sogni d'inverno

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CIOFFI CAVALIER MICHELE

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May 13, 2006, 3:31:42 AM5/13/06
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Rosetta Loy.
SOGNI D'INVERNO.
Copyright 1992 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano.
Prima edizione novembre 1992.
Introduzione.
Argomento dalle mille vite, l'argomento mafia.
Negli ultimi tre, quattro anni, si è fatto finta che la mafia si
fosse
miracolosamente dissolta nel nulla.
Bernardo Provenzano, il capo di Cosa Nostra, resta latitante da trentotto
anni.
Ma la sua foto - sarebbe meglio dire l'identikit da laboratorio - faceva
molto raramente capolino fra pagine
di giornali e immagini di tg, quasi non si volesse disturbare il placido
sonno dell'imprendibile fantasma.
In una
recente intervista al "Corriere della Sera" (19 febbraio
2001), il generale Mario Mori, per anni alla guida del
Ros, ha definito Provenzano, non col titolo di capo indiscusso di Cosa
Nostra - titolo che gli spetta di diritto ma con la garbata qualifica di
"opinionista": "Per usare
un termine moderno, è un personaggio che fa opinione
... forse più di tutti gli altri boss è meglio inserito nel
contesto socioculturale proprio delle province di Palermo,
Trapani e Caltanissetta...".
Ricordate la favola della volpe
e dell'uva?
Per tanti altri, Provenzano non è addirittura esistito.
Imbarazzante Carneade di Cosa Nostra, convitato di pietra da tenere fuori
dai circuiti mediatici perché capace col peso evocativo della sua
debordante latitanza - di rovinare più di una fiction buonista.
Sarà per questo miscuglio di fastidio per l'argomento e
di intolleranza verso le prime vittime di questa situazione
- i siciliani - che era stata calata una lastra tombale quasi a
chiudere per sempre la questione.
Non solo Provenzano,
ma anche Cosa Nostra era scomparsa.
E sembrava che ci
si potesse solo rassegnare.
Cosa è accaduto infatti in questi anni? É accaduto che i
governi di centro-sinistra spesso hanno sbagliato strada,
accumulando ritardi e mostrando supponenza o stizza
verso chi si permetteva di farglielo notare.
Ed è accaduto
che l'opposizione, rispetto a un tema che non ha mai sentito sino in fondo,
si è adeguata.
Si sa che i manovratori per natura loro - non gradiscono essere disturbati.
Nel dicembre 2000, intervistai, qualche giorno prima
che andasse in pensione, Vincenzo Rovello, che per anni
era stato il procuratore generale a Palermo.
Rovello mi
disse, con la ruvida e gioviale franchezza che lo ha sempre contraddistinto,
che la mancata perquisizione del covo di Totò Riina da parte dei
carabinieri del Ros, all'indomani della sua clamorosa cattura, rischiava di
entrare
nella grande galleria dei misteri italiani irrisolti: dalla
morte di Salvatore Giuliano ai diari di Aldo Moro.
Il mistero resta in attesa di soluzione.
Poi, all'inizio del 2001, è accaduto qualcosa di molto significativo:
l'argomento è tornato sulle prime pagine dei
giornali.
Ed è tornata anche la foto di Bernardo Provenzano.
Ad aprire le danze fu la pubblicazione sulla "Stampa"
della minuziosissima inchiesta di Vincenzo Calia, procuratore di Pavia,
sull'uccisione di Enrico Mattei e - di conseguenza - del giornalista Mauro
De Mauro.
Qualche giorno prima dello scioglimento delle Camere,
venne approvata la relazione di maggioranza della commissione parlamentare
d'inchiesta sulla mafia, presieduta
da Giuseppe Lumia.
Contiene - per chi abbia la pazienza
di leggerla - un giudizio da non sottovalutare: "L'arresto
di Totò Riina ha rappresentato un'azione sicuramente
brillante, ma con risvolti tali da suscitare non poche polemiche su
determinati aspetti che ancora attendono di essere chiariti". É molto
importante che la commissione antimafia ne abbia finalmente preso atto.
E il fatto ci ha
ripagato, anche se in ritardo, di molti silenzi istituzionali.
Oggi, in questo libro, a prendere la parola è Piero Grasso, un
magistrato che si è sempre tenuto lontano dalle luci
della ribalta.
Piero Grasso è un palermitano, un siciliano.
Di una specie rara: un palermitano anglosassone, a suo
modo.
Di poche parole, molta flemma, tanto rispetto per il
punto di vista degli altri.
E anche molto "garantista", come si direbbe oggi.
Amico personale di Giovanni Falcone,
giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra,
profondo conoscitore sia della vecchia sia della nuova
mafia, Grasso - a parte il curriculum che si porta dietro è uomo
abituato a ragionare senza paraocchi.
Da quasi un
anno e mezzo è procuratore capo a Palermo.
Troverete la
sua biografia nel sesto capitolo.
Ma qui - adesso - voglio anticipare solo un paio di cose.
La prima: Piero Grasso ha accettato di rilasciare un
libro-intervista sulla mafia invisibile.
Un tema insidiosissimo, perché, per definizione, è un universo
che sfugge ai
vecchi cliché, alle letture tradizionali, alle rappresentazioni di
comodo.
Cercare di descrivere una mafia che non
commette stragi, che riduce al minimo il numero dei suoi
omicidi, che costruisce un impalpabile sistema di alleanze politiche e
istituzionali, è un'impresa ardua.
Significa
andare controcorrente.
Piuttosto che parlare di "mafia invisibile", non sarebbe stato più
semplice e rassicurante
unirsi al coro di quelli che la mafia, da tempo, hanno
smesso di vederla?
Ma Piero Grasso resta anche profondamente ancorato al
passato.
E per "passato" intendiamo quel grumo di misteri
mai risolti che la procura di Palermo ora ha deciso di riesumare.
Riesumare è la parola esatta: per leggere nella giusta
luce pagine troppo frettolosamente archiviate, si rendono
indispensabili tantissimi supplementi di inchiesta.
Sono i
"misteri" mai chiariti di quaranta-cinquant'anni fa a lasciarci intendere
come la mafia del nuovo secolo sia riuscita
a diventare "invisibile".
Sono quei misteri, per dirla brutalmente, che forse potrebbero spiegarci i
misteri del covo di
Riina o quelli della pluridecennale latitanza di Provenzano.
Ma c'è una seconda novità nella lunghissima esposizione di
Piero Grasso. É la prima volta che un magistrato dice con chiarezza
che Cosa Nostra è stata il braccio armato
di un sistema di potere politico e istituzionale. É questo il
filo d'acciaio che lega fatti e storie altrimenti lontani nel
tempo.
E che a dipanarlo sia un magistrato palermitano,
un siciliano, forse indispettirà ancora una volta qualcuno,
ma anche in questo caso ce ne faremo una ragione.
Saverio Lodato.

Questo libro è dedicato a Giuliano, mio figlio,
a Giusi, mia moglie, e a mia madre
Alla memoria di Giovanni e Paolo e a mio figlio
Maurilio perché non dimentichi
Su concessione Arnoldo Mondadori Editore.

Cordiali saluti.
Cioffi cavalier Michele.
E-mail:
michele...@gsmboy.it

CIOFFI CAVALIER MICHELE

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May 13, 2006, 3:32:12 AM5/13/06
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Londra.
La vetrina di Soho rifletteva la sua gonna a scacchi e una striminzita
giacchetta. "Non ho più soldi, - diceva, - neanche uno scellino" e
le
parole alitavano sul vetro dove comparivano i tratti del viso, lo
sbattere delle palpebre che le era così frequente quando qualcosa
la
imbarazzava. "Adesso cos'è che vorresti ancora?..." "Quelli" e il
dito
indicava degli orecchini con una pietra dura nel mezzo. Una corniola,
lei diceva. La borsa a tracolla dondolava piano e i capelli fitti di
piccole onde si diramavano sulle spalle, selvaggi, senza che il
fermaglio riuscisse a trattenerli.
Chi li comprava adesso quegli orecchini? Perché era chiaro che i
soldi
qualcuno doveva tirarli fuori. Io basta, diceva lo sguardo di Carlo
Angrisani. Federico si toccava in tasca i larghi fogli delle sterline,
poche ormai, poi entrava deciso e la campanella appesa alla porta
squillava acuta: un antro da cui Asia in piedi di fronte alla vetrina
compariva come vista attraverso un acquario, il dito puntato a
indicare gli orecchini. Sì, quelli, proprio quelli... dicevano
le
labbra, e il crepuscolo tenace dell'estate nel nord la coronava di
luce.
Era poverissima allora, per pagarsi il biglietto fino a Londra aveva
sacrificato tutti i suoi risparmi. Vicende famigliari l'avevano
sbattuta un po' dovunque: ora quegli orecchini erano enormemente
importanti. Importanti come lo erano stati, pochi giorni prima, un
paio di guanti di Harrods. O il tè preso in riva al Tamigi con
gli
scones e il burro tutti e tre seduti a un tavolino di ferro sull'erba.
"Tieni, sono tuoi". Federico glieli faceva scivolare sul palmo. Asia
li guardava, di colpo indifferente perché era anche orgogliosa.
Faceva
sempre così, come se fosse chiaro che tutto le era dovuto e
nella
semioscurità di quell'antro sembrava a Federico che splendesse
grande
e senza pietà. "Mettili" le aveva detto, lei gli aveva
avvicinato
l'orecchio perché glieli avvitasse e le dita di Federico si
erano
trovate in difficoltà, tremavano anche un poco mentre stringevano
il
piccolo lembo di carne del lobo. La sua carne: tenera, inerme.
L'antiquario rimetteva ordine nella vetrina per nulla turbato dalla
cifra pagata da Federico. Forse non trovava Asia tanto bella: a lui
piacevano più tonde, troppo forti quelle gambe, lunghe, senza
grazia.
Asia era andata a guardarsi in un vecchio specchio appeso al muro
mentre Carlo Angrisani aveva criticato ogni cosa: gli orecchini, il
prezzo, la polvere. Le corniole sono false, diceva. Io la amo di
più,
aveva pensato Federico, io ho speso per lei quasi tutto quello che
avevo. Altro che i guanti di Harrods.
Era povero anche Federico, se non come lei. Avevano trovato tutti e
tre due stanze dietro Kensington Square e anche se il quartiere era
bello l'edificio cadeva a pezzi e si saliva su per una stretta scala
di ferro. In fondo al lungo corridoio era la stanza di Asia e vicino
una specie di bagno con un lavabo di cucina in pietra. Una parte delle
scale era crollata durante i bombardamenti e sui gradini ricostruiti
in legno sedevano la sera a chiacchierare fino a tardi.
Ogni giorno, se non pioveva, andavano a mangiare a Kensington Gardens;
fette di pane che si sbriciolavano prima che riuscissero a spalmarle
di margarina e chiuderle su un formaggio giallo, gommoso. Sa di
formiche diceva Asia, ma nessuno capiva cosa intendesse veramente
visto che non conoscevano il sapore delle formiche. Ma sarebbero
venuti tempi migliori, lo sapevano tutti e tre quando la mattina
varcavano i cancelli di Kensington Gardens e guardavano le vecchiette
sulle sdraio a pagamento, le carrozzine dei neonati ricchi alte e
scure che avanzavano lungo i sentieri tra i prati. O ancora la sera
quando qualche volta, prima che chiudessero i cancelli, andavano a
guardare i ragazzi che facevano navigare i modellini di velieri nella
grande vasca centrale.
La principessa Elisabetta si era da poco fidanzata con Filippo di
Edimburgo e ovunque comparivano i ritratti della famiglia reale, lo
sguardo malinconico di Giorgio Sesto. Un immenso, fantasmagorico Luna
Park illuminava la notte. Ma i Luna Park loro li disprezzavano e
guardavano con superiorità le altalene a bilancia schizzare in alto
o
i carrelli dell'otto volante precipitare con fragore in un grande
spreco di luci mentre tutto quel frastuono li costringeva a urlare.
Altro spettava loro. Lei voleva un giorno diventare favolosamente
ricca e allora li avrebbe invitati nella sua casa di campagna, una
villa con il lago e i cigni, faggi rossi a ombrello e magnolie alte
come piramidi. Perché Federico invece ricco non sarebbe diventato
mai
con tutte quelle idee che aveva per la testa, Marx e i diseredati,
Croce e il diario di Anna Frank. In quanto a Carlo Angrisani ancora
non si poteva dire quale sarebbe stato il suo posto portato com'era
per le scelte estreme. Discutevano tutti e tre seduti sull'orlo di
pietra della vasca e Federico pensava sono uno stupido a essere
innamorato di una così. Non scriverò mai perché sono
uno stupido...
Ma sapeva che in fondo le perdonava quasi tutto perché era
tanto
povera e tanto orgogliosa e quel marito con i soldi non era troppo
facile da trovare. Asia addentava il pane e gli occhi lo guardavano un
poco ironici al di sopra del loro pasto pieno di briciole e di erba,
di riflessi verdi dell'acqua: lo troverò Federico, stai tranquillo,
lo
troverò... le dita lo schizzavano con l'acqua e mentre si ritraeva
per
evitare la sua reazione, rideva, e le corniole ai lati del viso
avevano un cuore fondo di luce. Levigato, indimenticabile: Londra
1951.
Per non essere svegliati dalla luce, prima di andare a letto lui e
Carlo appendevano alla finestra ogni genere di indumenti; ma sempre
Asia li scuoteva dai loro sogni, spalancava la porta vociferando,
voleva che si alzassero e poi lavatevi diceva, questa stanza puzza
come se ci stessero delle capre!
Lei voleva vedere tutto, la Torre dove era stato rinchiuso il conte di
Essex e i ritratti dei re decapitati, la carrozza della regina
Vittoria, l'Orto Botanico e quello spaventoso Museo delle Cere dove
Federico era uscito a metà lasciandola incantata davanti
alla
riproduzione "al naturale" di Jack lo Squartatore.
Doveva ancora venire per lei il momento del rifiuto, lontano il giorno
in cui avrebbe saputo riconoscere al primo sguardo quanto andava
subito scartato. Allora nella sua mente regnava ancora l'ignoranza
insieme a una disponibilità sconcertante, una materia cerebrale,
la
sua, perennemente in attesa, dove ogni cosa sembrava suscitare una
immediata curiosità. E questo, oltre naturalmente la sua bellezza,
era
fatto per attrarre. Il fisico stesso, impacciato e prorompente,
assecondava questo suo vizio o virtù. Il più disarmato
era Carlo
(prendeva per buona ogni sua meraviglia quasi lui fosse stato Abelardo
e lei Eloisa) e si era visto paziente tutto il Museo delle Cere
contentandosi di prenderla sotto braccio e parlarle all'orecchio
accostando la bocca al gran vorticare dei suoi capelli.
Ad Asia piaceva essere stretta con confidenza, non si tirava indietro.
Bastava non procedere troppo oltre, poteva allora diventare dura,
sgarbata. Ma neanche questo era troppo sicuro, non si poteva mai
sapere. Dio, come la odio si era detto quel giorno Federico quando
l'aveva vista uscire dal Museo delle Cere con la mano che dondolava in
quella di Carlo.
E poi Carlo aveva un padre ricco. Avaro ma ricco, e se avesse avuto
bisogno gli sarebbe bastato fare un telegramma. Tante belle sterline
una sull'altra. Quel giorno Federico avrebbe voluto andarsene e
finirla con lo strascicamento per le strade, entrare in una di quelle
librerie dove c'era un buon odore di carta inglese e la luce era
quella giusta per sfogliare un libro, il silenzio meraviglioso. Ma
come sopportare l'idea di loro due in una stazione della metropolitana
piena di anfratti e di correnti gelate dove ognuno badava ai fatti
suoi, aveva fretta, e una coppia poteva abbandonarsi a interminabili
abbracci? Così erano andati al cinema e a Asia era venuto
sonno
(capitava ogni tanto e finiva per addormentarsi sulla spalla di chi le
sedeva accanto). Aveva tanto insistito per vedere "I racconti di
Hoffmann" ma già all'inizio del secondo tempo le si chiudevano
gli
occhi, aveva freddo e bisognava tenerla calda. Carlo aveva giacche
più
morbide, braccia lunghissime capaci di avvolgerla teneramente, lei
inclinava la testa, il respiro appena avvertibile e la mano che
cercava un appiglio tra i bottoni della camicia. Un abbandono senza
riserve mentre i colori dello schermo si intersecavano, si accendevano
e spegnevano sul suo viso, le voci diventavano musica, tonfi di remi
nell'acqua. Una barcarolle.
Una volta in camera Federico e Carlo avevano litigato dicendosi le
cose più atroci. Il pretesto era stato dei più stupidi, Asia
non era
stata neanche nominata. Ancora a letto si erano girati e rigirati,
ognuno con le proprie rabbie, le proprie speranze. Perché alla
fine
lei avrebbe dovuto scegliere, non poteva essere altrimenti; e sul
cuscino la stanchezza era precipitata come piombo insieme alla gelosia
e al furore, quella maledetta luce di fuori che si faceva strada tra
la manica di un golf, un lembo pendulo di camicia.
Un giorno avevano preso il pullman ed erano andati a Cambridge. La
sera prima aveva piovuto e si erano messi a correre per Kensington
Gardens mentre l'acqua zampillava giù dagli alberi, i capelli di
Asia
che grondavano sulla sua smilza giacchetta. Appena a casa lei se li
era avvolti in un asciugamano quasi fosse un turbante e ancora in
sottoveste era entrata in camera loro. Voleva un maglione e aveva
scelto fra quelli di Carlo ammucchiati su una seggiola. Poi si era
seduta sul letto di Federico, le gambe nude nella sottoveste.
"Dovresti avere più pudore, - aveva detto Federico, - in fondo
siamo
uomini". Carlo aveva riso, l'idea che potessero saltarle addosso
doveva sembrargli fuori luogo. "Non fare il maschio latino, - lei
aveva risposto, - non ci sei portato" e aveva tirato ancora più su
la
sottoveste mostrando una pelle segnata da tanti puntini rossi, niente
bella. Federico stava per picchiarla, lei se ne era accorta e il
sangue le era affluito al viso. Ma non voleva cedere e lo guardava
negli occhi, le cosce forti schiacciate contro il materasso, quel
turbante che le lasciava un viso indifeso, di grande bambina.
Il mattino dopo il cielo era stato ancora nuvolo ma loro avevano preso
lo stesso il pullman e durante il viaggio avevano fatto amicizia con
dei ragazzi olandesi. Una volta a Cambridge si erano sparpagliati fra
i Colleges e avevano cominciato a girovagare tra i grigi edifici di
pietra. Magiche porte si aprivano sul silenzio dei refettori e le
lunghe tavole apparecchiate con posate d'argento sembravano essere
lì
in attesa da sempre, la luce delle alte finestre che cadeva fredda sui
legni scuri lucidati a cera.
Le note di un pianoforte giù da una scala di pietra, lo sfogliarsi
di
rose bagnate e il sole che andava e veniva sulle loro teste. Gruppi di
studenti erano passati incuranti, lenti, gli occhiali che riflettevano
il cielo e le nuvole della giornata. Le nere vesti svolazzanti degli
scholars. Loro come paria con le scarpe che si ammollavano nell'erba,
le siepi a dividere territori. Nella chiesa del King's College suonava
un organo, la chiesa era vuota e Asia si era seduta su un alto scranno
intagliato: e Handel, la navata nuda, la luce delle pietre che nessuna
vetrata riusciva a addolcire, sembravano essere la Grande Rivelazione.
Più tardi insieme ai ragazzi olandesi si erano ritrovati a mangiare
in
un locale basso e unto dove perfino i tovaglioli puzzavano di grasso e
per smaltire il pasto si erano messi a fare uno stupido gioco lungo le
rive del Cam dove ognuno doveva indovinare i segnali lasciati
dall'altro. Perdersi e ritrovarsi. A Federico quel gioco era sembrato
idiota e si era messo a camminare per conto suo: studenti passavano
remando in lunghe e sottili barche che scivolavano sotto i ponti
incrostati di muschio e le loro maglie colorate si perdevano fra gli
alberi riversi in cupole sulle sponde, l'acqua verdastra rotta dalla
caduta dei remi. Federico avrebbe voluto arrivare fino al Trinity
College ma a un certo punto si era quasi scontrato con una delle
ragazze olandesi e senza che l'iniziativa fosse stata dell'uno o
dell'altra, si erano ritrovati abbracciati. Un impulso, il primo in
tutti e due. La ragazza gli aveva premuto sulle labbra le sue che
sapevano ancora della salsiccia che avevano appena mangiato. Dopo gli
aveva riso nella bocca, Federico si era sentito goffo, la ragazza lo
aveva turbato. "Ann" l'aveva chiamata carezzandole il viso, lei si era
messa a ridere "I am not Ann, I am Elke!"
Si sarebbero scritti quell'estate e ancora l'anno successivo, ma a un
certo punto la corrispondenza si sarebbe interrotta per non riprendere
più, Federico avrebbe mancato l'appuntamento a Verona preso con
tanti
mesi di anticipo. Una volta scesa dal treno la ragazza olandese lo
avrebbe cercato invano, ogni volta sembrandole di riconoscerlo in un
altro simile per proporzioni e statura. Quel giorno Federico sarebbe
stato a Firenze, un lavoro occasionale in una casa editrice, in
realtà
impossibilitato a muoversi. A Firenze c'è Asia. Le macchine
passano
sul Lungarno, è primavera e un'aria di celesti e di lilla, di
gialli
ocra riluce sull'acqua, Asia ha tagliato i capelli, ha una storia
sciagurata con un uomo. L'amore può anche essere pena e Federico
la
guarda passare in fretta, lei fa un cenno con la mano come per dire ci
vediamo dopo, più tardi. Gli sorride e porta un bel golf
color
caffellatte, belle scarpe di cuoio chiaro, un foulard al collo, e il
sangue slavo della madre è tutto nella falcata un po' ondulante
del
passo, nel latte della pelle. Verrò, stai tranquilla: la mano
di
Federico la rassicura da lontano ma già lei svolta per via
Tornabuoni.
La giornata apre improvvise voragini, alza muri ciechi. Trappole dove
il piede si divincola nella tagliola.
A Verona la ragazza olandese ritta sotto il sole nella piazza della
stazione tiene in mano una mappa della città, vuole sapere nel
suo
stentato linguaggio dove si trova l'Ostello della Gioventù.
Tutti
bugiardi questi ragazzi italiani.
Ma quel giorno a Cambridge, dopo quel bacio, Federico si era detto se
ci sta, anche stasera. Così mi tolgo questa maledetta idea
dalla
testa, cambio pensieri e la faccio finita; e aveva aspettato euforico
il momento di risalire sul pullman e sederle accanto, prendere
accordi. Come se di colpo fosse guarito, di nuovo libero, e potesse
guardare tranquillo Asia mordere la cioccolata che uno dei ragazzi
olandesi le aveva regalato, sorridere invitante inclinando la testa di
lato mentre la pioggia sottile le cospargeva di goccioline i capelli.
Ma già Elke sale sul pullman, Federico subito dietro per non
perdere
il posto accanto a lei. Eccitato, leggero. Elke non ha cioccolato ma
labbra piene e pallide, quelle che Carlo definisce "rugose" e sono poi
le migliori, le più sensuali.
Quella sera stessa era andato a letto con lei. Tutto era successo
molto in fretta, attenti a non fare rumore, e quando Federico era
tornato nella casa di Kensington, Asia lo stava aspettando. Lo aveva
chiamato a bassa voce dal fondo del corridoio e lo aveva fatto entrare
in camera sua. Non era mai successo prima e Federico aveva sentito un
tuffo al cuore. Asia aveva richiuso piano la porta e si era stesa sul
letto "Vieni qui, accanto a me" aveva detto. Non aveva che la
sottoveste addosso e Federico aveva accennato il gesto di spogliarsi,
lei aveva riso piano "Ma che fai, stenditi così come sei". La luce
era
spenta e in quella poca che arrivava dalla strada Federico poteva
vederla grande e bianca, i piedi nudi stesi diritti. Il letto era
stretto e lei si era spinta contro la parete per fargli posto e come
Federico le si era allungato accanto gli aveva preso una mano per
appoggiarsela sul corpo, poco sotto il seno. Ma era inutile tentare un
qualsiasi avanzamento, le sue dita forti e calde lo tenevano in
trappola; Federico poteva sentire attraverso la stoffa il tepore della
sua pelle con il leggero avvallamento dell'ombelico: era una sconfitta
piena, totale. Una macchina era passata riverberando i fari sul
soffitto e per un attimo Federico aveva visto gli orecchini con le
corniole brillare sul comodino. Anche lei li aveva visti. "Sono
bellissimi, - aveva detto, - non ho mai avuto niente di così
bello".
Federico guardava il suo profilo e con l'indice della mano era passato
lungo la linea del naso, la breve curva delle labbra, fermandosi un
attimo dove il mento si sollevava rotondo. "Stai bene così?" lei
aveva
chiesto, aveva chiuso gli occhi e le ciglia tremavano appena contro la
guancia. La risposta Federico l'aveva data stringendole più forte
le
dita. La felicità, perché di felicità si
trattava, era simile a
brividi sulla pelle. Portava sfinimento, sonno.
Quando Federico si era risvegliato Asia dormiva con la faccia contro
il muro e le sue braccia la tenevano stretta per la vita. Più
che
vederla, la sua schiena, la sentiva contro il corpo larga e magra,
traversata dalle bretelline della sottoveste; e gli sembrava che
avesse un odore. Come di pioggia e di muschio (poca acqua per lavarsi,
un filo sottile giù dal rubinetto e sempre qualcuno che bussava
alla
porta perché aveva bisogno del bagno).
Asia si era girata, aveva freddo e la mano era scesa a cercare la
coperta, gli occhi si erano aperti a fatica, appena una fessura tra le
ciglia "Che fai ancora qui, vai a letto..." "Ma io sono a letto" aveva
risposto ridendo. "Sciocco, nel tuo, dài vattene". Si divincolava
ma
era quasi un gioco, le parole uscivano dalle labbra impastate dal
sonno, i piedi lo scalciavano via. Un giorno lo avrebbe sposato quello
tanto ricco, avrebbe camminato sui sentieri tra i faggi rossi ad
ombrello e avrebbe detto: qui voglio le rose Princess Margaret e qui
invece le clematidi azzurre... "Dài, forza, vattene" la voce
lagnava
ma la fessura dello sguardo era nella semioscurità un piccolo
animale,
un insetto pronto a scattare.
Carlo Angrisani non avrebbe mai saputo di quella notte. Era stato
tanto sicuro che Federico l'avrebbe passata dalla ragazza olandese che
aveva preso il cuscino dal suo letto e ci stava regalmente affondato
con quella testa che sembrava di legno, una testa da pupazzo tanto era
piccola e tonda con i capelli irsuti. Allo strappo di Federico aveva
avuto un sussulto ma nulla si era scomposto, il respiro aveva subito
ripreso il suo sibilo sottile.
Pochi giorni dopo i ragazzi olandesi erano partiti con mille
giuramenti di rincontrarsi in Italia. Alla stazione baci e abbracci, i
lunghi sospiri di Elke nel collo di Federico. Ancora qualche giorno e
partiranno anche loro, ormai non ci sono che scellini nelle tasche e
per risparmiare energie passano gran parte del tempo a Kensington
Gardens. Asia ha ricevuto una lettera e accenna dei passi di danza, le
braccia sono come ali e le scarpe scalcagnate da tutto quel girovagare
per strade e metropolitane, musei, giardini, si alzano sulla punta dei
piedi e la gonna a quadri verdi e blu si allarga tonda: una stoffa che
non è cotone, non è lana e di sicuro neanche seta, allora che
è? Carlo
la palpa, e con la stoffa le gambe. "Boh!" risponde alzando le spalle,
un romanesco strascicato lei che ha una madre russa di antica famiglia
e un padre che poteva essere ambasciatore se non avesse avuto la
disgraziata idea di seguire le sorti della Repubblica di Salò.
La
lettera come una farfalla tra le dita.
"Di chi è?" chiede Federico. "Cosa? la lettera? di un mio amico".
"Fai
vedere". "Non ci penso per niente" ha nascosto la lettera nella
camicetta e ora ride. "É per quella che sei tanto allegra?" Un vento
leggero sospinge le barchette nella vasca, con dei lunghi bastoni dei
ragazzi dall'impermeabile flottante cercano di recuperarle e farle
tornare a riva. Lei è incantata dallo spettacolo. "Allora
è per
quella?" insiste Federico. Asia si gira a guardarlo, è un
attimo,
tutto si sospende immobile: barchette, acqua, nuvole, impermeabili
ondulati dal vento. Poi china il viso sul suo, gli occhi guardano
negli occhi, le labbra si schiudono sull'umido dei denti "Tanto
allegra?" chiede. E la tristezza è un tampone in fondo alla gola.

CIOFFI CAVALIER MICHELE

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May 13, 2006, 3:32:56 AM5/13/06
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Daria.
Ma la storia di Asia comincia molto prima. Inizia con la bambina dagli
occhi muschio-e-menta che passa ore alla finestra a guardare nella
piazza dove di fianco all'aiuola sostano alcuni tassì. Due, tre,
mai
di più. Dall'aiuola si innalzano alcuni giovani pini ad ombrello e
la
terra è cosparsa di ghiaia, al di là si intravede il
muro di un
giardino. L'estate, quando si sporge, la bambina arriva a vedere uno
scorcio dei prati di Valle Giulia e il fioraio che ha il banco
all'inizio della discesa verso viale delle Belle Arti. Il palazzo dove
abita non ha giardino, è un palazzo alto di marmi e uno
scuro
corrimano di noce africano gira lungo le scale. Nell'ascensore chiuso
come una scatola sono incastrate alcune stampe della campagna romana e
un sedile di pelle imbottito. Su quel sedile siede sempre Ulpiana
quando tornano a casa.
In realtà la storia comincia ancora prima, al tempo del matrimonio
di
Daria e Luciano. Il "matrimonio d'amore" come dicevano i cugini
Dolidoff, non senza una certa ironia riguardo a quell'amore anche da
parte delle zie Varvara e Lisa. Le "tantinettes" come venivano
chiamate. Un diminutivo gentile per le due sorelle che mai si erano
volute sposare per non perdere il loro glorioso cognome dopo che la
Rivoluzione le aveva costrette alla fuga. Ricche ereditiere senza
più
eredità che avevano resistito a lungo prima di imbarcarsi per la
rotta
Odessa-Costantinopoli, il sacchetto dei gioielli cucito addosso.
Non si lasciavano mai; e quel giorno avevano parlottato a lungo nella
loro impossibile lingua mista di russo e di francese mentre
l'occhialino aveva seguito critico il giovane sposo che si inchinava,
baciava mani, si muoveva leggero con le scarpe di coppale nero che
scricchiolavano lucenti. Il tight tagliato da Caraceni, la nuca
azzurrognola dove la macchinetta per rasare i capelli aveva
più
infierito.
Sarcastico anche lo zio ebreo di Kiev che non sopportava l'odore delle
tuberose, l'unico che avesse salvato quasi per intero il suo
patrimonio. Si era appartato in un angolo offeso: tuberose ovunque,
perfino al centro del buffet tra vassoi di galantina e fagiani
ricreati con le loro piume dorate. Tuberose intense, carnose come la
giovane sposa dalle guance rotondette e gli occhi lunghi e sottili
chiusi nella piega delle palpebre. Possibile una tale mancanza di
riguardo? "Oh zio Lev, non te la prendere, me ne ero dimenticata..."
Una nuova generazione decisa a farsi avanti a ogni costo, pronta a
usare i merletti delle tovaglie di famiglia come a sbandierare le
azioni della miniera in Siberia diventate pura carta straccia.
Daria si china sulla poltrona e lo bacia sui baffi le sue labbra
scottano come avesse la febbre, poi le labbra scendono sul naso, il
naso no dice lo zio Lev; si sente sudato e la scaccia come fosse una
mosca, Daria ride, quell'accattivante, irresistibile suono dalla sua
gola. "Ma almeno i confetti li vuoi?" "Qui, - risponde lo zio Lev, -
me li devi portare qui" e il grosso indice punta il palmo arrossato
della mano quasi lui volesse su quella mano Daria intera con il
vestito da sposa e il merletto. Daria si drizza, le gambe scattano
nelle calze di seta bianca, oscilla il piccolo diadema intrecciato di
fiori d'arancio. Una giravolta ed è già via, il vestito corto
davanti
si allunga in una coda frusciante che sembra partire dal piccolo
sedere eretto. Lo zio Lev sbuffa, lo sparato del tight lo soffoca e il
frastuono del salone è simile a quello di una grande voliera. Lei
è
tornata dal marito appena sposato e gli si stringe al braccio mentre
da lontano le zie Varvara e Lisa richiamano la sua attenzione agitando
l'occhialino: sta arrivando Aliona Bobrinska. Lenta, bionda, solare.
Tre volte bacia Luciano sulle guance e il suo profumo sembra chiamare
a una intimità più profonda. L'intimità di Aliona
Bobrinska. Non male:
le aigrettes del cappello come immense ciglia solleticano il viso di
Luciano. Un attimo; e la Bobrinska ha già notato le sue
ghette
perfette, la perla sul raso grigio della cravatta e quel sorriso quasi
disumano nella sua lucente compattezza: uno sposo bruno olivastro per
una sposa bianco-magnolia.
Una giovane coppia riprodotta in formati diversi dove Daria siede su
una sedia di tipo imperiale e Luciano è ritto al suo fianco.
Console
di fresca nomina porta sul risvolto del tight il distintivo fascista e
schiude a perenne ricordo le labbra sul candido semicerchio dei denti.
Daria è seria, le mani raccolte sul mazzolino di fiori d'arancio,
al
dito il rubino regalato dallo zio Lev.
Poi ci furono le fotografie scattate in viaggio di nozze quando la
felicità era d'obbligo: Daria con un ombrellino da sole e un
vestito
bianco orlato di probabile blu. Daria e Luciano insieme fra le palme
di un albergo a Rabat. Luciano in costume da bagno di maglia serrato
in vita dalla cintura bianca, il petto in fuori e il sorriso
condiscendente verso la sposa-fotografa. Ancora lei, un asciugamano
copre a malapena l'abbondanza dei seni. Una fotografia vergognosa; le
zie Varvara e Lisa chiudevano in fretta l'album. Poi tornavano a
riaprirlo, l'occhialino puntato su quella mano che reggeva sì e
no
l'asciugamano. "A Rabat, hai detto?" come se il luogo determinasse la
perdizione. "Sì, sì, a Rabat". Le tantinettes tornavano a
girare le
pagine spesse e verdastre: ecco Daria in mare fino alle anche, la
cuffia di gomma come una buccia sulla testa da cui sono sparite
perfino le orecchie. Ride, la bocca è grande, gli incisivi
distanti
fra loro, le mani si intrecciano sul ventre sporgente. "Oh..." si
lasciava sfuggire zia Varvara disgustata: il costume di lana disegna
rotonda la pancia: là dentro è racchiusa Asia.
Lo zio Lev veniva quasi ogni sera. Al suo suono imperioso del
campanello seguiva poco dopo il suo tonante "Daria, dov'è
Daria?"
mentre Ulpiana cercava sulla cassapanca un angolo libero dove posare
il soprabito e il cappello, la sciarpa di seta bianca. La bambina Asia
lo guarda, le piace l'odore dei baffi dello zio Lev, tabacco e lavanda
insieme, e aspetta che lui si chini a baciarla. Ogni volta un brivido
al contatto peloso della sua testa (Lev, ha detto Ulpiana, significa
leone in russo). Daria arriva, esuberante e carnosa come il giorno
delle tuberose e lo zio Lev l'accoglie nelle sue braccia. É troppo
per la bambina che vorrebbe una madre sottile e malinconica. La casa
si riempie delle loro voci. Gridano, ridono. Più ancora
quando
arrivano i cugini Dolidoff e a tavola ruttano e scoreggiano come se
fosse la cosa più naturale del mondo.
Daria suonava l'arpa e lo zio Lev le sedeva accanto fumando e al
chiasso subentrava il suono equoreo e gutturale delle corde, il fumo
amaro del sigaro. Daria sfilava le scarpe e i piedi si muovevano
sottili seguendo il ritmo delle note; a volte toglieva anche le calze
abbandonandole in un mucchietto in terra, le gambe bianchissime e i
piedi improvvisamente selvaggi, lo zio Lev la guardava tirando lunghe
boccate dal sigaro, le note come piccoli scoppi di mortaretti. "Che
razza di musica, spaventi la bambina!" le diceva in russo ma i suoi
occhi brillavano. Daria si fermava lasciando quasi crollare la testa
contro le corde dell'arpa, i capelli che scoprivano la nuca incavata
nel mezzo; e non si capiva se ridesse o piangesse.
In cucina Ulpiana girava la maionese mentre con l'altra mano lasciava
gocciolare l'olio dall'ampollina, la ciotola stretta fra le gambe.
Asia la guardava con i gomiti appoggiati sul tavolo. "Impazzisce?"
chiedeva speranzosa. Momentaneamente sospeso ogni interesse per la
finestra sulla piazza. Di là, dal salotto, non arrivava
più alcun
rumore; il silenzio rotto solo dal battere del cucchiaio di legno
nella ciotola fra le gambe di Ulpiana.
I cugini Dolidoff erano principi (ma in Russia, spiegava Daria, era
facile essere principi) e Ulpiana era tenuta a dargli il loro giusto
titolo anche se il più giovane, Dolenga, prima di pranzo, entrava
in
cucina dove lei stava friggendo le patate e le mangiava una via
l'altra, attento a non scottarsi le dita. Ogni tre o quattro che
metteva in bocca, come atto supremo di gentilezza, quasi si rivolgesse
alle pentole di alluminio tristemente appese al muro, "Très
bon!"
sospirava, precipitoso in quella erre.
"Al principe io gli darei un pugno in bocca" diceva Ulpiana con le
lacrime agli occhi non appena lui usciva pulendosi l'unto delle dita
al canovaccio Ma a tavola, quando le patate si sparpagliavano rade nel
piatto offerto da Ulpiana, nessuno diceva niente perché il
cugino
Dolenga mentre scappava dalla Rivoluzione era stato infilzato da una
baionetta che ispezionava il carro dove era nascosto; e da allora
qualcosa non aveva più funzionato, le parole gli uscivano
a
singhiozzo. Così lui aveva scelto il silenzio. E anche se era
bello,
bruno, pallido, era come se tanta bellezza non contasse più nulla,
si
fosse inabissata e perduta nell'indifferenza del mondo.
L'altro invece, il maggiore, Alec, era zoppo e parlava sempre di
donne. Sembrava che tutte lo volessero sposare o almeno "fare coppia"
con lui. Erano tante, non si sapeva mai quante. Daria lo ascoltava
appoggiando il mento sulla mano e quando rideva comparivano gli
incisivi larghi fra loro, un piccolo spazio che rendeva quel sorriso
così particolare. Che forse anche lei voleva "fare coppia" con
il
cugino Alec? La bambina Asia la guardava con apprensione. Lo zio Lev
accigliato rincorreva nel piatto le polpette che si sfacevano fra i
piselli, poi raccorpava il tutto e lo succhiava veloce dalla
forchetta, "Cus!" (balle) diceva con il boccone ancora in bocca.
Parola magica che faceva diventare paonazzo il cugino Alec. Lo zio Lev
levava lo sguardo verso Daria, ogni cibo sparito nel folto dei baffi.
"Cus!" ripeteva trionfante, e scoppiava in una risata.
A quel tempo Luciano aveva già lasciato la casa. Era stato
nominato
primo segretario a Helsinki e Daria non lo aveva seguito. Il viaggio
troppo lungo aveva detto, e il clima cattivo per la bambina. Ogni
tanto tornava in Italia ma invece di abitare con loro andava a casa
della madre. "Per via dell'ordine" diceva Ulpiana; e non si capiva se
si trattava di ordine domestico o altro ordine supremo che riguardava
la sua carriera. Da loro veniva "a pranzo" e Ulpiana metteva il fiocco
pulito in testa ad Asia poi cercava di riordinare l'ingresso ficcando
ogni cosa nella cassapanca. Dalla finestra Asia lo vedeva scendere dal
tassì dal lato opposto della piazza per comprare il giornale,
poi
traversare a piedi in fretta come se fosse perennemente in ritardo, il
lungo cappotto color miele che ondulava nel passo. Il suo cappello
cambiava spesso, talvolta erano berretti sportivi come quando era
tornato da Londra e la gente si voltava a guardarlo. Ma se era estate
portava il panama bianco con un nastro a righe, nessuno lo aveva come
lui e Asia lo riconosceva dal momento che la sua testa sbucava dal
tassì, ancora prima che si avviasse verso il giornalaio. Subito
gli
guardava le mani per capire dal volume del pacco la consistenza del
regalo. Ma quando composta e gentile gli andava incontro nell'ingresso
ogni speranza si affossava: era sempre la medesima scatola di biscotti
Lazzaroni che lui aveva comprato al volo passando con il tassì
di
fronte a Ruschena e di cui ora si dilungava a magnificare i pregi, il
sorriso malizioso rivolto a Ulpiana che immaginava futura predatrice,
la mano a sollevare furtiva il coperchio di latta.
Mangiavano loro tre, Daria nel mezzo, alternando una conversazione
stentata al coscienzioso masticare di primo, secondo con contorno e
dolce. Cibi che tradivano l'apprensione e la confusione di Ulpiana e
scendevano faticosamente nello stomaco di Luciano che mai avrebbe
ruttato come i cugini Dolidoff e si limitava a un leggero sussulto, il
viso olivastro colpito dalla luce delle grandi finestre impassibile
nelle sue sfumature marmoree; e nulla sembrava turbare la quiete del
pranzo scandito dal rumore delle posate nei piatti e il tono finto
scherzoso di Luciano riservato ad Asia, i passi di Ulpiana un poco
strascicati che morivano una volta arrivati al tappeto.
I pasti con i cugini Dolidoff erano invece tutt'altra cosa. Non di
rado a loro si univa Aliona Bobrinska e allora si preparavano gli
antipasti con ogni genere di funghi: porcini, gallinacci, boleti
gialli, chiodini. I funghi marinati o salati venivano serviti insieme
alla panna acida che faceva storcere con disgusto la testa a Ulpiana.
Restavano in quelle occasioni a tavola finché la luce obliqua
del
pomeriggio non arrivava a sfiorare il rosso cardinalizio del tappeto;
e per rendersi interessante il cugino Alec cominciava a parlare di
Hitler. Diceva che li avrebbe riportati tutti in Russia e loro
avrebbero riavuto gli zuccherifici e probabilmente anche le miniere
d'oro in Siberia. Discorsi che facevano infuriare lo zio Lev che
sbatteva allora la forchetta sul piatto e digrignava i denti. Hitler,
gridava, di sicuro non avrebbe restituito niente a nessuno, anzi
avrebbe portato via loro quello che ancora possedevano. La Bobrinska,
sazia di antipasti, i grandi occhi inteneriti dal vino, sorrideva
indulgente. Tutti sapevano che molto giovane aveva simpatizzato per
Kerenskij e la sua parte di azioni della miniera in Siberia l'aveva
già perduta il padre in speculazioni sbagliate. Poi ruttava
dolcemente
guardando il muto Dolenga e Asia avvertiva il suo fiato di cetriolini
e funghetti. Ma la discussione poteva farsi più aspra e il cugino
Alec
levare oscure minacce, allora lo zio Lev lasciava piombare il pugno
sul tavolo e tutto tremava, il vino sembrava sul punto di dilagare
sulla tovaglia e la Bobrinska aveva un fremito, il collo le si
riempiva di macchie. Solo Daria non mostrava nessuna apprensione;
perfino la volta che lo zio Lev lanciò il tovagliolo in faccia
al
cugino Alec e lui si alzò per prenderlo a schiaffi, lei chiusa
fra
loro due invece di spaventarsi scoppiò a ridere eccitata come
una
bambina. Che ne sapeva lei delle miniere in Siberia, degli
zuccherifici! La Russia era ormai solo un lontano ricordo di estati
polverose: Kamenka, il cavallino Tadeus...
Quando tutti erano andati via Asia si installava nella poltrona vicino
alla radio e mentre il sole si ritirava lentamente inondando di una
luce infuocata la stanza, assaporava l'odore di tutte quelle presenze.
Un odore che si annidava nelle tende che la polvere aveva reso fragili
e bastava un niente a lacerarle, nel tappeto dove vecchie molliche e
indecifrabili frammenti di cibo facevano ormai talmente parte della
trama che sarebbe stato impossibile snidarli; e d'altronde nessuno ci
pensava mai. Ulpiana rientrava per rimettere i piatti nella credenza e
immaginando che si fosse immalinconita la circondava con il suo corpo
grasso e giovane. La carne delle braccia che traboccava dalle maniche
rimboccate l'avvolgeva allora come un'onda mentre la sua voce le
sussurrava all'orecchio: "ciazzi, ciazzi", storpiatura di quel Shatzi
in auge nei pochi anni che una bambinaia tedesca aveva abitato la
casa, quando ancora Daria e Luciano giocavano alla felicità.
Un periodo testimoniato da una ultima serie di scatti della Kodak dove
papà e mamma tengono in braccio Asia, le teste così
vicine da
confondersi insieme. O fanno con lei un castello di sabbia al Lido di
Venezia. O ancora a Parigi dove Luciano e Daria si tengono a braccetto
davanti all'Opérà. Ma proprio a Parigi era avvenuta una
delle loro
prime, memorabili litigate, e Daria aveva lanciato dalle finestre del
Grand Hotel un intero servizio della colazione, vassoio incluso.
La bambina Asia poggia la fronte al vetro, conta le gocce di pioggia
che cadono in una ciotolina poggiata sul davanzale. Lo zio Lev scende
da un tassì che va ad affiancarsi all'altro lungo l'aiuola.
Ulpiana
stira quelli che chiama "i vecchi stracci", abiti di seta o di voile
con la fodera strappata tenuta insieme da una spilla da balia. Daria
suona l'arpa e quando sente il campanello si interrompe per andare
incontro allo zio Lev; e dopo poco la musica ricomincia al punto
là
dove si era interrotta. Lo zio Lev ama ascoltarla seduto nella
poltrona dai braccioli dorati, il sigaro fra i denti. Se non sopporta
l'odore delle tuberose sa apprezzare quel vago effluvio che emana dal
rossetto una volta passato sulle labbra. Ma il meglio, dice, è
la
cipria di Caron. Prende Asia sulle ginocchia e la fa dondolare al
suono dell'arpa, a Asia piace lo zio Lev e non trova niente di strano
nel fatto che la mamma lo abbracci e lo tenga stretto al suo corpo
caldo. Ma Daria lo fa raramente, non forse così spesso come lo zio
Lev
desidera, e continua a suonare con gli occhi bassi, le note come
cascatelle d'acqua, fonde e sublimi. Chi ama adesso la mamma se non
ama più Luciano e quando lo vede gli occhi le si rinserrano ancora
di
più nella piega delle palpebre, metallici, viperini? Forse il
cugino
Alec che non vuole "fare coppia"? O il conte Salazar che abita
l'appartamento di fronte e le apre premuroso la porta dell'ascensore,
la scorta fino alla soglia di casa fermandosi discreto davanti al
disordine selvaggio del loro ingresso?
Ulpiana non sa. Alle domande del portiere disegna con l'indice una
piccola croce sulle labbra a significare: nulla, non dico nulla. Mai
una volta che sia sul punto di tradirsi anche se il portiere sembra
volere da lei soltanto una conferma. L'ascensore sale e Ulpiana non ha
parlato; e una volta in casa, mentre ai vetri si fa buio, siede sulla
cassapanca dell'ingresso da cui ha tirato fuori il sacchetto grigio
delle pezze. Là pigiati uno sull'altro ci sono i ritagli lucidi
di
fodera e gli avanzi di vestiti morti da tempo. La sua vocazione
sarebbe stata essere sarta e ora le forbici intagliano gale e volants,
velluti che drappeggia sul bambolotto rosso di Asia. Increspa,
arriccia, e intanto sorride a una interna immagine di romantici abiti
da "Casta Diva", i denti che si accavallano e si diramano in direzioni
impreviste, impreziositi da un canino d'argento. Qui facciamo uno
sbuffo dice, qui invece lasciamo che cada lo strascico. Ma poi tutto
resta abbandonato sulla cassapanca perché lei deve mettere a
cuocere
le patate o sbucciare i piselli. In verità perché Ulpiana,
come Daria,
ha in odio ago, filo e ditale. Una triade che sembra impossibile da
raggiungere anche quando piena di buona volontà lei si mette a
frugare
in matasse ingarbugliate, fili così strettamente congiunti da
creare
una specie di bolo quale esiste nello stomaco dei ruminanti. L'unico a
riemergere ogni volta, liscio e perfetto, è l'uovo per rammendare
le
calze a testimonianza di un tempo quando il padrone abitava ancora la
casa e per necessità di carriera esigeva calcagni
perfettamente
protetti.
"Donne senza padrone, case senza portone" diceva il portiere ogni
volta che all'ora del pranzo Ulpiana gli passava davanti affannata
perché aveva dimenticato di comprare lo zucchero o il pane. "Va'
là
tu, va' là..." gli rispondeva lei col fiato corto e il grembiule
nero
che spuntava dal paltò. Meglio non averlo per casa il padrone, il
bel
Luciano che quando arrivava non faceva che mandarla a comprare le
sigarette, i giornali, le aringhe per fare la salsa come la facevano a
Helsinki.
Delle donne di Luciano, e pare ne abbia una miriade, Ulpiana si ferma
a parlare per delle mezz'ore perfino con il fioraio. Non è chiaro
se
siano donne fatali come Greta Garbo o piuttosto simili alla manicure
del negozio di parrucchiere di via Flaminia. Oscuro anche il loro
luogo di origine mentre precisi sono i mille dettagli della loro vita
dissoluta. Anche la fonte di così minuziose notizie non viene
mai
citata. Non è di sicuro Daria. Nella bianca fronte dove
piovono
leggere le onde tinte di henné quei nomi ronzano impercettibili
simili
ai moscerini per poi scattare fuori all'improvviso, infetti del suo
disprezzo. Un attimo, e già il lampo sdegnoso dello sguardo li
ha
schizzati via.
Per una giovane americana avevano litigato quella volta a Parigi,
erano volati schiaffi, vassoi e tazzine. Daria aveva avuto il labbro
spaccato. Ma dopo c'era stato ancora quello che lo zio Lev chiamava
"il basso sentimento". "Zio Lev, tu la ami la mamma?" Non era solo
curiosità quella di Asia, le sarebbe piaciuto che lo zio Lev
fosse
stato suo padre. "Moltissimo, non si vede?"
Daria esce con un "vecchio straccio" di Paquin regalato dallo zio Lev,
allo scollo un fiore di strass. Bianca e bruna Daria, il vestito a
perline una notte stellata. Lei è la luna e le braccia sono la
via
lattea che percorre il cielo. Il conte Salazar le apre svelto
l'ascensore, sembra che sia sempre là dietro la porta a spiare
quando
lei esce. La scorta fino al tassì e richiude con garbo lo
sportello,
il grande guscio verde si porta via Luna-Daria col suo profumo di
cipria Caron. Il conte Salazar è ora solo sulla strada e si fa
vento
con il cappello mentre il pechinese compare e scompare sulla ghiaia
dell'aiuola fra i giovani pini ad ombrello. Sere di giugno già
pesanti
di caldo e di odori, le ultime lucciole a intermittenza fra l'erba di
Valle Giulia.
É appena cominciato, deve essere accaduto da uno o due giorni. Non ci
sono Kodak questa volta a scattare la grande storia, non mazzi di
tuberose. Una gardenia appassisce nel bicchiere del bagno, il vestito
a perline è buttato sul letto. Lo zio Lev è taciturno,
ha sempre
considerato Daria come sua proprietà. Adesso si scopre che è
lui a
pagare Ulpiana, i "vecchi stracci" e il cappotto della bambina.
Perfino gli antipasti quando viene Aliona Bobrinska. Daria piange ma i
suoi occhi sono pieni di gioia, la gioia fatica a nascondersi dietro
quelle lacrime e lei batte nervosa il piede in terra. Scarpe di
capretto rosso. Da baldracca, dice lo zio Lev che non conosce mezze
misure.
Si sono incontrati in casa dei Dolidoff, lui le sedeva di fronte e lei
parlava, non la smetteva un momento colta nell'onda del suo sguardo
affascinato e curioso. Uno sguardo forte ma nello stesso tempo
indifeso. Un uomo non più giovane, diverso dai soliti che
si
incontrano dai cugini Dolidoff e Daria dà il meglio di sé
come un
attore alla prima. Intercala in russo (lei che il russo lo ha sempre
parlato così poco, in Italia fin da piccola con "maman" che
soffriva
di febbri reumatiche) mentre la Bobrinska che regge in grembo il
cagnolino risponde lenta nel suo italiano slavizzato, la seta grigia
del vestito che scivola sui grandi seni liberi e morbidi.
Daria avverte che è lei la complicazione maggiore, lei lo ha
scoperto
e non sembra disposta a tollerare intrusioni. Anche a lui di sicuro la
Bobrinska piace se quando passa dietro la sua poltrona le lascia
scivolare le dita nel collo, qualcosa che è a metà fra una
carezza e
un segno più intimo. E intanto dai suoi discorsi viene fuori che
è
appena tornato dalla Francia e simpatizza per il Fronte Popolare.
Questo raggela subito la serata e spegne ogni entusiasmo nei fratelli
Dolidoff: lo ha portato quella vecchia sovversiva della Bobrinska, non
è donna che si possa più invitare. E poi il suo cane puzza.
Daria è ora assorta in un gioco di pazienza, le dita spostano dei
dadi
su una minuscola scacchiera d'avorio mentre sotto l'arco sottile delle
sopracciglia gli occhi si sollevano lunghi e intensi fra le palpebre
sfumate di blu. Degli occhi dove il desiderio è un pesciolino che
c'è
e poi si nasconde. "Lei si chiama Sansone?" (così ha sentito
dalla
Bobrinska). "Sì, lo so, è un nome che non c'entra con me..."
Sorride,
è magro, un po' curvo, non reggerebbe due pugni del vecchio zio
Lev.
Adesso Daria vorrebbe che il suo sguardo non la lasciasse un attimo,
che si rivolgesse solo a lei e a versarle da bere fosse solo la sua
mano lunga e scarna. Sporge le labbra con la sigaretta e aspetta che
gliela accenda tanto le piace questo signore che dice di chiamarsi
Sansone e ha così poco in comune con un gigante.
"Sansone è soltanto il mio cognome, - le aveva detto più
tardi quando
erano rimasti soli sulla terrazza, - ad Aliona piace chiamarmi
così,
il mio nome è Pietro" (in breve tempo quel Pietro sarebbe
diventato
semplicemente Pit). Daria ha appoggiato le dita sulle sue lasciandole
poi salire lungo il polso, quasi un solletico lieve. L'uomo la guarda:
che vuole da lui, è senza lavoro, senza soldi e ha una sola
grande
passione. "La politica?" lei chiede. "No" ha risposto con voce fredda;
Daria lo guarda: una parola che fatica a uscirgli dalle labbra tanto
è
appesantita dalla retorica. "Cosa allora?" insiste, le dita tenere sul
suo polso. "La libertà" ha detto in fretta; e la mano è
scivolata via
da sotto quella di Daria. La luce intermittente del faro del Gianicolo
illumina i giardini che degradano verso Trastevere, passa un attimo
sui loro visi prima di lasciarli di nuovo nel buio. "Credo che
tornerò
in Francia" ha detto ancora. "Insieme ad Aliona?" ha chiesto in un
soffio. Lui non ha risposto ma Daria ha già deciso, le pupille
immerse
in quello spazio scuro dove le cupole si levano nere sulla distesa
opaca dei tetti, il fascio di luce del faro che va e viene come
un'onda di risacca.
Così era cominciato, davanti allo zio Lev e alla Bobrinska con
il
cagnolino in grembo e i seni languidi sotto la seta. Il giorno dopo
già l'arpa restava silenziosa e Daria si misurava un vestito
dopo
l'altro, nessuno sembrava andarle bene, la pelle delle spalle percorsa
da brividi come folate di vento. Il rossetto disegnava le labbra, due
tondi petali di geranio. "Oh zio Lev, oggi non ho tempo, ti
farà
compagnia Asia..." Un bacio in fretta che lasciava un segno come una
ferita sulla guancia dello zio Lev.
La sera al ritorno si era sfilata le scarpe lasciandole rovesciate sul
tappeto, era caldo e aveva spalancato le finestre, ogni traccia di
rossetto sparita dalla sua bocca. "Non fare la sciocca Daria,
entreranno le zanzare" lo zio Lev rimasto ad aspettarla è
pallido,
Ulpiana porta in tavola una orrenda frittata sconnessa, lo zio Lev
grida. Daria è silenziosa, neanche i suoi piedi fanno rumore quando
si
alza per rispondere al telefono. "Chi era?" chiede lo zio Lev.
"Milena, vuole che domani l'accompagni a comprare un cappello".
Com'è
brava a mentire, la breve onda color mogano che oscilla lungo la
guancia. Anche per proteggere lo zio Lev un tempo aveva mentito senza
mai tradirsi. Tornando a sedere al suo posto fa il solletico nel collo
di Asia, Asia insacca la testa e ride con una certa apprensione. Ride
anche Daria. "Non è divertente come è sensibile al
solletico questa
bambina?" "Sarà come la madre" risponde lo zio Lev, lui non ride,
la
mano possente a scacciare delle inesistenti zanzare.
Fu a quel tempo che Daria smise di tingersi i capelli e li
lasciò
tornare al loro colore naturale. Prima li tagliò cortissimi,
nessuno
li portava così e a rimanere esterrefatto fu il conte Salazar
quando
se la ritrovò davanti con la falda del cappello che non copriva
più
nulla. Via le onde, via tutto, gli zigomi alti e il naso sbucavano
come se avessero forato la carta che li teneva avvolti. Era stato per
quello là, quel sovversivo che non sopportava il finto
dell'henné; e
lei gli aveva offerto la testa al sacrificio come Santa Cecilia.
In realtà un pomeriggio bellissimo con le forbici fredde nel
collo
mentre le onduline scivolavano in terra simili a tante virgole. Le
mani prima caute di Pit e poi sempre più veloci, la risata, lo
stupore
davanti allo specchio. E ancora e ancora tra un abbraccio e un altro,
le labbra che le passavano sulla testa e si riempivano di capelli e di
nuovo scendevano e correvano lungo la schiena.
Quando lo zio Lev l'aveva vista si era limitato a un sorriso di
compatimento: sei una piccola idiota Daria, perfino Asia ha
più
cervello di te. Ma ora lo zio Lev non viene più tutti i giorni,
anche
i cugini Dolidoff si vedono poco mentre le zie Varvara e Lisa chiamano
di continuo al telefono e vogliono sapere da Ulpiana dov'è
Daria,
perché è sempre via. É inverno e in ingresso
le galosce si
afflosciano vicino al portaombrelli, Daria dimentica di infilarle, due
galosce piccole e molli con il buco per il tacco. Si bagnerà i
piedi
dice Ulpiana, prenderà anche lei l'influenza. Asia è a letto
e lo zio
Lev siede a farle compagnia. Non sa raccontare favole lo zio Lev, non
conosce nessun gioco, legge il giornale e sta lì, grande e
arrabbiato,
con qualche colpo di tosse. "Speriamo non sia morbillo" dice. Asia
muove sul letto gli animali di legno della fattoria facendoli andare
sulla coperta lungo le collinette sollevate dalle gambe, Ulpiana porta
il tè ma il tè si fredda senza che lo zio Lev lo beva,
scricchiolano a
tratti le pagine del giornale. Fuori è buio e la pioggia
ha
ricominciato più forte, batte contro la finestra e cola
giù in
rigagnoli, Asia e lo zio Lev guardano i vetri scintillare. "Meno male
che li lava la pioggia" dice a un tratto Asia. Allora lo zio Lev ride,
la sua grossa testa irsuta sussulta a lungo "Meno male, meno male..."
ripete ammiccando ad Asia. Ulpiana immobile sulla porta, mortalmente
offesa.
La piazza, i tassì, la pioggia come filtrasse da un setaccio
intorno
al lampione: il conte Salazar è fermo sotto l'ombrello nell'attesa
che
il pechinese compia i suoi riti. Daria ha un impermeabile di incerata
nera a pois bianchi, viene da Parigi. É un regalo di Pit. Pit ha
sollevato Asia fra le braccia, l'ha tenuta alta mentre lei scalpitava
e scalciava per essere rimessa giù, Pit si divertiva alla sua
furia.
Non odora di tabacco, non ha baffi e la mamma, dice Ulpiana,
è
diventata pazza. Quando siede talvolta a suonare l'arpa gli occhi si
spalancano nel vuoto, sognano. I capelli le sono ricresciuti in tanti
ricciolini castani con qualche filo bianco nel mezzo e quando esce, da
sotto il berretto, il suo è il viso pallido di un Pierrot. Un
Pierrot
stralunato e impaziente Il corpo è ora smagrito da un nuovo gioco
di
muscoli. Forse mangiano anche poco loro due, mandorle, fichi secchi,
una banana. Dove lo trovano il tempo di cucinare; e i soldi per andare
al ristorante lei certo non può chiederli allo zio Lev.
La Bobrinska telefona, le ingiurie in russo si possono sentire a un
metro di distanza, Daria mette giù il ricevitore. Un pomeriggio
la
Bobrinska è arrivata e ha suonato il campanello. Asia l'ha
vista
arrampicata sul paletto della porta di servizio, l'occhio allo
spioncino: la Bobrinska è là maestosa e profumata che
cammina
impaziente su e giù. "Non credo che la signora torni presto, -
ha
detto Ulpiana mentre la Bobrinska entrava di prepotenza, - è
andata
dal medico". "Non importa, l'aspetto" ha risposto la Bobrinska
togliendosi la mantella con il collo di volpe, la bella bocca
imperiosa. Ulpiana l'ha fatta entrare in salotto e ha richiuso la
porta, poi è tornata a stirare. Ma poco dopo la Bobrinska è
comparsa
sulla porta del guardaroba e se l'è presa con lei. "Ruffiana, - le
ha
gridato, - sei una ruffiana" e Ulpiana voleva colpirla con il ferro da
stiro. Alla fine la Bobrinska ha riafferrato la sua mantella e se ne
è
andata minacciando di andare alla polizia e denunciare Ulpiana
perché
con quel ferro da stiro poteva anche ucciderla. La porta aveva
sbattuto con fracasso alle sue spalle e il conte Salazar era uscito
fuori a vedere cos'era tutto quel baccano, Asia e Ulpiana lo avevano
poi sentito aggirarsi inquieto sul pianerottolo finché Daria non
era
tornata. E solo allora aprendo la porta del salotto avevano trovato
tutti i vetri delle fotografie in pezzi e l'arpa con le corde
strappate. Ulpiana si era messa a piangere ma Daria l'aveva consolata
dicendole che alla polizia sarebbe andata lei a denunciare la
Bobrinska.
Ma come si può entrare in un Commissariato quando si è persa
la testa
per un uomo che è in tutti gli schedari dell'Ovra? E poi che importa
a
Daria dei vetri delle fotografie, qualcuno anzi era già rotto, e
per
le corde dell'arpa Ulpiana non si doveva disperare, le avrebbe rifatte
nuove. Bellissime.
Basta che Pit non veda più quella strega. "Mai più, lo
giuri?" Pit le
prende la testa fra le mani, giurerebbe per lei in questo momento
qualsiasi cosa, disposto a rinunciare alla morbida Aliona come a
qualunque altra. "Per sempre?" Pit ride: che brutta parola questa,
Daria, per sempre esiste solo nella morte.
Pit è improvvisamente ripartito per la Francia: Nizza, Marsiglia e
poi
chissà dove ancora. Daria non ha più voglia di uscire e in
cucina fra
pentole e ciotoline, odore di fritto, non fa che preparare ogni sorta
di cibi. Al mattino Asia e Ulpiana devono andare al mercato e comprare
sedani e carote, verze, cipolle. Tante cipolle. Dal tritacarne
avvitato al tavolo fuoriescono di continuo vermicelli di manzo, di
pollo, di maiale, e si comincia al momento del caffellatte a pensare
cosa mangiare a mezzogiorno e cosa la sera e i tegami si accumulano
nell'acquaio. Daria impartisce gli ordini: sbucciami le patate dice a
Ulpiana, affetta le carote, sottili, no, non così! Gira, gira
in
fretta, più in fretta... e il viso tondo e appuntito si copre
di
sudore chino sui fornelli.
É tornato lo zio Lev, sono tornati i cugini Dolidoff e si sta a
tavola delle ore, niente sembra essere più importante delle polpette
e
del semolino dolce. Neanche Hitler, neanche l'Asse Roma-Berlino-Tokio.
Lo zio Lev ha riacquistato la sua aggressiva e tonante vitalità e
come
ai bei tempi Asia gli balla sulle ginocchia. Per Natale lo zio Lev le
ha promesso un grammofono. "Rosso, - lei grida, - lo voglio rosso!" "E
alla mamma, cosa regaliamo alla mamma?... Cosa vuoi Daria?" Daria si
gira con l'aria più innocente del mondo, il collo tondo e un occhio
un
poco volpino. "Cosa voglio? Una pelliccia!" "Ohibò!" lui non
può fare
a meno di esclamare. "Lunga, - dice ancora Daria lasciando vedere i
due incisivi larghi nel sorriso, - ampia, con un bel revers".
Con quella pelliccia sarebbe andata in Francia. La pelliccia
è
importante quando si viaggia in un paese del nord e si hanno pochi
soldi, il riscaldamento costa caro. La pelliccia la si può usare
come
coperta, ci si può avvolgere dentro in due e stare a lungo
senza
sentire mai freddo. Sono andati a sceglierla tutti e tre insieme, Asia
in mezzo fra lo zio Lev dritto e elegante, la pelle maculata
dall'età,
e Daria snella sui tacchi alti, le belle gambe divise dalla riga
sottile delle calze e una grande sciarpa color "fruit de la passion".
L'atelier è sontuoso e subito le loro voci si affievoliscono tra
i
larghi tappeti persiani, i gesti misurati che si riflettono negli
specchi tra il moltiplicarsi dei cristalli del lampadario.
Daria vuole provare ogni genere di pellicce e gira ruotando sui
tacchi, la testa rivolta allo specchio lungo a terra: mantelle di
volpe argentée, cappe di ermellino, lucidi breitschwanz. Il
viso
tagliato dalle fessure degli occhi emerge radioso da tutto quel pelo,
la lingua che inumidisce di continuo le labbra per dargli risalto; e
lo zio Lev seduto con Asia sul divano di velluto la guarda senza
più
pensare ai soldi che dovrà spendere.
Daria aveva poi scelto un castorino. "Questa" aveva detto sorprendendo
tutti (ma non era l'unica che avrebbe avuto l'approvazione di Pit?) e
lo zio Lev si era chiuso a parlottare con la direttrice dell'atelier.
Nell'euforia della giornata le regalava anche un colbacco. "Ma zio
Lev, non lo voglio". Lui glielo calcava in testa e Daria si schermiva
ridendo, in realtà felice anche se di quel colbacco non sapeva
che
farsene. Al ritorno avevano preso un tassì e Daria aveva
chiacchierato
eccitata mentre lo zio Lev si era acceso il sigaro, gli occhi che la
guardavano simili a due piccole fiamme nel viso irsuto, la sciarpa di
seta bianca al collo. Fuori, per strada, gli strilloni gridavano le
ultime notizie della sera, c'erano state le proposte di pace del
Giappone alla Cina e il nome Manciukuò vibrava nell'aria ferma
e
fredda simile a una parola magica. La parola-simbolo di un gioco che
suggellava un pomeriggio esaltante e irripetibile.
Prima di Natale la Bobrinska mandò una scatola di gelatine in segno
di
riconciliazione, ma appena Daria la vide prese la scatola e la
vuotò
nel secchio della spazzatura. Sotto lo sguardo desolato di Ulpiana le
piccole forme gialle, rosa, di un verde trasparente simile a uva,
finirono tra le bucce delle patate e gli ossi del pollo. Hanno il
malocchio disse Daria, e ordinò che il secchio venisse
vuotato
immediatamente. Allo zio Lev invece la Bobrinska mandò un
bigliettino
mettendolo in guardia contro il tradimento del suo stesso sangue.
Come ogni anno il giorno del Natale russo, il "Ded Moroz", si
riunirono in casa delle tantinettes. Era la prima volta che Daria e
Aliona si rincontravano e si baciarono sulle guance; ma le mani della
Bobrinska erano sudate e Daria ritrasse in fretta le sue.
Pochi mesi sono bastati a far tornare le guance di Daria tese e
rotonde, le candele le fanno splendere come fossero unte. Questo
è
l'ultimo "Ded Moroz" con lo zio Lev, nessuno ancora lo sa, neanche
Daria, e lui siede simile a Giove con le ghette di camoscio chiuse da
tanti bottoncini color perla, offrendo impassibile la guancia da
baciare a quanti vengono a ringraziarlo dei regali. Un sole tiepido e
giallo riverbera nelle due teste di leone soffiate d'oro nel vetro
della grande porta che divide il salotto dalla sala da pranzo e subito
muore nello scuro della tappezzeria, nella penombra affogata di
frange, tra i tavolinetti di ogni forma e dimensione dove si affollano
le fotografie di bambini diventati adulti e poi a loro volta genitori
di altri bambini. Tante, e di formato diverso, testimoniavano
nell'impasto ingiallito della carta del trascorrere della vita mentre
la Storia, quella importante, era rappresentata da giovani ufficiali
della guardia con lo sguardo spavaldo e la mano sull'elsa della spada.
Tra queste, sparse qua e là, comparivano le vedute delle case
di
campagna che con ogni probabilità erano ora diventate scuole e
ospizi
per vecchi. Erano case per la maggioranza in legno con verande e
colonne, e più che feste o grandi merende evocavano odori di mucche
e
abbaiare di cani, russare di contadini sotto gli alberi. Ma su tutte
dominava il ritratto di "tante Sacha", i giri di perle al collo quanti
erano stati gli anni che aveva servito come dama di corte la Zarina.
Una Zarina un poco grassa contornata dal grappolo bianco delle
bellissime figlie. Solo lo Zar, ritto nella tunica bianca dei
fucilieri, con in braccio lo zarevich, possedeva un tavolinetto tutto
per sé; e una spessa cornice di ebano nero ne sottolineava il
lutto
perenne che le tantinettes si portavano in cuore.
Tra quei ritratti, nel giorno del "Ded Moroz", le tantinettes
collocavano le candele colorate e le ciotoline di dolci di fichi, di
datteri, di noci, preparati da settimane, piccoli e duri; e come
veniva buio zia Varvara accendeva le candele una per una. Non di rado
qualcuna urtata dai bambini che si rincorrevano oscillava paurosamente
sollevando ogni volta il dilemma se spegnere le candele o frenare
quelle corse rovinose. Bambini che già non parlano più il
russo e a
malapena ne capiscono qualche parola, frugano fra i dolci di semolino
a cercare il torrone, l'uva secca. Rovesciano distratti le fotografie.
Lo zio Lev seduto in un angolo guarda impassibile tutto
quell'agitarsi, ogni tanto qualcuno si avvicina e ricordandosi che lui
è stato un tempo un grande estimatore del Mikado crede di
fargli
piacere a citare i successi dell'armata del Sol Levante, lui dondola
impaziente il piede con la bella ghetta e lo guarda lievemente
sarcastico: che imbecilli questi "dvoryane", buoni un tempo solo a
frustare i loro servi!
Più tardi Aliona Bobrinska si era messa al piano e le mani paffute
si
erano allargate sulla tastiera. Andavano e venivano, affondavano nei
diesis e la voce accompagnava le note di vecchie canzoni russe mentre
il naso sottile aspirava l'aria pesante di candele e di dolci. Due
narici di grande bellezza che sembravano inebriarsi della sua bravura,
del suo biondo fascino, della sua voce sensuale e profonda. Daria le
voltava le pagine dello spartito e la pace sembrava regnare tra le due
cugine, illanguidirsi nelle teste di leone soffiate d'oro nel vetro
della grande porta. Ma a un tratto la Bobrinska si era interrotta,
girata sullo sgabello aveva chiamato intorno a sé i bambini.
"Qui,
presto, tutti qui" aveva detto con tono autoritario, le narici un poco
frementi. E quando li aveva avuti tutti intorno con le camicie di seta
che strabordavano dai calzoncini di velluto e i fiocchi molli giù
dai
capelli sudati, le mani avevano cominciato a battere decise sui tasti
le note di "Faccetta nera". "Non c'è nulla di meglio per tenere
buoni
i bambini" aveva dichiarato rivolta al suo pubblico, la scollatura
generosa offerta al piacere dello sguardo.
Asia si era radunata con gli altri intorno al piano e adesso cantava
anche lei cercando di indovinare le parole dalle labbra di chi le
stava vicino, il corpo ricco di carne di Aliona Bobrinska che
ondeggiava sullo sgabello da cui il sedere traboccava simile a un
soufflé. Ma una mano l'aveva tirata via di forza, Asia si era
girata:
lo zio Lev era alto sopra di lei, aveva già infilato il cappotto e
la
sciarpa pendeva bianca tra i bottoni. Il sigaro stretto tra i denti.
Pit tornò alla fine di gennaio. Quando squillò il telefono
Daria aveva
appena finito di girare la manovella del grammofono nuovo. Asia
lasciò
cadere la puntina sul disco e la voce del Trio Lescano coprì quella
di
Daria al telefono. Affascinata dal ruotare lustro e appena ondulante
del disco, lei non vedeva Daria nel corridoio con la testa ripiegata
sul ricevitore. "Ma Pippo, Pippo non lo sa, che quando passa ride
tutta la città..." gracchiava il Trio Lescano e quando la carica
era
finita Asia aveva chiamato a gran voce la mamma perché tornasse
a
ridarla. Finalmente Daria era ricomparsa sulla porta: era pallida ma
qualcosa vibrava come cristallo e trasformava quel pallore in luce.
"É tornato" aveva detto. "Chi?" a Asia non importava chi fosse
tornato, voleva solo rimettere il disco e stava cercando faticosamente
di girare la manovella. "Pit" aveva detto Daria in un soffio; e
già
era in camera che apriva e chiudeva i cassetti, cigolava l'anta
dell'armadio. Asia neanche ricordava più chi fosse Pit.
"Ulpiana,
Ulpiana, aveva gridato esultante, - vieni. Ci sono riuscita da sola!"
Ulpiana era allora arrivata portando una fetta di panettone per la
merenda e lo sguardo aveva seguito stupefatto la puntina infilare,
dopo un primo sbando, il solco giusto.
Asia è andata ad appoggiare la fronte al vetro, le dita spulciano
le
uvette dalla pasta molle e sbriciolosa del panettone: le bambine del
piano di sopra tornano a casa per mano alla mamma, le bambine
Cristofani. Il ragazzo del fioraio passa in bicicletta con un sacco di
iuta sulla testa, "si crede bello come un Apollo e saltella come un
pollo..." canta il Trio Lescano, Daria dal marciapiede fa cenno al
tassì di accostarsi, ha l'impermeabile a pois ma ha di
nuovo
dimenticato le galosce e la pioggia batte sul tetto del tassì. Poi
lo
sportello si richiude e le ruote schizzano l'acqua sull'aiuola.
"E adesso chi glielo dice allo zio Lev?" Ulpiana si era lasciata
cadere sulla seggiola, il corpo che sembrava aver perso ogni struttura
portante come ancorato alle spesse lenti di miope. Il grammofono aveva
finito la carica e la voce del Trio Lescano sprofondava in una caverna
di boati. Dall'angolo con via Mangili sbucava lo zio Lev, il grande
ombrello nero che gocciolava l'acqua.
Quella volta Pit portò via Daria con sé. La Bobrinska
celebrò
l'avvenimento invitando tutti gli esuli russi a Roma. Si parlò
molto
dell'Anschluss e si discusse accanitamente di Hitler, la speranza di
un capovolgimento generale che si scontrava ora con l'antica
avversione per la Germania. Aliona Bobrinska era la più animata,
un
inaspettato mutamento di rotta la portava a entusiasmarsi per il
cancelliere del Terzo Reich sembrandole la vecchia simpatia per
Kerenskij conciliabile con il progetto di una Russia liberata dai
Soviet; e la parola "nazionalsocialismo" suonava dolce nelle esse fra
le sue labbra. Daria venne appena nominata, la Bobrinska lasciò
capire
che era "perduta". Era passata dall'altra parte: in Francia, coi
comunisti.
É una donna matura Aliona ma ancora molto bella, con un piccolo naso
aquilino dalle narici vibranti e una bocca piena e amara. I suoi
fianchi sono forti e il seno grande ma pieno di grazia. Anche
intellettualmente si ritiene più dotata della cugina e adesso
vuole
che tutti, nessuno escluso, siano testimoni della sua superiorità.
Il
tono è appena distratto, lei solleva indietro la fronte come
se
dovesse liberarsi di piccoli pensieri importuni e la schiena affonda
tra i cuscini e gli scialli variopinti: quel nome, Daria, che sembrava
sfuggirle inavvertito di bocca. Lieve, vano.
Lo zio Lev non è venuto, lui non vuole far parte del Gran
Giurì che
fra un "kiesel" all'arancio e una tazza di tè decreta l'espulsione
di
Daria. Non può dimenticare di essere stato in gioventù un
grande
amatore e se anche la scelta di Daria lo umilia e lo ferisce riconosce
in lei qualcosa che gli è familiare. E poi Hitler non sarà
certo il
salvatore del popolo russo, non restituirà a nessuno
né gli
zuccherifici né le miniere in Siberia. Sono già in vigore
le leggi
razziali e lui ha cominciato da tempo a trasferire il suo patrimonio
al di là dell'Atlantico. Fra non molto partirà per Parigi,
e da lì,
senza incontrare più Daria, per Le Havre dove si imbarcherà
su uno
degli ultimi transatlantici diretti a New York.
Aliona Bobrinska adagiata sul divano di broccato giallo, le
sopracciglia un poco perverse corrugate a dimostrazione del suo
disprezzo per chi tradisce "la causa russa", parla della nuova
enciclica del Papa contro il comunismo. Quale poi sia "la causa russa"
non lo si sa ancora bene e lei meno degli altri dopo la fronda
giovanile per i menscevichi. Il cugino Dolidoff, lo zoppo Alec, le si
china accanto con la testa rotonda di brillantina, il profumo
dolciastro di principe in esilio, e a voce bassa si informa sulle
attività di questo Sansone mentre guarda nella scollatura generosa
i
due seni bianchi e rotondi. Soppesa, valuta. Se mai spia dell'Ovra lo
fu per soldi, quello fu il cugino Alec.
Pit e Daria a Parigi. Prima di andarsene Daria ha abbracciato Ulpiana
che piangeva. "Che fai sciocca, spaventi la bambina..." Mille
raccomandazioni di mettere il catenaccio la sera e non dare ad Asia il
cioccolato perché le guasta i bei dentini. Non ha detto quando torna
e
adesso nelle lettere piene di baci e abbracci non racconta quello che
fa, la gente che vede, non descrive il quartiere dove abita. La
felicità ha pudore a mostrarsi, ha anche tanta paura. Non è
più una
ragazza Daria, i capelli bianchi ha smesso di contarli, per ognuno che
ne strappa ne ricrescono sette. Fa freddo a Parigi, la gente parla di
guerra. Lei ha conosciuto altri russi che certo non piacerebbero allo
zio Lev e tantomeno alle tantinettes. Dite allo zio Lev, scrive, che
sono molto arrabbiata perché non mi ha mai risposto.
Ma lo zio Lev si prepara a partire, i suoi milioni già in salvo in
una
banca di New York. Asia è delusa perché neanche lo zio Lev
la porta
con sé. Va, le dice, con una vecchia amica dei tempi di Kiev.
Siedono
lui e Asia a mangiare una cassata al Caffè Esperia, è la
fine di
maggio e a scuola Asia è stata punita, la maestra l'ha messa dietro
la
lavagna. "Male, - dice lo zio Lev, - molto male..." ma si capisce che
già non gliene importa più niente. Gli alberi del
Lungotevere
riversano i loro rami oltre il parapetto, le prime rondini stridono
veloci sui tetti, la cassata ha dei canditi che Asia mette da parte
per mangiarli tutti insieme e intanto guarda lo zio Lev che porta
ancora le camicie con il collo duro e ha le mani curate e le unghie
lucidate con la pelle di camoscio dalla manicure. La cassata si
scioglie lentamente nel piattino, il cameriere si inchina deferente in
attesa di una mancia che spera come sempre lauta. É un habitué
lo zio
Lev, da quel tavolino per anni ha guardato passare le belle donne. Un
poco del cioccolato della cassata gli è restato sui baffi, lui
si
accende il sigaro. Una malinconia senza forma, senza peso e Gontorni
si accompagna allo stridere delle rondini, ai platani rigogliosi. É
un vento leggero che sfiora la fronte e rende più opaco lo
sguardo.
Malinconia e basta.
Anche il conte Salazar è triste, è morto il suo pechinese.
Mentre sale
in ascensore insieme ad Asia, le chiede della mamma, quando torna.
Sempre Asia dà la medesima risposta: non lo so. Ulpiana sta zitta;
a
lei il conte Salazar non rivolge mai la parola, neanche un buon giorno
o un buona sera, appena un leggero battito di ciglia segnala che ha
avvertito la sua presenza. I tassì sono fermi accanto
all'aiuola,
nessuno li prende più.
Ma la storia con Pit non era durata a lungo. Non si era mai saputo se
era stato lui a convincere Daria a tornare perché un
fuoriuscito,
soprattutto nell'imminenza di una guerra, non ha tempo per star dietro
alle donne. O se era stata Daria perché non tollerava di dividerlo
con
nulla. Era tornata, tutto qui, e la vita ricominciava come prima. Solo
che adesso non c'era più lo zio Lev.
Anche i cugini Dolidoff erano stati risucchiati da qualche misterioso
spiffero e facevano solo brevi apparizioni; sempre trovavano una scusa
per non fermarsi a pranzo. Ma Daria sembrava non dargli importanza,
qualcuno l'aveva informata della riunione dalla Bobrinska e lei aveva
adesso altri amici. Come la zia Beba per esempio, la sorella di
Luciano che si era trasferita da poco a Roma con il marito e aveva
sempre bisogno di comprare qualcosa. Daria la accompagnava a scegliere
i mobili, i cappelli, i vestiti. Aveva zia Beba due gemelli e una
bambina di un anno, un'altra prossima ad arrivare e con Daria andavano
alla ricerca di giacche, cappottini, incerate che subito diventavano
gialle e dure. A settembre i tedeschi avevano invaso la Polonia e
Stalin se ne era presa una fetta, c'era rimasto poco spazio per le
speranze. Nei negozi i prezzi salivano vertiginosamente e zia Beba
comprava di tutto, intere pezze di stoffa e scarpe a crescere.
Adesso che non c'è più lo zio Lev a pagare il
riscaldamento o i
cetriolini per gli antipasti, Luciano si è deciso a passare un
congruo
assegno mensile purché Daria non faccia altre sciocchezze e la
bambina
non rimanga di nuovo sola con quell'idiota di Ulpiana. Luciano è
stato
trasferito a Berlino, un buon avanzamento in carriera ma una zona che
scotta, e Asia ogni sera deve pregare Gesù-bambino perché
protegga il
papà esposto a tanti pericoli; ma tutto il suo cuore è per
Daria che
suona l'arpa senza più lo zio Lev accanto o parla in francese con
zia
Beba e le lacrime rendono sperduti i suoi lunghi occhi argentati. Il
conte Salazar si è fatto più intraprendente e l'ha
invitata a una
prima all'Opera, lei ha indossato stancamente il vestito a perline.
Adesso quando salgono in ascensore lui azzarda qualche complimento sul
cappello o il colore di una sciarpa. Daria sorride senza entusiasmo,
il viso appuntito e pallido.
Dalla Francia si è portata un album dalla copertina di cretonne
a
fiori, dentro sono riposti dei dischi che lei sfila con cautela per
metterli sul grammofono di Asia. Dischi dai nomi magici di "Paese
desolato" e "Paese bramoso"; e alla bambina che si annoia e vorrebbe
le canzonette che tanto piacciono anche a Ulpiana, spiega che quella
musica è stata scritta da un grande compositore quando era poco
più di
un ragazzo, dei "rêves d'hiver" felici e infelici insieme, gli occhi
negli occhi di Asia per trascinarla con sé in tanta sublime armonia.
"Rêves d'hiver? Mah!" diceva Ulpiana al tentativo di Asia di
comunicarle l'entusiasmo della mamma, la mano che lasciava cadere con
calma le patate nell'olio bollente adesso che il bruno Dolenga non
compariva più sulla porta della cucina. "Rêves, - le spiegava
Asia, -
significa sogni" e gli occhi guardavano le bollicine d'olio gonfiarsi
intorno alle patate.
Sogni che a volte Daria cerca di ripercorrere con le dita, piccoli
strappi alle corde dell'arpa nelle sere invernali umide sull'aiuola
dove si aggira inquieto il nuovo cagnolino del conte Salazar. Sere
buie e subito cancellate dal calare fragoroso delle persiane che
Ulpiana va chiudendo zelante quasi lei fosse la nuova vestale
dell'oscuramento.
Ma l'estate seguente la ruota aveva già ripreso a girare. Daria
aveva
un nuovo amore. Questa volta è un giovane medico chiamato sotto
le
armi con il grado di sottotenente. Sottotenente Tardinelli dice
Ulpiana come se annunciasse il generale Cadorna. Daria si è tinta
i
capelli di biondo e passa con lui interi pomeriggi a studiare le
malattie tropicali; e quando torna a casa invece di correggere sul
quaderno di Asia le "i" che mancano a ciliegia o ad arancio, oppure
l'accento dimenticato su qualche verbo, racconta alla bambina i
misteri dell'ameba e della filariosi. La filariosi è un
verme
tropicale, le spiega, che una mosca deposita in forma di uovo sotto la
pelle, soprattutto dove è più facile, fra l'unghia e la
carne, e per
questo i negri che vanno sempre a piedi nudi sono le vittime
predestinate. Una volta sotto la pelle quelle uova si schiudono e dei
piccoli vermi cominciano a camminare lungo il corpo, provocano
gonfiori e infiammazioni. A volte perfino la cecità e la morte.
A Asia quel biondo di Daria non piace ma non glielo dice e a scuola la
maestra le scarabocchia tutto il quaderno di blu per quelle "i"
dimenticate o gli accenti che mancano. Ulpiana si lamenta che i piedi
le fanno male, dovrebbe stare più seduta sospira, decidersi
finalmente
a fare la sarta. Ma Daria non le dà ascolto tanto le piace parlare
del
sottotenente medico che vuole andare in Africa a curare i negri e
invece gli tocca fare la guerra. Tadeus ha studiato per guarire dice,
non per uccidere.
Tadeus, così lei lo ha subito chiamato sembrandole quel
nome,
Giampaolo, lungo e noioso. Tadeus, un suono unico e dolce, un suono
che al sottotenente di fresca nomina piace tanto gli sembra pieno di
tenerezza. É di sette anni più giovane di Daria,
così ha detto
Ulpiana che è andata a guardare i documenti nel pastrano
militare
sulla cassapanca. Ma anche se è più giovane sembra amare
Daria come
nessuno l'ha mai amata prima. Non si spaventa del disordine
dell'ingresso o delle scarpe rovesciate una qua e una là, non
si
spaventa neanche della panna acida che accompagna i cetrioli e delle
polpette di pesce con la gelatina di frutta. A differenza del conte
Salazar saluta sempre Ulpiana e le dà del "lei" contravvenendo
ogni
disposizione ministeriale che vorrebbe almeno il "voi". Ad Asia ha
regalato un bambolotto di celluloide con il porte-enfant e il biberon.
E passata l'estate e Daria ancora non si è stancata del
sottotenente
medico che studia l'ameba e la filariosi. É stata la prima estate di
guerra; ma che si combatta da qualche parte pochi se ne sono accorti
anche se la distribuzione delle maschere antigas ha provocato molti
commenti e perfino le bambine Cristofani si sono fermate a parlarne
con Asia nell'androne. La propaganda tappezza i muri delle strade e
sembra che la guerra la debbano fare tutti, anche i figli della lupa e
le "rondinelle", così la maestra chiama a scuola le Piccole
Italiane.
Asia nonostante i numerosi segni blu sul quaderno è
faticosamente
entrata in seconda elementare. Luciano è sempre a Berlino ma zia
Beba
è incaricata di far arrivare ogni mese il suo assegno e i soldi
non
mancano. Si trovano fra i cuscini del divano, nella credenza, nelle
tasche del cappotto di Asia o in fondo al cassetto della toilette fra
i vecchi rossetti di quando Daria si tingeva con l'henné, bruna
e
bianca come la luna.
Lei ha smesso di prendere i tassì e sembra non avere più
fretta,
qualche volta aspetta il filobus anche un quarto d'ora. Asia la saluta
da dietro la finestra e lei risponde con un cenno della mano pronta a
balzare su non appena il filobus si ferma con grande stridore di
freni. La sera quando torna siede a suonare l'arpa, dice che le
concilia il sonno, e le note simili a cascatelle d'acqua rompono la
monotonia del buio. Delle notti Asia si alza dal letto e la guarda
riflessa nella specchiera: scalza, il rossetto, o quello che ne
è
rimasto, che si riflette tra le appliques insieme al biondo un poco
volgare dei capelli. Le braccia che circondano l'arpa e le dita come
pesciolini di neve: Pit, Pit, Pit chiamano nella notte. A volte le
braccia ricadono giù e Daria si prende il viso fra le mani, gli
occhi
chiusi. Una stanchezza mortale.
Tadeus era stato destinato in Libia e Daria era andata ad
accompagnarlo a Napoli dove il piroscafo aspettava alla banchina con
l'immensa fiancata grigia. Migliaia di caschi coloniali stretti
insieme simili a un immenso cesto di uova, sahariane sudate e corde
grosse come cosce che strattonavano e cigolavano nello sciacquettio
unto del mare. Gli ordini venivano urlati da un capo all'altro del
porto e gli scarponi rombavano sulle passerelle, sulla lunga litania
degli abbracci, delle raccomandazioni, delle lacrime. Sbuffi laceranti
di vapore.
Il sottotenente Tardinelli la teneva stretta. Al momento della
separazione gli sembrava che il mondo precipitasse. L'avrebbe persa e
mai più ritrovata. Non riusciva a staccarsi da quel corpo un
poco
molle con la pancia segnata sotto la seta del vestito, le spalle
larghe e forti. La baciava sulla bocca mentre la lingua cercava la
separazione fra i due incisivi. Il suo segno inconfondibile: la punta
della lingua tentava il varco con tenerezza. Lui amava i suoi occhi
impenetrabili nel loro colore d'argento, perfino i suoi vestiti
così
spesso in disordine, le scarpe quasi sempre slacciate.
Daria si lasciava stringere e provava pena di non soffrire abbastanza.
Intorno altre donne si disperavano, i visi sconvolti dal pianto, lei
faceva fatica a mostrare apprensione. Così brava a dire bugie,
così
pigra a fingere. "Stanotte, non dimenticare mai questa notte" le dice
Tadeus con la bocca all'orecchio; e a lei di colpo sembra sconveniente
che la stringa così in pubblico e si irrigidisce in un soprassalto
di
pudore. Tadeus le solleva il mento, gli occhi guardano nei suoi, lei
si divincola "Tutta questa gente..." dice tirandosi indietro: lo vede
in mezzo agli altri così simili a lui, la stessa nuca rasata,
lo
stesso casco, la stessa divisa umida di sudore. É troppo giovane
pensa, non mi sono mai piaciuti gli uomini troppo giovani... e di
quella notte che per Tadeus è tanto importante lei ricorda solo
la
nausea sottile, qualcosa che girava nello stomaco. Forse il pesce non
troppo fresco.
Aveva voluto fare le cose in grande Tadeus e l'aveva portata nel
più
bell'albergo del Lungomare di Napoli. Una vasta stanza tappezzata di
azzurro dove le finestre guardavano la distesa dell'acqua sotto la
luna e tutta la notte erano rimasti tra il frusciare delle lenzuola
senza mai accendere la luce, solo quel chiarore fosforescente
là
fuori. Anche nel sonno Tadeus l'aveva tenuta stretta come se avesse
avuto paura di perderla, lei si sentiva soffocare fra quelle braccia.
Un grande caldo e poi freddo quando l'alba aveva inghiottito la luna e
un odore di mare e di fradicio era strisciato dentro con la prima
luce. Si era alzata e aveva chiuso la finestra, un gesto quasi di
rabbia mentre Tadeus che tante cose sapeva sull'ameba e la filariosi,
la terzana maligna, dormiva come si dorme quando si è giovani
e
l'illusione del possesso ottenebra la mente. Nel primo chiarore del
giorno il suo torace si disegnava forte, scuro, segnato nel mezzo da
piccoli riccioli neri che si allargavano come una croce verso le
spalle (oh il torace di Pit, esile, un po' incavato, con il cuore che
lei sentiva quando appoggiava la testa sul duro delle costole!).
Adesso sulla banchina mentre gli ordini di imbarco chiamano gli ultimi
rimasti, lui si raccomanda di scrivergli. "Vai a imbucare a San
Silvestro, - le dice, - così sei sicura che arriva prima".
Questo
sarebbe un piccolo atto di amore e il sorriso cerca di vincere la
sofferenza del distacco, gli occhi guardano le labbra di Daria che
dicono sì, sì, e non ha capito che lei dice sempre di
sì perché al
momento le sembra facile ma poi dimentica e fa come le pare.
"Tardinelli, due elle, ricordalo". Qualcuno spinge via Daria, lui le
afferra la mano, la stringe, adesso anche Daria si aggrappa, vorrebbe
dargli un ultimo bacio ma già un cordone di marinai blocca chi
resta
da chi parte: Tadeus!... grida.
Ma non si chiamava così anche il cavallino su cui montava bambina
a
Kamenka l'estate, il cavallino bianco che saltava un ostacolo via
l'altro? La nave è partita con il suo carico di caschi tra
lo
sbandierare dei fazzoletti, i canti, il ribollire del mare. Il
capitano medico fa chiamare il sottotenente Tardinelli e lo rimprovera
per essersi comportato in pubblico con molta poca decenza. Per non
dire di peggio. Che pessimo esempio per la truppa. "E poi chi era, la
signora?" Tardinelli arrossisce "La mia fidanzata" risponde, e come
pronuncia questa parola si sente di colpo felice quasi che il
dichiararlo davanti al capitano lo liberi da ogni dubbio. "Anche se
è
la sua "fidanzata", veda un'altra volta di comportarsi in pubblico
diversamente". Il capitano è tornato a fissare l'oblò da cui
sfugge il
mare liscio e deserto "In privato poi, - aggiunge senza guardarlo, -
faccia pure quello che vuole". Scattano i talloni del giovane
sottotenente che esce dalla stanza, al capitano la sua "fidanzata" non
piace, un rapporto della polizia segreta lo ha informato che
Tardinelli ha per amante una russa di dubbia moralità, già
moglie di
un diplomatico, che a Parigi è stata in contatto con
ambienti
sovversivi.
La nausea della notte all'Hotel Vesuvio non era il pesce guasto. Il
fastidio e il senso di soffocamento non derivavano dal troppo
trasporto di Tadeus. Ulpiana è uscita per uno dei suoi
interminabili
giri che si concludono con l'acquisto di una lampadina e di un paio di
solette per le scarpe. Daria è sul letto pallida e sudata e per
farla
guarire Asia le ha preparato una limonata calda, Daria vorrebbe berla
per fare contenta la bambina ma sa che le basterebbe un solo sorso per
rivoltarle lo stomaco. Un opaco sole autunnale scivola lungo le tende
polverose, fa brillare gli specchi della toilette, l'odore del vomito
è nel parquet, è in bagno, annidato negli interstizi: quando
i conati
sono così improvvisi non si fa neanche a tempo ad arrivare
al
lavandino. Daria è incinta e Tadeus ancora non lo sa
perché è in
missione a Massaua. Daria lo ha scritto allo zio Lev, a Denver, in
Colorado dove lo zio Lev si è stabilito in attesa di andare in
Florida
con la sua vecchia amica di Kiev; ma nessuno sa se, e quando, quella
lettera arriverà. Asia si muove in punta di piedi, non ricorda di
aver
mai visto la mamma malata e si sente importante, gira e rigira il
cucchiaino nel bicchiere, mette altro zucchero. Nel silenzio della
casa il rumore di quel cucchiaino dà a Daria un brivido di
disgusto,
si alza di scatto e va in bagno. Tutto è così veloce che
Asia resta
con il bicchiere in mano, uno schizzo della limonata sul pavimento. Il
viso di Daria adesso è contratto, livido, sembra ad Asia
orribile.
Forse sta per morire pensa; e le bacia le mani, il petto, la pancia,
perché questo non avvenga mai.
Abortire? Daria non si è fermata su questo pensiero neanche
un
momento. E perché dovrebbe se anche la gatta, senza meraviglia
di
nessuno, semina i suoi neonati nella cesta della biancheria o in fondo
a un armadio? A Luciano tornato in sede per un breve periodo va
spiegando le ragioni per cui mai e poi mai si farà toccare da una
di
quelle fattucchiere con gli aghi da calza. "Ma esistono ottimi medici,
per Dio!" urla Luciano con gli occhi piccoli di rabbia. "Che me ne
faccio io, dei tuoi schifosi medici!" lei grida, i capelli un poco
tinti e un poco no, il vestito slacciato che le pende da ogni parte,
le occhiaie gonfie. Adesso le loro urla le sente il conte Salazar, la
signora Cristofani al piano di sopra. "Ma ti rendi conto di quello che
sarebbe?" "Certo, non sono una vigliacca come te, io". Non si sente
adesso più per niente malata ma piena di furore. Luciano la
guarda
"Sei una bestia" dice scandendo lento le sillabe. Lei si
è
allontanata, le mani tremano mentre toccano gli oggetti sulla
consolle, sotto l'incavo delle sopracciglia lo sguardo punta il vuoto
mentre le cellule del cervello marciano a tutto andare, elaborano una
delle "sue" idee, la coagulano in un attimo: basta che lui, Luciano,
non faccia storie e riconosca il bambino come suo. Non occorre altro,
non succederà niente, nessuno scandalo. "Ma tu sei pazza, pazza
da
manicomio!"
Daria si è calmata di colpo, l'idea si completa e si illumina
nel
metallo dello sguardo: Luciano non hai altra scelta. Tanto che gli
importa se non è suo, si è mai occupato di Asia? Adesso
Luciano
vorrebbe picchiarla, lei lo sfida pallida "Puoi solo ammazzarmi" dice
con voce piana. "Io lo faccio, lo faccio uno di questi giorni, ti
spacco la testa!" Ma non deve essere tanto facile, le mani che sanno
reggere l'arpa con tanta perizia, dai polpastrelli induriti dalle
corde, sono capaci di gesti improvvisi e violenti.
In cucina Ulpiana piange, il suo grosso corpo sussulta dalla schiena
ai polpacci "É cattivo quello, è cattivo, io lo so..." Il
suo amore
per Daria non ha confini, le radici si diramano nella casa, nel
palazzo, nel quartiere, si abbarbicano ad Asia, a Tadeus, a quel
bambino che ancora non è. "Io ti faccio interdire, ti rispedisco
fra
quei selvaggi da dove sei venuta" urla Luciano e dal salotto la sua
voce percorre come una saetta la casa, sfiora i piatti a scolare sul
lavandino, percuote i tegami di alluminio alla parete. "Ti faccio
vedere di cosa sono capace!" Ulpiana si copre gli occhi con la mano
"Vai di là, vai un po' a vedere" sussurra ad Asia: forse
l'innocenza
fermerà quel demonio. Ma Asia non si muove, il freddo le blocca
le
gambe "Vedrai, - mormora cercando di tirare via la mano dal viso di
Ulpiana, - dice così solo per dire". Trema. Diventerà
orfana: niente
più Daria, niente più Luciano. Solo Ulpiana.
Chi esultava era il sottotenente Tardinelli di ritorno da Massaua.
Voleva sapere "quando" Daria pensava fosse potuto accadere, che bello
scriveva, se fosse stato l'ultima notte che avevano passato insieme!
Come questo avrebbe aggiunto valore a quel bambino, lo avrebbe
circondato di un'aureola magica. Com'è grande ora? chiedeva
più
avanti. Come un chicco d'uva gli rispondeva Daria. E tramite un
collega che tornava in Italia, Tadeus le mandava un chicco in avorio
legato da un filo d'oro. Ma intanto il bambino è cresciuto e Daria
non
entra più nei vestiti, inizia l'inverno e non c'è cappotto
che le si
chiuda, lei porta in giro la sua indubbia rotondità con la
stessa
naturalezza con cui un tempo portava il pacchetto delle paste e il
conte Salazar le apriva galante la porta dell'ascensore.
Sono ricomparse le zie Varvara e Lisa e tirano fuori dalla carta
velina una piccola coperta da culla in lana gialla dall'orlo di seta.
Una volta è venuto il cugino Dolidoff, il bel Dolenga, e in
mano
reggeva un barattolo di caramelle Baratti simile a un cilindro.
Qualcosa di molto elegante confezionato con un nastro azzurro. É
ormai certa una guerra all'est e anche l'Italia prepara un'armata da
inviare oltre i Carpazi per sottomettere le incivili popolazioni
slave, insegnare loro l'uso dell'orologio e degli apparecchi radio.
Questo non può lasciare indifferenti le zie Varvara e Lisa o il
muto
Dolenga, perfino Aliona Bobrinska è disposta a rivedere ogni torto.
La
Grande Madre lontana, perduta in ricordi di una lancinante nostalgia,
li fa sentire fratelli di fronte a questi italiani che rappresentano i
russi come trogloditi e che si rivelano essere, più che
dei
liberatori, dei rozzi e prepotenti aggressori. E anche Daria è
in
qualche modo una loro vittima, con quell'orrendo marito che vorrebbe
farla abortire... "Un sadico" dice Aliona Bobrinska che ama le parole
forti.
Zia Beba invece si è schierata con il fratello e nemmeno per Natale
si
è fatta viva. É saltato perfino il rituale regalo per Asia.
Siamo in
guerra ed è tempo di sacrifici dice la maestra a scuola, una
bambola
in meno può significare qualche sciarpa in più, dei guanti di
lana per
i nostri valorosi soldati al freddo sui monti della Grecia. Una maglia
di lana, dei calzerotti.
Sono le zie Varvara e Lisa ad arrivare con i regali la vigilia di
Natale. Quest'anno non ci sarà festa a casa loro per il "Ded
Moroz",
troppi dispiaceri e soprattutto sempre meno "argent" per comprare la
farina per i blinis e almeno poco, poco di panna. La bambola per Asia
l'hanno confezionata con le loro mani, non si tiene dritta ma in
compenso ha guance rubiconde e un vestito di velluto quale mai Ulpiana
sarebbe stata capace di cucire. Il vino l'ha portato il cugino Dolenga
con il naso affilato dal freddo.
Alla fine di gennaio poi arrivarono i regali di Tadeus. Non scelse un
buon periodo per tornare in licenza, altri erano i pensieri di Daria
in quel gennaio. Tadeus aveva un regalo per tutti, anche per Ulpiana,
era abbronzato e magro, così attraente che la signora
Cristofani
quando lo incontrò nell'androne si sentì arrossire. Solo
Daria, Daria
dal cuore duro non si commosse. Scartò i regali, ammirò i
colori delle
stoffe, guardò Tadeus sistemare in salotto il nuovo
radiogrammofono
con il giradischi elettrico, ma non volle uscire con lui. Si sentiva
stanca, aveva mal di reni e il viso gonfio inghiottiva ogni lampo
dello sguardo. Si lasciò baciare nel collo e sulla bocca
schiudendo
appena le labbra; e quella sera il conte Salazar giurò di
aver
incontrato il sottotenente al casino di via degli Avignonesi.
Tadeus tornò tutti i giorni della licenza. Pioveva sempre e
dopo
mangiato Asia andava a fare i compiti, Daria si raggomitolava sul
divano con un plaid sulle gambe. Sorrideva appena con i due incisivi
larghi fra loro. Tadeus le sedeva accanto e metteva per lei i dischi
sul nuovo grammofono. Erano soprattutto dischi d'opera perché
quelli
amava Tadeus e a Daria andava bene qualsiasi cosa. Soffriva di mal di
testa e aveva spesso bisogno di chiudere gli occhi, certe volte si
addormentava sul divano e Tadeus le carezzava la testa abbandonata sul
suo petto, il grammofono che suonava l'"Aida". Nessuno sa se il
sottotenente continuasse a concludere le sue visite a via degli
Avignonesi, il conte Salazar aveva una certa età e non ci andava
più
di un paio di sere al mese. La signora Cristofani incontrò
il
sottotenente nell'androne ancora tre volte, se lo ricordò in
seguito.
Una volta di lunedì e poi ancora il venerdì e il sabato
successivi.
Tadeus era in divisa e portava un impermeabile allacciato in vita. Era
un giovane gentile e il sabato l'aiutò a portare su la bambina
più
piccola che era scivolata in una pozzanghera. La bambina piangeva e
non voleva più camminare, lui la prese in braccio e salì
con lei i
pochi gradini per deporla sul sedile imbottito dell'ascensore. "Mi
dispiace" gli disse la signora Cristofani mentre l'ascensore saliva
cercando di pulirgli l'impermeabile che si era sporcato di fango. "Non
è niente" Tadeus le sorrise e per consolare la bambina le
mostrò su
una delle stampe incorporate nella parete dell'ascensore un vecchio
casale dove le due finestre formavano rispettivamente una A e una O.
La signora Cristofani si divertì alla scoperta, Tadeus le
spiegò che
dovevano essere le iniziali del proprietario, probabilmente un Orsini.
Data la strettezza dell'ascensore i loro visi erano molto vicini e
ancora una volta la signora Cristofani divenne rossa. Sicuramente
avrebbero simpatizzato, Tadeus notò il suo corpo pieno e giovane e
gli
occhi "spagnoli". Una cicatrice all'angolo della bocca. Ma il tempo
era contro di loro.
Un bambino al quale fu imposto il nome di Andrea fu tutto quanto
rimase del sottotenente medico Tardinelli caduto in Cirenaica durante
l'offensiva di Rommel. La sua morte tolse una delle principali
preoccupazioni a Luciano, almeno da quella parte non avrebbe avuto
seccature; e nella breve lettera che scrisse a Daria si lasciò
andare
a esprimere liberamente il suo pensiero. Si diceva anche disposto a
una sorta di compromesso: era in ballo il destino di Asia e avrebbe
dimostrato a tutti, lei per prima, quanto erano ingiuste le sue accuse
di non essersi mai occupato della bambina.
Tadeus cadde il venti di giugno sulla pista Capuzzo, nel tratto che
collegava l'incrocio chiamato dagli inglesi "Knightbridge". Più
che
cadere fu sepolto dalla sabbia e non si seppe mai se il carro del
Royal Thank Regiment puntò di proposito la fascia bianca con
il
simbolo della Croce Rossa o se gli occhi del "Desert Rat", accecati
dalla sabbia, non la videro. Il blindato leggero venne prima colpito e
si rovesciò, Tadeus fu gettato fuori rotolando ai margini della
pista,
ferito o forse solo svenuto. L'autista dell'autoblindo riuscì
a
mettersi in salvo ma non ebbe il tempo di far niente per lui; e man
mano che i cingoli avanzavano una colata di sabbia scendeva sul corpo
disteso nella cunetta come sul fondo di una immensa clessidra. Tadeus
fu sommerso da una pioggia "simile a polenta", come disse a Ulpiana il
portiere. Fu questione di attimi, e il casco, gli occhiali da sole, la
sahariana dalle molte tasche, scomparvero nella sterminata distesa
giallo ocra nel rumore sinistro delle lamiere dell'autoblindo che si
accartocciavano.
Al servizio funebre nella chiesa di piazza Ungheria andarono solo
Ulpiana e Asia. Tadeus aveva lasciato per Daria una fidanzata giovane
e ricciuta che ora con un velo nero in testa prendeva parte al lutto
della famiglia insieme a quelli che erano stati gli amici di Tadeus
prima che incontrasse Daria. Alla bambina accompagnata dalla domestica
nessuno fece caso e Ulpiana poté piangere tutte le lacrime che
aveva
in cuore per la morte del sottotenente e la cattiveria del mondo.
Stavano in uno degli ultimi banchi e Asia non faceva che strattonare
la manica del cappotto di Ulpiana per domandarle qualcosa. "Stai
zitta, - lei la rimproverava, - in chiesa non si parla" e con quella
manica andava ad asciugarsi le lacrime. Asia guardava la luce
scivolare sui mosaici azzurri quasi la chiesa fosse stata una immensa
piscina dove l'organo allargava onde di lamenti e le lamelle di sole
che guizzavano sull'oro disseminato fra le pietruzze azzurre
disegnavano mille pesciolini preziosi. Ma dov'era Tadeus? Sotto quel
drappo nero, aveva detto Ulpiana, c'era solo una bara vuota. Dove
allora? "Il defunto" tuonava il prete con i paramenti a lutto. Una
parola che era un tonfo sordo un precipitare nel fondo dell'abisso.
Daria era rimasta a casa. Gli alberi nel giardino dall'altra parte
della piazza levavano alte le foglie rigogliose dell'estate, appena
mosse da un vento leggero. Il bambino era grasso e lungo e per casa
aleggiava il suo odore di pipì misto a quello del latte rancido.
La
signora Cristofani, appena aveva saputo della morte del sottotenente,
aveva suonato alla porta con un terribile senso di pena. Una
confidenza che non si era mai presa; ma la signora Cristofani era
giovane e impulsiva e il campanello aveva suonato più volte.
Daria
immobile sul letto non si era mossa.
Per lei erano giorni spaventosi. Avrebbe voluto chiudere gli occhi e
perdersi con il bambino nel buio del sonno. Non vedere, non sapere,
non provare più nulla. Le dita lisciavano la stoffa leggera
della
vestaglia disegnata di draghi e uccelli, qualcosa di fantastico ma
anche vagamente infernale che Tadeus le aveva portato dall'Africa,
qualcosa che lei ora sentiva addosso come una seconda pelle che non si
sarebbe tolta mai più mentre due opposte realtà si
scontravano e le
laceravano il cervello, si mescolavano contaminandosi a vicenda. Dopo
quasi tre anni di silenzio Pit era tornato a farsi vivo e la sua
lettera era arrivata bruciando ogni dolore alle spalle: ti amo,
scriveva, non riesco a vivere senza di te. Non raccontava nulla della
sua vita e parlava solo di loro due, del rimpianto e del desiderio. La
lettera veniva dalla Francia di Pétain e il timbro era
illeggibile,
non portava data e neanche un indirizzo al quale rispondere. Daria la
stringeva sotto al cuscino fino a sentirla scricchiolare fra le dita.
Ma come dimenticare l'altro pensiero, quello atroce di Tadeus? Tadeus
così come era stato in quella grande stanza sul mare a Napoli.
Tadeus
grande, forte, quasi repellente nella sua gioventù mentre quella
luna
di latta scivolava sulle lenzuola.
I momenti della sua vita con Tadeus ricompaiono adesso come
dagherrotipi dove si sono invertiti i chiari e gli scuri, squarciano
il sonno la notte e di giorno bloccano all'improvviso un gesto,
sospendono a metà una frase. É Ulpiana che chiede cosa
comprare per
la cena, o lei che grida ad Asia di smetterla con quel grammofono.
Tadeus il giorno che l'ha conosciuto, la prima volta che si sono
baciati. Tadeus e la sua voce, la timidezza di alcuni suoi gesti e
l'allegra aggressività di altri. Le loro risate e le loro fughe
fuori
Roma quando le sembrava di amarlo, lo stordimento dei loro primi
incontri. Tadeus nell'ingresso che si toglie il cappotto militare, le
mani che posano il berretto cercando un angolo libero sulla
cassapanca, scure e gentili. E a un tratto quel corpo crolla, rotola,
la sabbia ottura ogni fessura, è nelle narici, nella bocca,
nelle
orbite degli occhi. "Simile a polenta" ha detto il portiere a Ulpiana.
Entra nella giubba fra quei piccoli ricci bruni e sudati. Oh no! lei
piange con la testa dentro il cuscino, le dita strette alla lettera di
Pit.
Le mani frugano impazienti e tirano fuori i dischi dall'album con la
copertina di cretonne a fiori, l'ansia accelerata dei pensieri che si
perde nella calma malinconica e vasta dell'inverno, nell'onda lenta di
quel "Paese brumoso" reso roco dal troppo ascolto. Lei ha imparato a
riprodurne il motivo sull'arpa. É stato facile e il suono si fa
più
distinto, limpido e come lucente.
Ma la sofferenza è tutta mentale, il cuore non c'è. É
ripugnante lei
pensa, mi faccio orrore. Invece va davanti allo specchio e si guarda i
fianchi, la vita ingrossata dalla gravidanza dove quei draghi e quegli
uccelli si avvoltolano chiassosi. Il cervello le scoppia, detesta
l'estate, le giornate che non hanno fine, i mazzolini di fiori
raccolti da Asia nel suo cieco amore quando va con Ulpiana a portare a
spasso il piccolo Andrea; e poi le appoggia sul comodino. Detesta il
volo dei pipistrelli e l'odore dei pini alla sera. Certe mattine
scende e apre con impazienza la cassetta della posta, il portiere la
guarda. Il cuore le batte, il nuovo pechinese del conte Salazar abbaia
iroso nel vano del portone.
Adesso il conte Salazar non apre più la porta dell'ascensore, se
sta
per uscire e vede Daria sul pianerottolo torna indietro e aspetta che
lei sia scesa. Quando Asia e Ulpiana lo incontrano nell'androne fa
appena un lieve scatto con la piccola testa brizzolata, gentiluomo
costretto a una promiscuità degradante. É tornato l'inverno
e nella
luce azzurrina dell'oscuramento l'androne diventa una tomba dove Asia
e Ulpiana sono schiacciate dalla medesima oscura colpa. L'ascensore
impiega un tempo lunghissimo per arrivare, cigolano e gemono le corde
al di là della porta, il bambino in braccio a Ulpiana ciondola
la
grossa testa pelata, il conte Salazar è immobile, tetro nelle
sue
rughe, e appena l'ascensore si ferma sul pianerottolo esce per primo
scostandole, quasi uno sculettamento per saluto.
Solo la signora Cristofani sembra dimostrare una certa simpatia. Ha
appena trent'anni, e anche se ha scarsa familiarità con la musica,
nei
lunghi momenti di inerzia quando le bambine giocano tranquille in
camera o ricercano con fatica al pianoforte le loro note stentate, a
volte i "sogni d'inverno" la assalgono con le loro forme mutevoli,
brumose, l'orrore e il sublime che premono ai vetri, paurosamente
vicini. E quando incontra Asia e Ulpiana che escono con la carrozzina
si ferma con le bambine a guardare il piccolo Andrea, gli occhi umidi
e bruni che trasfigurano il grande evento della vita così prossimo
a
quello della morte. Le bambine la tirano per un braccio, un momento
lei dice, guardate com'è bellino... e le mani carezzano leggere
le
dita grassocce di Andrea aggrappate alla copertina lavorata
all'uncinetto dalla zia Varvara Nikolaevna. Asia e Ulpiana la
contemplano riconoscenti; ma come la signora Cristofani sparisce con
le bambine che le trotterellano al fianco torna quel senso di
oppressione, di inappartenenza, la carrozzina spinta da Ulpiana che
traballa su e giù dai marciapiedi.
Denver, Colorado, c'è scritto sulla cartolina dello zio Lev,
l'ultima
che abbia fortunosamente varcato l'Atlantico. Ma lo zio Lev non
può
più nulla, neanche sa, dice Ulpiana, che adesso c'è un altro
bambino e
Asia ha avuto gli orecchioni. Né immagina che Daria, la sua
prediletta
Daria, è costretta ad alzarsi la notte e nella semioscurità
compare in
una confusione di capelli e di seni nudi, ostinata nel voler nutrire
almeno con un poco del suo latte quel bambino che non porta il nome di
nessuno, figlio di un uomo rimasto sepolto sotto la sabbia del deserto
e concepito con il desiderio rivolto a un altro. Un bambino che Daria
ama di un amore esclusivo e geloso, pieno di tenerezza.
Ma la soluzione c'è: la carrozzina corre giù lungo il
marciapiede in
una bella giornata di azzurri e di grigi, di gialli invernali con
suoni squillanti nell'aria. Si sente in basso sferragliare la
circolare e fermarsi stridula sulle rotaie. La carrozzina prende
velocità, è un vagoncino sconnesso (è stata la
carrozzina di Asia) e
le ruote un poco sgangherate sobbalzano sulle asperità del
percorso.
Passa un tassì e l'autista si sporge a guardare
esterrefatto
quell'insolita corsa, poi frena di colpo. Ulpiana è in cima
alla
strada che parla con il fioraio, forse si lamenta ancora dei suoi
piedi. Asia urla, un acuto tale che sembra lacerarle il petto. Ulpiana
e il fioraio si girano e attraverso le lenti Ulpiana guarda attonita
la bambina immobile e terrorizzata nel suo cappotto: la carrozzina
è
sparita. Un attimo; e la vede in basso che scaracolla, sbatte, si
arresta contro un alberello. Qualcosa sobbalza di giallo.
A Ulpiana fu necessario dare da bere e rinfrescarle le tempie con
l'acqua. Anche Asia fu fatta sedere sullo sgabello del fioraio tra i
garofani e le calendule mentre il tassista rimetteva ordine con mani
inesperte nella carrozzina sconvolta. Solo Andrea, l'immortale Andrea,
strillava in braccio al fioraio, le guance rosse di freddo.
Ieri pomeriggio scriveva Asia a scuola, mio fratello Andrea è morto
in
viale Martiri Fascisti, vicino al fioraio. "Ma che fai, - l'aveva
rimproverata la maestra, - non si scrivono certe sciocchezze". Asia
aveva allora strappato il foglio dal quaderno che a furia di
sottrazioni si era ridotto sottile come una sogliola e aveva rintinto
il pennino nel calamaio: ieri pomeriggio, aveva riscritto, mio
fratello Andrea è "quasi" morto in viale Martiri Fascisti, vicino
al
fioraio.
Mai gli avverbi, che confondeva sempre con le preposizioni, le erano
parsi tanto utili.
É stata la morte di Tadeus o la lettera di Pit? L'affannosa ricerca
di qualcuno che potesse darle qualche notizia (Daria si è
persino
piegata a telefonare ad Aliona Bobrinska) oppure l'ansia per quel
corpo che rotola giù e la sabbia soffoca e inghiotte? Daria
è
cambiata, il latte è andato via e la figura è tornata
snella come
quando era ragazza. Ma la carnosità è andata perduta per
sempre, non
più tuberose e splendore. Gli anni sono nei piccoli ventagli di
rughe
intorno agli occhi, nelle due linee verticali ai lati della bocca. Nel
colore della pelle, in un certo modo di camminare quando è stanca.
Ma
sono soprattutto gli occhi, come se una spugna fosse passata a
portarne via lo smalto.
É tornato Luciano, è in Italia per una breve vacanza. Lui e
Daria
discutono. Soldi, sempre soldi; a Daria non bastano mai, lui è
sempre
meno disposto a tirarli fuori. Forse prova anche un poco di pena per
quella ragazza invecchiata con cui una volta fece un viaggio d'amore a
Rabat e che a Parigi per gelosia mise a soqquadro un intero albergo.
Una ragazza aggressiva, sensuale. Totale, da mettere paura. Alla fine
smorza la voce, va bene le dice, va bene, ti darò quello che
chiedi.
Ma deve portare via Asia, la sua famiglia lo esige. Sua madre, sua
sorella Beba; ragioni dinastiche come nelle grandi famiglie. Daria
ride sprezzante, lei, sì, che viene da una grande famiglia,
tanti
servi, ville in Crimea, posate d'oro e cavallini bianchi su cui
montare nel parco. La so, la so questa storia, Luciano diventa
insofferente, finiamola una buona volta, non c'è più niente,
non più
posate d'oro né servi, non ci sono cavalli, diademi, guardati...
La
porta davanti allo specchio, Daria piange, lui la consola stringendola
fra le braccia, le asciuga le lacrime. D'accordo per Asia, dice Daria,
ma solo per quest'estate. Non lo guarda, le dita tormentano il
fazzoletto.
Non guarda Asia quando torna a casa da scuola con Ulpiana. Asia
mangia, la forchetta squassa la frittata di zucchine. "Ti piace il
mare?" le chiede Luciano. "Oh sì, molto, - risponde con la
bocca
piena, - la mamma ha detto che appena possibile ci porta a Ostia". "Ma
io dico un mare vero, con il porto, le navi. Sei mai stata su una
gondola?" "No". "Ti piacerebbe una volta farci un giro?"
"Sì,
moltissimo". Daria si alza a prendere il sale, sempre Ulpiana
dimentica il sale dice. É una bella giornata e passando tira le
tende, il sole colpisce Asia e lei stringe gli occhi per il fastidio.
Ma quando Ulpiana porta in tavola le ciliegie si tira su diritta "Le
abbiamo comprate noi, - urla trionfante, - io e Ulpiana". Non è
una
bambina che a tavola sappia stare composta, colpa anche dello zio Lev
che l'ha sempre viziata. "E se la mamma non potesse portarti al mare,
non ti piacerebbe andarci con la zia Beba? Magari anche con me?" Asia
sorride imbarazzata, compiacente, il pollice spinge sulla forchetta
quello che resta della frittata. "Beh, non è possibile, - dice, -
non
posso lasciare Andrea..." Bugiarda anche lei come la madre, insaccata
nella seggiola.
A luglio di quell'anno Ulpiana tornò in vacanza al suo paese. A
Roma
rimase Daria con Andrea. Prima di partire per Roccaraso la signora
Cristofani passò a salutarla. Portava in regalo dello zucchero e
per
tutto il tempo della visita le due bambine rimasero sedute in pizzo al
divano, inorridite dal disordine della casa e dal volume della musica
che Daria non abbassò neanche per un momento.
La musica è la grande passione di Daria in questa estate
del
millenovecentoquarantatre. Non tanto l'arpa che è faticosa con
quel
caldo e lei suona solo la notte, quanto i dischi conservati nell'album
dalla spessa copertina di cretonne a fiori. La musica calma Andrea le
rare volte che piange, la musica mette in fuga i due insetti che le
scavano un tunnel nel cervello: uno nero, luttuoso e gelato, l'altro
incandescente, pieno di lampi e sussulti. E nella solitudine della
casa le note la inseguono da una stanza all'altra senza smettere mai.
Si lava poco e il sudore impregna i draghi e gli uccelli della
vestaglia. I capelli le prudono per il caldo. Come ai tempi di Pit
mangia un pomodoro, del miele, la frutta le rare volte che passa un
carrettino a venderla. Dei fichi secchi. Niente deve distrarla da
Andrea e dalla musica. La musica è felicità, liberazione,
ordine
supremo e geometrico. Senti Andrea? Il bambino scalcia, lei lo tira su
e lo bacia tuffandogli il viso nel collo. Sempre le ha dato grande
piacere sentire sotto le labbra la pelle di seta dei bambini, la loro
carne che cede morbida; e se non avesse paura di fargli male gli
darebbe dei piccoli morsi come fanno gli animali con i loro cuccioli.
Quando il suono lugubre della sirena fa precipitare giù i
pochi
inquilini rimasti, si stende sul letto e aspetta che tutto sia finito.
Solo una volta è scesa in cantina mentre le bombe cadevano fitte
su
San Lorenzo; era mattina e i colpi si ripercuotevano fondi facendo
oscillare la lampadina appesa in alto, lei come una regina era rimasta
seduta in un angolo con il bambino sulle ginocchia rifiutandosi di
prendere parte alla paura degli altri. Una certezza folle che niente
le poteva accadere prima di aver rivisto Pit. Ma il pomeriggio che la
radio aveva annunciato la caduta di Mussolini non aveva resistito e
aveva lasciato Andrea alla portiera per uscire e avere altre notizie.
Era arrivata fino a Trastevere e si era mescolata alla gente, in piedi
nei bar aveva ascoltato i comunicati alla radio, i commenti di chi le
stava intorno e la guardava curioso, così insolita e stranamente
bella
nel vestito troppo largo, lungo sulle ginocchia, gli occhi brillanti
di speranza. E solo tardi era tornata verso casa risalendo lentamente
su da viale delle Belle Arti tra i palazzi con le serrande abbassate
nel silenzio caldo e pesante, un solo pensiero che ingigantiva e
batteva le ali nel cervello.
Fra lei e il conte Salazar è lotta aperta. Passi per l'arpa che
Daria
suona la notte, sono note dolci e leggere che entrano attraverso i
vetri aperti. Passi ancora per le rare volte che mette i brani d'opera
che tanto piacevano a Tadeus. Ma quelle note che lei ama
ossessivamente, quel "Paese brumoso e desolato", il conte Salazar lo
trova una lagna intollerabile. Chiama il portiere perché vada su e
le
dica di abbassare il volume, non è un caseggiato di periferia il
loro.
Il portiere suona alla porta, Daria compare nella sua vestaglia di
draghi e uccelli, altera come sua nonna quando comandava a Kamenka. Il
portiere balbetta qualcosa, lei non abbassa di un tono il volume. Il
conte Salazar afferra il telefono, la minaccia, Daria mette giù
il
ricevitore, lui richiama e lei lascia il ricevitore staccato: musica
rara, preziosa in questo basso tempo di bollettini di guerra, che
quella bestia si rifaccia un poco l'udito! Dalla finestra il suono si
allarga sulla piazza, investe le cicale sui pini, l'asfalto sconnesso
che nessuno ripara più.
Così fu anche il pomeriggio che telefonò Pit. Daria era
sicura che
fosse ancora il conte Salazar e non rispose, erano le tre e accanto a
lei sul letto il bambino giocava con i piedi nudi per nulla turbato da
quel divampare di note. Pit lasciò che il telefono squillasse a
lungo,
Daria alzò il ricevitore e lo posò sulla mensola: il conte
Salazar
poteva ora conoscere la sublime armonia, l'Angelo e Lucifero nel
paesaggio gelato dei sogni.
Pit seppe così che era in casa e nella Roma assediata dal caldo
di
agosto camminò rasentando l'ombra dei muri, la giacca gualcita
di
tela. Il conte Salazar pensò che ora si esagerava, infilò i
pantaloni
e tirò su le bretelle, adesso sarebbe andato a dirgliene due a
quella
pazza. Suonò e Daria lo vide dallo spioncino, rimase immobile e
non
aprì, lui si accorse che era dall'altra parte e come un
antico
guerriero che finalmente si decida a sfoderare la spada sibilò fra
i
denti la parola che aveva in gola da tempo: puttana!
Daria è tornata a raggomitolarsi sul letto, il dolore è anche
questo,
anche se di natura diversa, e la mano forza rabbiosa la manopola del
grammofono, la musica scoppia nella casa, che il conte Salazar crepi
con il suo cagnetto!
Questo era troppo, il conte afferrò la giacca e seguito dal
pechinese
scese le belle scale elicoidali dal corrimano di noce. Il portiere si
scosse ai suoi passi e si allacciò in fretta i bottoni della
divisa;
ma troppo furore aveva il conte Salazar per badargli e sotto un sole
appena inclinato sul suo asse cominciò a scendere in mezzo alla
strada
seguito dal pechinese ansante.
In quel momento saliva il filobus con Pit, l'autista scansò con
una
bestemmia il conte Salazar e il cagnolino. Loro non si videro, il
conte accecato dalla troppa luce, Pit stretto al corrimano ansioso di
non perdere la fermata, unico passeggero insieme alla bigliettaia. Il
portiere ancora preoccupato per la divisa in disordine guardò
appena
Pit e lui cominciò a salire in ascensore senza neanche uno
sguardo
alla stampa del Piranesi dove le due finestre portavano, in rigidi
cornicioni di pietra, le iniziali di un antico Orsini. Il dilagare
della musica che riempiva stranamente il palazzo semideserto.
Quando suonò alla porta Daria non si mosse nella certezza che
fosse
ancora il conte Salazar. Pit riprovò due, tre volte; e tutto si
decise
in quei pochi istanti, nel sole che entrava tra le stecche della
serranda e rigava il letto scomposto, le ultime note del disco e gli
occhi sgranati di Andrea, bruno-oro come quelli di Tadeus. Fu il
carattere di Daria la spinta determinante. Quella sua
impulsività
vendicativa che molti anni prima le aveva fatto scaraventare dalla
finestra di un albergo a Parigi l'intero servizio della colazione.
Allacciò la vestaglia e diede uno strappo alla porta: lo
avrebbe
atterrito di ingiurie.
Il bambino ora piange, la musica è finita, è rimasto solo il
frusciare
della puntina. Pit è invecchiato, la giacca gli sciacqua addosso,
una
giacca molle, gualcita, lui le prende il viso fra le mani. "Lo zio Lev
è partito, - lei dice, - è andato a Denver, in Colorado"
e non sa
perché gli dice proprio questo, la voce che stenta a uscirle
dalla
gola, gli occhi argento e polvere un poco spaventati fra le palpebre.
Neanche una lacrima; è pallida per la furia di un istante prima,
le
labbra tremano e non riescono a baciarlo.
Quella sera presero su Andrea, faceva molto caldo e solo per
precauzione si portarono la copertina gialla lavorata all'uncinetto
dalla zia Varvara. Presero il pupazzo rosso che era stato di Asia ma
lasciarono l'album dei dischi, la carrozzina, la vestaglia con i
draghi e gli uccelli. Una vecchia millecento con le bombole sul tetto
li aspettava accanto al giornalaio. Quando il conte Salazar
tornò
reggendo la giacca sulle spalle il ponentino scivolava sulle cime
degli alberi e come un'acqua sottile rinfrescava l'asfalto nell'aria
azzurra della notte prossima a venire. I bambini del portiere
cantavano il girotondo intorno al lampione e l'androne ornato da un
mosaico finto romano era silenzioso, così la bella scala dal
corrimano
di noce africano. Quella pazza aveva finalmente spento il grammofono.
Il conte Salazar aprì la porta dell'ascensore seguito dal
pechinese,
era contento e fischiettava.

http://LeviMOLCA.masterTOPforum.net ; LEVIMOLCAatYAHOOGROUPSdotCOM ; FrancoLeviATtiscaliDOTit ; http://it.groups.yahoo.com/Group/Radicali_Sionisti_Trivoluzione_Artsenu_Era_Ora ;

unread,
Feb 24, 2015, 6:07:00 AM2/24/15
to incen...@googlegroups.com
B"H Cari amici colleghi commilitonti haverìm SPERO Vi INTER essi ! i DIETROMANI talora hanno ragione PF diffondi ASAP e inserite ODG grz FrancoLevi @ TIscali.it Molca | Ciao ciaolòm ! Ho firmata la petizione | ValentinaDOTstellaATAssociazione LucaCoscioniDOTit TRI voluzione TRI boom w NUNISMO Artsenu Democrazia GLOCAL
| Vorrei chiederti : ajutaci aggiungendo il tuo nome . Obiettivo nostro è raggiungere 100 firme e abbiamo bisogno del tuo sostegno . v anche http://Radicali.it/forum | Puoi saperne di più e leggere la petizione qui : |


|Grazie ! FrancoLeviATtiscaliDOTit |Italo fatte ricerche ha scritto su |http://Groups.google.com/forum/#topic/free.it.Scienza.Fisica | vicende giudiziarie di HAR Husserl Andrea Rossi | Eon333 @ Libero.it | pag http://ingandrearossi.com/ Leggo quanto scrive HAR e articoli su vecchi media : galera , aziende KO , POI è stato assolto per NON aver commesso il fatto . HAR Husserl Andrea Rossi sospetta lecita positiva attività Refluopetrolio molestasse " commerci anti " di rifiuti così l'han così tolto di mezzo . Italo | Application Publication Patent US 2014 /0326711 A1 ( 2014 Nov 6 ) Posted 7 Nov 2014 7:31 AM PST | è pubblica Nuova Domanda ( risale 26 aprile 2014 ) da HAR Husserl Andrea Rossi presentata a USA ufficio brevetti per garantire tutela legale priorità intellettuale del suo ECAT Gatto Einstein | from | 22 PASSI D'AMORE e dintorni | TRI boom TRI voluzione FUSIONE FREDDA f5 ECAT !  ECAT già lavora : petrolio cala sopra tutto perchè ( non soltanto in USA ) velivoli veicoli natanti viaggiano alimentati da ECAT Gatto Einstein  | Pisa Livorno Siria ASSADANATA e Califfato litigano di giorno ma la notte NO | foto tratta da CiceroMagazine.com |Il regime Siria Assad e lo Stato Islamico ( Daesh califfato ISM - ISIL ) rivali per la ufficialità s’ignorano a vicenda mentre concentrano le rispettive attività militari contro gruppi delle opposizioni siriane . Alla conclusione giunge IHS Centro Jane' s di studj sul terrorismo con base a Londra . Novità ZERO per chi segua eventi Assiro Babila arriva conferma basata su analisi quantitative di dati . Analizzando gli attacchi delle forze lealiste e di quelle dell' Isis in Siria da inizio fino a novembre 2014 Jane' s evidenzia : Damasco ha rivolto il 6 % soltanto delle operazioni militari contro IS mentre ha diretto il 94% restante contro insorti antiregime . IS in parallelo , si legge nel comunicato diffuso dal network televisivo Nbc e ripreso dalla stampa pan Araba , in Siria ha mirato soltanto il 13 % degli attacchi in Siria alle forze lealiste , mentre il restante 87% sono state azioni contro ribelli locali delle opposizioni . " Questi numeri - afferma Matthew Henman direttore di Jane's - indicano : Isis e le forze di Assad adottano la furba strategia di ignorarsi a vicenda per concentrare gli attacchi su gruppi oppositori moderati " . Assad prosegue Henman“ tenta di screditare la retorica della rivolta siriana e la spaccia per insurrezione islamista contro il suo governo . Così facendo può reprimerla col sostegno indiretto dell' Accidente " . IS invece , aggiunge il direttore del centro Jane's
" cerca di costruire un cinema nel quale è lui contro Assad . Per questo IS cerca di mettere ai margini i gruppi moderati , fino al punto di impor loro di unirsi all' Isis " | redazione | 12 dicembre 2014 alle 1:30 pm | Etichette: Asad , Isis , Jane's | Categorie: Confessionalismi , NOTIZIE , Rivolta 15 marzo , SIRIA

| A RICOPIONI GALANT uomini Mario Chiesa Carminati Contrada Compagno G Greganti MOSE EX POPO’ 2015 mafia capitale di mafia : rapinano ogni Maestro Venerabile come CFR UNWRA Nakba ISM ONU Lega Araba & OCI Organizzazione Conferenza Islamica Bilderberg Scemology Opec . IOR Lefebvre Faraoni anzi Tanzi Parma LAT inventarono la magica formula | “ scateniamo guerre alluvioni profughi Lampedusa , disastrofi , Gaza , catragedie ospedali Psichiatrici Giudiziarj OPG Sarajevo Nassiriya Pearl Harbor POI ci ciucciamo noi appalti e piccioli destinati alle cooperative pro superstiti , e pro monumenti alle vittime “ | Orsoni GALAN tuomini Marrazzo Firmigoni Frigerio sono umili poveri aricopioni . Magliana gladio attori magliari plagio APPALTI DA SPOLPARE  Massimo Carminati merita Nobel letteratura come Dario FO Venerabile Maestro suo e dei Cesare Battisti Marco Barbone Paola e Caterina Rosenzweig Sereni & CO Brigate Rosse Nere TERRE MEZZANE ( Molca ) | FaceBook mi segò . Usare unzò Skype nè Twitter nè puliscarpe sanza sugna nè so gettonar foto digitali.ALLUCI generano allucinazioni . Meglio schermo liquido carburatore catodico . Puoi fonarmi o pure mandami N tuo e chiamo te Salumi e caci MOLCA Franco JAL Joseph Arturo Levi 3492218113 | 0289301262 | FrancoLevi @ Tiscali.it | Milly Moratti FISICA quasi assassinata ; Morti di raffreddore Emilio Del Giudice ; Marlove Fleischmann ; Giuliano PREPARATA , ma ECAT Gatto Einstein ha vite triliardi 9 fattoriali all' Esacubo ! Volpe acerba uva furba . L' animale più ecologico è la marmotta catalitica |_ 

| Poco meno comunisti FPLP HABASH sempre più Khomeinisti Ordine nuovo nero putinieri Uno Bianca Bologna Gladi Attori Burg Mosè Certaldo Children of God Bambini di Dio FO Affatigato Poggiosecco Rauti Staiti Principi Baroni Delle Chiaje Chiuse Mamma Ebe Pagliuca Gironda Mario Tuti Staiti Caccola mistero poco , buffo zero ogni VASSALLO ministro o no di MAFIA . Di Gregorio Giorgio mise BOMBA p Fontana Mi 12 Dic 1969 DEJA VU Tartaglia Max D' Ulema Caval Letta Jere Veltrusconi Cipras Alba Dorata Rosso Pittata m5s stidde attentati zombi Grilletto Papadoc Renzusconi Salvini Gest Ronzi Le Pen Duvalier automi MMD Matteo Messina Denaro Cicchitto Casini Pierferdi Azzurra Celeste Firmigoni BIETTI casa edi mere trice nazi mao insurrezionalisti comu scisti Barbone Marco PUTIN cameragni Alì Agcà lucciole lampare Girijna Calta lupanare lupare Bellavista Cesare Battisti Rosenzweig Barbone Caterina Sereni Putin & consuocero Loskoni Livorno Pisa litigano di giorno ma la notte NO . Privato yacht SKAGERRAK dei Castrador Chàvez Pinochet Hitler Maduro Hubbard Mehmet Alì Agcà PAPA Mar Mara Rita AR Raffaele Flottiglia pescherecci Scemology . ESULTA Sultano Erdogan ganav Duvalier Ribbentrop Molotov TomTom rossi neri P2 Carla Del Ponte Marta Barbablù Staffan De Impostura Indiani W Marò INNOCENTI
w Guido.SALVINI @ Giustizia.it  magistrato  W sbarco nuovo Liberazione Tunicilia Galassia RACCOMANDA azione Pesach YES in My yard da mia natia Città dei Mille BETAR Bergamo ARTSENU 5775 | 2015 sbarco 25 APR - XX SET | Speranza VS pubblic AZIONE w TRI volu ZION Tecnologie TRI boom Terapie Zevi Stanzani  : 7 note della TRI voluzione manda in pensione ogni Capone zar faraone cannone | http://levimolca.WordPress.com :

( 1 REFLUOPETROLIO di HAR Husserl Andrea Rossi HALTER NATIV a vermo valori zza tori discariche trasforma rifiuti in idro carburi . Bastano ecoballe di Campania per dare a I TAL YA  tutta idrocarburi per 3 anni almeno . Proprio anti HAR X MAS sacratori anti TRI boom anti Refluopetrolio arrestati in divisa ufficiali GdF Guardia Finanza per MOSE e af FINA ;
( 2 ) LEVI tazione magnetica / MagLEV alternativa a mafia , TAV , auto strade rio plani metro POLPI tane . . . può collegare Lisbona Creta Gela Vladivostok Gibilterra Gerba Gerusalemme Gennargentu Helsinki Hobart Honolulu Hiroshima Haifa SANZA sbudellar terreni foreste Monti Tremonteotti ;
( 3 ) F5 fabbrica di E CAT Narghilè F4 Fiaschi Frascati Fusione Fredda HALTER NATIV al paleo troglo nucleare ; Fornisce energia ottima pulita a buon prezzo E PURE può eliminare le scorie nucleari 
( 4 ) SOLAR SPRAY micro PANNELLA : Halter Nativ ai paleo troglo pannelli ;
( 5 ) LE piccole aeroturbine da cortile e i KITEGEN Sequoja Aquiloni Massimo Ippolito Grifo , iper eolico da stratosfera , HALTER NATIV ai mostri Tera Torri Eoliche ECOCIDE 
( 6 ) i veicoli velivoli e natanti ROBOT a prova di matti e ubriachi al volante : guidati da computer sensori satelliti radar collaudati già (e NON soltanto in Giappone ) anche su percorsi NON predefiniti . NON sono più pericolosi al volante manco i piloti pazzi o ubriachi nè pure le donne .
7 ) La GLOCAL Democrazia SEMI SEMI Semi elettiva e Semi estrattiva . Chi non la fa anti semita è . A ogni livello Zona provincia regione nazionale e transcontinentale . . . i popolo rappresentanti saranno ELETTI con mono turno uni nominale anglosassone UN sol RAMO CAMERA ( Rametto Senato consultivo a € zero va bene ) E AFFIANCATI da cittadine / i altrettanti SORTEGGIATI dalle liste elettorali : le LISTE ELETTORALI sono NON liste dei candidati bensì elenchi dei cittadini ELETTORI aventi diritto di votare ( elettorato attivo ) Sorteggiate/ i nel modo più CASU ale possibile fra tutte / i i cittadini /e . Per dettagli vedi libro DEMO RIVOLTA GIUDAICA HALTER nativ a mafia pluto global contatto FrancoLevi @ Tiscali.it e inoltre p es i FILE ( di prossimo aggiornamento )  su | http://LeviMolca.WordPress.Com | Coi mezzi e metodi TRI volu Zionne MagLEV LEVI tazio ne Magnetica silicene grafene . . .  si costruisca ASAP la NUOVA NAPOLI Nea Polis a Nord del Volturno presso confine Campania Lazio al riparo dai capricci del Vesuvio . Come 5000 anni fa può ripetersi fra 5000 giorni o ore ERUZIONE Avellino .In un’ ora può uccidere TERRONI milioni . Gioja immensa pei BOSSICI : forza Vesuvio forza Etna ! Quei che LEVI tabile Massimo Fini Mondo vogliono INEVITABILE . Docet Arch Aldo Bartali Gino Loris Rossi | AldoLorisRossi @ Libero.it   ; Paola.HazanBoccia @ GMail.com |Urbanista Partenopeo : Dobbiamo rottamare e ri fare quanto fu mis fatto nei 90 scorsi anni o finiamo tutti come Abruzzo Sardegna Liguria . W LEVI tazione magnetica Mag LEV mejo de TAV ! Date retta a noi TERRONI Bergamo di Sotto : Come Leoluca Orlando , Luigi Masaniello De Magistris è socio di Elio Veltri PAVIA ex sindaco BOSS ndrangheta . Mentre Ninì Di Pietro e altri ( bene li conoscono ) ne presero distanze , Gigione De Magistris benedice alleanza fra Mala NDRINA Camorra Hamas satori Arafat tori mafia Russia Colombia Ucraina Mexico . Appoggiato dai putinieri De Magistris si sente inattaccabile : sostiene spesa € 600 milioni pro metrò Napoli - Capodichino E così ulteriomente LEGA il popolo a Vesuvio e Campi Flegrei , mercè capricci vulcani anzi TANZI chè proporre con noi la nascita della NEA NEA POLIS Nuova Napoli a nord del Volturno lontana da Terra dei Fuochi ; e ostacola il NUOVO : la MagLEV LEVI tazione mejo de TAV aerei metro auto strade etc ; e ostacola , come a mafia oportet , REFLUOPETROLIO mejo de vermo valori zzatori . W TRI Volu Zionne TRI boom . Petizione Grazie Vs firma . Salumi e caci .  W TRI voluzione TRI boom anti Crack Crack SI’ Stefy la Dudù del Caval LETTA Jere

_| Cara vagante Mina WELBY Wilhelmine Schett | SchettW @ Libero.it | cari amici colleghi commilitonti haverìm : con TRI volu Zion possiamo cucinare anche LE SUPPOSTE ATOMICHE e trasformarle in INTER gratori alimentari Ma la mafia : NO ! Carla Del Ponte è boss mafia col socio Silvio Caval LETTA Jere Berlusconi e consuocero PUTIN Vlad boss narco$ Colombia narco$ . Una MINA volante drento il Vesuvio e giuoco è fatto . Siamo nel mirino dei PERES iti Morgan Stanley UBS Weiss Kredit cosca Brigate Rosse Nere CFR Carnegie Ford Rockefeller CFR Comunisti Fascisti Razzisti Hitler banca nazi mao Hitler Stalin Molotov Ribbentrop comuscisti cameragni cosca FARAONI la veeera congiura pluto giudaico massonicoco comunista . Boss della NDRINA MALA è VELTRI Elio Codreanu Cornelio ex sindaco Pavia Ezzelino Guardie Di Ferro Freda LIBRERIA Padova AR Ventura Edizioni VELTRO Claudio MUTTI Bietti Gironda FO Gladio Attori “ BIBBIE “ opera omnia dei Qhadhafy e dei Don Khomeiny Abrahamowicz Floriano Renè Mannheimer Vallanzasca Di Gregorio Zuccalà Varese Osvaldo Miani Miasmi Valenti Weishaupt Ferida Villa Triste Locatelli Adamo Tombini Nucara Hilarion Capucci Ovadia Rev Moon Moni Lombardo Veneto mafia Bruno Cappuccio Vogel Gatto Bergamo Antonino MAGLIANA Giorgio Paga NO Faccia d' Angelo Danilo Quinto Primo a ri pijateve er Felice CA PUZZONE mafia Brenta PO Maniero Tevere Giamberto Cuzzolin Amoco Cremona Bollore BALI Gheddafi Qhadhafy Gela Tamoil Pavia Felice Genova Marsala MALI Mantova Marsiglia Manhattan Marrakech ENI Manama Malaysia Aramco Cedri LOGGE Tagikistan Dushanbe' “ Ceceni “ Huj Hujguri Yemen Paki Liguri Bologna NOM NWO Afgha Bangla mondiale NERO Ordine Nuovo Bambini di Dio Children of God PREVITI PERESITI HOFJUDEN “ Ebrei” di corte veeeri cortigiani Peres Mosè Burg : Ebrei capovolti fplp Dresda Gradoli Strasse MORO via Montalcini Children of God Meyssan Hubbard LaRouche MeysHubLarou dell’ Utri Scemology Habash Roche Cliniche Santa Rita San AR Raffaele Massimo Tartaglia non balbetta più TACE sasso in bocca FSB KGB orolitosi litorosi putinieri PUTIN boss Colombia Narcos Maduro : CFR Sindacato Zar FARAONI Sultani GAZA fabbrica KZR Kamikaze Zombie Robot “ Ceceni “ estremisti scusa ideale X massacrare ogni Cecenia e donare ulteriori vita e giri di viti a garrota GESTAPO OVRA OKRANA man OVRA da Russie BOCCONI università Cuore del MAS SACRO decima MAS Junio Valerio Borgia Villa Borghese Triste la veeera congiura giudaico pluto massoni co coco comunista . Pirati Stanley JP Morgan Peresiti PERES HOFJUDEN veeri cortigiani " Ebrei " capovolti . ERDO GAN GANAV Duvalier JP MORGAN Stanley Ganavìm Illuminati Nephilìm vampironi ladri glocal CFR UBS Hitler Bank WEISSKREDIT  Haiti HABASH Zombie Sultani OTTO mani mille piedi VOGEL Moni Money Moon Ovadia HOFJUDEN Ebrei di corte cortigiani veeri Ebrei capovolti Hamas satori FPLP ARAFAT tori Abu Mazzetten Lerner Gad GIRONDA PRINCIPI BARONI delle Chiaje Chiuse Staiti GLADIO ATTORI Ebraismo capovolto MOR GAN AV MOON FO NASRALLAH OVADIA CAPUCCI Caccola |_ 

| Il partito anti proibizionista è Radicale Panino Impannellato Emmarco ROSA PUGNO Glocal Galattico . Caro Roberto Saviano , invece di andare in Austria o in Australia vieni con noi PRTTMV Partito Radicale Trans nazionale Trans partito Minga Viulent ! Vieni con noi e con Emma Bonino la TRIvoluzionaria Pasionaria mette il naso in ogni mafia e la manda gambe all‘ aria . MMD Matteo Messina Denaro è mozzo a bordo Bollore Rio Mare Flotta Calta Girijna Azzurra Casini Bellavista Pierferdi Pico Ciarra Gest Ronzi Firmigoni Ammiraglia SKAGERRAK yacht privato di Adolf Hitler sempre filo diretto Aleppo LONDONISTAN Damasco Akhras Muhammad padre di Asma e suocero di Bashar Assad Siria ASSAD anata . Muhammad Al Akhras Assad cardiologo a Londra Akhras Assad è capo banche UBS MORGAN CFR Carnegie Ford Rockefeller Citibak mafia dei banca rottieri NOM NWO nazimao CFR Comunisti Fascisti Razzisti : Molotov Ribbentrop Hitler Stalin comuscisti came ragni la mafia Assiro Babila del Globo PLADRONA . BBB 666 Bashar Bashir Blair BILDERBERG . Tony Blair è mendicante TOP alla corte di Al AKHRAS TOP elemosiniere MPS Monte Paschi Siena GLOCAL Max D’ Ulema Veltrusconi Renzusconi putinieri VELTRI Cornelio Elio Codreanu Habash ex sindaco di Pavia boss Mala NDRINA . CFR Camorra FSB RAEL CFR ISM BBB Sudanizza Libanizza il GLOBO . Buona Pasqua Ciaolom ! DA TERRA DEI FUOCHI A TERRA DEI CUOCHI : le risorse destinate a METRO troglo TAV ( tipo € 600 milioni X paleo metro polpi pi OVRA p2 tana Napoli - Capodichino ) invece siano usate per realizzare LEVI tazione MagLEV magnetica + sicura e eco logica / nomica . Dopo assemblee Napoli Roma Torino Toronto . . . il ri acceso amore fra Bernardini Mario e sua figlia Rita Staderini mobilita Commi LiTonti TransNazionali : a milioni fan propria AZZZIONE racco mand | | www.PerLaGrandeNapoli.org |
 | e si mobilitano per proporre la TRI voluzione anche alle passeggiate PER ROMA e Pasqua Liberazione Tunicilia 25 APRILE – XX Settembre 2015 

B ” H - a casa nostra VOGLIAMO pure le armi dalla Siria Assadanata noi Berga Femmine e Berga Maschi trasformar sappiamo spade in vomeri carri da guerra in aratri ; fecce in oro Yes JUST in MY Yard . Caro Presidente della Repubblica ON Prof |Sergio.Mattarella @ Quirinale.it | Presidenza.Repubblica @ Quirinale.it | Cari con Cittadini , MOLCA Movim Lotta contro anti semit ISM esorta tutti a trans mettere a Bruxelles LIBERA SCIENZA & Galassia proposta AZZZIONE racco Manda .  Grazie X tua firma a petizione CAPOVOLGI ONU . Ciaolom ! Ho lanciata la petizione | YES JUST IN MY YARD : VOJO in casa mia scorie anche ATOM dal Mondo Todo Tondo | ecco TRI voluzione Napoli AZZZIONE racco Manda : “ Ai cittadini anti mafia : Capovolgi Onan ISM ONU grazie X TUE cene a NUNISMO democrazia glocal “ e urge tuo ajuto per diffonderla . Puoi prenderti 30 secondi per firmare ? Ecco il link Ciao , ciaolòm !  Ho firmata la petizione
 
  " ValentinaDOTstellaATAssociazioneLucaCoscioniDOTit: TRI voluzione TRI boom w NUNISMO Artsenu Democrazia GLOCAL "  e vorrei chiederti di aiutarci aggiungendo il tuo nome . Il nostro obiettivo è raggiungere 100 firme e abbiamo bisogno del tuo sostegno .  Puoi saperne di più e leggere la petizione qui :


| Grazie ! FrancoLeviATtiscaliDOTit | da | http://LeviMolca.WordPress.Com | a : Premio @ NPWJ.Org | PROPONGO Premio No Peace with out Justice NIENTE PACE SANZA GIUSTIZIA a CHAMISH Barry Giornalista ISRAEL grasssie ! vs JAL MOLCA FrancoLevi @ Tiscali.it - W TRI voluzione TRI boom Artsenu NUNISMO Democrazia Glocal ROSA nel pugno Era Ora . W Chamish MATTEOTTI  ! M MeysHubLarou Meyssan Hubbard LaRouche PERES mafia CFR antisemit ISM Akhras Assad Rael BAAL m5s STIDDE | Carla Del Ponte boss della MAFIA| Elio Veltri ex sindaco di PAVIA boss della MALA NDRINA da | FrancoLevi @ Tiscali.it |  http://LeviMolca.WordPress.Com  | TRI boom TRI volu Zion anti mafia anti crisi RRR Rinascimento Risorgimento R Eden TZION Resistenza usciamo dalla CRISI nuovi sbarchi TUNICILIA TRI boom TRI volu Zionne faraone in pensione come da AZIONE RACCO MANDA Ergife Congresso e Comitatone RI Radicali I TAL YAni esorta tutti i compagni commilitonti di ogni pasta ordine casta grado a sollecitare le  istituzioni ; i sindacati ( Confindustria inclusa ) e tutte le forze politiche onde ottenerne la sinergia per realizzare l' uscita dalla crisi con TRI boom TRI voluzione nuovi sbarchi in TUNICILIA in Tunisia e in ERICE TRAPANI CCSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana HQ @ ccSEM.infn.it onde attuare la TRI VOLU ZIONE : caleido scopio di concretone proposte anzi Tanzi chè proteste con cretine anche in vista del Congresso PRTTMV Partito Radicale Trans nazionale Trans partito MINGA VIULENT Rosa Nel Pugno GLOCAL . PROPOSTE atte a mandare in pensione mafia ogni Capone CANNONE Faraone dittatore duce boss ; e a celebrare Pasqua 25 Aprile - XX Settembre 2015 la breccia di Porta Pia e la LIBERAZIONE in Sicilia Erice Trapani Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana ccsEM USCITA ESODO con Egitto da Egitto ERA ORA FINE ERA FARAONI fine scacciata degli Ebrei dal Sud I TAL YA  ( 1510 ) finalmente dopo 505 anni : W RRR Rinascimento Risorgimento Resistenza Gheullah R EDEN TZION a : ILLMA DOTTSSA Francesca Ferrandino PREFETTO di BERGAMO | a :Prefettura.Bergamo @ Interno.it | 24121 BG via Torquato Tasso 8 fx 035276666 ph 035276111 a : COSE Centro Orobico Studj Ebraici :  TripsOutArt @ Yahoo.com ; Laura.Sertori @ Yahoo.Com ; Ecco menù :
 
1 ) REFLUOPETROLIO di HAR Husserl Andrea Rossi HALTER NATIV a discariche vermo valori zzatori inceneritori : trans forma rifiuti in idrocarburi . Bastano ecoballe di Campania per dare a tutta  I TAL YA idrocarburi per 3 anni almeno ;
2 ) LEVI tazione magnetica / MagLEV alternativa a TAV , autostrade , metro politane , aeroplani . . . consente di collegare Lisbona con Vladivostok , Sicilia con CRETA , Gennargentu Gibilterra Gela Gerba Gerusalemme ; Helsinki Haifa con Hobart Honolulu Hiroshima SANZA sbudellar terreni monti foreste  .
 ( 3 ) La F5 fabbrica di E CAT Narghilè F4 Fiaschi Frascati Fusione Fredda , HALTER NATIV al paleo troglo nucleare . Fornisce ottima energia pulita a buon prezzo E PURE può eliminare le scorie nucleari ( 4 ) SOLAR SPRAY micro PANNELLA : Halter Nativ ai paleo troglo pannelli   ( 5 LE piccole aeroturbine da cortile , e i KITEGEN Sequoja Aquiloni Massimo Ippolito Grifo , iper eolico da stratosfera , HALTER NATIV ai mostri Tera Torri Eoliche ECOCIDE
( 6 ) i veicoli velivoli e natanti ROBOT a prova di ubriachi e matti al volante : guidati da computer sensori satelliti già collaudati ( e NON soltanto in Giappone ) anche su percorsi NON predefiniti . NON sono più pericolosi al volante manco i piloti pazzi o ubriachi nè pure le donne . ( 7 ) La Glocal Democrazia SEMI SEMI Semi elettiva e Semi estrattiva.Chi non la fa anti semita è . A ogni livello : zona , provincia nazionale regionale trans continentale . . . i rappresentanti del popolo saranno ELETTI col metodo uninominale sassone anglo mono turno E AFFIANCATI da cittadine/i altrettanti SORTEGGIATI dalle liste elettorali : LISTE ELETTORALI sono NON liste di candidati bensì elenchi dei cittadini elettori aventi diritto di votare ( elettorato attivo ELETTORI ) . Sorteggiate / i nel modo più CASU ale possibile fra tutte / i i cittadini / e . Per i dettagli vedi il libro ordinabile su GOOGLE  TRI boom TRI voluzione DEMO RIVOLTA GIUDAICA HALTER nativ a mafia pluto glocal . . . contatto FrancoLevi @ Tiscali.it - e inoltre per esempio i FILE  ( di prossimo aggiornamento ) su | http://LeviMOLCA.WordPress.Com | Si costruisca ASAP la Nea Nea Polis Nuova Napoli a Nord del Volturno presso il confine Campania Lazio al riparo dai capricci del Vesuvio . Come 5 mila anni fa può ripetersi fra cinquemila giorni o ore Avellino  ERUZIONE . In 15 minuti può incenerire 15 milioni di Terroni . Gioja immensa pei BOSSICI : forza Vesuvio forza Etna ! Quei che LEVI tabile Massimo Fini Mondo vogliono INEVITABILE . Docet Arch Gino Bartali Aldo Loris Rossi | Paola.HazanBoccia @ GMail.com ; AldoLorisRossi @ Libero.it  | Urbanista Partenopeo : dobbiamo rottamare e ri FARE tutto quanto fu mis fatto nei 70 scorsi anni o finiamo tutti come Sardegna Abruzzo . . . W LEVI tazione MagLEV magnetica mejo de TAV ! Date retta a noi TERRONI di BERGAMO SOTTO .  Come Leoluca Orlando Luigi De Magistris MASANIELLO è socio di Elio Veltri ex sindaco di PAVIA boss ndrangheta . Mentre Ninì Di Pietro e altri ( ben li conoscono ) ne hanno prese le distanze , De Magistris Gigione benedice alleanza fra CAMMUORRA Mala NDRINA e Hamassatori e Arafattori e mafia in ispecie ucraina ; mafia Mexico e russa . Veltri appoggiato dai PUTINIERI si sente inattaccabile . Gigione stanziamento propugna € 600 milioni pro METRO Garibaldi Capodichino , e così LEGA vieppiù il Popolo a Vesuvio e Flegrei , alla mercè dei capricci SISMI , anzi TANZI chè proporre con noi nascita della NEA NEA POLIS Nuova Napoli a nord del Volturno lontana dal mostro e Terra dei Fuochi e ostacola il NUOVO : la LEVI tazione magnetica MagLEV , mejo de aerei TAV metro auto strade etc ; e blocca , come conviene a ogni mafia , REFLUOPETROLIO mejo de vermo valori zzatori . W TRI boom TRI Voluzione . Grazie x Vs firma alla petizione Salumi e caci JAL MOLCA Franco W TRI voluzione TRI boom anti TRI Crack Crack Sì  |_
 
| Caro Presidente I TAL YA | Presidenza.Repubblica @ Quirinale.it | Prof  Sergio.Mattarella @ Quirinale.it  varj Indiani residenti Europa e Asia riferiscono : i projettili estratti dai corpi dei pescatori sono INCOMPATIBILI con armi dei ns Marò . Gang Partito MAO ista triade tong CINDIA finanziata armata da extre MISTI ( attiva sopra tutto in Nepal e in India ) arrembò petroliera e pro MMD Messina Denaro Matteo Cicchitto ALTA Girijna Bella Vista Azzurro Celeste Casini Bollore Firmigoni profittò di confusioni generate da pescherecci e uccise pescatori onde guastare rapporti “ troppo buoni Delhi - Roma “ . Invano cercato nel Trapanese MMD Matteo Messina Denaro FO Cicchitto Bollore Casini Bietti Gironda Gladi Attori Habash FPLP , è mozzo su Calta Casini Girijna Bella Vista Flottiglia Azzurra “ PESCHERECCI “ ammiraglia SKAGERRAK yacht personale privato di Adolf Hitler proprietà Calta suocero di Pier Ferdi e socio di Bollore boss KLAN Marsiglia Corsari Corsica e brigate nazimao anti Sarde rossonere . Gli Azzurra Calta Girone MILITIA ARGO 16 Rosa Venti LLL Lefebvre Leone Lauro RioMare ancora pochi anni fa a voce alta si vantavano ereditati aver da Hitler sia la barca , sia tutto il resto . MMD sbarca lunario saltando giorno e notte di CALTA in barca.s OVRA tutto sono in BIZ col Guglielmo Tell . Mai fidarci delle apparenze . Mappe dicono tutto all ‘ incuntrarij , ma Berna è potenza TOP  anche marittima . Del Ponte Carla Svizzera Siria Argentina , ambasciatore CH a Buenos Aires boss mafia . MMD fino al 2011 risiedeva in Sheraton Siria (sconto era pure azionista ) hotel oggi , si dice , sbriciolato ; casse documenti desaparecidos . Marò videro petroliera accerchiata da flotilla pescherecci MESSINA elvetici ( le 666 trappole delle 666 Tripppoli ) spararono in acqua( versione marittima di sparare in aria per avvertimento ) onde consigliare Allontànati alla flotilla Mar Mara MALDA Cindia Berna Assiro Babila ( TI ) Cinese Turca MMD Matteo Messina Denaro . Ore dopo la " sparatoria “ i 2 pescatori erano sani e vivi ancora . Sparò dalla flotilla il killer . Subito dopo qualcuno da Farnesina Ambasciata Italia in India ( pareva , ma in realtà da Roma Ministero Inter NO : gli capita spesso sugli Esteri scaricare responsabilità SUE tipo deportare mamme e bimbe ) ordinò a petroliera nostra di entrare in porto facendola cascare in territorio INDIA . Projettili estratti dai poveri pescatori morti sono INCOMpatibili con le armi dei nostri : lo rivelò a Delhi alla sua barbiera la moglie d’uno dei Coroner . Sfuggì Frittata grande clangor di coperchj pentole in Asia . Dopo arresto i Marò vennero casa per solennità poi tornarono in India come promesso per non sottrarsi ai processi . Incidente di pelo matico sarebbe scoppiato se promesse avessimo violate . Nel GLOBO noi Italiani ( in galera o no ) saremmo in 777 mari di guaj se ci fossimo rimangiata la parola . Autorità INDIA Giudiziaria brutalizza tessuto spazio tempo : gira pratica a più Porti Nebbie ( Clodio Palazzaccio versione India ) e rinvia inizio del processo onde impedire verità esca con avvio processo anche dopo elezioni India Maggio 2014. Fa l’ impossibile pur di legnare Italiani ( Sonia Gandhi & Co ) . MMD  Cicchitto Casini ( presidenti Commissioni Esteri Camera e Senato P2 Aspidem InstItute ) fan saltare tavolo per salvare merende cavole e Capri quando Giulio Terzi e Emma Bonino sottolineano : pure chi ha coscienza pulita NON ha obbligo marcire in anticamere tribunali 4 anni attesa INIZIO d' un processo ( sia pur formalità breve ) . Bonino si rimboccò maniche e stava correndo in India di persona vedendo : i vice ( Staffan De Impostura e Marta Barbablù Carla Del Ponte Aspidem Institute - Draculino Draculona - sconciano Nazioni Unite specie I TAL Ya e India e Siria ) rischiano generare pericolose ulteriori tensioni e nel mortajo pestano confusioni e acqua . Per Cicchitto Matteo Messina Denaro MMD Gianni Enrico LETTA & Ciurma Casini Aspidem Institute è troppo . Sta Bonino e quel Giulio Terzi nessuno riesce a farli azzuffare : permangono amici nel comune amore pro nobile civiltà di pelo matica tradizione . Sono pure amici di Sonia Gandhi . URGE rim pasto colazione e gogo verno mangio ranza . Angelino e Federica Mogherini sono anzi Tanzi ERANO amici loro & RenZuSconi . Ma si pestano a sangue da quando Alfano poco di pelo matico se la prende col Caval LETTA Jere Silvio MMD accusandolo essersi circondato di troppi inutili idioti . Federica e Matteo Messina Denaro MMD mostro di FiRENZI si sentono di persona presi di mira . Sconti NON facciamo , siamo inflessibili , respingiamo pressioni " le parole del Ministro INDIA Difesa , ciliegiona su torta , confermano : Che c' entra Difesa Ministro India  ? Solamente c' entra qualora O siano Militari India i veri assassini dei pescatori O Militari fossero i pescatori O India Militari gli uni e gli altri fossero |_

_| Dear MOLCA Comunità Ebraica Molchita Trans Nazionale IMOLA IMOLCA INTER anti MOLOCH Radicali Sionisti , hope soon we meet again in I TAL YA and as soon as in Nuernberg PERES mafia CFR ISM is tried , let' s meet in ISRAEL . Urgent : we all must ask everybody help us have Priebke and all his Argentina PERES Carla Lefebvre Del Ponte PERON Dulles ACCOMPLICES Pacelli buried at FOSSE ARDEATINE in front of our brothers their victims . Matteotti in 1924 was murdered by CFR Sinclair because he found evidence Sinclair CFR with the oil black money was stuffing Italia Germany URSS . . . with weapons and dollars for the sake of peace and disarmament . We too are pennyless . All we know : it is rather difficult earning money by writing . Hope U all sign our petition and together with www.RetEnergie.it 'll help all of us earn some money by building TRI voluzione : in I TAL YA in Israel in the World . And meet again Barry & ECAT Gatto Einstein HAR Husserl Andrea Rossi . Writing new edition of my book Demo rivolta Giudaica HALTER nativ a congiura pluto glocal mafia new edition includes my translation of Barry 's book “ CHI ha ucciso Yitzhàk Rabìn “ . The old publisher ENA disappeared with books money everybody and everything : they were sighted near GAZA in the factory of ZKR Zombie Kamikaze Robots Hamas 5 stidde scemology Hezbollah GRILLETTO M5S ISM CFR are breeding new armies of ZKR zombie kamikaze robot , under unified COMMAND Haj Amin El Husseini Hobeyka Mukhabarat Gemayel Mourabitun ASSAD Morgan CFR Japanese Red Army ( North Korea - Iran ) Rael CFR Carnegie Ford Rockefeller MeysHubLarou Meyssan Hubbard GRIGI Larouche MeysHubLarou Nephilim ISM CFR Comunisti Fascisti Razzisti nazimao MolotovRibbentrop Hitler Stalin . Masters of ZKR robot factories in Egypt in Brazil , in Norway in Damascus & everywhere are former inmates in Italian jails : in our universities of crime such slavetraders are well trained . Amateur gangsters become highly professional crime industrialists . NILOTIC Lunatic Putin in EGYPT : Csar hopes he soon wins proxy war CHINA / RUSSIA NILE USSURI AMUR . Marek HALTER is not an enemy : he just goes into rampant raptures when ever he meets anybody speaking his POLISH Mother language . Dear Barry , hope U soon meet all of us again . Tenente Matteotti and me Franco JAL already did obtain YOU BC Chamish invited 2004 USAC Occhiobello SM Maddalena Ferrara Rovigo near Fratta Polesine Imola Imolca . Yours sincerely JAL Franco Levi MOLCA |_ 

| On THUR OCT 17th 2013 ABU MAZZETTEN met Pope Francesco : will Abbas Mahmoud find Political Asylum near Rome or in Predappio the birth place of Mussolini ? On which BANK of TEVERE ? on IOR Bank ? The self defined PEACE TALKS as usual are directed by Bollore PERES SHIracMON the PUPPETEER and by his daughter Carla Gelli Del Ponte Swiss Ambassador in Buenos Aires . ARGENTINA is the IV REICH : this is the problem . Will Giorgio Bergoglio Pope FRANCESCO speak aloud about Switzerland Argentina Syria Londonistan mafia : MORGAN anti semit ISM CFR Al Akhras Bilderberg Al Akhras Assad  ? I hope that Barry , in Israel or elsewhere , finds some friends like HAR Husserl Andrea Rossi | EON333 @ Libero.it | who can translate my book into Esperanto ; Ivrith ; Anglith , Aravith . . . Politics and religion are everywhere MAFIA is ALMOST everywhere not just in politics and in religion . Small and super powers , in particular China and Russia , are fighting each other in the World, especially in Syria and Egypt , but nobody bothers about the Ussuri Amur Tagikistan region , now even hotter than in 1970 . Even Facebook and Paypal eliminated me , after I sent Barry' s book to Saviano , a writer , a journalist , a highly respected fighter against mafia . Saviano went to Israel and asked PERES ShiRACmon a few unwelcome questions . RAEL is NOT Israel : just the opposite . Like BAAL and his prophets I PRUFETT di ball . We , our true COHANIM must be allowed to re build BETH HA MIGDASH Gerusalemme TEMPIO secondo le norme ( in Cubiti ) della Torà . La vera HALTER nativ al TEMPIO di BAAL BAALBEK . Considering RAEL as ISRAEL ; considering ISM MeysHubLarou CFR as Zionist , is like considering Romagna as Romania or Polonia as Bologna or Irlanda as Islanda , Bergamo di Sopra or Brescia as BERGAMO di Sotto ; Georgia ATLANTA as Georgia TBILISI and ATLANTA as ATALANTA .  RAEL MeysHubLarou and Co DO utter words like ELOHIM or Geova etc : they use the NAME the Name of God HA SHEM the ineffable NAME of G - D as a trap for deception . Turchino LADINO  , the language of SPAIN created by the Jews on EBRO River , is totally different from Ladino , a group of languages still used in some parts of I TAL YA and of Switzerland . | Matteotti Tenente | FigliTesla @ Alice.it | ha scritto : PROT10810/013/ab | Dear Barry , now I am unemployed . I have no rent nor salary . I understand you have costs . Now you answer to me and to JAL Franco Joseph Arturo | FrancoLevi @ Tiscali.it | specifying the price of the video and the terms of pay ment such as a IBAN , besides Paypal chamishba @ gmail.com . I don't know if JAL FRANCO LEVI MOLCA has got a paypal account . After reading your answer Franco JAL will decide to pay or not . Useful if you suggest to me an article about Pope Francesco Bergoglio from jESUI - TIC cOMP - ANY since I do not know your opinion , but I guess he is not hand some . I' ll open a blog website to be paid to write ; after they pay me , if they do , I will be able to buy information , but I will deal with scientific and historical borderland information and news , neither political nor religious . Shukhran todà rabà grazie CIAOLOM . Yours sincerely MATTEO TENAN Tenente Matteotti |_ Original From: Barry Chamish To : Tesla | FigliTesla @ Alice.it | Re : Requests from I TAL YA _ Lucky you Matteo Tenente Tesla Matteotti . I HAVE THE RABIN VIDEO . But it has to be copied at a small cost . Let me know ! Best , Barry www.barrychamish.com |_

| HALTER SKALTER by Barry Chamish | Barry @ BarryChamish.com |  Guess who’s coming to Jerusalem ? A group of 150 European Imams Priests and Rabbis to pray for peace at the Western Wall , all with the personal blessing of Francesco Bergoglio and all organized by the dastardly Marek Halter : A group of French Imams attended a general audience with Francesco on Wednesday saying they saw the Roman Catholic leader as a figure of reconciliation " We feel something strong with this pope . We the minorities need him " Hassen Chalghoumi , a Tunisian Imam in Drancy , a suburb of Paris , told AFP . Moderates should be supported.We should not be grouped with extremists who burn churches he said  . The visit was organised by Marek Halter , a French writer of Polish Jewish origin , who briefly met with the Pope during the audience in St Peter' s Square . " We have a problem to resolve ourselves . Christians had this in the Middle Ages . Political Islam is winning the upper hand " Ben Ammar said . Halter said that Pope Francis " can do what Benedict XVI never managed to do : reconcile Christianity and Islam " . The announcement is followed by a twisted bio of Halter : Marek Halter is known in the media for his commitment to peace in the Middle East . He already went to Israel and the Palestinian Territories alongside 17 Imams and leaders of Muslim organizations in France .In an unprecedented move , the delegation of Imams had gone to Yad Vashem , the Holocaust memorial in Jerusalem , where the Imams had made a short prayer . Marek Halter, for whom it is " urgent to demonize Islam " ( huh ? BC ) aims to encourage the Pope to ask Cardinal Francois to take " strong action " on his way to Jerusalem with 50 Cardinals , 50 Rabbis and 50 Imams to pray for peace before the Wailing Wall . ( With APIC / imedia ) . Allow me to remind you of what I wrote about Halter so long ago . March 1994 the newspaper Chadashot revealed a most remarkable secret of the Middle East " peace " process . A friend of Shimon Peres , the French intellectual Marek Halter , claimed in an interview that in May 1993 he delivered a letter from Peres to the Pope . Within , Peres promised to internationalize Jerusalem , granting the UN political control of the Old City of Jerusalem , and the Vatican hegemony of the holy sites within . The UN would give the PLO a capital within its new territory and East Jerusalem would become a kind of free trade zone of world diplomacy . Halter ' s claim was backed by the Italian newspaper La Stampa  which added that Arafat was apprised of the agreement and it was included in the secret clauses of the Declaration Of Principles signed September 1993 in Washington DC . March 1995 the Israeli radio Arutz Sheva was leaked a cable from the Israeli Embassy in Rome to Peres ' s Foreign Ministry in Jerusalem confirming the handover of Jerusalem to the Vatican . This cable was printed on the front page of the radical leftwing Israeli paper Haaretz two days later . A scandal erupted and numerous Rabbis who had invited Peres for Passover services cancelled their invitations in protest of his treachery . Peres reacted by claiming that the cable was real but that someone had whited out the word " not " . The cable really said that Israel would " not " hand Jerusalem over to the Holy Pontiff . . . Peres ' s partner in crime , and the real founder of the Oslo Accord , Yossi Beilin , coordinated his PLO policy with the Vatican . Check the timing ; at the same moment that he was finalling an accord with the PLO he was negotiating an agreement for Vatican recognition of Israel .This eventually led to : The Covenant Between the Pope and PLO Leader Yasser Arafat . On 15th February 2000 in SCV Stato Città Vaticano the Pope and the leader of the PLO terrorist organisation Yasser Arafat signed a covenant against the G-D and the people of Israel - Jerusalem . According to this agreement Jerusalem should be an international city based on inter national resolutions and an international guarantee . ( The UN decided on more than one occasion that Jerusalem should be an Inter national city ) . They also decided that any step or activity taken by Israel to change this position of Jerusalem “ is against the law “. The agreement also recognises a " Palestinian " state in the land of Israel and agrees on cooperation between the Vatican and the PLO . The Vatican SCV committed itself to assist the so called " Palestinians " . Authorities in the Vatican explained : " the agreement paves the way to establish full diplomatic relations " . To summarize real history : In September , 1993 in MAINE at Kennebunkport outgoing American President George Bush ordered incoming Israeli Premier Rabìn to start negotiations to bring the PLO to Israel in the name of peace knowing it instead would usher in an era of terrorism .Rabìn despised his Foreign Minister Shimon Peres , so assigned the " diplomatic " task to Deputy Foreign Minister Yossi Beilin behind Peres ' back . Beilin sent two wacky Tel Aviv " idealists " Yair Hirshfeld and Pundak to Oslo to negotiate the Oslo " peace accord " . I got the ugly scoop of Oslo from Ron Pundak . Peres found out about their mission and his exclusion in spring 1993 . Knowing this Oslo peace was the only game in town , he sent Halter to the Pope with a letter offering Jerusalem as a prize for insinuating the Vatican in the " peace process " . November 1993 the Oslo accord was signed , adjudic ated by Beilin . Two weeks later , December 1993 the Vatican Accord recognizing Israel , adjudicated by Beilin , was signed . VATICAN and Oslo were the one and the same " peace accords " . What did the Vatican have on Israel to be invited to the " peace " channel ? Let us begin with their smuggling of over 100 000 nazis , hidden in their monasteries , to new homes abroad , far from the risk of prosecution . Combine this with the disgusting fact that in Israel ' s long history it has convicted just ONE nazi in its courts . That is the formula for deep blackmail .  How did Vatican spy , then President Peres , react to the " peace " ? 

" Peres wants to yield sites to Vatican "

 President Shimon Peres is willing to hand over sovereignty of key Christian holy sites to the Vatican , a suggestion that was reportedly opposed by Interior Minister Eli Yishai and that has ruffled feathers among other senior government officials , Army Radio reported on Monday . According to the radio report , the President is exerting pressure on the government to give up sovereignty over six sites , including the Church of the Annunciation in Nazareth , on Mount Zion the Coenaculum , Gethsemane on the Mount of Olives in Jerusalem and the Church of the Multiplication on the Kinneret . Peres has offered the Vatican hegemony over 41 sites in Israel 23 of which are in Jerusalem . And after all these interminable years , Marek Halter is back plotting with the Pope , and you can be sure , as before , because Peres asked him to -_ end - Chamish – *** Talk about divine coincidences . Film producer Steve Stavro just called to tell me 25 copies of his powerful 3 hour DVD on Vatican diplomacy , with me as a core interviewee , are being sent to me . The first 25 readers with the best offers , will get a signed copy. Write to me  . My latest book is The Stinger Not The Stung
 | http://www.lulu.com/shop/barry-chamish/the-stinger-not-the-stung-israels-not-so-civil-war/paperback/product-20554733.html?showPreview=true | And if you saw and liked then you can start with : Bye Bye Gaza | http://www.lulu.com/content/575116 | Then work your way through the rest . You might enjoy my exclusive e-mail list . I keep you informed of all hidden , obscure news for a minor cost . My readers swear by the service . Get on for a free month by writing me at |
 Chamish @ netvision.net.il | Chamish @ NetMedia.net.it | After that if you liked it . . . you pay a bit . And if you believe , at long last , that I am the only writer telling close to the whole truth , it ' s time to say so with a contribution ! Barry Chamish POB 840157 USA Saint Augustine , FL 32080 Paypal chamishba @ gmail.com | Hear my radio show : http://www.libertyarchives.com/ My Rabin lecture in Hebrew : Some people ,  I ' m told , had to copy and paste this to open it :  
| http://www.youtube.com/watch?v=wOYpkCP1WNM  | Figlitesla @ alice.it | wrote : PROT N 10810/013/ab Dear Dr Barry Chamish I am MATTEO TENAN from I TAL YA .
I keep in touch with JAL Franco Levi MOLCA . On 2013 6th April in Milan NO , I spoke on Church Square Piazza del Duomo , at a demonstration against NOM NWO New World Order Nuovo Ordine Mondiale organized by RIPRENDIAMOCI IL PIANETA ( Let's get back our Planet in Italian ) grassroot Comittee against illuminati & bad aliens ) . U can find me in this video |   http://www.youtube.com/watch?v=gHzFJMSyc0A   |  ( U see lots of white hair , but it' s me ) . Now , dear Barry , I am working on the new book by JAL MOLCA Franco Levi  TRI boom TRI voluzione Demo rivolta Giudaica HALTER nativ a congiura pluto glocal mafia : Judaic people uprising . JAL Franco is still writing . He needs some piece of information to go ahead . For instance have you got the footage in which Rabìn Yitzhàk enters into the car on his own legs ? Did he open the rear door on the left or on the right side of the car ? Can you send to me or share the file video of that footage ? I learnt about Shai Agassi , that has been shut down . Do you know him and his dream of electric car with battery swap ? Did he get the idea from wife swapping ? Joke aparts in Italy the politicians are MAFIA shits as usual . HAR Husserl Andrea Rossi , an old friend of JAL MOLCA FRANCO LEVI 's , can' t sell his E-Cat generator Energy catalyst NARGHILE' because , critics say , of high level of electro magnet ism and non ionization emissions ( I suspected it was not completely safe ) .However I met an unknown inventor . He implemented a new kind of free energy device based on Earth rotation . I saw it directely with my eyes : it works , no trick . DO you have any message from Israel that you want to be translated into Italian or French or Spanish or some of your article on rense.com ?I can do good translation and spread it on Internet . You can send your article / editorials / advertising to | figlitesla @ Alice.it | Best greetings grasssie Ciaolom ! Tenente Matteotti MATTEO TENAN Fratta Polesine ROVIGO BOLOGNA FERRARA Parma IMOLCA VENEXIA MODENA Soragna Fiorenzuola d' Arda Busseto Cortemaggiore | a | Premio @ NPWJ.Org | PROPONGO Premio No Peace with out Justice NIENTE PACE SANZA GIUSTIZIA a BARRY CHAMISH Giornalista ISRAEL grazie ! JAL MOLCA FrancoLevi @ Tiscali.it TRI voluzione TRI boom Artsenu NUNISMO Glocal Democrazia Era Ora ROSA PUGNO | Caro Zetta , cari Piombo TORTORA Malachiti Molchiti , spero proponiate questo a Tortora etc onde lanciarlo come una delle mozioni PRTTMV Rosa Nel Pugno Glocal TRI boom ARTSENU TRI voluzione . Diffondere potete urbi et orbi dettagli  bozza Demo rivolta Giudaica Una copia ancora in Sede ; lavori fervono prossima edizione aggiornata e non cor Riotta ; attendiamo consulenze postille collaborazioni commenti di bravi grafici anche perchè si LEVI segatura ai LEVI . Grasssie Ciaolòm . PS speriamo diffondiate mannaggio ai TORTORA y a todos speranza presto diventi particolare Mozione o parte di EMOZIONE GENERALE in vista CIN CIN cincontri prossimi TORTORA a Bruxelles e ovunque . Anche dalla Maritsì bacioni OSSEQUI  . NB SI FACCIA L' IMPOSSIBILE perchè Priebke & complici siano sepolti alle ARDEATINE di fronte ai martiri , nostri fratelli , loro vittime : così visitatori potran documentarsi con tombe libri filmati etc Vs affmo JAL Franco Joseph Arturo Levi Molca A | Claudio.Barazzetta @ GMail.com | & Ciurma _ KO mafia TAV scorie ! W HAR Fusione Fredda F5 ECAT Refluo petrolio elimina scorie anche nucleari W magnetica LEVI tazione MagLev mejo de TAV w TRI voluzione LEVI tabile Massimo Fini Mondo DEMO rivolta Giudaica HALTER nativ a congiura pluto global mafia appunti (S) PARSI YES just in my yard voglio a casa mia cacca anche ATOM da tutto il GLOBO  -  ShiRACmon PERES assassinò RABIN MORO TOBAGI 3 KENNEDY 3  | _ 
  
_| NON sempre quanto appare è quanto pulsa dentro la realtà  (  BIANCA Garavelli  “ L ' oscurità degli angeli “ ) |_
| . . . opera imperniata sul contrasto fra l' essere profondo e la apparenza nell ' àmbito della umana personalità Mario Costa Cardol :
da Pirandello ' ' Berecche e la guerra ' ' a Chamish Barry in '' Chi ha ucciso Yitzhak Rabìn ' '  | da FrancoLevi @ Tiscali.it | CiteMOLCA @ PECimprese.it  | http://LeviMOLCA.WordPress.Com   Grazie X tua firma alla petizione CAPOVOLGI ONU . . .  Ciao , ciaolòm !  Ho firmata la petizione  " ValentinaDOTstellaATAssociazioneLucaCoscioniDOTit : TRI voluzione TRI boom w NUNISMO Artsenu Democrazia GLOCAL  " e vorrei chiederti di aiutarci aggiungendo il tuo nome . Nostro obiettivo è raggiungere 100 firme e abbiamo bisogno del tuo sostegno Puoi saperne di più e leggere la petizione qui : |


| Grazie ! FrancoLeviATtiscaliDOTit | Claudio.Barazzetta @ GMail.com ha scritto : Buongiorno JAL Franco Levi MOLCA Ti ricordo hai serata a disposizione per parlarci dei tuoi argomenti a Tortora ARETS . Indica di che vuoi parlarci onde pubblicizzar sui siti A PRESTO Buona giornata . Zetta Segretario Enzo Tortora - Radicali Milano Comitato Nazionale di Radicali Italiani +39 3929727566  RadicaliMilano @ GMail.com ; info @ RadicaliMilano.it EMOZIONE GENERALE mozione Particolare Stanzani Zevi TECNOLOGIE TERAPIE proposta PRO CONGRESSO Scienza LIBERA 25 Aprile - 20 Settembre 2015 da Molca Movimento lotta contro antisemit ISM - Chianciano - Bruxelles - Gerba Orvieto – Roma - Gerusalemme - Erice . MOLCA Mondo Ottenga Luca Coscioni Atleta facciam BRECCIA nella em PIA PORTA di quei che LEVI tabile Massimo FINI MONDO vogliono inevitabile - Usciamo con EGITTO dall' EGITTO dalla era dei FARAONI schiavisti W TECNOLOGIE TERAPIE LIBERA SCIENZA liberiamo i MEUCCI di ogni tempo e luogo E mozione Buona Pasqua Tunicilia 2015 TRI boom TRI voluzione . A : www.CalabriaRadicale.it | BSegre @ Yahoo.it | SegreteriaGenerale @ wwf.it |
Marco.Marchese1970 @ GMail.Com | WWW.AltroConsumo.it | StudioLegale @ StudioPisapia.it | studio @ FabioStrazzeri.191.it | Mario.Monti @ Senato.it | info @ PartitoRadicale.Org | MarinaBeverly @ Yahoo.Com | Notizie.Radicali @ Radicali.it | IoAscolto @ RadioRadicale.it . . .  Possiamo smaltire MAFIA e scorie ANCHE NUCLEARI eco balle E paleo pseudo democrazia ONU Onan ISM . . . i diversamente onesti . Ecco ARTSENU TRIVOLUZIONE ! Caro Architetto buona lettura . Bello far conoscere a tutti ste inform azzzioni . Sono vekkio ( n 1944 ) giornalista profes SIONISTA in pensione e sempre più ( c ) attivo . Presto CIN CIN contriamo. YES JUST IN MY YARD . Voglio le SCORIE NUCLEARI le eco balle e Impianti HAR Husserl Andrea ROSSI REFLUO PETROLIO a casa mia fra MILAN NO e Bergamo . Urge far sapere : nuovi Sbarchi SICILIA dalla mia natia Città dei Mille BERGAMO di Sotto . QUESTA E' LA NUOVA LINEA DEL PIAVE . Esortiamo tutti a scrivere a Zichichi Fermi Majorana Sciascia | HQ @ ccSEM.infn.it | www.CCSEM.infn.it  Galileo Galilei - Enrico Fermi via Guarnotta 26 i 91016 ERICE Trapani Sicilia I TAL YA ph +39 0923 869133 fx +39 0923 869226 Centro sismico ALBERTO GABRIELE ccSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana | a : ARCHITETTI  Luca.Zevi @ Tiscali.it | AldoLorisRossi @ Libero.it | AssembleaChianciano @ Radicali.it | . . . onde esortar tutti a realizzare NUOVI SBARCHI a Erice per uscire con LIBIA SIRIA EGITTO GLOBO da EGITTO ( dalla era dei FARAONI ) onde svolgere le TRE SCHOLE ( 1 ) Schola Rinnovabili Creta ( 2 )  Schola Luca Coscioni Libera Scienza ( 3 ) Schola MAJORANA |  da BETAR BERGAMO COSE MOSAICO NORMANDIA città dei MILLE via QUARTO PISA NAPOLI collaborazione con CRETA PISA & con www.retenergie.it Grazie a tutti per le Cene a ERA ONLUS pro TRIVOLUZIONE ARTSENU | http://LeviMolca.WordPress.Com |_

| Sopra Bergamo Normandia brilla 600 m su livello mare VALGOGLIO ridente Comune 2 mila abitanti . Sopra Valgoglio 2000 METRI S L M risplende NOVAZZA frazione 600 abitanti . Sopra Novazza dalla Caverna  piangente di Alì Babà si estraeva U RAGNO e QUARANTA PLADRONI vermi sedicenti VERDI PRETESERO tenebra . Caverna è pakkia per mafia topi scarafoni muffe VERMI . Caverna può contenere NUCLEARI SCORIE del GLOBO TONDO TODO . Scorie possono essere stipate IVI : D - O fe' la caverna schermata da ogni radiazione in uscita e in entrata . Ogni giorno si potrà portare un cucchiajo di scorie a valle nella ridente Caniana Università Sotto Bergamo . Sulla scrivania COSE del Prof Emilio Kato Speedy Kovsky | EmilioSpedicato @ GMail.com | un ECAT F5 Fiaschi Frascati Fusione Fredda Gatto EINSTEIN narghilè può smaltir le robacce . Recente Schola Majorana presentò pure TING S. C. USA CINA Nobel Fisica 1976 . TING dimostra : ESISTE l' Impensabile ; esiste l' Incredibile ; ESISTE l' Impossibile . Possiamo smaltire mafia crisi scorie ANCHE ATOM ; eco balle ; la paleo pseudo democrazia Onan ISM tipo NU nazioni unite unte vunciune . Ecco ARTSENU TRI VOLUZIONE  A : | Luigi.Compagna @ Senato.it | Angelo Gaggiotti 347 5814 610 | Ecograffi @ GMail.com ;| info @ BBFranca.it | Gaggiotti.Architetto @ Libero.it | Paolo.Rappuoli @ Camera.it | Luigi.Manconi @ Senato.it ; www.Reginald-AUI.it : | BLANCA Torino Caracas | BricenoAUIairesVEN @ GMAIL.com | ; ph +39 3331224200 Teatro | Reginald-AUI @ Libero.it | ph +39 011 710139 ; 3337458504 | PerLaGrandeNapoli @ GMail.com | Viviani Gaudioso Mazzotta & Ciurma : Racco mand Azione da MOLCA a | FrancyCasi64 @ Alice.it | Napoliebraica @ Gmail.com |
 | ioascolto @ radioradicale.it | NapoliEbraica @ GMail.com | EmilioSpedicato @ GMail.com | SABAS Shlomo Argeo Tevà Basevi Magi Bergamo Gerusalemme NAPOLI | MarcoSabaIT @ GMail.com ; TripsOutArt @ Yahoo.com cell 3382152533 Laura.Sertori @ Yahoo.com ; I TAL YA MOSAICO COSE Centro Orobico Studj Ebraici via dei Caniana 4 i 24121 BG Bergamo di Sotto Istituto Studj Resistenza Amici Europa Libera ISRAEL | LVANTINI @ Libero.it | | MajorX @libero.it | Elena.Bottillo @ Arin.Na.it | Ino.Iselli @ Libero.it | HAR Husserl Andrea Rossi EON333 @ Libero.it | Paolo.Perucchini @ Eco.Bg.it | Giorgio.Gandola @ Eco.Bg.it | Paolo.Perucchini @ GMAIL.com | Negri @ Assogiornalisti.it | AldoLorisRossi @ Libero.it | Eyal-M @ AmiciDISRAELE.Org | B “ H _ ERA ORA Ai commilitonti Haverìm compagni dell` Urbe dell` Orbe delle OROBIE del VESUVIO di TZIONNE Trans Nazionali e del BORGO azzzione raccomanda W ARTSENU TRI VOLUZIONE HAR REFLUO PETROLIO F5 fabbrica di F4 E CAT narghilè anti vermo valori zzatori W ECAT F5 Fiaschi Frascati Fusione Fredda TRI boom TRI VOLUZIONE Capovolgi JJJ TRIADE TONG CINGOLI QAEDA TONG triade J J J Jesurum Jarach Janichi Cingoli Onan ISM CFR ONU ROCHE Meyssan Hubbard LaRouche MEYSHUBLAROU .w nobile NUNISMO demo crazia glocal . Franco JAL Joseph Arturo Levi segretario di MOSAICO COSE Centro Orobico Studj Ebraici Segretario di Artsenu ASSOCIAZ Radicali Tzionisti pro Sufficienza Economica delle NU Nazioni Unite segretario dei MOLCA Movim Lotta contro antisemit ISM CFR ; Movimento Lotta alle ceneri ambientali . . . MOLCA Mondo Ottenga Luca Coscioni Atleta raccomanda di convocare al più presto i commilitonti compagni INTER Trans Nazionali onde favorire la TRI VOLUZIONE  : caleidoscopio di proposte con cretone anzi Tanzi che proteste con cretine . PROPOSTE atte a mandare in pensione mafia ISM CFR ogni Capone CANNONE duce boss Faraone dittatore ; e a celebrare BRECCIA NELLA EM PIA PORTA DELLA TENEBRA . W 25 Aprile - XX Settembre 2015 Liberazione in Sicilia Erice Trapani ccSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana USCITA con l‘ Egitto da Egitto FINE ERA FARAONI fine della scacciata degli Ebrei dal Sud I TAL YA ( 1510 ) finalmente dopo 505 anni : RRR R EDEN TZION Gheullah ; Rinascimento Risorgimento Resistenza : Stop ONU Onan ISM CFR basta seghe si LEVI segatura ai LEVI | W NUNISMO democrazia GLOCAL Era Ora Artsenu TRIvoluzione . Grazie Franco buon viaggio presto CIN CIN ci incontriamo Da | MinaWelby @ GMail.com | SchettW @ Libero.it | Ale.Massari @ gmail.com | A : FrancoLevi @ tiscali.it

www.radicali.it/contenuto / |usciamo dalla crisi TRI boom TRI voluzione anti mafia FARAONE in pensione - ricevuto tutto grazie ! Alessandro | RACCO Mand Generale Azzzione USCIAMO DALLA CRISI sbarchi nuovi in Tuni Cilia dalla mia natia città dei MILLE Bergamo di Sotto BETAR . TRI voluzione TRI boom W antimafia IN pensione cannone faraone CAPONE  a | Bernardini.Rita @ GMail.Com | Mario @ Staderini.it | MA.FarinaCoscioni @ GMail.com | Valerio.Federico @ GMail.com | info @ radicali.it | HQ @ ccSEM.infn.it | Falconio @ Radioradicale.it ; MarcoMaria.Freddi @ LiberamenteRadicale.it | | RadicaliOnLine @ Gmail.com | Segretario.Radicali @ Radicali.it | MicheleDeLucia.Radicali @ GMail.com | Redazione @ RadioRadicale.it | AnnalisaChirico.86 @ GMail.com ; PerLaGrandeNapoli @ Gmail.com |

TRI boom TRI voluzione anti mafia anti crisi RRR Rinascimento R Eden Tzion Risorgimento Resistenza usciamo dalla CRISI nuovi sbarchi TUNICILIA TRI boom TRI volu Zion faraone in pensione come da AZZZIONE RACCOMAND Congresso ERGIFEPOLI e Comitatone RI Radicali I TAL YAni esorta tutti i commilitonti compagni haverìm di ogni pasta casta ordine grado a sollecitare le istituzioni ; i sindacati ( inclusa Confindustria ) e le forze politiche tutte onde ottenerne la sinergia per realizzare l' uscita dalla crisi con TRI boom - TRI voluzione nuovi sbarchi in TUNICILIA in Tunisia e a ERICE TRAPANI CCSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana onde attuare la TRI VOLU ZIONNE : caleidoscopio di proposte concretone anzi Tanzi chè proteste con cretine anche in vista del Congresso PRTTMV Partito Radicale Trans nazionale Trans partito MINGA VIULENT Rosa Nel Pugno GLOCAL . PROPOSTE atte a mandare in pensione mafia ogni Capone CANNONE Faraone dittatore duce boss ; e a celebrare Pasqua 25 Aprile - XX Settembre 2015 la breccia di Porta Pia e la LIBERAZIONE in Sicilia Trapani Erice ccSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana USCITA ESODO con Egitto da Egitto ERA ORA  FINE ERA FARAONI ,  fine scacciata degli Ebrei dal Sud I TAL YA ( 1510 ) finalmente dopo 505 anni : RRR Rinascimento Risorgimento Resistenza Gheullah R EDEN TZION : ecco il menù

 ( 1 ) HAR REFLUOPETROLIO di HAR Husserl Andrea Rossi HALTER NATIV a discariche vermo valori zzatori inceneritori trasforma rifiuti in idrocarburi . Bastano ecoballe di Campania per dare all ` I TAL YA idro carburi per 3 anni almeno ;
( 2 LEVI tazione magnetica / MagLEV alternativa a TAV , autostrade , metro politane , aerei . Consente di collegare Lisbona con Vladivostok , Sicilia con CRETA , Gela con Gerba Gibilterra Gennargentu Gerusalemme ; Helsinki con Hobart Haifa Honolulu Hiroshima SANZA sbudellar terreni monti foreste
 ( 3 ) La F5 fabbrica di E CAT Narghilè F4 Fiaschi Frascati Fusione Fredda , HALTER NATIV al paleo troglo nucleare . Fornisce ottima energia pulita a buon prezzo E PURE può eliminare le scorie nucleari   ( 4 ) SOLAR SPRAY micro PANNELLA Halter Nativ ai paleo troglo pannelli 
( 5 ) LE piccole aeroturbine da cortile , e i KITEGEN Sequoja Aquiloni Massimo Ippolito Grifo , iper eolico da stratosfera , HALTER NATIV ai mostri Tera Torri Eoliche ECOCIDE ;
 6 ) i veicoli , velivoli e natanti ROBOT a prova di ubriachi e matti al volante : guidati da computer sensori satelliti radar già collaudati ( e NON soltanto in Giappone ) anche su percorsi NON predefiniti . NON sono più pericolosi al volante manco i piloti pazzi o ubriachi nè pure le donne ;
7 ) La Glocal Democrazia SEMI SEMI Semi elettiva e Semi estrattiva . Chi non la fa anti semita è . A ogni livello : locale , provinciale regionale rionale , nazionale , trans continentale i rappresen tanti del popolo saranno ELETTI col metodo uni nominale anglo sassone mono turno E AFFIANCATI da cittadine / i altrettanti SORTEGGIATI dalle liste elettorali : Le LISTE ELETTORALI sono NON liste di candidati bensì elenchi dei cittadini aventi diritto di votare ( elettori elettorato attivo ) . Sorteggiate / i nel modo più CASU ale possibile fra tutte / i i cittadini / e . Per i dettagli vedi il libro ordinabile su GOOGLE " DEMO RIVOLTA GIUDAICA HALTER nativ a mafia pluto glocal . . . "   contatto FrancoLevi @ Tiscali.it | e inoltre per esempio i FILE ( di aggiornamento prossimo  ) su  | http:// LeviMOLCA.WordPress.Com |

| Nato 1952 in Canada Manitoba a Winnipeg , reporter e scrittore precoce di successo , Barry Chamish nel 1973 vide foto degli Israeliani uccisi e catturati nella Guerra del Kippur . Corse a vivere in Israel pubblicando libri e la newsletter '' I . I . '' Israel Inside . Per I TAL YA è proprio un nuovo autore Ma '' Chi ha ucciso Yitzhàk Rabìn '' 
e altre opere di B.C. escono in decine di Paesi in Ivrìth ( Ebraico ) e in tante lingue . Il Film girato dal “ dilettante “ Kempler(NON è dilettante e lesto sparisce )  dimostra corroborato da testimoni oculari tosto suicidati : Rabìn era manifestamente ILLESO dopo gli “spari “ A SALVE di Amìr al famigerato " Comizio per la Pace " Tel Aviv 4 Novembre 1995 . La registrazione , per quanto manipolata , mostra chiara la porta dietro Dx della “ vuota “ ( ! ) Cadillac di Rabìn mentre vien chiusa dall' interno ANTE il Premier sia ferito e spinto a bordo : così racconta Yoràm Rùbin gorilla ma Rabìn salta in auto con le sue gambe e proprio Yoràm Rùbin gli spara in auto DUE pallottole a bruciapelo ai lati della spina dorsale . Che accade durante la “ corsa “ alla Ichilov ? La Clinica Ichilov dista km 1 soltanto ma la corsa dura minuti 9 . Diceva il certificato di morte : Rabìn fu colpito mortalmente al torace e la spina dorsale fu frantumata . Perchè POI i medici taroccano i dati facendoli quagliare con versione politica ufficiale che conta “ Rabìn fu colpito a morte alla schiena da una certa distanza “ ? Alla Ichilov Rabìn arrivò vivo : in sala operatoria gli sparò al torace la fatal 3a pallottola Eitan HABER , altro giannizzero di PERES SHIracMON . Verità documentate ; smascherate falsità . In questa inchiesta Chamish mai querelato conferma oltre ogni possibile dubbio : CFR EBRAISMO CAPOVOLTO PERESITA MAFIA sconvolge il corso delle umane vicende . In Israel e in I TAL YA soprattutto |  “ NESSUNA PERSONA SINCERAMENTE OBIETTIVA può negarlo : Chamish fa a pezzi il falso sancito dal governo israeliano secondo cui Rabìn fu ucciso da un matto solitario : Yigàl Amìr . Sbalorditivo volume di prove messo insieme. Barry ha incisa la sua traccia nella Storia “  JOEL BAINERMAN autore del libro “ Crimes of a President “ ( Clinton )

_| copertina del libro Chi ha ucciso Yitzhàk Rabìn di ri edizione prossima in I TAL YAno | scritta sul botto : Regalo per HITLER  in Ivrìth ( Ebraico ) dal libro di Romano Rossi AnnaMarias60 @ Libero.it  '' BRIGATA EBRAICA Fronte del Senio 1945 RAVENNA IMOLCA IMOLA ''  Libri @ BacchilegaEditore.it ISBN 88 8877520 - X |_
 _| a : Premio @ NPWJ.Org | PROPONGO Premio No Peace without Justice NIENTE PACE SANZA GIUSTIZIA a BARRY CHAMISH Giornalista ISRAEL grasssie ! JAL MOLCA |
 W TRI voluzione TRI boom Artsenu NUNISMO Democrazia Glocal ROSA PUGNO Era Ora . Dear MOLCA Comunità Ebraica Molchita Trans Nazionale IMOLA IMOLCA INTER Radicali Sionisti anti MOLOCH  . Hope soon we meet again in I TAL YA and as soon as in Nuernberg  MAFIA PERES CFR ISM is tried let ' s meet in ISRAEL . Urgent : we all must ask everybody help us have Priebke and all his Argentina PERES Carla Del Ponte Lefebvre PERON Dulles Pacelli accomplices buried at FOSSE ARDEATINE in front of our brothers their victims . In 1924 Matteotti was murdered by CFR Sinclair because he Giacomo DID find evidence : Sinclair CFR with the oil black money was stuffing Italia Germany URSS . . . with weapons and dollars |

 Cara Mina vagante WELBY Wilhelmine Schett | SchettW @ Libero.it | cari amici colleghi commilitonti haverìm : con la TRI voluzione possiamo cucinare anche LE SUPPOSTE ATOMICHE e trasformarle in INTER gratori alimentari . Ma la mafia : '' NO ! '' . Carla Del Ponte è boss della mafia col socio Silvio Caval LETTA Jere Berlusconi e suo consuocero Vlad PUTIN boss Narco$ Colombia . Boss della MALA NDRINA è Elio Cornelio Codreanu Veltri ex sindaco di Pavia . IL PARTITO ANTI PROIBIZIONISTA è Radicale Impannellato EmMarco Panino ROSA PUGNO Glocal Galattico .|_

| Caro Roberto Saviano , invece di andare in Austria o in Australia vieni con noi al PRTTMV Partito Radicale Trans nazionale Trans partito Minga Viulent ! Vieni con noi e con Emma Bonino , la TRI voluzionaria Pasionaria che mette il naso in ogni mafia e la manda a gambe all ‘ aria . MMD Matteo Messina Denaro è mozzo a bordo Bollore Flotta RioMare Calta Girijna Pier Ferdinando Azzurra Bella Vista Firmigoni Casini Ammiraglia SKAGERRAK yacht privato di Adolf Hitler sempre filo diretto con ALEPPO LONDONISTAN DAMASCO Muhammad AL Akhras padre di Asma e suocero di Bashar Al Assad : Siria Assadanata . A Londra Cardiologo Muhammad Al Akhras Assad è il capo delle banche CFR Carnegie Ford Rockefeller : la mafia dei bancarottieri NOM NWO nazi mao CFR Comunisti Fascisti Razzisti : Molotov Ribbentrop Hitler Stalin comuscisti cameragni. La mafia Assiro Babila , del Globo PLADRONA . BBB 666 Bashar Bashir Blair BILDERBERG . Tony BLAIR è TOP mendicante alla corte di AKHRAS :  il TOP elemosiniere MPS Monte Paschi Siena Veltrusconi Max D’ Ulema Falsino Renzusconi GLOCAL putinieri . Buona Pasqua Ciaolom !

DA TERRA DEI FUOCHI A TERRA DEI CUOCHI le risorse destinate a METRO troglo TAV ( tipo € 600 milioni X paleo metro polpi pi OVRA p2 tana NAPOLI CAPODICHINO ) invece siano usate per realizzare LEVI tazione MagLEV magnetica + sicura e eco logica / nomica . Dopo assemblee Napoli Roma Torino Toronto . . . il ri acceso amore fra Bernardini Mario e sua figlia Rita Staderini mobilita CommiLiTonti TransNazionali A milioni fan propria AZZZIONE raccomand | www.PerLaGrandeNapoli.org | si  mobilitano per proporre la TRI voluzione anche alle passeggiate PER ROMA e Pasqua Liberazione Tunicilia   25 APRILE – XX Settembre 2015 .

B " H a casa nostra VOGLIAMO pure le armi dalla Siria Assadanata noi Berga Femmine e Berga Maschi trasformar sappiamo spade in vomeri carri da guerra in aratri fecce in oro Yes JUST in MY Yard . Caro Presidente della Repubblica ON Prof Sergio.Mattarella @ Quirinale.it ; Presidenza.Repubblica @ Quirinale.it | Cari Con cittadini MOLCA Movimento Lotta contro anti semit ISM esorta tutti a trans mettere a Bruxelles LIBERA SCIENZA & Galassia proposta AZZZIONE raccomanda grazie X tua firma a petizione CAPOVOLGI ONU . Ciaolom ! Ho lanciata petizione | YES JUST IN MY YARD : VOJO in casa mia scorie anche ATOM da Todo Mondo Tondo | ecco Napoli TRI voluzione AZZZIONE raccomanda : " Ai cittadini anti mafia : Capovolgi Onan ISM ONU grazie X TUE cene a NUNISMO democrazia glocal " URGE  tuo ajuto per diffonderla . Puoi prenderti 30 secondi per firmare ?  | Ciao , ciaolòm !  Ho firmata la petizione
  “ ValentinaDOTstellaATAssociazioneLucaCoscioniDOTit : TRI voluzione TRI boom w NUNISMO Artsenu Democrazia GLOCAL "  e vorrei chiederti di aiutarci aggiungendo il tuo nome . Il nostro obiettivo è raggiungere 100 firme e abbiamo bisogno del tuo sostegno Puoi saperne di più e leggere la petizione qui : | 


| Grazie ! FrancoLeviATtiscaliDOTit | da | http://LeviMolca.WordPress.Com a : Premio @ NPWJ.Org  | PROPONGO Premio No Peace without Justice NIENTE PACE SANZA GIUSTIZIA a BARRY Chamish Giornalista ISRAEL grasssie ! JAL MOLCA - W TRI voluzione TRI boom Artsenu NUNISMO Democrazia ROSA nel pugno Glocal Era Ora . W Chamish MATTEOTTI ! M MeysHubLarou Meyssan Hubbard LaRouche PERES mafia CFR antisemit ISM Akhras Assad Rael BAAL m5s STIDDE | Carla Del Ponte boss della MAFIA| Elio Veltri ex sindaco di PAVIA boss della MALA NDRINA | TRI boom TRI voluzione anti mafia anti crisi RRR Rinascimento R Eden Tzion Risorgimento Resistenza usciamo dalla CRISI nuovi sbarchi TUNICILIA TRI voluzione Tri Boom faraone in pensione come da AZIONE RACCO MAND Congresso ERGIFEPOLI e Comita Tone RADICALI RI  I TAL YA ni esorta tutti i commilitonti compagni di ogni pasta casta ordine grado a sollecitare istituzioni ; i sindacati ( Confindustria inclusa ) e forze politiche tutte onde ottenerne la sinergia per uscir da crisi con TRI boom - TRI voluzione nuovi sbarchi in TUNICILIA : in Tunisia e in ERICE TRAPANI , CCSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana HQ @ ccSEM.infn.it onde attuare la TRI VOLUZIONE : caleidoscopio di concretone proposte anzi Tanzi chè proteste con cretine anche in vista del Congresso PRTTMV Partito Radicale Trans nazionale Trans partito MINGA VIULENT Rosa Nel Pugno GLOCAL . PROPOSTE atte a mandare in pensione mafia ogni Capone CANNONE Faraone dittatore duce boss ; e a celebrare Pasqua 2015 :  25 Aprile - XX Settembre  la nuova breccia nella em PIA porta dell‘ oscurant ISM e LIBERAZIONE in Sicilia Erice Trapani ccSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana USCITA ESODO con Egitto da Egitto ERA ORA FINE ERA FARAONI , fine scacciata degli Ebrei dal Sud  I TAL YA ( 1510 ) finalmente dopo 505 anni : W RRR Rinascimento Risorgimento Resistenza Gheullah R EDEN TZION
 a : ILLMA DOTTSSA Francesca Ferrandino PREFETTO di BERGAMO | Prefettura.Bergamo @ Interno.it | 24121 BG via Torquato Tasso 8 fx 035276666 ph 035276111

 − Ecco il menù :  1 ) HAR REFLUOPETROLIO di HAR Husserl Andrea Rossi HALTER NATIV a discariche vermo valori zzatori inceneritori : trasforma rifiuti in idrocarburi . Bastano eco balle di Campania per dare a I TAL YA idrocarburi per 3 anni almeno ;
 2 ) LEVI tazione magnetica / MagLEV alternativa a TAV , autostrade , metro politane , aero plani . . . consente di collegare Lisbona con Vladivostok , Sicilia con CRETA Gela Gibilterra Gerba GennarGentu Gerusalemme ; Helsinki con Hobart Haifa Honolulu Hiroshima SANZA sbudellar terreni monti foreste ;
 3 ) La F5 fabbrica di E CAT Narghilè F4 Fiaschi Frascati Fusione Fredda , HALTER NATIV al paleo troglo nucleare . Fornisce ottima energia pulita a buon prezzo E PURE può eliminare le scorie nucleari 
 4 ) SOLAR SPRAY micro PANNELLA : Halter Nativ ai paleo troglo pannelli ;
 5 ) LE piccole aeroturbine da cortile , e i KITEGEN Sequoja Aquiloni Massimo Ippolito Grifo , iper eolico da stratosfera , HALTER NATIV ai mostri Tera Torri Eoliche ECOCIDE ;
6) i veicoli , velivoli e natanti ROBOT a prova di ubriachi e matti al volante : guidati da computer radar sensori satelliti già collaudati ( e NON soltanto in Giappone ) anche su percorsi NON pre definiti . NON sono più pericolosi al volante manco i piloti pazzi o ubriachi nè pure le donne ;
7 ) La Glocal Democrazia SEMI SEMI Semi elettiva e Semi estrattiva . Chi non la fa antisemita è . A ogni livello : locale , rionale , provinciale , trans continentale nazionale regionale  . . . i rappresentanti del popolo saranno ELETTI col metodo uninominale anglo sassone mono turno E AFFIANCATI da cittadine / i altrettanti SORTEGGIATI dalle liste elettorali : Le LISTE ELETTORALI sono NON liste dei candidati bensì elenchi dei cittadini ELETTORI aventi diritto di votare ( elettorato attivo ) . Sorteggiate / i nel modo più CASU ale possibile fra tutte / i i cittadini / e . Per i dettagli vedi il libro ordinabille su GOOGLE DEMO RIVOLTA GIUDAICA HALTER nativ a mafia pluto global . . . contatto : FrancoLevi @ Tiscali.it - e inoltre per esempio i FILE ( di  prossimo aggiornamento ) su  | http:// LeviMolca.WordPress.Com  | Si costruisca ASAP la Nea Nea Polis Nuova Napoli a Nord del Volturno presso il confine Campania Lazio al riparo dai capricci dei Campi Flegrei e del Vesuvio . Come 5 mila anni fa può ripetersi fra cinquemila giorni o ore ERUZIONE di Avellino . In 15 minuti può incenerire 15 milioni di Terroni . Gioja Immensa pei BOSSICI : forza VESUVIO forza ETNA ! Quei che LEVI tabile Massimo Fini Mondo vogliono INEVITABILE . Docet Arch Aldo Gino Bartali Loris Rossi | AldoLorisRossi @ Libero.it |Urbanista Partenopeo : dobbiamo rottamare e ri FARE tutto quanto è stato mis fatto nei 70 scorsi anni , o finiamo tutti come Sardegna , Abruzzo . . . W MagLEV LEVI tazione Magnetica MagLEV mejo de TAV ! Date retta a noi TERRONI Bergamo Di Sotto W TRI voluzione TRI boom anti TRI crack . Dear MOLCA Comunità Ebraica Molchita Inter Trans Nazionale IMOLCA IMOLA INTER anti MOLOCH Radicali Sionisti , hope soon we meet again in I TAL YA and as soon as in Nuernberg PERES mafia CFR ISM is tried let' s meet in ISRAEL . Urgent : we all must ask everybody help us have Priebke and all his Argentina PERES Carla Lefebvre Del Ponte PERON Dulles Pacelli ACCOMPLICES buried at FOSSE ARDEATINE in front of our brothers their victims . In 1924 Matteotti was murdered by CFR Sinclair because he found evidence CFR Sinclair with the oil black money was stuffing Italia URSS Germany . . . with weapons and dollars . We too are pennyless . All we know : it is rather difficult earning money by writing . Hope U all sign our petition , and together with www.RetEnergie.it  'll help all of us earn some money by building TRI voluzione : in I TAL YA in Israel in the World . And meet again Barry & Gatto Einstein ECAT HAR Husserl Andrea Rossi .  Writing the new edition of my book Demo rivolta Giudaica HALTER nativ a congiura pluto glocal mafia . New edition includes my trans lation of Barry 's book CHI ha ucciso Yitzhàk Rabìn . The old publisher ENA disappeared with books money everything and everybody : they were sighted near GAZA in a factory of ZKR Zombie Kamikaze Robots Hamas stidde M5S  Scemology ISM CFR Hezbollah GRILLETTO are breeding new armies of ZKR zombie kamikaze robot , under unified COMMAND Gemayel Haj Amin El Husseini Mukhabarat Hobeyka ASSAD Mourabitun Morgan CFR Japanese Red Army ( North Korea - Iran ) CFR Carnegie Ford Rockefeller Rael Grigi Nephilìm Meyssan Hubbard Larouche MeysHubLarou RAEL ISM CFR Comunisti Fascisti Razzisti nazimao Ribbentrop Molotov Hitler Stalin . Masters of ZKR robot factories in Egypt in Brazil in Norway in Damascus & everywhere are former inmates in Italian jails : in our crime universities such slavetraders are well trained . Amateur gangsters become highly professional crime industrialists . NILOTIC Lunatic Putin in EGYPT : Csar hopes he soon wins proxy war CHINA / RUSSIA : NILE AMUR USSURI . Marek HALTER is not an enemy : he just goes into rampant raptures whenever he meets anybody speaking his POLISH Mother language . Dear Barry , hope U soon meet all of us again . Tenente Matteotti and me Franco JAL already did obtain YOU BC Barry Chamish invited 2004 USAC Occhio Bello SM Maddalena Ferrara Rovigo near Fratta Polesine Imola Imolca .Yours sincerely JAL Franco Levi MOLCA . 

_|  On THUR OCT 17th 2013 ABU MAZZETTEN met Pope Francesco : will Mahmoud Abbas find Political Asylum near Rome or in Predappio the birth place of Benito Mussolini ? On which BANK of TEVERE ? on IOR Bank ? On The self defined PEACE TALKS as usual are directed by Bollore Peres SHIracMON the PUPPETEER and by his daughter Carla Gelli Del Ponte in Baires Swiss Ambassador . ARGENTINA is the IV REICH : this is the problem . Will  Pope Giorgio Bergoglio FRANCESCO speak aloud about Syria Switzerland Argentina Londonistan mafia : MORGAN CFR Bilderberg antisemit ISM Akhras Assad ? I hope Barry , in Israel or elsewhere , finds some friends like HAR Husserl Andrea Rossi | EON333 @ Libero.it | who can translate my book into Ivrith ; Esperanto ; Anglith, Aravith . . . Politics and religion are everywhere . Mafia is ALMOST everywhere not just in politics and in religion . Small and super powers , China and Russia in particular , are fighting each other in the World , especially in Syria and Egypt , but nobody bothers about the Ussuri Amur Tagikistan region , now even hotter than in 1970 . Even Facebook and Paypal eliminated me , after I sent Barry ’ s book to Roberto Saviano , a writer , a journalist , a highly respected fighter against mafia . Saviano went to Israel and asked ShiRACmon Peres a few unwelcome questions . RAEL is NOT Israel : just the opposite . Like BAAL and his prophets I PRUFETT di ball . We , our true COHANIM must be allowed to re build BETH HA MIGDASH Tempio di Gerusalemme secondo le norme ( in Cubiti ) della Torà . La vera HALTER nativ a Baalbek TEMPIO di BAAL . Considering RAEL as ISRAEL ; considering as Zionist ISM CFR MeysHubLarou is like considering Romagna as Romania or Polonia as Bologna or Irlanda as Islanda , Bergamo di Sopra or Brescia as BERGAMO di Sotto ; Georgia ATLANTA as Georgia TBILISI . MeysHubLarou Rael and Co DO utter words like ELOHIM or Geova etc they use the NAME the Name of God HA SHEM , the ineffable NAME of G-D as traps for deception . LADINO TURCHINO , the language of SPAIN created by the Jews on EBRO River , is totally different from Ladino , a group of languages still used in some parts of I TAL YA and of Switzerland . |Tenente Matteotti | FigliTesla @ Alice.it | ha scritto : PROT10810/013/ab | Dear Chamish , now I am unemployed . I have no rent nor salary . I understand you have costs . Now you answer to me and to JAL Franco Joseph Arturo | FrancoLevi @ Tiscali.it | specifying the price of the video and the terms of payment , such as a IBAN , besides Paypal : chamishba @ gmail.com . I don't know if  FRANCO LEVI JAL MOLCA has got a paypal account . After reading your answer , JAL FRANCO LEVI will decide to pay or not . Useful if you suggest to me an article about Bergoglio Pope Francesco Jorge , from jESUI - TIC cOMP - ANY , since I do not know your opinion , but I guess he is not handsome . I ' ll open a blog website to be paid to write ; after they pay me , if they do , I will be able to buy information , but I will deal with scientific and historical borderland information and news , neither political nor religious . Shukhran grazie todà rabà CIAOLOM . Sincerely Yours MATTEO TENAN Tenente Matteotti |Original From: Barry Chamish To Tesla | FigliTesla @ Alice.it |Re Requests from I TAL YA _ Lucky you Matteo Tenente Tesla Matteotti . I HAVE THE RABIN VIDEO . But it has to be copied at a small cost . Let me know ! Best , Barry www.barrychamish.com
_ *** Talk about divine coincidences . Film producer Steve Stavro just called to tell me 25 copies of his powerful 3 hour DVD on Vatican diplomacy , with me as a core interviewee , are being sent to me . The first 25 readers with the best offers , will get a signed copy . Write me . My latest book is The Stinger Not The Stung :
  And if you saw and liked then you can start with : Bye Bye Gaza | http://www.lulu.com/content/575116 | Then work your way through the rest . You might enjoy my exclusive e-mail list . I keep you informed of all hidden , obscure news for a minor cost . My readers swear by the service . Get on for a free month by writing me at : | Chamish @ netvision.net.il | Chamish @ NetMedia.net.it | After that if you liked it . . . you pay a bit . And if you believe , at long last , that I am the only writer telling close to the whole truth , it ' s time to say so with a contribution ! Barry Chamish POB 840157 USA Saint Augustine , FL 32080 Paypal : chamishba @ gmail.com Hear my radio show : http://www.libertyarchives.com/ My Rabin lecture in Hebrew : Some people , I ' m told , had to copy and paste this to open it :   | http://www.youtube.com/watch?v=wOYpkCP1WNM | ∞ ∞ | Figlitesla @ alice.it | wrote : PROT N 10810/013/ab Dear Dr Chamish , I am MATTEO TENAN from I TAL YA . I keep in touch with JAL Franco Levi MOLCA . On 2013 6th April in Milan NO I spoke on Square Piazza del Duomo , at a demonstration against NOM NWO New World Order Nuovo Ordine Mondiale organized by RIPRENDIAMOCI IL PIANETA ( Let' s get back our Planet in I TAL YA n ) grassroot Comittee against the illuminati and bad aliens NEPHILIM ) . You can find me on this video   |   http://www.youtube.com/watch?v=gHzFJMSyc0A  |  ( U see lots of white hair , but it' s me ) . Now dear Barry I am working on the new book by JAL MOLCA Franco Levi Demo rivolta Giudaica HALTER nativ a congiura CFR pluto global mafia Judaic people uprising . Franco is still writing . He needs some piece of information to go ahead . For instance have you got the footage in which Yitzhak Rabin enters into the car on his own legs ? Did he open the rear door on the left OR on the right side of the car ? Can you send to me or share the file video of that footage ? I learnt Shai Agassi was terminated . Do you know him and his dream of electric car with battery swap ? Did he get the idea from wife swapping ? Joke aparts in Italy the politicians are MAFIA shits as usual . HAR Husserl Andrea Rossi an old friend of JAL MOLCA FRANCO LEVI ' s , can't sell his E-Cat generator Energy catalyst NARGHILE' in I TAL YA because , critics say , of high level of electro magnetism and non ionization emissions ( I suspected it was not completely safe ) . However I met an unknown inventor . He implemented a new kind of free energy device based on Earth rotation . I have seen it directely with my eyes : it works , no trick . DO you have some message from Israel that you want to be translated into Italian or French or Spanish or some of your articles on rense.com ? I can do good translation and spread it on Internet . You can send your article / editorials /advertising to| figlitesla @ Alice.it | Best greetings grasssie Ciaolom ! Matteotti Tenente MATTEO TENAN Fratta Polesine ROVIGO BOLOGNA FERRARA Parma IMOLCA VENEXIA SORAGNA Cortemaggiore Modena Fiorenzuola d' Arda Busseto |

a | Premio @ NPWJ.Org | PROPONGO Premio No Peace without Justice NIENTE PACE SANZA GIUSTIZIA a BARRY CHAMISH Giornalista ISRAEL grazie ! JAL MOLCA FrancoLevi @ Tiscali.it  TRI voluzione TRI boom Nunismo Artsenu Democrazia GLOCAL ROSA PUGNO Era Ora |Caro Zetta , cari TORTORA Malachiti Piombo Molchiti , spero questo proponiate a Tortora Malachia etc onde lanciarlo come una delle mozioni PRTTMV Rosa Nel Pugno Glocal Tri boom ARTSENU TRI Voluzione . Potete diffondere subito urbi et orbi . Dettagli nel librone bozza Demo rivolta Giudaica HALTER nativ a CFR congiura pluto global mafia Una copia almeno ancora in Sede ; fervono i lavori prossima edizione aggiornata e retta non cor Riotta  ;  attendiamo commenti collaborazioni postille e consulenze di bravi grafici anche perchè si LEVI segatura ai LEVI . Grasssie Ciaolom . PS speriamo diffondiate sto mannaggio ai TORTORA y a todos speranza diventi presto particolare Mozione o parte di EMOZIONE GENERALE in vista CIN CIN ci incontri prossimi TORTORA Malachia Piombo ; a Bruxelles e ovunque . Anche da Maritsì bacioni ossequi . NB SI FACCIA L' IMPOSSIBILE perchè Priebke & complici siano sepolti alle ARDEATINE di fronte ai martiri nostri fratelli loro vittime : così i visitatori si potran documentare con tombe libri filmati etc . Vs affmo JAL Franco Joseph Arturo Levi Molca A | Claudio.Barazzetta @ GMail.com | & Ciurma
  B " H _ KO mafia TAV scorie ! W HAR Fusione Fredda F5 ECAT Refluo petrolio elimina scorie anche nucleari W LEVI tazione magnetica Mag Lev mejo de TAV w TRI voluzione LEVI tabile Massimo Fini Mondo DEMO rivolta Giudaica HALTER nativ a congiura pluto global mafia appunti ( S )PARSI  YES just in my yard voglio a casa mia cacca anche ATOM da tutto il GLOBO - ShiRACmon PERES assassinò RABIN MORO TOBAGI 3 KENNEDY 3

| NON sempre quanto appare è quanto pulsa dentro la realtà ( Bianca Garavelli  '' L ' oscurità degli angeli '' ) |
| . . . opera imperniata sul contrasto fra l ' essere profondo e l ' apparenza nell' àmbito della personalità umana ( Mario Costa Cardol ) : “ da Pirandello ' ' Berecche e la guerra ' ' a Barry Chamish in ' ' Chi ha ucciso Yitzhàk Rabìn ' ' “ 

| da FrancoLevi @ Tiscali.it ; CiteMOLCA @ PECimprese.it  | Grazie X tua firma alla petizione CAPOVOLGI ONU . . . Ciaolom ! Ho lanciata la petizione
 " Ai cittadini anti mafia : Capovolgi Onan ISM ONU grazie X TUE cene a NUNISMO democrazia glocal " e urge tuo ajuto per diffonderla . Puoi prenderti 30 secondi per firmare ? |  Grazie per la Tua firma alla petizione ! Ciao , ciaolòm ! Ho firmata la petizione |

  " ValentinaDOTstellaATAssociazioneLucaCoscioniDOTit: TRI voluzione TRI boom w NUNISMO Artsenu Democrazia GLOCAL " e vorrei chiederti di aiutarci aggiungendo il tuo nome .  Il nostro obiettivo è raggiungere 100 firme e abbiamo bisogno del tuo sostegno . Puoi saperne di più e leggere la petizione qui : |


| Claudio.Barazzetta @ GMail.com | ha scritto : Buongiorno Franco . Ti ricordo hai la serata a disposizione per parlarci dei tuoi argomenti a Tortora . Indica di che parlerai onde poter segnalare sui siti giornata buona , a presto . Zetta Segretario Enzo Tortora - Radicali Milano Comitato Nazionale di Radicali Italiani +39 3929727566  RadicaliMilano @ GMail.com ; info @ RadicaliMilano.it |_ EMOZIONE GENERALE MOZIONE PARTICOLARE '' Zevi  Stanzani TECNOLOGIE TERAPIE '' proposta PRO Erice CONGRESSO LIBERA SCIENZA 25 Aprile - 20 Settembre 2015 da Molca Movimento lotta contro antisemit ISM – Gerba - Roma – Bruxelles - Chianciano – Orvieto - Gerusalemme - Erice .  MOLCA Mondo Ottenga Luca Coscioni Atleta facciam BRECCIA nella em PIA PORTA oscurant ISM CFR quei che LEVI tabile Massimo FINI MONDO vogliono inevitabile - Usciamo con EGITTO dall' EGITTO da era dei FARAONI schiavisti W TECNO LOGIE TERAPIE LIBERA SCIENZA liberiamo i MEUCCI di ogni tempo e luogo E mozione Buona Pasqua Tunicilia 2015 TRI boom TRIvoluzione  .

A : www.CalabriaRadicale.it ; Segreteria Generale @ wwf.it ; studio @ FabioStrazzeri.191.it ; BSegre @ Yahoo.it ; Marco.Marchese1970 @ GMail.Com ; WWW.AltroConsumo.it ; StudioLegale @ StudioPisapia.it ; info @ PartitoRadicale.Org ; MarinaBeverly @ Yahoo.Com ; Notizie.Radicali @ Radicali.it ; Barry @ BarryChamish.Com ; . . . 

Possiamo smaltire MAFIA le scorie ANCHE NUCLEARI eco balle E paleo pseudo demo crazia ONU Onan ISM . . . i diversamente onesti . Ecco ARTSENU TRI VOLUZIONE !  Caro Architetto buona lettura . Bello far conoscere a tutti ste inform azzzioni . Sono vekkio ( n 1944 ) giornalista profes SIONISTA in pensione e sempre Più ( c ) attivo . Presto CIN CIN contriamo . YES JUST IN MY YARD . Voglio le SCORIE NUCLEARI , le eco balle e Impianti HAR HUSSERL Andrea ROSSI REFLUO PETROLIO a casa mia fra MILAN NO e Bergamo . Urge far sapere : nuovi Sbarchi SICILIA dalla mia natia Città dei Mille BERGAMO di Sotto .  E’ QUESTA LA LINEA DEL PIAVE .

 Esortiamo tutti a scrivere a FERMI Zichichi Majorana Sciascia |  HQ @ ccSEM.infn.it | www.CCSEM.infn.it Galileo Galilei - Fermi via Guarnotta 26 i 91016 ERICE Trapani Sicilia I TAL YA ph +39 0923 869133 fx +39 0923 869226 ccSEM Centro sismico ALBERTO GABRIELE Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana
 | a : ARCHITETTI Luca.Zevi @ Tiscali.it  | AldoLorisRossi @ Libero.it |AssembleaChianciano @ Radicali.it | . . . onde esortar tutti a realizzare NUOVI SBARCHI a Erice per uscire con  Egitto LIBIA SIRIA GLOBO da EGITTO ( dalla era dei FARAONI ) onde svolgere le TRE SCHOLE ( 1 )  Schola Rinnovabili Creta ; ( 2 )  Schola Luca Coscioni Libera Scienza ; (  3 )  Schola MAJORANA da BETAR BERGAMO COSE MOSAICO NORMANDIA città dei MILLE via QUARTO PISA NAPOLI collaborazione con CRETA PISA & con www.retenergie.it Grazie a tutti per le Cene a ERA ONLUS pro ARTSENU Trivoluzione |  | LeviMOLCA.WordPress.Com

 | Sopra Bergamo Normandia brilla 600 m su livello mare VALGOGLIO ridente Comune 2 mila abitanti . Sopra Valgoglio 2 000 METRI S L M risplende NOVAZZA frazione 600 abitanti . Sopra Novazza dalla Caverna piangente di Alì Babà si estraeva U RAGNO . QUARANTA PLADRONI vermi sedicenti VERDI PRETESERO tenebra . Caverna è pakkia per mafia topi scarafoni muffe VERMI . Caverna può contenere NUCLEARI SCORIE del GLOBO TONDO TODO . IVI scorie possono essere stipate : D - O fe' la caverna schermata da ogni radiazione in uscita e in entrata . Ogni giorno si potrà portare un cucchiajo di scorie a valle nella ridente Caniana Università Bergamo di Sotto sulla scrivania COSE del Prof Emilio Kato Speedy Kovsky |  EmilioSpedicato @ GMail.com | un ECAT F4 Fiaschi Frascati Fusione Fredda Gatto EINSTEIN narghilè può smaltire le robacce . Recente Schola Majorana presentò anche TING S. C.  USA CINA Nobel Fisica 1976 . TING dimostra : ESISTE l' Impensabile ; l' Incredibile esiste ; ESISTE l' Impossibile . Possiamo smaltire mafia ; crisi ; scorie ANCHE ATOM ; eco balle ; la paleo pseudo democrazia Onan ISM tipo NU nazioni unite unte vunciune . Ecco TRI VOLUZIONE ARTSENU A :  Luigi.Compagna @ Senato.it ; Angelo Gaggiotti 347 5814 610 Ecograffi @ GMail.com ; info @ BBFranca.it ; MajorX @ Libero.it ; Gaggiotti.Architetto @ Libero.it ; Paolo.Rappuoli @ Camera.it ; Luigi.Manconi @ Senato.it ; www.Reginald-AUI.it : BLANCA Torino Caracas |
BricenoAUIairesVEN @ GMAIL.com | ; ph +39 3331224200 Teatro | Reginald-AUI @ Libero.it | ph +39 011 710139 ; 3337458504 | PerLaGrandeNapoli @ GMail.com | Mario @ Staderini.it ; Rodolfo Viviani Gaudioso Mazzotta & Ciurma Raccomandazione da MOLCA a | FrancyCasi64 @ Alice.it | NapoliEbraica @ GMail.com | EmilioSpedicato @ GMail.com | SABAS Shlomo Argeo Tevà Basevi Magi Bergamo Gerusalemme NAPOLI | TripsOutArt @ Yahoo.com ; Laura.Sertori @ Yahoo.com cellul 3382152533 ; I TAL YA MOSAICO COSE Centro Orobico Studj Ebraici via dei Caniana 4 i 24121 BG Bergamo di Sotto Istituto Studj Resistenza Amici Europa Libera ISRAEL | LVANTINI @ Libero.it | Elena.Bottillo @ Arin.Na.it | Ino.Iselli @ Libero.it | HAR Husserl Andrea Rossi EON333 @ Libero.it | Paolo.Perucchini @ Eco.Bg.it |
 Giorgio.Gandola @ Eco.Bg.it | Paolo.Perucchini @ GMAIL.com | Negri @ Assogiornalisti.it | MarcoSabaIT @ GMail.com | AldoLorisRossi @ Libero.it | Benedetto.DellaVedova @ Senato.it ; Eyal-M @ AmiciDISRAELE.Org . . . |


_| B " H _ ERA ORA Ai commilitonti Haverìm compagni dell` Urbe dell` Orbe delle OROBIE del VESUVIO di TZIONNE Trans Nazionali e del BORGO azzzione raccomanda W ARTSENU TRI VOLUZIONE HAR REFLUOPETROLIO F5 fabbrica di ECAT narghilè anti vermo valori zzatori W ECAT F5 fabbrica F4 Fiaschi Frascati Fusione Fredda TRI boom TRI VOLUZIONE Capovolgi tong TRIADE CINGOLI QAEDA triade JJJ Jesurum Jarach Janichi Cingoli Onan ISM CFR ROCHE MEYSHUBLAROU Meyssan Hubbard La Rouche ONU CFR . w nobile NUNISMO Democrazia Glocal . Franco JAL Joseph Arturo Levi segretario di  COSE MOSAICO Centro Orobico Studj Ebraici Segretario di Artsenu ASSOCIAZ Radicali Tzionisti pro Sufficienza Economica delle NU Nazioni Unite segretario dei MOLCA Movim Lotta contro antisemit ISM CFR Movimento Lotta alle ceneri ambientali . MOLCA Mondo Ottenga Luca Coscioni Atleta raccomanda di convocare al più presto i commilitonti compagni Trans Nazionali INTER nazionali onde favorire realizzazione della TRI VOLUZIONE caleidoscopio di proposte con cretone anzi Tanzi chè proteste con cretine . PROPOSTE atte a mandare in pensione mafia ISM CFR ogni duce boss Capone dittatore CANNONE Faraone ; e a celebrare BRECCIA NELLA EM PIA PORTA DELLA TENEBRA . W 25 Aprile - XX Settembre 2015 Liberazione in ERICE Sicilia Trapani ccSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana USCITA con Egitto da Egitto FINE ERA FARAONI fine della scacciata degli Ebrei dal Sud I TAL YA ( 1510 ) finalmente dopo 505 anni : RRR R EDEN TZION ; Rinascimento Risorgimento Resistenza RRR Gheullah : Stop ONU Onan ISM CFR basta seghe si LEVI segatura ai LEVI W NUNISMO democrazia GLOCAL Era Ora Artsenu TRI voluzione  -  Grazie Franco buon viaggio presto CIN CIN ci incontriamo  ! Da :| MinaWelby @ GMail.com |
 SchettW @ Libero.it | Ale.Massari @ gmail.com | A : FrancoLevi @ tiscali.it | www.radicali.it/contenuto /|usciamo dalla crisi TRI boom TRI voluzione anti mafia FARAONE in pensione – ricevuto tutto grazie ! Alessandro | RACCO Mand Generale Azzzione USCIAMO DALLA CRISI sbarchi nuovi in Tuni Cilia dalla mia natia città dei MILLE Bergamo di Sotto BETAR . TRI voluzione TRI boom W anti mafia IN pensione cannone faraone CAPONE a : | Bernardini.Rita @ GMail.Com | Mario @ Staderini.it |
MA.FarinaCoscioni @ GMail.com | Valerio.Federico @ GMail.com | info @ radicali.it | HQ @ ccSEM.infn.it | RadicaliOnLine @ GMail.com | Segretario.Radicali @ Radicali.it | 
MarcoMaria.Freddi @ LiberamenteRadicale.it |@ Radioradicale.it | MicheleDeLucia.Radicali @ GMail.com | Redazione @ RadioRadicale.it |
 AnnalisaChirico.86 @ GMail.com| | PerLaGrandeNapoli @ Gmail.com| . . .  

_| TRI boom TRI voluzione anti mafia anti crisi RRR Rinascimento R Eden TZION Risorgimento Resistenza usciamo dalla CRISI nuovi sbarchi TUNICILIA TRI boom TRI voluzione faraone in pensione come da AZZZIONE RACCOMAND Congresso ERGIFEPOLI e Comitatone RI Radicali I TAL YAni esorta tutti i commilitonti compagni haverìm di ogni pasta ordine casta grado a sollecitare le istituzioni ; i sindacati ( inclusa Confindustria ) e forze politiche tutte onde ottenerne la sinergia per realizzare l' uscita dalla crisi con TRIboom TRIvoluzione sbarchi nuovi in TUNICILIA in Tunisia e a Trapani ERICE ccSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana onde attuare la TRI VOLUZIONE : caleido scopio di proposte concretone anzi Tanzi chè proteste con cretine anche in vista del Congresso PRTTMV Partito Radicale Transnazionale Transpartito Minga VIULENT Rosa Nel Pugno GLOCAL . PROPOSTE atte a mandare in pensione mafia ogni Capone CANNONE Faraone dittatore duce boss ; e a celebrare PASQUA 25 Aprile - XX Settembre 2015 la breccia di Porta Pia e la LIBERAZIONE in Sicilia Erice Trapani ccSEM Centro Cultura Scientifica Ettore Majorana USCITA ESODO con Egitto da Egitto ERA ORA FINE ERA FARAONI , fine scacciata degli Ebrei dal Sud I TAL YA  ( 1510 ) finalmente dopo 505 anni : RRR Rinascimento Risorgimento Resistenza Gheullah R EDEN TZION :
1 ) REFLUO PETROLIO di HAR Husserl Andrea Rossi HALTER NATIV a discariche vermo valori zzatori inceneritori : trasforma rifiuti in idrocarburi . Bastano eco balle di Campania per dare all ` I TAL YA idrocarburi per 3 anni almeno ;
 2 ) LEVI tazione magnetica / MagLEV alternativa a TAV , autostrade , metro politane , aerei . Consente di collegare Lisbona con Vladivostok , Sicilia con CRETA , Gela con Gerba Gibilterra Gennargentu Gerusalemme ; Helsinki con Hobart Haifa Honolulu Hiroshima SANZA sbudellar terreni monti foreste ;
 3 ) La F5 fabbrica di ECAT Narghilè F4 Fiaschi Frascati Fusione Fredda , HALTER NATIV al paleo troglo nucleare . Fornisce ottima energia pulita a buon prezzo E PURE può eliminare le scorie nucleari 4 ) SOLAR SPRAY micro PANNELLA : Halter Nativ ai paleo troglo pannelli ;
 5 ) LE piccole aeroturbine da cortile , e i KITEGEN Sequoja Aquiloni Massimo Ippolito Grifo , iper eolico da stratosfera , HALTER NATIV ai mostri Tera Torri Eoliche ECOCIDE ;
 6 ) i veicoli , velivoli e natanti ROBOT a prova di ubriachi e matti al volante guidati da computer radar sensori satelliti già collaudati ( e NON soltanto in Giappone ) anche su percorsi NON pre definiti . NON sono più pericolosi al volante manco i piloti pazzi o ubriachi nè pure le donne ;
 7 ) La Glocal Democrazia SEMI SEMI Semi elettiva e Semi estrattiva . Chi non la fa anti semita è . A ogni livello : locale , provinciale , nazionale rionale regionale , trans continentale i rappresentanti del popolo saranno ELETTI col metodo uninominale anglo sassone mono turno E AFFIANCATI da cittadine / i altrettanti SORTEGGIATI dalle liste elettorali  . Elettorali LISTE sono NON le liste dei candidati bensì elenchi dei cittadini aventi diritto di votare ( elettorato attivo ELETTORI ) . Sorteggiate / i nel modo più CASU ale possibile fra tutte / i i cittadini / e . Per i dettagli vedi libro ordinabille su Google DEMO RIVOLTA GIUDAICA HALTER nativ a mafia pluto glocal . . .  | _ contatto | FrancoLevi @ Tiscali.it | e inoltre per esempio i FILE ( di prossimo aggiornamento ) su | http://LeviMolca.WordPress.Com 

| 1952 nasce in Canada Manitoba , Winnipeg . Reporter e scrittore precoce di successo , Barry Chamish nel 1973 vide foto degli Israeliani uccisi e catturati nella Guerra del Kippur .Corse a vivere in Israel pubblicando libri e newsletter '' I . I . '' Israel Inside . Per l ' I TAL YA è proprio autore nuovo . Ma Chi ha ucciso Yitzhàk Rabìn e altre opere di BC escono in decine di Paesi in Ivrìth ( Ebraico ) e in tante lingue . Il Film girato dal dilettante Kempler ( NON è dilettante e lesto sparisce ) dimostra , corrobo rato da testimoni oculari tosto suicidati :Rabìn era ILLESO manifestamente dopo gli " spari " A SALVE di Amìr al famigerato “ Comizio per la Pace “ Tel Aviv 4 Novembre 1995 .Video , per quanto manipolato , mostra chiara la porta dietro Dx della “ vuota “ ( ! ) Cadillac di Rabìn mentre vien chiusa dall' interno ANTE il Premier sia ferito e spinto a bordo : così racconta Yoràm Rùbin gorilla ma Rabìn salta in auto con le sue gambe e proprio Yoràm Rùbin gli spara in auto pallottole DUE a brucia pelo ai lati della spina dorsale . Che accade durante la corsa alla Ichilov ? Clinica Ichilov dista soltanto km 1 ma la corsa dura 9 minuti . Diceva il certificato di morte : Rabìn fu colpito mortalmente al torace e la spina dorsale fu frantumata . POI i medici taroccano i dati facendoli quagliare con l’ufficial politica versione che conta : “ Rabìn fu colpito a morte alla schiena da una certa distanza “ ? Rabìn arrivò vivo e in sala operatoria gli sparò al torace la fatal 3a pallottola Eitan HABER altro giannizzero PERESITA di SHIracMON PERES . Verità documentate falsità smascherate . In questo libro inchiesta Chamish , mai querelato , conferma oltre ogni possibile dubbio : CFR mafia EBRAISMO CAPOVOLTO PERESITA HOFJUDEN sconvolge il corso delle umane vicende . In Israel e in I TAL YA soprattutto | NESSUNA PERSONA SINCERA OBIETTIVA può negarlo : Chamish fa a pezzi il falso sancito dal governo israeliano secondo cui Rabìn fu ucciso da lupo solitario : Yigàl Amìr . IL volume di prove messo insieme è sbalorditivo . Barry ha incisa la sua traccia nella Storia JOEL BAINERMAN autore di Crimes of a President ( CLINTON Billary ) | | copertina del libro Chi ha ucciso Yitzhàk Rabìn di ri edizione prossima in I TAL YAno |scritta sul botto : “ Regalo per HITLER ''  in Ivrìth ( Ebraico ) dal libro di Romano Rossi : AnnaMarias60 @ Libero.it BRIGATA EBRAICA Fronte del Senio 1945 IMOLCA RAVENNA IMOLA Libri @ BacchilegaEditore.it ISBN 88 8877520 - X | |_ contatto | FrancoLevi @ Tiscali.it | e inoltre per esempio i FILE  ( di prossimo aggiornamento ) su | http://LeviMolca.WordPress.Com |_

| 1952 nasce in Canada Manitoba , Winnipeg . Reporter e scrittore precoce di successo , Barry Chamish nel 1973 vide foto degli Israeliani uccisi e catturati nella Guerra del Kippur . Corse a vivere in Israel pubblicando libri e newsletter '' I . I . '' Israel Inside . Per l ' I TAL YA è proprio autore nuovo . Ma '' Chi ha ucciso Yitzhàk Rabìn '' e altre opere di Barry Chamish  escono in decine di Paesi in Ivrìth ( Ebraico ) e in tante lingue . Il Film girato dal “ dilettante “ Kempler ( NON è dilettante e lesto sparisce ) dimostra , corroborato da testimoni oculari tosto “ suicidati “ : Rabìn era ILLESO manifestamente dopo gli " spari " A SALVE di Amìr al famigerato '' Comizio per la Pace '' Tel Aviv 4 Novembre 1995 . Video , per quanto manipolato , mostra chiara la porta dietro Dx della vuota ( ! ) Cadillac di Rabìn mentre vien chiusa dall' interno ANTE il Premier sia ferito e spinto a bordo : così racconta Yoràm Rùbin gorilla ma Rabìn salta in auto con le sue gambe e proprio Yoràm Rùbin gli spara in auto DUE pallottole a brucia pelo ai lati della spina dorsale . Che accade durante la corsa alla Ichilov ? La Clinica Ichilov dista soltanto km 1 ma la corsa dura 9 minuti . Diceva il certificato di morte : Rabìn fu colpito mortalmente al torace e la spina dorsale fu frantumata . POI i medici taroccano i dati facendoli quagliare con l’ufficial politica versione che conta :“ Rabìn fu colpito a morte alla schiena da una certa distanza “  ?  Rabìn arrivò vivo e in sala operatoria gli sparò al torace la fatal 3a pallottola Eitan HABER altro giannizzero PERESITA di SHIracMON PERES . Verità documentate ; falsità smascherate . In questo libro inchiesta Chamish , mai querelato , conferma oltre ogni possibile dubbio : CFR mafia EBRAISMO CAPOVOLTO PERESITA HOFJUDEN sconvolge il corso delle umane vicende . In Israel e in I TAL YA soprattutto . | NESSUNA PERSONA SINCERAMENTE OBIETTIVA può negarlo : Chamish fa a pezzi il falso sancito dal governo israeliano secondo cui Rabìn fu ucciso da lupo solitario : Yigàl Amìr . IL volume di prove messo insieme è sbalorditivo . Barry ha incisa la sua traccia nella Storia JOEL BAINERMAN autore di Crimes of a President ( CLINTON Billary ) |_
|copertina del libro Chi ha ucciso Yitzhàk Rabìn di ri edizione prossima in I TAL YAno | scritta sul botto : “ Regalo per HITLER “  in Ivrìth ( Ebraico ) dal libro di Romano Rossi : AnnaMarias60 @ Libero.it BRIGATA EBRAICA Fronte del Senio 1945 IMOLCA RAVENNA IMOLA Libri @ BacchilegaEditore.it ISBN 88 8877520 - X | a : Premio @ NPWJ.Org | PROPONGO Premio No Peace without Justice NIENTE PACE SANZA GIUSTIZIA a BARRY CHAMISH Giornalista ISRAEL grasssie!FrancoLevi @ Tiscali.it JAL Franco MOLCA  | W TRI voluzione TRI boom Artsenu NUNISMO Democrazia Glocal ROSA PUGNO Era Ora .  Dear Comunità MOLCA Ebraica Trans Nazionale Molchita IMOLA IMOLCA INTER Radicali Sionisti anti MOLOCH hope soon we meet in I TAL YA again and as soon as in Nuernberg PERES mafia CFR ISM is tried let' s meet in ISRAEL . Urgent : we all must ask everybody help us have Priebke and all his accomplices Argentina PERES Carla Del Ponte Lefebvre PERON Dulles Pacelli buried at ARDEATINE in front of our brothers their victims . Matteotti in 1924 was murdered by CFR Sinclair because he Giacomo DID find evidence : Sinclair CFR with the oil black money was stuffing Germany Italia URSS . . . with weapons and dollars for the sake of peace and disarmament . . .  |_

| PUTIN boss dei Narco$ Colombia elemosiniere dei BLAIR dei DeMagistris dei LePEN . CFR sindacato dei FARAONI : Assad Putin Rowhani Maduro Chàvez Erdogan Califfi Zar Sultani Kaiser Scià Fuehrer Duci BOSS Conducador Castrador Lìder Maximos . Russia Putiniera continua a fregare la Grecia e a contarle su : " a fregarti è Accidente , UE e USA , nzomma gli EBREI " .  Kaiser Zar Sultani Ayatollah Califfi Assiro Babila FARAONI . BBB Bashar Bashir Blair  :  le  666 trappole delle 666 Trippoli . Quei che LEVI tabile Massimo FINI Mondo vogliono inevitabile . CFR comunisti fascisti razzisti . Carnegie Ford Rockefeller .  Mondo in Banca Riotta . A  cominciare da  LA STAMPA .
 Tutta la stampa  , minga soltanto a Torino o a Toronto . Gianni Banca Riotta , membro permanente del CFR  Council on Foreign Relations . CFR libanizza sudanizza il GLOBO . Israel è l' Ebreo degli Stati . Chi non è dell'  INTER è del  SASSUOLO  |_ 

 | Sardegna ? Non ti fidare dei Sardi , sono quasi tutti Ebrei ! Ecco perchè " per rimediare "  i nazisti PERON resero Sardegna e Argentina i paradisi NAZI :  IV Reich ,  tanti Eichmann ,  tanti Khomei nisti tanti Hezbollah tanti PUTIN  . Specie a Hernandarias confluenza Argentina Brasile Paraguay e in ogni " Three Border Area "  del Globo , da Basilea a Vaduz  a Ghadames , confluenza  Algeria ; Tunisia ; Libia . . . dal Malì a Malè . Maldive come Malvine | 

 Israel e la questione Sarda : la Sardegna è grande più della " Grande Israel " compresi i " territorj " contesi , " grandi " quanto la provincia di Brescia |_ 

Pelo U Togno sullo stomaco . Matteo Salvini , Casini , Bellavista Calta Girijna , nazimao , De Magistris , Veltri Veltrusconi BOSSICI Renzusconi  Cicchitto , Firmigoni , Calderoli & CO fanno el BusiNess con la " Corea democratica ": il Paese AMATO ( IL BANDITO , non quello Giuliano il compianto : Giuliano l' altro questo sempre arzillo ) Giuliano AMATO dal Caval LETTA jere e da Putin consuocero :  quello della " Germania Democratica "  DDR di Ulbricht  .  Tanto non sono più comunisti . Infatti sono Khomeinisti , e trattano U RAGNO e PELO U TOGNO coi Teheruni , con la Siria ASSAD anata e col Venezuela di Maduro Chàvez  . To say nothing of Niger Nigeria & Nestle pardon :  Bilderberg Olanda Svizzera Luxemburg . Califfo Sultano Masaniello Luigi De Magistris regna su PAX Cammuorra HAMAS satori Arafat tori Narco$ ENI Colombia Mexico Ucraina Russia LEGIONARI Degollado Marcial Maciel TONG PERES CFR Mogherini PERES ita Lady Ashton DINI MORGAN TINI MpS movim M5S 5 STIDDE Tsipras Alba Dorata Rosso Pittata Assad JP Morgan Sadass Stanley UBS AL AKHRAS FARAONI dittatori SCHIFISTI scafisti schiavisti mercanti carne umana Somale CORTI Islamiche BOKO HARAM Daish Luisa Morgantini antisemit ISM IS ISIL Rio Mare Mar Mara Flottiglia Erdo GAN - Arafat tori HAMAS Satori Marta Barbablù Staffan De Impostura Hezbollah IS ISIL DAISH Aspidem Institute Tre Monti DIVO Tre Monti Giulio TRE Monteotti|INNOCENTE Yigal Amìr SHIracMON PERES cfr assassinò RABIN , MORO  KENNEDY . . . dal libro  TRI boom TRI voluzione DEMO rivolta Giudaica HALTER nativ a mafia GLOCAL  di Chamish Barry & Levi Franco JAL MOLCA - FrancoLevi @ Tiscali.it | 

_| I  COLPEVOLI  -  L' assassinio di Yitzhàk Rabìn è un crimine con possibilità di soluzione , basta volere . Se lo vogliamo NON resterà sogno . Comincia NON  a Tel Aviv ma più tosto a Hevròn . Qui Marzo 1994 fu ordito altro orrendo crimine . Nella Caverna di Machpèlah Grotta dei Patriarchi furono assassinati 29 Arabi . Fu creata una Commissione Inchiesta per arrivare alla verità . Era guidata da Meir Shamgàr , presidente della Suprema Corte di Israèl . Ei avrebbe poi guidata la Commissione sulla morte di Rabìn . Come il caso successivo , la Commissione su Hevròn fu totale coverup . Nascose le pecche dei veri peccatori . Sabbiatura da professionisti , e altrettanto sfacciata . Lo stesso giorno del massacro un reporter Arabo della rivista settimanale Yerushalàim fece visita in ospedali  sei differenti ospedali a 25 sopravvissuti . Nessuno aveva avuto tempo per organizzar cospirazioni o coordinare testimonianze . Per giunta alcuni dei feriti erano bambini e uno dopo l' altro TUTTI hanno riferito : l' uomo accusato della strage , Barùch Goldstein , aveva avuto almeno uno , forse due  complici . Alla Shamgàr una dozzina di questi sopra vissuti ha testimoniato di aver visto un còmplice fuggir fuori , e prima consegnare nastri di munizioni allo sparatore . E come per l' assassinio di Rabìn , guarda strano , nove dei soldati che dovevano prestar servizio al Luogo Sacro , NON erano al lavoro quella mattina . I 3 soli in servizio testimoniarono di aver visto Baruch Goldstein entrare , seguìto pochi minuti dopo da un civile , che portava un'arma Galìl da assalto . la Shamgar sentenziò : “ Agì da solo GOLDSTEIN ” . I soldati che avevan visto qualcuno seguire Goldstein si erano sbagliati , e i testimoni Arabi avevano giurato il falso . Già a tre anni gli Arabi sono tutti bugiardi :  Il verdetto della Shamgàr comporta la sentenza : “ gli Arabi sono tutti bugiardi già a tre anni , e la loro testimonianza è priva di valore “ . Nel Mondo intero nessuna Corte decente avrebbe raggiunta la conclusione della Shamgàr . E come nella Commissione sua successiva sul crimine Rabìn , ancora più significativo è : sia chi deporre NON potè , sia quali prove NON furono ammesse . Primo , a tuttoggi nessuno sa come Goldstein morì . NON fu ordinata autopsia alcuna . Circostanze del decesso restano ignote . Ancora più importante : chi NON fece nulla , anzi , per prevenire il massacro . Medico , Goldstein sapeva : un massacro stava per esser perpetrato , e lo disse agli amici , incluso Shmùel Cytryn ( arrestato poi sanza accuse e tenuto in prigione per mesi ) che due giorni ANTE la strage aveva ricevuto dall' Esercito avviso: " prepàrati per un massacro " . I medici possono perquisire tutti e tutto , anche le mutande . Tali avvisaglie dovevano essere ultra sufficienti per mobilitare in azione preventiva una Divisione dei GSS o SIFAR General Security Services , o Shabàk sive Shìn Bet( Sherùt Bittahòn Servizio Sicurezza ) settore noto popolarmente come " Jewish Department " " Dipartimento Ebràico " : l' Ufficio Shabàk che deve occuparsi dei delinquenti Ebrei . Tale Mossàd ( Ufficio ) riservatissimo aveva infiltrati agenti suoi in ogni angolo dei Territorj , onde sorvegliare Ebrei estremisti e ostacolarne l' attivismo . La strage  di Hevròn fu un fiasco notevole eppure Carmi Gillon capo dell'" Ufficio affari Ebraici " o  " non Arabi " della Shabàk NON fu chiamato a testimoniare a QUELLA Commissione Shamgàr . Forse perché suo fratello Ilàn Gillòn era un supervisiore della Commissione incaricata d' organizzare le testimonianze . Ben lavato deodorato e riciclato da QUELLA Commissione Shamgàr , Carmi Gillòn fu promosso capo della Shabàk : strano provvedimento sulla scia del fiasco di Hevròn .  Poi è stato prepensionato e anche nel 2014 ha sdottoreggiato contro gli extremisionisti come Netanyahu Bibi . Ma fu proprio fiasco involontario  ? Del poco che si sa per certo , l’Ufficio riservatissimo continuò a istigare e a intrappolare Ebrei residenti nei " territorj "  presunti contrarj al " Processo di Pace " di Rabìn . Il caso più famoso riguarda i Kahalani , condannati a 12 anni in quanto asseriti colpevoli del tentativo di uccidere Arabi . Stando alla Shabàk i due Kahalani furono colti con le mani nel sacco , anzi nella coperta , durante operazione civetta in cui era stato tolto il percussore dalla " loro " arma che essi affermano e ripetono era stata infiltrata a bordo del " loro " veicolo . Comunque siano andate le cose , i fratelli Kahalani sono stati intrappolati con trucchi che risultano illegali nella maggior parte delle Democratiche Società [ sono stati scarcerati nel Febbrajo 2000 - N d traduttore ] . L' agente più famoso del " Dipartimento Ebraico " Shabàk Ufficio Affari Riservati è Avishài Ravìv incaricato di provocare l' assassino di Yitzhàk Rabìn . Formò una GANG chiamata EYAL , fatta di gangster UNO : lui stesso . Convinse uno studente del Campus BarUniversità Bar Ilàn , Yigàl Amìr , a ajutarlo a organizzare gruppi di discussione a Hevròn . Quattro scolare alla Sarah Eliash deposero  : davanti a loro Ravìv pungolava Amìr a uccidere Rabìn e chiamava Amìr " codardo e falso eroe " . [ nota MOLCA : su Goldstein , intrappolato e calunniato post linciaggium , Chamish e altri ficca nasi hanno scritti parecchj libri ] Tali testimonianze furono udite dalla Shamgàr Commissione SECONDA  , e NON furono incluse nelle conclusioni accessibili al pubblico . Ravìv fu provocatore di livello alto . Fu lui a stampare autoadesivi volantini e manifesti col foto montaggio di Rabìn in divisa nazista , e a distribuirli durante un grande comizio . Fu lui a organizzare una cerimonia di giuramento trasmessa da Canale UNO , UN MESE E MEZZO PRIMA dell' assassinio di Rabìn . I così detti membri di EYAL giurarono : " uccideremo chiunque tradisca la Terra di Israèl " .  Poi i partecipanti alla sceneggiata testimoniarono : Ravìv aveva insegnato loro dove stare dovessero e che cosa dovessero dire  . Come volevasi ottenere .  Il prodotto tutto  è risultato essere quanto era : messinscena e carta moschicida . Le comparse non si erano rese conto d' aver contribuito a fare di Amìr uno zimbello PATSY creando un gruppo estremista , " radical " , perché il pubblico identificasse Amìr con EYAL  . . .

B"H _ Israel è l' Ebreo degli Stati W Legge Netanyahu bona leggila calmo , è meno diccifile di Job Act o Art 18 . SHIracMON Peres la combatte pertanto ( prova del 999 ) Legge Netanyahu bbbona ! Pure in SAUDIA dilaga gente INTER ligente e fa scudetto . Più che SUFI sono stufi dei Militia Taliban Zuavi Salafiti Saudi Wahhabiti versione Islamica dei Neturei Karta Rev Moon Ovadia Zuavi PERESITI CFR |_ 

Original : Riparte il futuro Eternit e corruzione STOP pre scrizioni farsa ! From francolevi @ tiscali.it ; to  : Pannella @ Radicali.it | www.RiparteILfuturo.it - da :
 ANGELA @ RiparteILfuturo.it ; Info @ RiparteILfuturo.it | sanza corruzione RIPARTE IL FUTURO | Riparte il futuro prescrizione eternit corruzione Ciaolòm FrancoLeviATtiscaliDOTIt , Le notizie ci scioccano tutti : pre scrizione cancella responsabilità delle oltre tremila vittime per amianto di ETERNIT e di uno dei peggiori disastri della storia d' Italia.Noi non ci stiamo e vogliamo subito por fine a incubo pertanto lanciamo un appello e ti chiediamo di unirti a noi . L ‘ orologio della pre scrizione va fermato appena viene nominato un giudice che comincia a lavorare , congelando i tempi e così evitando che intenzionalmente si creino ritardi . Vogliamo una pre scrizione che smetta di decorrere dal momento esercizio della azione penale , cioè da quando il Pubblico ministero affida procedimento al Giudice . In tal modo se l' azione giudiziaria si inizia anche un giorno ante il reato cada in prescrizione , il processo non si ferma e arriverà a giudizio . Firma ora : www.riparteilfuturo.it/prescrizione | La prescrizione è diventata un modo per difendersi DAI processi , e NON NEI processi . In Italia ci vogliono 500 giorni per arrivare a una sentenza di I grado e abbiamo in media 165mila prescrizioni /anno : allo Stato costano circa 84 milioni €uro . Altri numeri ? x es su corruzione : oggi soltanto 11 persone sono in carcere per questo reato , sempre grazie all’ effetto prescrizione . Vogliamo una prescrizione che abbia effetto di garanzia e non sia un privilegio .
  Tua FIRMA . . .  Basta impunità , vogliamo  #lafinedellincubo ORA petizione con la collaborazione di change.org |  CAMPAGNA PROMOSSA DA . . . |_

_| da : http://LeviMolca.WordPress.Com | Cari amici colleghi commilitonti haverìm , spero troviate INTER essante : Italo fatte ricerche ha scritto su http://Groups.google.com/forum/#topic/free.it.Scienza.Fisica vicende giudiziarie di HAR Husserl Andrea Rossi trovo pagina http://ingandrearossi.com/ Leggo quanto scrive lui e articoli vecchi media processi galera aziende KO POI è stato assolto per NON aver commesso il fatto . HAR Husserl Andrea Rossi sospetta attività lecita e positiva desse fastidio ai " commercianti " di rifiuti speciali che lo han così tolto di mezzo . Italo | US Patent Publication 2014/0326711A1 ( 2014 Nov 6 ) Posted 7 Nov 2014 7:31 AM PST è pubblica la nuova domanda da HAR Husserl Andrea Rossi presentata ufficio brevetti USA per conquistar tutela legale di priorità intellettuale del suo ECAT Gatto Einstein |Abstract | A reactor device includes a sealed vessel defining an interior , a fuel material within the interior of the vessel and a proximal heating element | updates from | 22 PASSI D'AMORE e dintorni | Which God taxi driver = Che Dio t' assista . FaceBook segò me . Usare unzò Skype nè Twitter nè puliscarpe sanza sugna nè gettonar so foto digitali ALLUCI generano allucinazioni meglio schermo liquido carburatore catodico . MI puoi fonare o pure mandami N tuo e chiamo TE Salumi e caci MOLCA JAL Joseph Arturo Levi Franco 3492218113 | 0289301262 | FrancoLevi @ Tiscali.it |

|_ Milly Moratti FISICA quasi assassinata MORTI di raffreddore Preparata Fleischmann MARLOVE e Del Giudice ma ECAT Einstein Gatto ha vite triliardi 9 fattoriali all' Esacubo ! Uva furba Volpe acerba l' animale più ecologico è la marmotta catalitica . SUFFRAGIO UNIVERSALE è il Servizio Religioso celebrato in ricordo di tutti i Defunti | _| Poco meno comunisti FPLP HABASH sempre più Khomeinisti Ordine putinieri Bologna nuovo nero Uno Bianca Gladi Attori Certaldo Children of God Mosè Affatigato Burg Poggiosecco Bambini di Dio Mamma Ebe Pagliuca Rauti FO Principi Gironda Cuddia Canneto Staiti Mario Tuti Caccola Baroni Delle Chiaje Chiuse Canne poco mistero , buffo zero ogni VASSALLO ministro o no di MAFIA . Giorgio Di Gregorio mise BOMBA p Fontana Mi 12 Dic 1969 DEJA VU attentati Veltrusconi Tartaglia Massimo D' Ulema Caval LETTA Jere Tsipras Alba Dorata Rosso Pittata m5s stidde Casini Pierferdi zombie Gest Ronzi Grilletto Renzusconi Papadoc Salvini LePen automi Denaro Messina Pico Ciarra Matteo Casini Cicchitto Azzurra BIETTI Firmigoni Celeste casa edi mere trice insurre ziona listi nazimao comuscisti cameragni PUTIN Marco Barbone Alì Agcà lucciole lampare Girijna Calta lupare lupanare Bellavista Cesare Battisti Rosenzweig Caterina Sereni Loskoni Putin consuocero Livorno Pisa litigano di giorno ma la notte no . SKAGERRAK yacht privato dei Pinochet Hitler Maduro Castrador Chàvez Hubbard Pico Ciarra Alì Mehmet Agcà PAPA Mar Mara RIta AR Raffaele Flottiglia TomTom pescherecci ESULTA ganav Scemology Sultano Erdogan Duvalier nerirossi Molotov Ribbentrop Carla Del Ponte Staffan De Impostura Marta Barbablù P2 Indiani W Marò INNOCENTI w SALVINI Guido magistrato W sbarco nuovo Liberazione Tunicilia Galassia RACCOMANDA azione Pesach YES in My yard da mia natia Città dei Mille BETAR Bergamo ARTSENU 25 APR XX SET Sbarco 2015 5775 Speranza VS pubblic AZIONE w TRI volu ZION Tecnologie TRI boom Terapie Stanzani Zevi : 7 note della TRI voluzione manda in pensione ogni faraone zar Capone cannone . . . | W TRI voluzione TRI boom Artsenu NUNISMO Democrazia Glocal ROSA PUGNO Era Ora . Dear Comunità MOLCA Ebraica Trans Nazionale Molchita IMOLA IMOLCA INTER Radicali Sionisti anti MOLOCH hope soon we meet in I TAL YA again and as soon as in Nuernberg PERES mafia CFR ISM is tried let' s meet in ISRAEL . Urgent : we all must ask everybody help us have Priebke and all his accomplices Argentina PERES Carla Del Ponte Lefebvre PERON Dulles Pacelli buried at FOSSE ARDEATINE in front of our brothers their victims . Matteotti in 1924 was murdered by CFR Sinclair because he Giacomo DID find evidence : Sinclair CFR with the oil black money was stuffing Germany Italia URSS . . . with weapons and dollars for the sake of peace and disarmament . . .  | PUTIN boss dei Narco$ Colombia elemosiniere dei BLAIR dei DeMagistris dei LePEN CFR sindacato dei FARAONI : Assad Putin Rowhani Maduro Chàvez Erdogan ZAR  Califfi Sultani Kaiser Scià Fuehrer Duci BOSS Conducador Castrador Lìder Maximos . Russia Putiniera continua a fregare la Grecia e a contarle su : " a fregarti è l ' Acci Dente , UE e USA , nzomma gli EBREI " .  Kaiser Zar Sultani Ayatollah Califfi Assiro Babila FARAONI . BBB Bashar Bashir Blair  :  le  666 trappole delle 666 Trippoli . Quei che LEVI tabile Massimo FINI Mondo vogliono inevitabile . CFR comunisti fascisti razzisti . Carnegie Ford Rockefeller .  Mondo in Banca Riotta . A  cominciare da  LA STAMPA . Tutta la stampa  , minga soltanto a Torino o a Toronto . Gianni Banca Riotta , membro permanente del CFR  Council on Foreign Relations . CFR libanizza sudanizza il GLOBO . Israel è l' Ebreo degli Stati . Chi non è dell '  INTER è del  SASSUOLO  |_ 

 _| Sardegna ? Non ti fidare dei Sardi , sono quasi tutti Ebrei ! Ecco perchè " per rimediare "  i nazisti PERON resero Sardegna e Argentina i paradisi NAZI :  IV Reich ,  tanti Eichmann ,  tanti Khomei nisti tanti Hezbollah tanti PUTIN  . Specie a Hernandarias confluenza Argentina Brasile Paraguay e in ogni " Three Border Area "  del Globo , da Basilea a Vaduz  a Ghadames , confluenza  Algeria ; Tunisia ; Libia . . . dal Malì a Malè . Maldive come Malvine | 

Israel e la questione Sarda : la Sardegna è grande più della " Grande Israel " , compresi i " territorj " contesi , " grandi " quanto la provincia di Brescia |_ 

_| Pelo U Togno sullo stomaco . Matteo Salvini , Casini , Calta Girijna Bellavista , nazi mao , De Magistris  , Schiavone Vassallo Veltri Veltrusconi Renzusconi , Cicchitto , Bossici , Firmigoni , Calderoli & CO fanno el Busi Ness con la " Corea democratica " : il Paese AMATO ( IL BANDITO , non Giuliano quello compianto : Giuliano l' altro questo sempre arzillo ) Giuliano AMATO dal Caval LETTA jere e da Putin  consuocero : quello della " Germania Democratica " DDR di Ulbricht  . Tanto non sono più comunisti . Infatti sono Khomeinisti , e trattano U RAGNO e PELO U TOGNO coi Teheruni con la Siria ASSAD anata e col Venezuela di Maduro Chàvez To say nothing of Niger Nigeria & Nestle pardon :  Bilderberg Olanda Svizzera Luxemburg . Califfo Sultano Masaniello Luigi De Magistris regna su PAX Cammuorra HAMAS satori Arafat tori Narco$ ENI Colombia Mexico Ucraina Russia LEGIONARI Degollado Marcial Maciel TONG PERES CFR Mogherini PERES ita Lady Ashton DINI TINI MORGAN MpS movim M5S 5 STIDDE Tsipras Alba Dorata Rosso Pittata Assad JP Morgan Sadass Stanley UBS AL AKHRAS FARAONI dittatori SCHIFISTI scafisti schiavisti mercanti carne umana Somale CORTI Islamiche BOKO HARAM Daish DINI Luisa Morgantini antisemit ISM IS ISIL Rio Mare Mar Mara Flottiglia Erdo GAN - Arafat tori HAMAS Satori Marta Barbablù Staffan De Impostura Hezbollah IS ISIL DAISH Aspidem Institute Tre Monti DIVO Tre Monti Giulio TRE Monteotti |INNOCENTE Yigal Amìr SHIracMON PERES cfr assassinò RABIN , MORO  KENNEDY . . . dal libro  TRI boom TRI voluzione DEMO rivolta Giudaica HALTER nativ a mafia GLOCAL  di Chamish Barry & Levi Franco JAL MOLCA - FrancoLevi @ Tiscali.it | 

_| I  COLPEVOLI  -  L' assassinio di Yitzhàk Rabìn è un crimine con possibilità di soluzione , basta volere . Se lo vogliamo NON resterà sogno . Comincia NON  a Tel Aviv ma più tosto a Hevròn . Qui Marzo 1994 fu ordito altro orrendo crimine . Nella Caverna di Machpèlah Grotta dei Patriarchi furono assassinati 29 Arabi . Fu creata una Commissione Inchiesta per arrivare alla verità . Era guidata da Meir Shamgàr , presidente della Suprema Corte di Israèl . Ei avrebbe poi guidata la Commissione sulla morte di Rabìn . Come il caso successivo , la Commissione su Hevròn fu totale coverup . Nascose le pecche dei veri peccatori . Sabbiatura da professionisti , e altrettanto sfacciata . Lo stesso giorno del massacro un reporter Arabo della rivista settimanale Yerushalàim fece visita in sei differenti ospedali a 25 sopravvissuti . Nessuno aveva avuto tempo per organizzar cospirazioni o coordinare testimonianze . Per giunta alcuni dei feriti erano bambini , e uno dopo l' altro TUTTI hanno riferito : l' uomo accusato della strage , Barùch Goldstein , aveva avuto almeno uno , forse due  complici . Alla Shamgàr una dozzina di questi sopra vissuti ha testimoniato di aver visto un còmplice fuggir fuori , e prima consegnare nastri di munizioni allo sparatore .  E come per l' assassinio di Rabìn , guarda strano , nove dei soldati che dovevano prestar servizio al Luogo Sacro , NON erano al lavoro quella mattina . I tre soli che in servizio erano , testimoniarono di aver visto Goldstein Baruch entrare , seguìto pochi minuti dopo da un civile , che portava un' arma Galìl da assalto . GOLDSTEIN AGI' DA SOLO sentenziò la Shamgàr . I soldati che avevan visto qualcuno seguire Goldstein si erano sbagliati , e i testimoni Arabi avevano giurato il falso . Già a tre anni tutti gli Arabi sono bugiardi : Il verdetto della Shamgàr comporta la sentenza :
“ gli Arabi sono tutti bugiardi già alla età di anni tre , e la loro testimonianza è priva di valore “  . Nel Mondo intero nessuna Corte decente avrebbe raggiunta la conclusione della Shamgàr . E come nella Commissione sua successiva sul crimine Rabìn , ancora più significativo è : sia chi deporre NON potè , sia quali prove NON furono ammesse . Primo , a tutt’ oggi nessuno sa come Goldstein morì . NON  fu ordinata autopsia  nessuna. Circostanze del decesso restano ignote . Ancora più importante : chi NON fece nulla , anzi , per prevenire il massacro . Medico , Goldstein sapeva : massacro stava per esser perpetrato , e lo disse agli amici , incluso Shmùel Cytryn ( arrestato poi sanza accuse e tenuto in prigione per mesi ) che due giorni ANTE la strage aveva ricevuto dall' Esercito avviso : prepàrati per un massacro . I medici possono perquisire tutti e tutto anche le mutande . Avvisaglie dovevano essere ultra sufficienti per mobilitare in azione preventiva una Divisione dei GSS o SIFAR General Security Services o Shabàk sive Shìn Bet ( Sherùt Bittahòn Servizio Sicurezza ) settore noto popolarmente come " Jewish Department " " Dipartimento Ebràico " : l' Ufficio della Shabàk che deve occuparsi dei delinquenti Ebrei . Tale riservatissimo Mossàd (Istituto) aveva infiltrati agenti suoi in ogni angolo dei Territorj onde sorvegliare estremisti Ebrei e ostacolarne l' attivismo . La strage  di Hevròn fu un fiasco notevole , eppure Carmi Gillon capo dell' " Ufficio affari Ebraici " o " non Arabi " della Shabàk NON fu chiamato a testimoniare a QUELLA Commissione Shamgàr . Forse perché suo fratello Ilàn Gillòn era un supervisiore della Commissione incaricata d' organizzare le testimonianze . Ben lavato deodorato e riciclato da QUELLA Commissione Shamgàr , Carmi Gillòn fu promosso capo della Shabàk , strano provvedimento sulla scia del fiasco di Hevròn . Poi è stato prepensionato e anche nel 2015 sdottoreggia contro extremisionisti come Netanyahu . Ma fu proprio involontario fiasco ? Del poco che si sa per certo , l’ Ufficio riservatissimo continuò a istigare e a intrappolare Ebrei residenti nei" territorj " , presunti contrarj al " Processo di Pace " di Rabìn . Il caso più famoso riguarda i fratelli Kahalani , condannati a 12 anni in quanto asseriti colpevoli del tentativo di uccidere Arabi . Stando alla Shabàk i due Kahalani furono colti con le mani nel sacco , anzi nella coperta , durante operazione civetta in cui era stato tolto il percussore dalla " loro " arma che essi affermano e ripetono essere stata infiltrata a bordo del " loro " veicolo . Comunque siano andate le cose , i fratelli Kahalani sono stati intrappolati in maniere che risultano illegali nella maggior parte delle Democratiche Società [ sono stati scarcerati nel Febbrajo Duemila - N d traduttore ] . L' agente più famoso del " Dipartimento Ebraico " Shabàk Ufficio Affari Riservati è Avishài Ravìv incaricato di provocare l' assassino di Yitzhàk Rabìn . Formò una GANG chiamata EYAL fatta di gangster UNO : lui stesso . Convinse Yigàl Amìr , studente alla Università Bar Ilàn , a ajutarlo a organizzare gruppi di discussione a Hevròn . Quattro scolare alla Sarah Eliash deposero : davanti a loro Ravìv pungolava Amìr a uccidere Rabìn e chiamava Amìr " codardo e falso eroe " . [ nota MOLCA : su Goldstein , intrappolato e calunniato post linciaggium , Chamish e altri ficcanasi hanno scritti parecchj libri ] Tali testimonianze furono udite dalla Shamgàr Commissione SECONDA , e NON furono incluse nelle conclusioni accessibili al pubblico . Ravìv fu provocatore di livello alto . Fu lui a stampare autoadesivi volantini e manifesti col foto montaggio di Rabìn in divisa nazista , e a distribuirli durante un grande comizio . Fu lui a organizzare una cerimonia di giuramento trasmessa da Canale UNO , UN MESE E MEZZO PRIMA dell' assassinio di Rabìn . I così detti membri di EYAL giurarono : " uccideremo chiunque tradisca la Terra di Israèl " .  Poi i partecipanti alla sceneggiata testimoniarono : Ravìv aveva insegnato loro dove dovessero stare e che cosa dovessero dire  . Come volevasi ottenere .  Il prodotto tutto  è risultato essere quanto era : messinscena e carta moschicida . Le comparse non si erano rese conto d' aver contribuito a fare di Amìr uno zimbello ,  creando un gruppo estremista ," radical " , perché il pubblico identificasse Amìr con EYAL  . . .

 B"H  Israel è l' Ebreo degli Stati W Legge Netanyahu bona leggila calmo , è meno diccifile di Job Act o Art 18 . SHIracMON Peres la combatte pertanto ( prova del 999 ) Legge Netanyahu bbbona ! Pure in SAUDIA dilaga gente INTER ligente e fa scudetto . Più che SUFI sono stufi dei Militia Taliban Zuavi Salafiti Saudi Wahhabiti versione Islamica dei Neturei Karta Rev Moon Ovadia Zuavi PERESITI CFR | Original : Riparte il futuro Eternit e corruzione STOP pre scrizioni farsa ! From francolevi @ tiscali.it ; to  : Pannella @ Radicali.it |   www.RiparteILfuturo.it - da : ANGELA @ RiparteILfuturo.it ; Info @ RiparteILfuturo.it | Riparte il futuro SANZA prescrizione eternit corruzione Ciaolòm FrancoLeviATtiscaliDOTIt , Le notizie ci scioccano tutti : pre scrizione cancella responsabilità delle oltre tremila vittime per amianto di ETERNIT e di uno dei peggiori disastri della storia d' Italia . Noi non ci stiamo e vogliamo subito por fine all’ incubo e pertanto lanciamo un appello e ti chiediamo di unirti a noi . Va fermato l‘ orologio della prescrizione appena viene nominato un giudice che comincia a lavorare , congelando i tempi e così evitando che intenzionalmente si creino ritardi . Vogliamo una pre scrizione che smetta di decorrere dal momento esercizio della azione penale , cioè da quando il Pubblico ministero affida procedimento al Giudice . In tal modo se l' azione giudiziaria si inizia anche un giorno ante il reato cada in prescrizione , il processo non si ferma e arriverà a giudizio . Firma ora : www.riparteilfuturo.it/prescrizione |

 La prescrizione è diventata un modo per difendersi DAI processi , e NON NEI processi . In Italia occorrono 500 giorni per arrivare a una sentenza di I grado , e abbiamo una media di 165mila prescrizioni / anno : allo Stato costano circa 84 milioni €uro . Altri numeri ? x es su corruzione : oggi soltanto 11 persone sono in carcere per questo reato , sempre grazie all’ effetto prescrizione . Vogliamo una pre scrizione che abbia effetto di garanzia e non sia un privilegio .  Tua FIRMA . . .  Basta impunità , vogliamo  #lafinedellincubo ORA petizione con la collaborazione di change.org   Cari amici colleghi commilitonti haverìm , spero troviate INTER essante : Italo fatte ricerche ha scritto su http://Groups.google.com/forum/#topic/free.it.Scienza.Fisica vicende giudiziarie di HAR Husserl Andrea Rossi trovo pagina http://ingandrearossi.com/ Leggo quanto scrive lui e articoli vecchi media processi galera aziende KO POI è stato assolto per NON aver commesso il fatto . HAR Husserl Andrea Rossi sospetta attività lecita e positiva desse fastidio ai " commercianti " di rifiuti speciali che lo han così tolto di mezzo .  Italo . . . | Milly Moratti FISICA quasi assassinata MORTI di raffreddore Preparata Fleischmann MARLOVE e Del Giudice ma ECAT Einstein Gatto ha vite triliardi 9 fattoriali all' Esacubo ! Uva furba Volpe acerba l' animale più ecologico è la marmotta catalitica . SUFFRAGIO UNIVERSALE è il Servizio Religioso celebrato in ricordo di tutti i Defunti |

| Poco meno comunisti FPLP HABASH sempre più Khomeinisti Ordine nuovo nero putinieri Bologna Uno Bianca Gladi Attori Certaldo Poggiosecco  Children of God Mosè Burg Affatigato Bambini di Dio Pagliuca Mamma Ebe Rauti FO Principi Gironda Cuddia Canneto Staiti Caccola Mario Tuti Baroni Delle Chiaje Chiuse Canne mistero poco , buffo zero ogni VASSALLO ( ministro o no ) di MAFIA .

Giorgio Di Gregorio mise BOMBA p Fontana 12 Dic 1969 attentati DEJA VU Veltrusconi Tartaglia Massimo D'Ulema Caval LETTA Jere Alba Dorata Cipras Rosso Pittata m5s stidde Casini Pierferdi zombie Gest Ronzi Grilletto Renzusconi Papadoc Salvini LePen automi Denaro Pico Ciarra Messina Matteo Casini Cicchitto Azzurra Firmigoni BIETTI casa edi mere trice insurre ziona listi nazimao comuscisti cameragni PUTIN Marco Barbone Alì Agcà lucciole lampare Girijna Calta lupare lupanare Bellavista Pico Ciarra Cesare Battisti Rosenzweig Caterina Sereni Loskoni Putin consuocero Pisa Livorno litigano di giorno ma la notte no . SKAGERRAK yacht privato dei Pinochet Hitler Maduro Castrador Alì Mehmet Agcà PAPA Mar Mara Rita AR Raffaele Flottiglia pescherecci Tom Tom ESULTA ganav Scemology Sultano Erdogan Duvalier Ribbentrop neri rossi Molotov Carla Del Ponte Staffan DeImpostura Marta Barbablù Indiani W Marò INNOCENTI W magistrato Guido.SALVINI @ Giustizia.it  W sbarco nuovo Liberazione Pèsach Tunicilia Galassia Azione RACCOMANDA Pesach YES in My yard da natia mia Città dei Mille BETAR Bergamo ARTSENU 25 APR - XX SET 2015 Sbarco Speranza VS pubblic AZIONE w TRI volu ZION Tecnologie TRI boom Zevi Stanzani Terapie : 7 note della TRI voluzione manda in pensione ogni faraone zar Capone cannone . . .
B"H _Cari amici colleghi commilitonti haverìm , spero sia di Vs INTER esse . Prego diffondete ASAP e inserite ODG grz ! | FrancoLevi @ Tiscali.it | Ciao ciaolòm ! Ho firmata la petizione | ValentinaDOTstellaATAssociazione LucaCoscioniDOTit TRI voluzione TRI boom w NUNISMO Artsenu Democrazia GLOCAL | Vorrei chiederti : ajutaci aggiungendo il tuo nome . Obiettivo nostro è raggiungere 100 firme e abbiamo bisogno del tuo sostegno . v anche http://Radicali.it/forum | Puoi saperne di più e leggere la petizione qui |


| Grazie ! FrancoLeviATtiscaliDOTit |
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