IL G.P.G.T CONTRADDICE SE STESSO

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Alfredo Quarchioni

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Feb 27, 2008, 12:37:30 PM2/27/08
to Giudici Tributari Umbria e Centro Italia
NOTIZIE DAL CONSIGLIO DI PRESIDENZA

IL G.P.G.T CONTRADDICE SE STESSO

Votazione sulla Interpretazione, ispirata alla " pari dignità " di
tutti i giudici tributari, dell'art.11 Dlgs 545/92 -, sulla base
della Commissione Studi dello stesso CPGT , illustrata al Consiglio
dal Consigliere del CPGT , magistrato di cassazione , Dott. Mario
Cicala,

Hanno votato contro : Angelo Gargani , Ennio Sepe , Raffaele
Ceniccola,
Gaetano Caputi , Tommaso GATTI , Carmine Antonio Esposito, Vincenzo
Simonelli( parlamentare)

Hanno votato a favore : Mario Cicala , Giuseppe Belletti , Salvatore
Pillitteri, Grazia Ciarlitto, Federico D'Ippolito (parlamentare)

Si sono astenuti : Francesco Castellano, Sabino Sarno.( parlamentare)

Presenti alla seduta del Consiglio di presidenza della Giustizia
Tributaria ,come uditori
Mario Piscitello ( Coordinatore della Mailing-List), Alfredo
Quarchioni (Pres. AMT Umbria ) Giorgio Fiorenza (Pres.AMT
Toscana),Pietro Perla ( Pres.AMT Marche) , Ignazio Accettura( Pres.
Associaz MTL :

Ieri, 29 gennaio 2008, il C.P.G.T, con una deliberazione a stretta
maggioranza (7 contrari, 5 favorevoli e 2 astenuti ), ha respinto la
proposta della sua Commissione Studi, illustrata al Consiglio da Mario
Cicala, per una diversa interpretazione, ispirata alla " pari dignità
" di
tutti i giudici tributari, dell'art.11 Dlgs 545/92.

Dagli interventi di alcuni suoi componenti, in particolare di
coloro,che
hanno votato contro, è emersa ( più o meno esplicitamente) la
preoccupazione
di "salvare" il recente bando di concorso (per interessi
personali ??..??) e
non tanto di affermare che sono ancora in vigore gli articoli 3,4 e 5
del
citato decreto, dei quali peraltro, nessuno ha sostenuto la loro
abrogazione.

Gli articoli 3,4,5, infatti, non possono non ritenersi ancora in
vigore,per
coloro che chiedono un incarico presso le Commissioni Tributarie (i
cosiddetti esterni).

Il Consiglio di Presidenza, però, paradossalmente, rigettando la
proposta
della Commissione Studi, ha contraddetto se stesso e svuotato, almeno
in
parte, il bando di concorso ,il quale prevede che coloro che chiedono
un
incarico per le funzioni attualmente svolte sono esonerati dall'onere
di
documentare o dichiarare il possesso dei requisiti richiesti dalla
legge

( vedi art.1 comma 1 del bando " Per le richieste di incarico , con
funzioni diverse da quelle rivestite, relativamente ai posti di
Presidente
di Commissione , Presidente di Sezione, Vice Presidente di Sezione ,
giudice , nelle Commissioni tributarie provinciali o regionali , i
candidati debbono documentare o dichiarare il possesso dei requisiti
rispettivamente richiesti" ).

Per coerenza,il Consiglio di Presidenza, avrebbe dovuto ANNULLARE o
RETTIFICARE il bando di concorso, a dire di alcuni Consiglieri,
frettolosamente emanato per tutelare situazioni personali a rischio
della
potenziale concorrenza dei componenti della Commissione Centrale,

Inoltre il Consiglio avrebbe dovuto annullare o rettificare lo schema
di
dichiarazione sostitutiva di atto notorio ( allegato al bando) la
quale
prescinde dal possesso di particolari requisiti per la partecipazione
al
concorso.

Un' ulteriore questione che il Consiglio avrebbe dovuto risolvere e
che
comunque necessariamente dovrà risolvere, riguarda coloro che sono
Presidenti di sezione oppure svolgono funzioni di Presidente di
Commissione
o di Sezione senza appartenere ad alcuna categoria di cui all'art.3,
coloro che sono giudici di Commissione Provinciale senza appartenere
ad
alcuna categoria di cui all'art.4 , oppure coloro che sono giudici di
Commissione Regionale , senza appartenere ad alcune categorie di cui
all'art.5.

Per tutti costoro il Consiglio di Presidenza avrebbe dovuto
pronunciarsi
definitivamente ed espressamente sulla possibilità di partecipare al
concorso per il conferimento dello stesso incarico presso altra
commissione.

Sulla base del bando e della delibera adottata ieri, le soluzioni sono
contraddittorie:

positiva da quanto risulta dal bando e negativa da quanto la delibera
di
ieri lascia intendere .

E' facile prevedere che la discussione ed il confronto possano e
debbono
continuare nell'interesse dell'intera Categoria e quindi di TUTTI i
giudici
tributari , preferibilmente però non davanti ad altri Organi ( Tar e
Consiglio di Stato ) .

Alfredo Quarchioni


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