No, io posso badare a me stessa dall'età in cui ho iniziato a lavorare e guadagnare regolarmente, cosa che ho fatto ininterrottamente dai 19 anni fino ai 50.
Dopo i 50 ho contato sulle mie rendite personali. Perciò no, non sono sulle spalle di nessuno, men che meno su quelle di un coniuge che per mantenermi ha dovuto emigrare. Nella malaugurata ipotesi che mio marito fosse rimasto senza entrate, ciò che ho sempre messo nel bilancio familiare poteva bastare per due.
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Il giorno giovedì 5 novembre 2020 alle 20:32:19 UTC+1
pier.paolo...@gmail.com ha scritto:
> Perdonami ma una volta che ho visto la solita logorroica descrizione con la altrettanto solita
> tua classica "maestrinesca" premessa "Mi sarei aspettata che....", ho saltato, come ormai è
> mia consuetudine, il resto del pippone. Ora che lo ho riletto integralmente, dopo qualche
> titubanza e facendomi "coraggio", constato che sei partita con un concetto singolare di "resilienza".
> Fortunatamente poi lo hai aggiustato più correttamente con "strategie di sopravvivenza". Cosa
> che effettivamente in quel contesto sono. Quindi nessuna attinenza con la resilienza. Poi non
> offenderti se qualcuno vi definisce analfabeti funzionali.
Analfabeta funzionale è chi non comprende quello che legge. Se avessi compreso ciò che ho scritto non faresti commenti di questo tipo. La sopravvivenza immediata (che è fisica) non significa che dopo essere fisicamente sopravvissuti a una tragedia è come se non fosse successo niente. L'esperienza ti lascia dei traumi e allora entra in ballo la resilienza, quella su cui mi sarei aspettata interesse da parte tua. Ciò che ho cercato di spiegare in poche parole è che nel nostro caso sono esistite strategie di sopravvivenza immediata (cercare di non morire, cercare di salvare chi stava morendo) e strategie di resilienza, quelle messe in atto nelle settimane, mesi, anni successivi per tornare a una vita soddisfacente. Temo però che cercare di parlarne con un "maestro di vita" come te sia del tutto impossibile quanto inutile. Anzi, accantono il timore e lo dico con certezza. Sono le tue stesse parole a darmene la misura. Ti reputi "ipersensibile" ma qui dimostri di non esserlo affatto, fino a rasentare l'anaffettività.
L'impressione che lasci è di chi iper-reagisce e mostra di non saper provare empatia. Se mettiamo assieme iper-reattività, mancanza di controllo, mancanza di empatia (tutti tratti che in questi lunghi 12 anni ci hai ben dimostrato di avere) allora le possibili implicazioni cominciano a diventare di interesse psichiatrico.
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Il giorno giovedì 5 novembre 2020 alle 23:50:45 UTC+1
pier.paolo...@gmail.com ha scritto:
> Simonetta Po: "E del naufragio come eri venuto a conoscenza? Tu che non sei ossessionato dal mio privato?"
[...]
> Va da sè che per quanto riguarda "l'affaire" Pietrone io mi sono
> limitato a linkare ciò che l'utente medesimo affermava su quel ng e trarre delle conclusioni dalle
> sue affermazioni....
Già. Tu che non sei ossessionato da me e dal mio privato, nel 2009 eri andato a leggere discussioni di un decennio prima su un altro NG, relative a vicende accadute 10 anni prima ancora. E su quel NG come c'eri arrivato? Che cosa stavi cercando? Perché tanto interesse nei miei confronti?
Se la cosa fosse morta lì, pazienza. Ma 11 anni dopo siamo ancora a quel punto, con te che monitori i profili Facebook mio e di mio fratello, che lasci commenti, che tiri in ballo di continuo me, lui, adesso anche mio marito. Quand'è che arriverai ai nostri genitori?
A me questo tuo comportamento sembra davvero insano e di interesse psichiatrico.
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Ora salto a un altro thread (
t.ly/kEMU), uno dei tanti post dedicati del non-ossessionato Caselli
Il giorno giovedì 5 novembre 2020 alle 17:53:04 UTC+1
pier.paolo...@gmail.com ha scritto:
> Ma secondo voi una persona che mi accusa di essere ossessionato da lei, può scrivermi in privato questo?
>
> "Se decidi che per un qualche motivo ti interessa dialogare con me, però, lo fai sul serio. Ti ci impegni.
> Non mi butti lì cose tipo insulti a mio fratello, discorsi politici non richiesti ecc., poi ti rifiuti di
> elaborare. Per me, per come sono fatta io, questa cosa non va bene. A me non interessa."
>
> Cioè, mi si invita a continuare i confronti, impegnandomi (e secondo i suoi standard ovviamente, che equivalgono
> a migliaia di inutili spiegazioni per ogni minchiata), pur avendone le palle piene e volendo a tutti i costi darci un
> taglio, e poi mi accusa di essere un "ossessionato"!
Qui emergono due questioni, ed entrambe ti fanno poco onore.
a) Non spieghi perché ti scrivevo quelle cose in privato, vale a dire da che cosa erano scaturite. Le decontestualizzi per dimostrare chissacché a chissà chi.
b) Non hai alcun rispetto per la corrispondenza privata, la usi a tuo piacimento per cercare di gettare merda e/o per per darti ragione.
Il punto, Pier, è che sei ossessionato da me e ogni tua parola al riguardo lo dimostra. Spero che un giorno tu, ma a questo punto soprattutto tua moglie, prendiate atto della cosa e cerchiate di risolverla. Non è normale che un uomo di 56 anni con un impiego a tempo strapieno (almeno stando alla parte di verità che mi hai voluto raccontare inviandomi - non richiesti - i tuoi ruolini di lavoro); con una moglie e soprattutto una figlia piccolina a cui badare, con cui giocare, di cui gioire in ogni momento, continui a rubare tempo a loro per dedicarlo a me. Tutto questo è di indubbio interesse psichiatrico. Se tua moglie non se n'è accorta allora sono doppiamente preoccupata per vostra figlia.
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Il giorno venerdì 6 novembre 2020 alle 00:14:35 UTC+1
pier.paolo...@gmail.com ha scritto:
> Vedi cara Simonetta, tu non hai capito un caxxo di me, o forse sì ma vuoi farmi apparire
> come fa più comodo a te per cercare di rigirare la frittata.
Vedi, caro Pierpaolo, a me di capire qualcosa di te interessa assai poco. Io non sono ossessionata da te. Non ho il bisogno ossessivo della tua attenzione né di doverti dimostrare qualcosa. Non sono io quella che nel corso del tempo ti ha mandato buste paga, ruolini di lavoro, fatture del dentista di mio marito, "dimostrazioni" che stavo facendo mila-soldi con il trading online. Quello sei tu. Che cosa pensi di dovermi dimostrare? E perché proprio a me?
Io di te mi sono fatta un'idea ben precisa che è scaturita dal tuo comportamento nei DODICI ANNI di tua presenza su questo NG e negli scambi privati che abbiamo avuto, e non penso che il tuo comportamento mi abbia lasciato un'idea molto distante da ciò che realmente sei.
L'unica cosa che vorrei da te, e te lo ripeto da almeno un decennio, è che mi lasci perdere. Non sono io quella che ti fa post dedicati a raffica, che si arrampica ogni giorno sugli specchi dell'impossibile pur di attirare la tua attenzione.
Da ciò che hai scritto risulta chiaro che tu hai bisogno di "vendicarti" nei miei confronti, di "farmela pagare". Ecco, magari se dicessi
che cosa pensi che ti abbia fatto potrei magari chiederti scusa così la pianteresti di triturarmi gli zebedei. Non solo a me, ma a questo NG che hai distrutto.
Vorresti esplicitare per bene che cosa pensi ti abbia fatto, per cosa ti stai vendicando da 12 anni a questa parte, e per che cosa pensi di dover "farmela pagare"?
Prima di te, su questo NG è passato un altro che si comportava come te, uno che hai conosciuto, di cui hai preso le parti, che è stato il tuo mentore nell'odio ossessivo che nutri nei miei confronti. Quasi una sorta di folie-à-deux (
t.ly/C4qz). Anche lui aveva qualcosa di cui "vendicarsi", da "farmela pagare". Ma nemmeno lui sapeva dire che cosa fosse.
Arrivò qui con la tua stessa idea di "determinazione" contro Scientology, <<la stessa determinazione che mi ha fatto tirar fuori quel tipo, OT3, di Vicenza, quella volta che fece il fenomeno con me cercando di percularmi. Dopo quell'episodio decisi di vendicarmi e di fargliela pagare a Scientology e tutto il cucuzzaro.>> Lui non ce l'aveva con l'OT3 di Vicenza (??), ma con tutto lo "stato maggiore" dell'org di Brescia, Brambani e compagnia.
Lui com'è finito lo sappiamo, auguro a tua moglie e a tua figlia che tu sappia fermarti prima, anche se dopo 12 anni di tormento mi sa proprio che da solo non ce la farai mai.
Renditi conto che io con i tuoi problemi personali non c'entro niente. Li avevi prima di sapere chi fossi, non li hai mai risolti, sei sempre in cerca di un capro espiatorio su cui riversare la tua rabbia e le tue frustrazioni, ma sai meglio di me che non è la soluzione e che il sollievo che provi, che ti lascio provare quando ti permetto di sferrarmi due cazzotti virtuali allo stomaco, è di breve durata. Te l'ho detto tante volte: quando le tua urla disperate per attirare la mia attenzione cominciano a diventare soverchianti, allora ti lancio un osso, ti permetto di sfogarti un po'. Ti sei mai chiesto a che cosa arriveresti se non potessi venire qui ogni giorno, più volte al giorno a sfogarti virtualmente su di me?
> Se vuoi che anche con te si arrivi allo stesso epilogo, tanto oramai pure tu hai fatto la stessa fine, evita
> di continuare a rompermi le balle. Se tu continui, io pure continuo. Aumentando ogni volta il carico. E finora,
> come è ben evidente, quella che ci ha rimesso di più sei tu.
>
> Spero che il messaggio sia arrivato forte e chiaro. 🌝
Ecco, queste erano precisamente le stesse cose che mi scriveva su questo NG quel tuo predecessore/"mentore di odio" verso il 2005/2006. Controlla.
L'ultima volta che l'ho visto era pieno fino agli occhi di psicofarmaci, assolutamente incoerente. La sua legale alla fine rinunciò all'incarico e riferì al mio avvocato che il suo ex assistito era messo parecchio male, era finito in clinica psichiatrica, era stato abbandonato da tutti, anche sua figlia non ne voleva più sapere. Vuoi davvero fare la stessa fine?
Sembri convinto che da questa tua ossessione nei miei confronti sia io quella che "ci ha rimesso". Io qualche volta ci rimetto un'ora di "tempo inutile" (cit.) per lanciarti un osso (di attenzione), tipo quando sono in cucina a badare a qualcosa come adesso. Per il resto non ci ho rimesso nulla. Prova invece a pensare a quanto ci hai rimesso tu: tempo che rubi a tua figlia e a tua moglie, ore di sonno perse ma, soprattutto, ti sei reso lo zimbello di tutti quelli che ti leggono. Alla fine hannogettato la spugna pure Leonardo, che ti ha dato retta per anni, e Max, che pure ti aveva sempre difeso.
Per me puoi pure continuare a "aumentare il carico", alla fine si tratta solo delle tue solite balle, cattiverie, sconcerie, insulti, diffamazioni a cui ci hai abituati da DODICI ANNI a questa parte, quelle che ti hanno reso lo "scemo" di questo piccolo villaggio virtuale. Io continuo a fare la mia vita senza togliere nulla ai miei affetti più cari o ai miei interessi. Chi si sta lasciando avvelenare la vita da questa insana ossessione sei tu, mica io.