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Re: Il "tesoro" ritrovato

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Rafmi...@libero.it

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Nov 7, 2010, 2:25:34 PM11/7/10
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"Tigre 31" <tig...@aliceposta.it> ha scritto
Il ripostiglio di monete rinvenuto casualmente a Montespertoli (Fi) in
località Tresanti si compone di 211 monete di argento quasi esclusivamente
della zecca fiorentina ,ad eccezione di tre esemplari dello Stato della
Chiesa, ed un esemplare della zecca senese.
Il nucleo attualmente conservato rappresenta il 50 % del totale rinvenuto
in quanto fù deciso di cedere al proprietario scopritore parte delle monete
di rinvenimento previsto per legge.
La scoperta fù annunciata con grande risalto sul quotidiano " La Nazione "
del 11 giugno del 1943 e con quell'articolo la notizia giunse alla Regia
Soprintendenza alla Antichità dell'Etruria .
Il 21 giugno il podestà di Montespertoli Alfredo Brandi, forniva alla
Soprintendenza le prime informazioni sul ritrovamento, confermando la
scoperta di circa 450 monete d'argento effettuata da operai mentre stavano
demolendo una vecchia casa colonica , per conseguenti lavori di restauro e
modifica... Si tratta di monete di varia grandezza recanti sul davanti il
giglio fiorentino e nel dietro l'immagine di S. Giovanni Battista con la
data e l'indicazione del coniatore.
La più antica e la più recente abbracciano un periodo della Repubblica
Fiorentina... Il tutto è stato denunciato ai Reali Carabinieri dal figlio
del proprietario del podere certo Bertolli Alberto fù Giuseppe e della
Purcinelli Ersilia.
Le monete furono consegnate al comandante della stazione dei Reali
Carabinieri, monete per un peso di kg 1,350., venivano poi consegnate alla
Soprintendenza Reale di Firenze.
L'archivio Storico della Soprintendenza per i beni archeologici della
Toscana conserva l'elenco dettagliato anche della parte di monete lasciate
al privato, per cui è stato possibile ricostruire la reale consistenza del
ripostiglio e valutare il suo potere d'acquisto in relazione al periodo
storico.
Nel gruzzolo si nota un consistente nucleo di esemplari d'argento della
zecca di Firenze denominati popolarmente " Barili" , emessi a partire dal
1505 con un valore di 12 soldi e 6 denari.
La denominazione deriva dalla corrispondenza del suo valore con l'entità
del dazio da pagare per ogni barile di vino (ca 45,6 lt).
Tutti i "barili" (il più antico è del 1506) recano i tipi fissi del giglio
fiorentino con il nome della città (Florentia) e al rovescio del S. Giovanni
, che battezza il Cristo con la legenda S. Joannes B.
Al rovescio è inoltre presente lo stemma del Signore della Zecca per
l'argento.
I Grossi a partire del 1481 ed i Carlini dal 1504, della stessa zecca
fiorentina, mostrano entrambi, al diritto il giglio, mentre al rovescio sui
primi,è la figura del S. Giovanni stante in piedi e sui secondi il S.
Giovanni che battezza Cristo.
Su' tutti i nominali è presente lo stemma delle famiglie dei Signori Della
Zecca, responsabili della emissione: Albizzi Ardinghelli, Bartolini ,
Capponi, Carducci , Compagni, Corsini ,Davanzati, Lanfredini ,Masi, Mannelli
, MediciNobili, Orlandini , Pandolfini, Papi Portinari, Quarantesi, Rucellai
Ricci , Sacchetti, Serristori, Spini, Strozzi e Venturi.
Completano il ripostiglio un Grosso della zecca di Siena di Mino degli
Agazzari(1510-11), tre Giuli dello Stato Pontificio del regno di papa Giulio
II°(1503-13)e di papa Adriano VI° (1522-3) per la zecca di Roma e di papa
Leone X° (1513-21) per la zecca di Ancona.
Tutte le monete si datano entro gli anni 1524-25, ad eccezione del Grosso
bolognese attribuito a papa Clemente VII°(1523-34), il cui inizio di
coniazione è stato indicato nel 1529.
E' questa la data della possibile chiusura del ripostiglio e dell'ultimo
suo nascondimento da parte del possessore che evidentemente non ebbe più
occasione di recuperarlo.
Sono questi gli ultimi anni della Repubblica fiorentina anni in cui le
scorribande delle truppe impegnate nella guerra avevano prodotto notevoli
danni nelle campagne e minacciato l'incolumità delle persone e la
conservazioni dei loro beni.-
MONTESPERTOLI
MUSEO DELL'ARTE SACRA PIEVE DI S. P. in MERCATO
Orario sabato domenica e festivi 10,30-12,30/ 16,30-19.30


Arduino

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Nov 8, 2010, 2:03:36 PM11/8/10
to
Il 07/11/2010 20.25, Rafmi...@libero.it ha scritto:
> "Tigre 31"<tig...@aliceposta.it> ha scritto

> Le monete furono consegnate al comandante della stazione dei Reali


> Carabinieri, monete per un peso di kg 1,350.,

Non è precisato il peso delle singole monete?
Ciao
Ad'I

Rafmi...@libero.it

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Nov 10, 2010, 10:11:09 AM11/10/10
to
Ho inoltrato il tuo quesito al vecchio: "tigre31" che mi ha dato la seguente
risposta:
> Ciao
>
Non lo so' proprio a quel tempo ero dietro ai problemi della tessera e
della guerra.
Le monete sono in mostra al museo, aperto " una tantum "
Ciao
Il Tigre
>


Arduino

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Nov 10, 2010, 1:02:01 PM11/10/10
to

Ti ringrazio sentitamente.
Facendo il calcolo matematico, dando per preso che le pochissime monete
differenti influiscano poco, si avrebbe 1.350 : 450 = 3
Dato che la lira all'epoca era formata da 20 soldi, tre grammi per
dodici soldi e mezzo, dare circa 4,80 grammi a lira.
Ciao e di nuovo Grazie
Ad'I

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