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La spiritualità come fuga da sé stessi e dal mondo

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Pier Paolo Caselli

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Aug 7, 2023, 6:45:58 AM8/7/23
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La vera spiritualità non è terapia e nemmeno una scorciatoia per esaudire i propri desideri, ma un percorso di crescita ed evoluzione. Ecco perché molti di coloro che lo affrontano senza la necessaria consapevolezza finiscono per cadere in un'ulteriore trappola.

Questo post di Tiziano Cerulli, che non per niente è uno psicologo e dunque conosce molto bene tali dinamiche, che copio incollo quí sotto, lo spiega in maniera illuminante.

LA SPIRITUALITA' COME FUGA DA SE STESSI E DAL MONDO

Spesso chi si avvicina ai cammini spirituali lo fa attraverso una mente condizionata da teorie e concetti presi in prestito da altri e senza avere una vera conoscenze del proprio Ego e i suoi relativi meccanismi di difesa o perché si è stanchi di soffrire e si vuole evitare di intraprendere un percorso psicoterapeutico.

Ma la spiritualità è prima di tutto questo: la caduta di ogni illusione mentale e il contatto con la realtà per com'è qui e ora oltre ogni aspettativa o proiezione psicologica.

Il risveglio non è affatto piacevole.

Questa mancanza di ascolto di se stessi e della propria sofferenza ha portato la spiritualità contemporanea a diventare un grande business che rievoca la parabola dei mercanti nel tempio: si inizia a meditare per svuotare la mente o smettere di pensare o si sviluppa il pensiero positivo per evitare di riconoscere la propria ombra per arrivare subito al Samadhi o al Satori.

Si prega o si recitano mantra per esaudire i propri desideri personali o risolvere dei problemi invece di pregare per gli altri o per esprimere gratitudine e gioire per quello che si ha.

Si pratica yoga per risolvere traumi infantili, ferite emotive, disagi e disturbi invece di rivolgersi a uno psicologo o a un terapeuta che ci aiuti a conoscere come funziona la nostra struttura di personalità e quali sono le nostre risorse e i nostri limiti.

La mente condizionata pensa: "faccio questa pratica per ottenere piacere e per evitare la sofferenza".

Questa mentalità è proprio quella che allontana prima o poi dalla spiritualità che invece è offerta di se stessi, fede incondizionata, trascendenza dei bisogni personali ed egoistici e apertura del cuore.

Un monaco buddhista, per esempio, non combatterebbe mai contro presunte scie chimiche o non distruggerebbe antenne del 5G ma mediterebbe per il risveglio di chi permette questo genere di cose. Non perché non bisogna agire ma perché la violenza porta altra violenza. E' una Legge Spirituale.

Si, perché chiunque compia ciò che a noi sembra "male" non lo fa quasi mai con consapevolezza ma da uno stato di sonno della coscienza. E nessuno può essere risvegliato dall'esterno ma questo processo è individuale e strettamente soggettivo e non può essere controllato o manipolato dall'esterno. Si può indurre le persone in uno stato di sonno della coscienza ma non il contrario.

Non a caso le persone che escono dalle sette sono sempre poche perché la manipolazione è talmente profonda che quando ci si sveglia si comprende quanto può essere spaventoso il controllo mentale.

Il cammino spirituale è un percorso intriso di esperienze umane spesso accompagnate dal dolore e dalla sofferenza che servono ad aprire maggiormente il cuore alla vita e all'altro e non a chiuderlo.

Sbagliamo nel chiedere cosa lo spirito può fare per noi, magari pagando un corso sulla "Legge dell'attrazione", ma cosa noi possiamo fare per metterci al servizio dello spirito e degli altri.

E quando puntiamo il dito sul fatto che gli altri non siano illuminati o risvegliati come noi siamo caduti in un altra illusione mentale.

Come scriveva C.G. Jung: "Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.”

E grande notizia! Non puoi combattere l'oscurità degli altri ma puoi portare alla coscienza solo la tua.

Quello che caratterizza una persona "spirituale" è il suo comportamento e non le sue parole. Se vuoi veramente sapere se una persona è spirituale non devi ascoltare le sue parole ma osservare come si comporta con le altre persone.

Se dovessi descrivere tutte le persone che ho incontrato nella mia vita e che si definivano "spirituali" ma si comportavano come i peggiori narcisisti o psicopatici da manuale si salverebbero poche persone.
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