(1949)
È anzitutto necessario che si abbia...un organismo ricettivo.
Cioè persone il cui compito primo, la cui prima preoccupazione sua quella di discernere i pensieri latenti, i bisogni latenti, e di comunicarli. Per un simile compito è indispensabile un interesse appassionato per gli esseri umani, chiunque essi siano, e per la loro anima; una capacità di mettersi nei loro panni e di far attenzione ai sintomi dei pensieri inespressi, un certo senso intuitivo della storia che si sta compiendo, e la facilità di esprimere per iscritto sfumature delicate e relazioni complesse. Date la vastità e la complessità delle cose che debbono essere osservate, si dovrebbe avere un gran numero di osservatori di questo genere; ma in realtà ciò è impossibile. E’ dunque urgente utilizzare a questo fine, senza eccezione, chiunque ne sia capace. (...) Ma l’espressione è soltanto l’inizio. L’azione è uno strumento ben più potente per modellare le anime.
Simone Weil (1990), "Il radicamento", in La prima radice, SE, Milano,