On Sun, 27 Mar 2016 16:30:34 -0700 (PDT), Concetta Lacocca Hasmesso <
paperino....@libero.it> wrote:
> Mi scusi, ma non vedo dov'è il problema. A me sembra piuttosto di percepire in questo post pasquale una "caccia alle streghe" in pieno stile Inquisizione.
Senza offesa, ma magari forse non hai molto present né cosa fosse l'Inquisizione né cosa siano state le
"cacce alle streghe" dei giorni nostri.
Alessia pone una domanda abbastanza cruciale, che è tuttora senza risposta:
perche' non si dice chiaramente che questa Fondazione è legata a Scientology?
O che con tutta probabilità e' emanazione diretta della chiesa e dei suoi programmi di riforma sociale?
Non mi pare da caccia alle streghe; addirittura se io invio una lettera a un giornale scientifico, devo
dichiarare proprio se ho conflitti di interesse e/o quali siano le mie affiliazioni, per trasparenza, e
per consentire ai lettori di pensare con la loro testa.
Altra domanda che non riguarda, per la verità, Scientology o Narconon in modo particolare:
Perche' le scuole continuano a non informarsi prima di aprire le loro porte a chicchessia?
...io potrei nominare un paio di scuole che stavano per organizzare "incontri" sulle scie chimiche, ossia sulla
credenza non confermata che ignoti congiurati facciano spruzzare veleno, dagli aerei, nell'aria che essi stessi
poi respirano.
Stiamo tanto attenti a cosa entra nel pancino de' nostri bambini, e un po' di gnegnero circa ciò che entra loro
nelle testoline non ci starebbe mica male. Sai: un uovo passé ti rovina la settimana, una bischerata detta bene
ti può rovinare una bella fetta di vita.
(In entrambi i casi, ci sono quelli robusti che dicono "Macché, questa roba non ha mai fatto male a nessuno, io
la mangio/respiro/leggo da sempre!", ma mica tutti sono così robusti).
> Conosco il programma di recupero del Narconon e non mi sembra affatto meno scientifico dei programmi propugnati dai vari S.E.R.T. e C.P.S. presenti sul territorio nazionale.
Sai, dipende. Se è vero quanto cita Alessia
le istruzioni del Narconon trovano in parte origine nelle credenze della chiesa secondo cui i
residui delle droghe e dei farmaci restano a tempo indefinito nei tessuti adiposi,
causando ripetuti flashback e desiderio. Alcuni insegnanti avevano inoltre riferito che gli
istruttori Narconon insegnavano che i residui di droga e farmaci possono essere espulsi sudando
in sauna, e che, fuoriuscendo dal corpo, lasciano una fanghiglia colorata.
azzardo che un po' meno scientifico lo sia. Un bel po'. A meno che nei SERT lavorino degli stregoni tribali con
sonagli d'osso; in quel caso suppongo che se la giocherebbero alla pari.
> Anzi, proprio da persona neutrale (non sono uno scientologo ma la conosco tramite Internet e
> non appartengo a nessuna religione organizzata) le posso dire di aver conosciuto di persona
> quattro persone ex-narconiani che si sono rifatti una vita dignitosamente e che non sono affiliate
> a Scientology. Le posso anche testimoniare di non aver conosciuto ex utenti di S.E.R.T. o
> C.P.S. nelle stesse condizioni.
Be', qui potrebbe esserci un "selection bias". Mi spiego: mettiamo caso che tu lavori in una struttura che per
qualunque motivo accoglie ex-narcononiani che si stanno reinserendo nella società... tipo centro avviamento al
lavoro o cose del genere.
Evidentemente, TUTTI gli ex narcononiani che incontri sono gente in buone condizioni... quelli che non lo sono
non li incontri.
Bisognerebbe invece valutare: quanti narcononiani conosci, e di questi quanti sono ex in buone condizioni? Per
converso, quanti utenti SERT conosci, e quanti di questi sono ex in buone condizioni?
Ad esempio: io non conosco alcun ex utente di SERT. Quindi potrei dire, dicendo la verità e nient'altro che la
verità, che "non ho mai conosciuto un ex utente di SERT che fosse davvero uscito dalla droga". Ma, detta così,
la frase - che pure è verissima: tant'è che se dicessi il contrario, mentirei - è fuorviante.
Il problema è che questo genere di 'trucchi' statistici ce li facciamo da noi stessi senza manco accorgercene,
e spesso su queste "osservazioni" fallaci fondiamo poi teorie ed opinioni.
> Hanno diritto ad esistere e se possono portare un aiuto nell'inferno della droga, ben vengano.
> Certo che curare con vitamine e saune è, da un punto di vista non medico non laureato e non iscritto
> al relativo albo, molto meglio che renderli schiavi di pericolosi psicofarmaci o droghe surrogate.
Senz'altro... ma dicendo così, stiamo introducendo sottilmente due ipotesi molto pesanti che stravolgono tutto
il ragionamento.
Per mostrare meglio dov'è la fallacia, costruisco una frase diversa e del tutto artificiale:
"E' meglio tirare su un bambino a cinghiate e bruciature di sigaretta finché diventa un
adulto integrato e felice e con una famiglia sana, piuttosto che lasciare che venga su
uno spostato infelice alcoolizzato che muore in un fosso a quarant'anni."
L'errore consiste nel fatto che abbiamo fatto delle ipotesi non dimostrate (qui, che le cinghiate crescano una
persona felice, sulla lunga distanza; là, che le vitamine "curino" e l'alternativa sia "rendere schiavi").
E il problema è che con queste ipotesi non dimostrate potremmo giustificare cose, be', mica tanto belle.
Sicché prima di dire quanto sopra dovremmo chiederci:
- c'è evidenza che vitamine e saune, da sole o insieme, curino la tossicodipendenza?
- c'è evidenza che, a fine cura, uno sia 'schiavo' di droghe e psicofarmaci?
Dico "a fine cura" perché, beh, anche la chemioterapia usa sostanze che sono veleni pericolosissimi. Ma quando
funziona (non sempre, certo; ma abbastanza più spesso dell'alternativa), uno il cancro non ce l'ha più. E' per
casi come questo che si dice, "A mali estremi, estremi rimedi".
E proprio in parallelo con le cure contro il cancro, devo obiettare con forza a questa affermazione che, se in
superficie è buonista, in essenza è letale:
> Hanno diritto ad esistere e se possono portare un aiuto nell'inferno della droga, ben vengano.
No. Non è così, per l'ottima ragione che mentre uno fa qualcosa, non ha tempo/modo di fare qualcos'altro.
L'acqua colorata non fa male, spero che siamo d'accordo. Anzi, somministrata con gentilezza fa pure piacere, e
aiuta sicuramente a sentirsi meglio. Ma nel mentre che io somministro acqua colorata a uno che ha avuto magari
un infarto, quello mi muore fra le mani. Muore magari più felice, ma muore.
Dare la pillolina di zucchero a un malato di cancro non è affatto un buon servizio - non perché la pillola gli
faccia male, ma perché altre pillole potrebbero fargli meglio, anche se lì per lì sono amare, e fanno vomitare
sangue.
Quindi torno a dire, **SE** vitamine e saune (in quelle dosi... perché a darne troppe, si fa male anche con le
vitamine, e nelle saune poi c'è pure chi c'è morto) fanno MEGLIO di altri sistemi, solo allora, "ben vengano";
perché se non è così, allora invece "ben se ne vadano" -- e meglio non farmi specificare il dove ;-)
> Ma soprattutto, lo sanno tutti che non si è obbligati a diventare seguaci di Scientology per avvalersene
Nessuno lo dice, infatti. Quel che mi pare sia stato adombrato è che DOPO ("mentre") essersene avvalsi, questa
pressione a volte ci sarebbe. Il che per altro mi pare del tutto lecito, se uno non se n'approfitta.
> Certo è che, rispetto ai programmi psichiatrici di recupero a base di elettrostimolazioni
Non credo che la terapia elettroconvulsivante o analoghe siano più in uso. Proprio perché sono stati fatti dei
follow-up e degli studi, e si è visto che non danno garanzie di essere efficaci.
Piuttosto ho letto della somministrazione di vitamine a tossicodipendenti, ma solo in quanto carenti di quelle
vitamine; e il dargliele li curava dalla carenza di vitamine, non dalla tossicodipendenza. Almeno, a leggere i
report di Medline.
Non mi risultano esserci studi seri sulla utilità delle vitamine in casi di tossicodipendenza. Ci sono?
> Vada a farsi un giro di fronte ai S.E.R.T., ai Centri Psico sociali, vada nei Centri Psichiatrici e ascolti l'utenza,
> ma soprattutto, se ne è in grado, osservi. Poi vada in un centro Narconoon e faccia lo stesso. Io l'ho fatto e ho notato
...ecco, a proposito di "notare".
Da un lato mi pare che tu vanti una conoscenza abbastanza approfondita di queste tematiche - più di quello che
mi aspetterei da parte di una persona "neutrale". Che poi è abbastanza strano che uno esamini i due lati d'una
questione, determini che uno è indubbiamente migliore, e poi si dichiari "neutrale" :-D
Dall'altro, se ho ben capito tu sei andata al Narconon, hai fatto un giro, hai ascoltato l'utenza, e se non ho
letto male i casi favorevoli osservati (che per carità, al SERT sarebbero zero) sono soltanto quattro.
Ricavo una certa qual dissonanza cognitiva da tutto ciò.
> Mi perdoni se le sembrerò indubbiamente un po' ingenua
No, per carità, ingenua no. Ti sei informata, hai chiesto... è un atteggiamento scientifico, non ingenuo.
Però - è questa una deformazione che mi viene dalla mia, di religione - prima, nel post, hai scritto:
«non sono uno scientologo»
...e non ho motivo di dubitarne: anzi, ho un forte motivo anatomico per crederti.
Posso sapere, però, se pur non essendo unO scientologO, per caso tu sia unA scientologA? :-D
Leonardo
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A terrible beauty is born.
- W. B. Yeats, Easter 1916