Egregi Signori,
con mio grande stupore ho ritrovato nella mensa scolastica un formato di pasta senza glutine da Voi ritenuto non idoneo un anno fa e da noi genitori segnalato in più occasioni.
Mi riferisco al formato "Farfalle" della Molino di Ferro / Le Asolane che i nostri bambini hanno comunque continuato a mangiare tutto l'anno scorso trovando spesso nei loro piatti micro pezzetti inguardabili.
Come ricorderete avevate constatato che il formato in questione si sfalda facilmente proprio per la sua forma, oltre che per i suoi ingredienti.
L'anno scorso in più occasioni i vostri ispettori e i responsabili dei centri cottura, anche in mia presenza, hanno potuto constatare il grosso disagio di quanto esposto.
La pasta senza glutine in commercio è ormai presente con moltissimi formati pertanto è possibile sceglierne uno che permetta di essere distinto facilmente dalla pasta con glutine.
Mi chiedo poi a cosa serva differenziare i formati perchè a mio avviso nei centri cottura non viene dato peso a ciò che è presente nei piatti finiti e sigillati visto che sono stati consegnati più volte piatti di pasta totalmente sfatta.
Vi chiedo la cortesia di comunicarmi al più presto come pensate di risolvere il problema che denota purtroppo un vostro TOTALE disinteresse nei confronti delle diete sanitarie dato che la modifica in questione sarebbe a costo zero.