Perché questo gruppo

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geodatiliberi

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Mar 28, 2013, 5:21:54 PM3/28/13
to geodat...@googlegroups.com

Il tema degli OpenGeoData è importante e pensiamo che meriti hic et nunc un’attenzione speciale. E’ indispensabile la crescita di una consapevolezza diffusa del loro valore, così come è necessario porre l’attenzione sulle modalità di implementazione del modello e verificarne l’impatto in termini di valore aggiunto; per professionisti, aziende, decisori e cittadini.

Vogliamo creare un gruppo di lavoro aperto a tutti e che si appoggerà anche su quanto di buono e utile è stato fatto in analogia per il tema più generale degli OpenData.


Tre i temi principali che vorremmo trasformare in azione:


  • Formazione - iniziative formative a medio, lungo termine riguardanti la formazione su specifiche questioni di fondo (metadati, INSPIRE, standard, soluzioni tecnologiche, ecc.).

  • Informazione - iniziative di tipo divulgativo (filmati didattici e di promozione), così come webinar di taglio informativo su argomenti di approfondimento.

  • Buone prassi - segnalazione e report di iniziative e progetti riguardanti geoportali e portali open data, standard, apertura e liberazione di dati (ma non solo) che possono essere prese a modello.


Pensiamo sia necessario il contributo di molti, sia in termini di contenuti che di modalità di azione. Per questa ragione abbiamo 

una community su ideascale (geodatiliberi.ideascale.com)

in cui ognuno potrà proporre, condividere, commentare e valutare in modo costruttivo idee utili sul tema.


Questa mailing-list è stata creata come strumento di comunicazione integrativo per il gruppo lavoro.


Perché OpenGeoData non sia soltanto un obbligo normativo, una moda o un sfogo per il "geogeek".



a.fu...@lqt.it

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Apr 3, 2013, 4:52:26 AM4/3/13
to geodat...@googlegroups.com, geodat...@googlegroups.com
Ottima iniziativa, e decisamente opportuna: complimenti ai promotori.

giusto per entrare in argomento mettendo direttamente i piedi nel piatto, cominciamo
col dire cosa *non* dovrebbero mai essere gli OpenData geografici.

non possono essere semplicemente l'estensione dei classici paradigmi GIS
(formati "speciali" per dati "speciali" che possono essere utilizzati solo tramite strumenti
"speciali" da parte di operatori che possiedono competenze professionali "speciali").

il motivo pare abbastanza evidente: se adottassimo questo approccio finiremmo per
chiuderci ancora una volta all'interno di un microscopico recinto molto di nicchia, e ben
difficilmente potremmo sperare di trovare alleati in un ambito di interesse piu' generale.

viceversa, come dimostra il successo p.es. di GMaps, esiste una fortissima domanda
di "supporti geografici" facilmente accessibili e facilmente interpretabili anche da parte
di fruitori assolutamente profani: e che soprattutto siano facilmente integrabili con altri
processi di gestione e presentazione delle informazioni, anche da parte di sviluppatori
che non necessariamente siano "specialisti del ramo".
si tratta di un settore in continua espansione, e che tocca trasversalmente praticamente
tutti i possibili ambiti applicativi (dal turismo ai trasporti, dai beni culturali all'escursionismo,
dalla logistica alla sanita' ed ai servizi sociali fino all'e-democracy etc etc).

del resto, esiste una seconda esperienza concreta di comprovato successo, ed e' Open
Street Map: e certamente tanto GMaps quanto OSM tutto sono meno che "classiche
implementazioni conformi al paradigma GIS" ... qualcosa vorra' ben significare, e sarebbe
sicuramente saggio tenerne conto nelle nostre prossime discussioni.

ciao
Sandro Furieri

Andrea Borruso

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Apr 3, 2013, 6:16:42 AM4/3/13
to geodat...@googlegroups.com
Ciao Sandro,


Il giorno mercoledì 3 aprile 2013 10:52:26 UTC+2, a.fu...@lqt.it ha scritto:
Ottima iniziativa, e decisamente opportuna: complimenti ai promotori.

mi fa personalmente molto piacere che tu sia qui e tra i primi!
 
giusto per entrare in argomento mettendo direttamente i piedi nel piatto, cominciamo 
col dire cosa *non* dovrebbero mai essere gli OpenData geografici.

non possono essere semplicemente l'estensione dei classici paradigmi GIS
(formati "speciali" per dati "speciali" che possono essere utilizzati solo tramite strumenti
"speciali" da parte di operatori che possiedono competenze professionali "speciali").

Giusto per attivarci subito: e perché non la riformuli come idea sull'ideario (con tutta la calma del mondo)?
 
il motivo pare abbastanza evidente: se adottassimo questo approccio finiremmo per
chiuderci ancora una volta all'interno di un microscopico recinto molto di nicchia, e ben
difficilmente potremmo sperare di trovare alleati in un ambito di interesse piu' generale.

Sul tema sono molto d'accordo, e se non si allarga la platea gli Open(Geo)Data rischiano di essere poco più di una bolla.

Ed allora alla prossima

PJ Hooker

unread,
Apr 3, 2013, 4:19:17 PM4/3/13
to geodat...@googlegroups.com, geodat...@googlegroups.com
Presente e attivo!
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