Pier Paolo Caselli
unread,Aug 13, 2022, 2:58:37 PM8/13/22You do not have permission to delete messages in this group
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Con Piero Angela se ne va un uomo estremamente sopravvalutato, e in molti casi agli antipodi rispetto al mondo della conoscenza.
Divulgatore di teorie scientificamente erronee (evoluzionismo).
Con il suo CICAP, nemico conclamato della ricerca e della sperimentazione scientifica, quella vera.
Una personalità che rappresenta perfettamente la mentalità dogmatica e scientista, causa tra le altre dei numerosi lutti degli ultimi due anni e mezzo di cosiddetta pandemia.
Pace all’anima sua, ma non ci mancherà!
Roberto Siconolfi
Copio e incollo questo articolo sul famoso medium Gustavo Rol.
Morto oggi il giornalista Piero Angela, che ebbe purtroppo nei confronti di Rol (e non solo) un atteggiamento pregiudiziale oltreché non onesto. La storia della scienza peraltro è piena di persone sedicenti razionali che di fronte a nuovi paradigmi dimostrano invece grande irrazionalità...
A proposito di Angela, nel 1986 il giornalista Renzo Allegri riferiva:
«Un giorno [del 1977] Rol mi disse: “Mi ha telefonato il giornalista della RAI Piero Angela chiedendo di incontrarmi. È torinese come me, amico di amici miei, ed è un giornalista molto serio. Ho visto le sue corrispondenze dal Belgio, dove era inviato, e mi sono sempre piaciute. Come lei sa non incontro volentieri giornalisti, ma a questo concittadino non posso dire di no. Sembra che la RAI voglia farmi un grande servizio, ma non so ancora niente di preciso. Comunque in questo incontro Angela mi spiegherà il suo progetto che poi valuterò. Ci terrei molto se potesse essere presente anche lei”
“La ringrazio”, risposi. “Ma penso che Piero Angela desideri incontrarla senza la presenza di altri giornalisti. Sta lavorando ad un progetto e probabilmente non desidera che sia conosciuto prima della sua completa realizzazione”.
Dopo una settimana Rol mi telefonò per raccontarmi come era andato l’incontro. Me ne parlò con entusiasmo. Mi disse che Piero Angela era un giornalista distinto e molto intelligente.
Come sempre, l’incontro era avvenuto alla presenza di altri amici di Rol, i quali furono tutti concordi nell’esaltare la cortesia del giornalista.
Qualche tempo dopo, Angela iniziò una serie di puntate televisive sulla parapsicologia che avevano l’unico obiettivo di screditarla a tutti i costi. Al termine delle puntate, pubblicò un libro scritto con lo stesso tono e gli stessi obiettivi. Nel libro dedicò alcune pagine anche a Rol, riferendo l’incontro avuto [con lui] e ironizzando ferocemente sugli esperimenti osservati.
Non è mia intenzione discutere su quelle pagine. Gli esperimenti di cui Angela riferisce nel suo libro, sono ben diversi da quelli osservati da me e da innumerevoli altri testimoni qualificati, alcuni dei quali sono stati citati anche in questo libro. Angela riferisce di “giochetti“ ingenui, ridicoli e conclude che Rol è un prestigiatore da quattro soldi, sul quale sarebbe opportuno ‘stendere un cortese velo di silenzio'.
Le pagine di Angela destarono l’indignazione di tutti gli amici di Rol, anche perché, implicitamente si sentirono trattare da stupidi. In particolare quelli che erano presenti all’incontro con Angela, i quali giurano che, quella sera, gli esperimenti non si erano svolti come li ha raccontati il giornalista nel suo libro. “Einstein, Fermi, Valletta, de Gaulle, Pitigrilli, Buzzati, Fellini, Casalegno e decine di altri celebri personaggi che in cinquant’anni hanno assistito agli esperimenti di Rol, prima di Angela, erano tutti deficienti?”, dicono gli amici... Nessuno però è riuscito a trovare il modo per protestare pubblicamente»
(Allegri, R., “Rol l’incredibile”, Musumeci Editore, 1986, pp. 91-92)
Il dott. Alfredo Gaito, medico curante di Rol e vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Torino, aveva dichiarato:
«“[Piero Angela] ha cercato di demolire il ‘mito Rol’, scrivendo cose che non corrispondono alla verità. E questo io lo affermo anche perché ero presente, con mia moglie ed altre persone, all’incontro che Angela aveva sollecitato da Rol. Tutte le insinuazioni su eventuali mistificazioni sono assolutamente gratuite e non giustificate. Quella sera Angela non ebbe nulla da eccepire su quanto aveva visto e udito. Nel suo libro, invece, insiste sulla possibilità che quelle mistificazioni siano avvenute. Ma se così fosse stato, perché non lo rivelò subito facendone notare la flagranza? Sarebbe stato molto più onesto.
Riferendo l’episodio della lettura delle prime parole nella pagina di un libro chiuso, fatto da Rol, Angela afferma di aver veduto Rol sbirciare quella pagina prima di riferire quelle parole. Ebbene, tutti sanno che Rol ha compiuto questo esperimento anche per telefono, leggendo righe intere di libri in casa di persone che abitavano in città lontane. Un giorno incontrai Rol per strada. Avevo in mano un libro appena comprato e ancora incartato. Rol non sapeva affatto che libro fosse. Da me sollecitato ‘lesse’ la prima riga di una determinata pagina da me scelta. Non poté certo sbirciare quelle parole perché io disfeci l’involucro del libro solamente dopo che Rol aveva ‘letto’.
Sarebbe facile raccogliere molte testimonianze sulla lettura di libri e fogli scritti e conservati in cassetti o scatole chiuse. L’affermazione quindi di Angela è gratuita. Come ho detto, avrebbe dovuto manifestare subito il suo dubbio, non scriverlo più tardi, quando Rol non era in grado di smentirlo”.» (ib., p. 118)
Sempre nel 1986, Rol concederà una intervista al giornalista Remo Lugli, pubblicata su “La Stampa”. Nel finale Lugli scriveva:
«Il dottor Rol mi dice poi di aver aggiunto nel suo testamento una postilla ove dichiara che tutto quanto ha scritto tempo fa su di lui un noto giornalista che tratta argomenti scientifici, è falso.
“Egli ha mentito su quanto mi ha veduto fare, nel modo che l'ha veduto fare e su quanto mi ha sentito dire. Io sono convinto che egli abbia agito col deliberato proposito di ditruggere in me la dimostrazione di tutto ciò che lo spirito umano può compiere quando si ispira a Dio. Tale comportamento mi fa pensare che egli in Dio non creda affatto, ma io lo attendo per quel giorno quando mi incontrerà nell'Aldilà e gli punterò contro il mio dito indice, non tanto per il dispiacere che può avermi procurato, quanto per l'avere, con il suo comportamento, chiuso quella porta che io avevo socchiuso alla Scienza”»
(Lugli, R., “Rol: l'altro mondo è in mezzo a noi”, La Stampa, 24/05/1986 - Tuttolibri, p. 1)