2-a kongresa komuniko

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giancarlo fighiera

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Jun 21, 2011, 7:27:18 AM6/21/11
to klacxoj klacxoj, italaj grupoj, esperantis...@yahoogroups.com, zi - listo instruado
Karaj,
 
Vi trovos sube la tekston de la 2-a kongresa komuniko sendota post kelkaj tagoj al la itala gazetaro. Ĝi estas iom pli longa ol la 1-a, sed sekvas la samajn principojn. En la titolo aperas la  vorto “Torino”, ĉar la urbo estas moda nunjare, kaj la teksto tuj kunligiĝas al “alpini” kaj “bersaglieri” ĉar ambaŭ estas popularaj nocioj.
 
Same kiel antaŭe, mi afable sugestas al vi plusendi la suban tekston al kia ajn loka gazet(et)o, kiom ajn malgranda ĝi estu,  asocia bulteno, informilo, studenta periodaĵo, fakrevueto aŭ simile, de vi konata en via vivmedio; laŭbezone, modifu/kompletigu la enhavon. Dankon
                                          GCF

(ek de lundo mi restados en Herzberg, la Esperanto-urbo, dum tri semajnoj)

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(Comunicato. Preghiera di pubblicazione)

 

A TORINO SI PARLA ESPERANTO

Dopo gli alpini e i bersaglieri, a Torino arriva l’esperanto. Infatti, nell’ambito dei 

festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità nazionale, circa 400 delegati 

italiani e numerosi osservatori stranieri provenienti da molti Paesi, fra cui la 

Russia, l’India e il Brasile, si riuniranno nella prima capitale d’Italia in occasione 

del 78° congresso della Federazione Esperantista Italiana (20-26/8).

La Commissione Europea contribuirà al congresso attraverso il suo Programma 

Grundtig col seminario “E adesso facciamo gli europei”.


Il presidente del congresso, prof. F.A. Pennacchietti (professore emerito 

dell’Università di Torino), ha dichiarato: “La lingua neutrale esperanto, ormai 

diffusa in tutto il mondo, supera in semplicità l’inglese. Il suo uso a livello 

internazionale è un antidoto al predominio attuale di una lingua sulle altre e 

difende l’uguaglianza di tutti gli idiomi e culture del mondo contro ogni 

discriminazione, come sancito dalla Carta delle Nazioni Unite (San Francisco, 

1945. Art. 1. 3). Dopo il latino, il francese e l’inglese, l’avvenire della comunicazione 

globale appartiene all’esperanto”.


(G. C. Fighiera, addetto stampa)

 

 
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