>
fortuna...@gmail.com ha scritto:
> Alla mia animazione
> <
https://www.geogebra.org/m/wfb7kaup>
> ho aggiunto ............
Tutte le aggiunte che fai sono un'inutile complicazione.
Il problema alla radice della RR è la sedicente simultaneità relativa.
Per Einstein cioè, a prescindere dalle velocità coinvolte (piccolissime, piccole, grandi o grandissime), la simultaneità è sempre relativa, ed è in base a ciò che ne ricava la contrazione cinematica delle lunghezze e la dilatazione cinematica del tempo.
Se dunque si riesce a dimostrare che la simultaneità, a prescindere dalle velocità coinvolte (piccolissime, piccole, grandi o grandissime), è sempre assoluta, viene meno anche tutto il resto, e quindi anche la contrazione cinematica delle lunghezze e la dilatazione cinematica del tempo.
Dimostrare che la simultaneità è sempre assoluta è solo un problema tecnico impostabile nell'ambito della fisica classica come ho fatto vedere, e non solo, qui:
https://sites.google.com/view/rotellavslorentz/home
Un problema tecnico, quello dell'accertamento della simultaneità, che in generale, oltre che prescindere dalle velocità coinvolte, prescinde anche dai riferimenti inerziali e dalla luce, e che in particolare, se le velocità coinvolte sono piccole, diventa un problema risolvibile anche matematicamente usando proiettili e trasformazioni di Galileo.
Quello che non riusciamo a fare, e che Einstein con le trasformazioni di Lorentz (basate sulla scemenza fisica della simultaneità relativa) ci ha illuso per oltre 100 anni, di esserci riuscito, è comporre matematicamente le velocità quando quest'ultime sono prossime alla velocità limite c, composizione impossibile con le trasformazioni di Galileo.
Se però le trasformazioni di Lorentz sono delle semplici formule matematiche sganciate dalla fisica, non credo che sia impossibile trovarne delle altre, sostitutive ed altrettanto utili.
Giovanni