[gauloises:]
> 1) Cosa vuol dire e cosa ha a che vedere con la fisica quantistica ?
>
> 2) E cosa c'entra con la fisica quantistica quando si legge che la
> mente modifica la realtà ?
Se non sai nulla di MQ (meccanica quantistica) e` molto
difficile dare una risposta comprensibile e abbastanza breve
da poter essere condensata in un post. Ti consiglierei di
leggere qualche libro divulgativo sul problema, come "I
conigli di Schrödinger" di Colin Bruce (che tra l'altro
spiega proprio la disuguaglianza di Bell in modo divulgativo
ma sostanzialmente corretto e comprensibile).
Provo comunque a introdurre brevemente l'argomento. Anche
perche' oggi non sto tanto bene e quindi ho un po' di tempo.
La MQ soffre del cosiddetto "problema della misura". La MQ,
come qualunque teoria fisica, dice come rappresentare lo
stato iniziale di un sistema (diciamo tramite una funzione
d'onda, fdo per gli amici, anche se piu' esattamente
bisognerebbe parlare di vettore di stato, di cui la fdo e`
una rappresentazione in una base specifica) e come questo
stato si evolve nel tempo (purche' sia nota l'hamiltoniana
del sistema, una funzione contenente tutte le interazioni tra
le parti interne del sistema e con l'eventuale ambiente
esterno). La MQ dice che la fdo si evolve nel tempo in modo
del tutto deterministico e continuo, determinato appunto
dall'hamiltoniana e dall'equazione ondulatoria impiegata
(diciamo l'eq. di Schrödinger, nei casi piu' semplici).
Il problema e` che la MQ dice anche esplicitamente cosa
succede se si esegue una misura sul sistema. Dice che l'esito
della misura puo` in molti casi essere casuale (con
probabilita` dei vari esiti possibili determinate dalla fdo)
e che in seguito alla misura la fdo cambia bruscamente in
modo altrettanto casuale e discontinuo. Questo fenomeno e`
chiamato collasso della fdo. Il collasso e` coerente con il
valore misurato: la fdo assume di colpo una configurazione
tale che, se la fdo fosse gia` stata cosi' al momento della
misura, il valore che e` stato effettivamente misurato
avrebbe avuto una probabilita` a priori pari a 1. Cio`
implica che una seconda misurazione identica eseguita subito
dopo la prima non possa che confermare il valore gia`
misurato.
La cosa e` un po' strana. In teoria, la fdo di un sistema
puo` diventare anche molto estesa e complessa. Ad esempio,
una singola particella che non interagisce molto con altre
(ad esempio una molecola di idrogeno nello spazio vuoto)
potrebbe avere una fdo che si sparpaglia nello spazio anche
occupando chilometri cubi (o piu'); poi uno ne misura la
posizione e la fdo collassa di colpo in una regione
piccolissima di spazio corrispondente alla risoluzione dello
strumento impiegato. Tale collasso non sembra minimamente
vincolato dalla velocita` della luce, con tutti i problemi
anche concettuali che ne conseguono.
E` fortissima la tentazione di spiegare tutto cio` dicendo
che la fdo non e` reale, e` solo una rappresentazione
matematica della nostra ignoranza circa lo stato vero di un
sistema, ma quest'idea e` smentita dai fatti: l'evoluzione
temporale della fdo non corrisponde affatto all'evoluzione
prevedibile per un'ignoranza statistica. La dimostrazione
piu' diretta ed eclatante e` l'esperimento della doppia
fenditura: perche' mai una distribuzione statistica dovrebbe
dar luogo a interferenza ondulatoria? Questo e` un fenomeno
fisico e implica che la fdo sia un'entita` fisica. Alcuni non
si rassegnano e sostengono che e` solo ignoranza statistica,
solo che siamo noi che non abbiamo capito bene come si evolve
nel tempo l'ignoranza statistica; hanno tentato di fondare
una logica matematica alternativa (quantum logic).
Personalmente trovo poco sensato questo approccio.
Piu' in generale, il problema fisico e` il seguente: se
intendiamo la MQ come una teoria universale, applicabile a
sistemi qualunque, allora la teoria e` incoerente perche' il
collasso in seguito a misura (cosa sarebbe poi una misura?
Come la distingueremmo da altre interazioni?) e`
incompatibile con l'evoluzione temporale continua della fdo;
se invece intendiamo la MQ come una teoria valida solo per
sistemi microscopici, allora non si puo` dire che sia
incoerente perche' la teoria risulterebbe non applicabile
alle interazioni con strumenti di misura macroscopici,
tuttavia allora sarebbe una teoria incompleta, che non
fornirebbe un modello di tutta la realta` e non spiegherebbe
un collasso che andrebbe invece spiegato dalla teoria
completa, che pero` non esiste. Quindi, per farla breve, o la
MQ e` incoerente o e` incompleta. Dato che praticamente tutta
la nostra visione fisica della realta` e` quantistica (a
parte la RG che non si sa come quantizzare, ed e` considerato
un problema), non mi sembra una questione di poco conto.
Sono state proposte molte soluzioni possibili a questo
problema. Sono le cosiddette interpretazioni della MQ.
Vengono chiamate interpretazioni e non teorie perche',
solitamente, non sono sperimentalmente distinguibili dalla
normale MQ, dato che mirano solo a far quadrare la MQ cosi'
com'e`, spiegando le sue predizioni senza cambiarle. Qualche
interpretazione (es. Ghirardi-Rimini-Weber) tuttavia farebbe
predizioni diverse dalla MQ in casi difficili da verificare.
Proprio perche' quasi tutte le interpretazioni non sono vere
teorie testabili, molti fisici si disinteressano del
problema, sostenendo che non e` vera fisica. Tuttavia cio`
non cancella il problema di base: incoerenza o incompletezza,
a scelta. E questo per me e` un problema di fisica, e anche
abbastanza serio.
> 1) Cosa vuol dire e cosa ha a che vedere con la fisica quantistica ?
Entanglement
Come ho scritto prima, lo stato di un *sistema* e`
rappresentato da una fdo. La fdo del *sistema* si evolve nel
tempo seguendo una certa equazione. Cioe`, e` sbagliato dire:
qui ho due particelle che interagiscono tra loro, quindi ho
due funzioni d'onda psi1(x1,y1,z1) e psi2(x2,y2,z2). Bisogna
dire: ho un sistema di due particelle e questo sistema ha
*una* funzione d'onda psi(x1,y1,z1,x2,y2,z2), il cui
significato fisico e` che il suo modulo quadro dia la
densita` di probabilita` di trovare la particella 1 nella
posizione {x1,y1,z1} e simultaneamente la particella 2 in
{x2,y2,z2}. Se le particelle non interagiscono tra loro,
questa fdo globale e` fattorizzabile in due fdo indipendenti,
ma se le particelle interagiscono o hanno interagito anche
una sola volta in passato, non e` fattorizzabile. Cio`
significa che gli stati delle due particelle sono rimasti
"intrecciati" (entangled). Gli esiti delle misure eseguite su
una particella (ad esempio la posizione) non sono
indipendenti da quelli relativi all'altra particella.
Eseguendo una misura su una particella si provoca il collasso
della fdo globale e lo stato dell'altra particella risulta
correlato all'esito della misura sulla prima particella.
La cosa un po' controintuitiva e` che questo intreccio
permanga e sia sperimentalmente osservabile anche dopo che le
particelle si sono allontanate l'una dall'altra, come
evidenziato in un celebre lavoro teorico di Einstein,
Podolsky e Rosen ("paradosso EPR") e poi verificato
sperimentalmente da Aspect.
Ho scritto due particelle per semplicita`: non c'e` limite al
numero di particelle che possono prendere parte a un
intreccio.
Bell
L'idea che la fdo non sia reale ma solo un modello della
nostra ignoranza viene anche chiamata "interpretazione a
variabili nascoste", dove le variabili nascoste sarebbero
quel qualcosa (di ignoto alla MQ) nello stato di un sistema
che determina l'esito della misura. Come dicevo, a me
sembrerebbe che l'esperimento della doppia fenditura bastasse
e avanzasse a smentire le variabili nascoste, ma e` sempre
possibile aggiungere qualche pezza ad hoc per far quadrare le
cose in casi specifici, perfino nel caso di particelle il cui
stato e` intrecciato (non potrebbe uno stato intrecciato
essere una distribuzione statistica di coppie di stati
corrispondenti delle due particelle?), cosi' un bel giorno
Bell se ne venne fuori con un teorema che dimostrava che in
certi sistemi a stati intrecciati l'assunto dell'esistenza di
variabili nascoste di un certo tipo (tali per cui le
particelle non comunichino istantaneamente tra loro)
implicava esiti sperimentali comunque distinguibili da quelli
previsti dalla MQ: misure di spin eseguite su coppie di
particelle intrecciate avrebbero dovuto evidenziare, per la
MQ, un tasso di correlazione tra le misure molto alto,
maggiore del massimo possibile nel caso di variabili
nascoste. Esperimenti per testare la disuguaglianza di Bell
sono stati fatti (usando la polarizzazione di fotoni, piu'
maneggevole dello spin di atomi) e finora gli esiti hanno
sempre escluso le variabili nascoste, anche se c'e` chi non
si arrende.
> 2) E cosa c'entra con la fisica quantistica quando si legge che la
> mente modifica la realtà ?
Un'altra interpretazione dice che il collasso della fdo
avviene non tanto durante il processo di misura quanto nel
momento in cui un essere senziente viene a conoscenza
dell'esito della misura. In sostanza la MQ sarebbe una teoria
valida a tutti i livelli, anche macroscopici, eccetto che per
gli esseri senzienti, che seguirebbero leggi proprie (non si
capisce bene quali) e sarebbero capaci di far collassare la
fdo, cosa che nessun processo fisico sarebbe in grado di
fare. C'e` chi si spinge a dire che la realta` esiste solo
nel momento in cui una mente ne viene a conoscenza (per me
un'idea del genere e` peggio che sbagliata: non vedo proprio
cosa possa significare). Se ti sembra una pessima
interpretazione sei in buona compagnia, tuttavia ha avuto
molto successo presso molte persone, tra cui ovviamente i
sostenitori di fenomeni paranormali, che la citano a
sproposito (perche' la MQ dice che l'esito del collasso e`
casuale con probabilita` definite, indipendenti dalla
volonta` di un eventuale osservatore).
Quest'interpretazione comunque dovrebbe far riflettere. Si
basa sul fatto che sembra impossibile sapere a che livello
avvenga il collasso, se durante la misura o dopo: le
correlazioni quantistiche (cioe` in parole povere
l'entanglement) sembrano cospirare per nascondere il momento
esatto in cui avverrebbe il fattaccio. Il famoso esempio del
gatto di Schrödinger evidenzia appunto questo fatto: quando
apri la scatola non puoi sapere se la fdo e` collassata nel
rivelatore di radiazioni, ed il gatto era o vivo o morto gia`
prima che la scatola venisse aperta, o se l'ha fatta
collassare il gatto in quanto osservatore semi-senziente, o
se tutto quanto, gatto compreso, era in uno stato di
sovrapposizione (in cui lo stato del gatto era intrecciato
con quello del rivelatore e di tutto il resto) e l'hai fatto
collassare tu aprendo la scatola e guardandoci dentro. Queste
tre possibilita` sono sperimentalmente indistinguibili.
La mia interpretazione preferita e` pertanto quella che dice
che il collasso semplicemente non avviene mai, a nessun
livello, e che sembra avvenire proprio e soltanto in virtu'
dell'intreccio quantistico che e` ben previste dalla MQ. Chi
guarda nella scatola si intreccia con il gatto, il rivelatore
e tutto il resto: a ogni stato definito dell'osservatore
corrisponde uno stato definito del gatto e di tutto il resto,
quindi l'osservatore non potra` comunque mai vedere un gatto
mezzo vivo e mezzo morto: e` proprio la dinamica degi
intrecci quantistici a rendere inosservabili questi
macrostati di sovrapposizione. L'ipotesi che avvenga un
collasso sarebbe quindi indimostrata e indimostrabile, dato
che i fatti sperimentali che ne sono alla base sono
spiegabili in termini di intreccio quantistico, rimanendo
all'interno della MQ deterministica nota (e sarebbero sempre
stati spiegabili cosi' fin dall'inizio, se qualcuno se ne
fosse reso conto un po' prima). Questa e` la cosiddetta
interpretazione a universi paralleli (many-worlds
interpretation).
Ciao
Paolo Russo