Nel maggio 2010 un autoproclamato giornalista e direttore di un
"magazine" online chiamato "Mondoraro" (
mondoraro.org), registro' il
dominio
www.allarmescientology.com . I contenuti di quel presunto
"Allarme Scientology" si limitavano quasi unicamente a banner
pubblicitari di gestori telefonici, gioco del lotto ecc. (oggi il
dominio ha cambiato padrone).
Il vero "Allarme Scientology", quello che gestisco con impegno da
ormai 15 anni e che fornisce una notevole quantita' di informazioni
sulla multinazionale fondata da L. Ron Hubbard, sta all'indirizzo
www.allarmescientology.it
L'incomprensibile gesto del direttore di Mondoraro ricevette il plauso
del "nostro" Kumbaz/Pier Paolo, mentre Maria Pia Gardini rifiuto' di
esprimersi pubblicamente, nonostante le richieste a farlo.
L'autoproclamato "giornalista d'assalto" (che fine ha fatto??) veniva
considerato un amico della causa degli "antisette" nostrani che a loro
volta considerano me una nemica (con annessi e connessi) perche' HO
OSATO e OSO esprimere le mie critiche e non temo di dire pubblicamente
cio' che penso del loro mondo (di cui sono una "ex"), che colloco
sullo stesso livello delle "sette" che dicono di combattere.
Mitica e' l'attestazione di pubblica stima al "serio e scrupoloso"
autoproclamato giornalista fatta dall'ARIS, a cui fa capo la Gardini
http://www.mondoraro.org/?p=7191.
L'ARIS (associazione di RICERCA e INFORMAZIONE sulle sette) pare non
produca nulla di suo e non si esprime mai pubblicamente su nulla, ma
qualche mese dopo il cybersquatting di allarmescientology ritenne
opportuno complimentarsi per l'impegno antiscientology profuso dal
direttore di Mondoraro, magazine su cui per trovare qualche sparuto e
riciclato articolo su Scientology bisogna munirsi di vanga.
Il sito dell'ARIS ha prelevato fisicamente, formattazione compresa,
diversi articoli del vero "Allarme Scientology"
http://tinyurl.com/83vp843 e li presenta quasi fossero farina del loro
sacco (prelievo fisico, non semplice link...) ma non ha mai ritenuto
opportuno ringraziarmi pubblicamente per quel lavoro... anzi.
"Allarme Scientology" non risulta tra i link consigliati dall'ARIS
http://www.aristoscana.com/pg/sette.htm e nemmeno tra quelli dalle
associazioni "partner" dell'ARIS, cioe' la FAVIS (Maurizio
Alessandrini)
http://www.favis.org/favis2/link.html
e il CESAP (Lorita Tinelli)
http://www.cesap.net/index.php?option=com_weblinks&Itemid=20
Queste associazioni appartengono alla federazione europea FECRIS e ben
sanno quanto io mi sia spesa gratuitamente e per anni a suo favore (ho
tradotto in italiano gli atti dei convegni del 2006, 2007 e 2008, ho
collaborato all'organizzazione del convegno 2008 a Pisa), e quanto in
passato abbia fatto donazioni e regalie a un paio di quelle stesse
associazioni italiane.
Ma torniamo all'inizio. Il direttore di Mondoraro, il gia' citato
"nuovo eroe" di Kumbaz, di Mariapia Gardini e del "Forum antisette"
italiano, a maggio 2010 fece cosiddetto cybersquatting di
"allarmescientology". A settembre si guadagno' la pubblica
attestazione di stima dell'ARIS.
Per evitare ulteriori "allargamenti" indebiti, decisi di aprire un
account Facebook "aziendale" per "Allarme Scientology". Per farlo era
richiesta la registrazione di un account personale e decisi per
"Martini di Allarme Scientology".
I due account sono sempre stati inattivi, l'unica amicizia che abbia
mai richiesto, e solo per vedere come funzionava, fu quella di Erni
(poi di comune accordo lui mi ha cancellata) e accettai unicamente
l'amicizia di un tizio che mi conosceva per nome e cognome.
Lo strumento Facebook non mi ha mai interessata, ma qualche settimana
fa ho deciso di capire qualcosa di piu' sul suo funzionamento e ho
cercato di accedere al mio account. Stupore! Mi è apparso un messaggio
che mi informava che gli account (entrambi) erano stati disattivati in
quanto erano pervenute segnalazioni sulla loro registrazione "a nome
falso", violando i termini di servizio. Di solito a fare queste
segnalazioni e' il legittimo proprietario di una identita' o di
un'azienda che vede "squattato" cio' che gli appartiene. Io non avevo
fatto segnalazioni contro me stessa.
Mi chiedo a chi possa interessare (tanto da segnalarlo a Facebook) se
quegli account del tutto inattivi erano registrati a un nome
anagrafico vero ma del tutto privo di interesse oppure a uno
pseudonimo ("Martini di Allarme Scientology") di gran lunga piu'
conosciuto. Che poi quell'account fosse riferibile a me e non a
qualcun altro lo testimoniava la mia foto, ovvero la mia "face"(book).
I miei sospetti sui "segnalatori occulti" non puntano in direzione
Scientology, che al momento ha problemi piu' pressanti. Tra Debbie
Cook, Rathbun, Rinder, Indipendenti, indipendenti degli indipendenti,
indipendenti degli indipendenti degli indipendenti, freezoner e fauna
assortita, i pochi scientologist "ortodossi" rimasti hanno altro a cui
pensare.
Le mie sono solo speculazioni e in fin dei conti poco mi angustio per
la sparizione di quegli account. Sono solo incuriosita.
Ma non posso non pensare a certi precedenti provenienti dal sottobosco
"antisette", per esempio false accuse contro di me fatte pervenire
alla magistratura (e dico poco) o ad altre autorita' pubbliche.
E fin che siamo in argomento di "antisette", di "anti-antisette" e di
censure.
Qualcuno ricordera' che nei mesi passati s'e' discusso del sito
http://sites.google.com/site/7antisetta/
che predeva a sfotto' gli "antisette" nostrani mettendone a nudo vizi
e virtu'. Sfotto' a parte, il sito conteneva anche alcuni articoli
seri sulla persecuzione giudiziaria di veri o presunti satanisti
italiani, persecuzione a cui gli "antisette" non erano estranei.
Al sito erano collegati un paio di blog,
http://www.pericoloantisetta.blogspot.com/
http://barzellsette.blogspot.com/
Tutti e tre gli spazi sono stati ora cancellati per presunte
violazioni di termini di servizio. Lo stesso "crimine" imputato ai
miei account Facebook.
Chi avra' voluto far sparire degli spazi cosi' fastidiosi per gli
"antisette"?
E in ultima analisi: non erano le "sette" a perseguire la censura
degli spazi scomodi e di critica?
Sull'operato a mio avviso poco trasparente di certe associazioni
"antisette" e di chi a vario titolo gli ruota attorno ci sarebbe
parecchio da dire, proprio come scriveva il censurato sito "sette
antisetta".
Prima o poi i tempi verranno maturi. Anche quell'ambiente, come quello
delle "sette", genera fuoriusciti delusi e "gole profonde".
Ai gestori di "sette antisetta" rivolgo questo appello, sperando che
mi leggano: per favore, rimettete online la storia delle persecuzioni
dei satanisti. Bisogna mantenere alta l'attenzione sugli esiti di
certe forme di fanatismo religioso fatto passare per "aiuto, ricerca e
informazione".