Se affermi che un orologio può rallentare, sei già sulla strada giusta
per comprendere il rallentamento del tempo della mia teoria.
Esiste il tempo universale, che è lo stesso in tutto l'Universo, che è
quello misurato da un orologio a riposo rispetto ad un luogo dello
spazio così lontano dagli oggetti celesti da non essere influenzato dai
loro campi gravitazionali.
Poi ci sono i tempi degli oggetti materiali, che sono quelli misurati da
orologi a riposo rispetto agli oggetti materiali stessi e che sono
rallentati rispetto al tempo universale.
Detti rallentamenti dipendono dalla velocità degli oggetti materiali
rispetto al luogo dello spazio nel quale stanno transitando e dalla
posizione del luogo dello spazio nel campo gravitazionale degli oggetti
celesti.
La velocità degli oggetti materiali rispetto allo spazio si ottiene
tramite l'anisotropia di dipolo dei fotoni della radiazione di fondo e
poi si può calcolare il rallentamento rispetto al tempo universale
tramite le semplici formule di Lorentz sul rallentamento del tempo.
Il rallentamento dovuto ai campi gravitazionali si può calcolare tramite
la relativa formula della relatività generale, per quanto riguarda la
Terra conoscendo la distanza dal centro della Terra.
Naturalmente è possibile anche il procedimento inverso, e cioè
conoscendo il tempo misurato in un oggetto materiale trovare il tempo
universale.
Possibilità pratica.
Per la distanza dal centro della Terra si può usare il sistema
satellitare GPS.
Per l'anisotropia di dipolo della radiazione di fondo, non è ancora
possibile ottenerla in tempo reale, ma solo per questioni di tecnologia,
perché i dati sono disponibili nei 400 fotoni della radiazione di fondo
presenti in ogni centimetro cubo di tutto l'Universo, compresi anche i
luoghi intergalattici.
Quindi dovrebbe essere possibile ottenere degli orologi che misurino il
tempo universale, che sarebbe unico in tutto l'Universo e che sarebbe
molto utile per la navigazione satellitare.
Dino Bruniera