In allegato la bozza non corretta del ddl di revisione costituzionale approvata ieri dalla Camera.
A me sembra un testo ottimo, votabile senza modifiche, molto simile nell'ispirazione a quello che avevamo presentato come Pd.
Nel nuovo articolo 81 non si parla rigidamente di pareggio di bilancio, ma più flessibilmente di equilibrio di bilancio.
Non c'è un automatismo, si fa salvo il criterio del bilancio strutturale (al netto del ciclo) e le eccezioni per eventi eccezionali, che le Camere riconoscono a maggioranza assoluta.
Per i dettagli si rinvia ad una specifica legge "rinforzata" approvata a maggioranza assoluta, i cui contenuti sono poi spiegati nell'ultimo articolo.
Poi c'è un importante principio generale sull'equilibrio dei bilanci in tutte le pubbliche amministarzioni che viene inserito nell'art. 97.
Segue uno slittamento dentro l'articolo 117 dell' "armonizzazione di bilanci pubblici" che slitta dalla competenza concorrente a quella esclusiva dello Stato.
Nel 119 tutti gli enti locali e le regioni vengono responsabilizzati sull'equilibrio di bilancio.
La norma transitoria spiega poi che cosa andrà nella legge 'rinforzata' di applicazione del nuovo art. 81, tra cui alla lettera f) del comma 1 l'importantissimo organismo indipendente istituito presso le Camere per l'analisi e verifica degli andamenti di finanza pubblica e per la valutazione dell'osservanza delle regole di bilancio. La legge, come spiega il comma 3, andrà approvata entro il 28 febbraio 2013, cioè entro la fine della legislatura. Il comma 4 rinvia poi a una riforma regolamentare l'individuazione di una forma di controllo parlamentare in materia, alludendo a una commissione bicamerale paritetica tra maggioranza e opposizione. Un controllo evidentemente distinto ma intrecciato con l'autorità indipendntne di cui sopra, la quale, dal canto suo si raccorderà anche con l'Unione europea.