce, diffamazione a mezzo stampa,
provvedimenti disciplinari e pestaggi nei confronti di insegnanti e
studenti che hanno tentato di portare nelle proprie scuole un punto
di vista critico, sottraendosi al tritacarne mediatico che mistifica
la realtà e distorce i fatti per far passare l’oppresso come
oppressore e viceversa.
Nella scuola, e non solo, si è affermata la retorica della
neutralità, dell’equidistanza, per cui ogni punto di vista è
legittimo. Ma la cultura dell’equidistanza non può appartenere alle
persone critiche. Come ha saggiamente affermato un collega di Roma,
entrato nella gogna mediatica per aver raccontato i crimini
israeliani in Palestina, “educare non significa presentare alla
classe semplicemente un elenco di punti di vista. Educare è formare
per produrre una consapevolezza che metta in condizioni di
discernere, per esempio, tra machismo e rispetto della donna, tra
suprematismo e antirazzismo, tra fascismo e antifascismo, tra
imperialismo e lotte anticoloniali... Noi non possiamo mettere
queste differenti realtà sullo stesso piano”.
Noi vogliamo e dobbiamo essere liberi di insegnare che ripudiamo la
guerra e il colonialismo, come dovrebbe garantire la nostra
Costituzione, ma che in realtà non ci tutela perché Ministri e
dirigenti spesso accolgono strumentalmente o acriticamente
segnalazioni e pressioni esterne che soffocano la libertà di docenti
e studenti. Del resto, l’art. 11 viene calpestato ogni qualvolta il
governo italiano fornisce armi ad Israele e ai vari Stati in guerra.
La nostra libertà di insegnamento è fortemente messa in discussione,
ma non facciamoci intimidire. Prendiamo esempio dai colleghi e dalle
colleghe delle università americane che in questi giorni stanno
affrontando la brutalità di un potere oppressivo che li sta
costringendo alle dimissioni, li sta arrestando, li vuole far
tacere.
Per difendere concretamente la libertà di insegnamento, vogliamo
proseguire il lavoro avviato e condividerne le risultanze
storico/scientifiche non solo con i colleghi, le colleghe, gli
studenti e le studentesse, ma anche con la cittadinanza. Per questo
PROPONIAMO UN’ASSEMBLEA CITTADINA IL 31 MAGGIO ALLE 18.00 PRESSO
LA SALA CAVALLEGGERI (EX PRANDINA), CORSO MILANO 113
Con l'obiettivo di:
creare una rete tra le scuole, le università, le realtà cittadine e
i singoli sensibili alla causa palestinese;
condividere il materiale raccolto durante il corso per le attività
didattiche in classe del prossimo anno scolastico;
diffondere le testimonianze di docenti e studenti palestinesi
all’interno delle scuole, delle università e della città;
proporre progetti comuni fra scuole contro la guerra e per la pace
tra i popoli
organizzare lezioni aperte alla cittadinanza sulla questione
palestinese, i diritti umani e la pace in luoghi pubblici.
PER UN IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO A GAZA, CONTRO IL GENOCIDIO DEL
POPOLO PALESTINESE E PER L’APPLICAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE;
PER RIBADIRE LA NOSTRA CONTRARIETA’ ALLA GUERRA E A TUTTE LE FORME
DI COLONIALISMO
PER ESPRIMERE IL NOSTRO SOSTEGNO AL POPOLO PALESTINESE E ALLA SUA
LOTTA PER L’AUTODETERMINAZIONE.
Assemblea del 3 maggio delle lavoratrici e dei lavoratori della
scuola
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