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Fw: Le Due Sicilie sono il pi� grande bene culturale ed ambientale d'Europa

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Rafminimi

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Apr 29, 2014, 5:15:46 PM4/29/14
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From: "Rafminimi" <rafm...@infinito.it>
Sent: Tuesday, April 29, 2014 11:13 PM
Subject: Le Due Sicilie sono il pi� grande bene culturale ed ambientale
d'Europa

Per iniziare dobbiamo partire da qui, dal riconoscere che fra templi greci
arcaici, classici, edificazioni medioevali e invenzioni del barocco, il
Meridione ha la piu' alta concentrazione del Mediterraneo. Le sei collezione
archeologiche delle principali citt� del Mezzogiorno sono da sole di
un'importanza capitale: qualsiasi persone evoluta ci dovrebbe passare almeno
una volta nella vita, come alla Mecca. Eppure sono in stallo. Perch�? Perch�
piuttosto che investire su questa ricchezza fino a ieri puntavamo sulle
fabbriche. A Melfi, in Basilicata, abbiamo portato le automobili, anzich� i
turisti. Abbiamo costruito l'Ilva a Taranto, quando nella citt� avvelenata
dall'acciaio bisognerebbe per il Museo nazionale e i suoi ori celebrati in
tutto il mondo. E sapete qual � la media di occupazione di alberghi in
Sicilia? Due mesi: un insulto al patrimonio sterminato dell'isola. I nostri
politici devono capire che Bagnoli a Napoli, l'Ilva a Taranto, la Fiat a
Melfi sono strade sbagliate per definizione. La vera soluzione per il Sud �
che diventi un grande serbatoio di beni culturali, di qualit� di vita e di
turismo, perch� queste forze messe insieme rendono molto pi� delle tre
fabbriche che ho nominato moltiplicate per dieci. Anche in termini di
occupazione. Dobbiamo immaginare uno sviluppo diverso per il territorio. Un
futuro che dovr� passare necessariamente attraverso una potentissima
operazione di restauro dei beni culturali, talmente vasta da assomigliare a
un piano Marshall. Ecco si tratta d'impostare un piano Marshall per il
Meridione. Iniziamo, per esempio, a riportare all'antico splendore Palermo,
uno dei pi� importanti centri storici del Mediterraneo. Non solo una citt�
meravigliosa, ma anche un luogo con una funzione geopolitica cruciale se
pensiamo che l'Europa non sia solo quella dell'austerity, ma anche quella
del dialogo fra i paesi del Mare Nostrum. Il restauro dei palazzi di Palermo
� quindi un problema EUROPEO, non italiano o cittadino. L'Unione deve
occuparsi delle sue culle, difenderle, promuoverle. Deve farsi carico dei
suoi tesori: citt� dei fenici, dei normanni, del Regno di Sicilia non puo'
essere curata soltanto dal governo di Roma e dal mendicante Ministero dei
Beni Culturali. Deve diventare un progetto europeo e lo dico nonostante io
abbia partecipato poche settimane fa ad un'audizione di Barroso a Bruxelles.
Uno degli appuntamenti pi� deprimenti dei miei ultimi dieci anni, perch� ho
capito che alla Commissione europea IMPORTA BEN POCO della bellezza
italiana. Ma questo non cambia la realt� dei fatti. Pensiamo a Pompei. La
villa dei misteri, i corpi pietrificati delle vittime dell'eruzione, i
mosaici, gli affreschi erotici i versi dell'Eneide incisi dagli studenti sui
muri non sono propriet� dei campani. Appartengono a chiunque studi latino, a
Tubingen o alla Sorbona o a Oxford. Con i ragazzi dell'Universit� di Palermo
abbiamo coniato un bellissimo slogan per illustrare questa idea: Terra
omnia". Invece che terronia, il Sud � Terra omnia. Di tutti. prendiamo un
altra citt� formidabile per la sua qualit� catastrofana: Cosenza. Ha una
parte antica talmente collassata, dove solo alcuni privati hanno cominciato
a restaurare, sostenuti dal grande impegno del Comune, che investe per
riaprire piccole botteghe medievali. Rimetterne in piedi il cuore cittadino
significherebbe restituire un centro abitato da 30.000 persone, e far
conoscere agli stranieri un autentico gioiello della Calabria finora
trascurato" Philippe Daverio "l'espresso - 4luglio 2013"


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