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Da Allarme Scientology: "1984" di George Orwell e la dottrina di Scientology - p.10

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erni

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Aug 1, 2021, 1:09:09 PM8/1/21
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Continuo la serie, molto interessante, di scritti di Giaga su "1984".
Giaga è un vecchio utente di questo newsgroup e <<staff della Chiesa di Scientology italiana per dieci anni.>> <<Giugno 2003, centenario della nascita di George Orwell.>>.

Articolo <<"1984", il Grande Fratello e la Chiesa di Scientology>>, sotto-capitolo "5) (Auto)Controllo del pensiero", sotto-sotto-capitolo "i pensieri critici".

Il suddetto sotto-capitolo (5) ha diversi sotto-sotto-capitoli.

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http://www.allarmescientology.it/libri/1984/02.htm#a6
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In questo sotto-sotto-capitolo "I pensieri critici", si parla, fra l'altro, della teoria di Scientology degli atti dannosi e dei pensieri critici, del MECCANISMO DI AUTO-CENSURA MENTALE (descritto da Giaga), delle verifiche di sicurezza di Scientology.

Alla fine riporterò la definizione di Scientology di "PENSIERO CRITICO" presa dal DIZIONARIO TECNICO[1].

Cito dal sito una parte del suddetto sotto-capitolo:
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<< I pensieri critici

Un altro punto chiave delle teorie di Hubbard è quello relativo alla relazione tra le azioni negative commesse e il fatto che la persona poi sviluppi pensieri critici. Non è necessario esprimere tale pensiero, è sufficiente averlo formulato mentalmente; secondo Hubbard il meccanismo non cambia.

Nei suoi scritti e nelle sue conferenze Hubbard fornisce ampie spiegazioni: ci dice che la critica è un tentativo di sminuire ciò contro cui la persona ha commesso un'azione negativa, e in effetti sembra avere un certo senso e lo si può constatare facilmente nella vita di tutti i giorni.

Hubbard, però, ci spiega che anche il semplice insorgere di pensieri critici verso qualcosa o qualcuno starebbe a indicare con certezza che abbiamo commesso azioni negative contro quel qualcosa o quel qualcuno. [Vedi cap. "Giustificazione" dal libro "Introduzione all'Etica di Scientology" e anche l'HCOB 16 novembre 1961 "VERIFICA DI SICUREZZA - LE GENERALIZZAZIONI NON VANNO BENE"].

Il rimedio per questa condizione consiste nel localizzare e "risolvere" (confessandole, al fine di vederle esattamente come sono) le azioni negative commesse contro quel qualcosa o quel qualcuno. Una volta compiuto questo "esame di coscienza/confessione" il pensiero critico o difficoltà dovrebbe scomparire, e la persona dovrebbe riacquistare il corretto equilibrio interiore.

Hubbard ci fornisce inoltre una bella ed elegante spiegazione sul perché questo rimedio funziona: se una persona ha difficoltà o si sente critica verso qualcosa o qualcuno di esterno a lei, e assegna a quel fattore esterno la causa delle sue difficoltà, commette un grosso errore. Così facendo, infatti, finisce col dare potere alla causa esterna, e implicitamente ammetterà la propria impotenza nei confronti della situazione. Dire che la causa della situazione negativa risiede all'esterno di noi significherebbe ammettere che anche la soluzione si trova all'esterno. In questo modo si perderebbe la capacità di essere causativi e ci si ritroverebbe in balia degli eventi.

Secondo Hubbard, quindi, l'unica soluzione efficace è assumersi la completa responsabilità di ciò che accade e correggere se stessi; si potranno così causare effetti sia a livello spirituale che materiale, i quali faranno sì che la situazione cambi per il meglio.

Questo punto di vista corrisponde in alcuni aspetti a ciò che affermano certe religioni orientali, e sembra quasi un'applicazione, su scala di tempo ridotta, della legge del Karma. Come teoria appare abbastanza sensata (anche se non dimostrata), e certamente può contribuire a far sentire l'individuo più causativo, mettendolo nella condizione di evitare quelle lunghe elencazioni (verbali o mentali) di "mi hanno fatto questo" ... "è colpa sua" ... "io non c'entro" ..."sono gli altri che sono cattivi" ... "non posso farci nulla" ... ecc... che notoriamente sono tentativi di scaricare su altri la co-responsabilità di una situazione negativa.

Posso anche ammettere che, se si applicasse con buon senso questa filosofia alla propria vita, se ne potrebbero ricavare benefici. Le relazioni con gli altri probabilmente migliorerebbero e ci si sentirebbe meno infelici, poiché si sarebbe in grado di dirigere meglio le proprie azioni correggendo i propri errori. Probabilmente si smetterebbe di perdere inutilmente tempo a brontolare e a biasimare gli altri per ciò che non va.

Al fine di "aiutare" le persone a raggiungere un maggior livello di responsabilità, nelle chiese di Scientology vengono consegnate sofisticate tecniche di consulenza spirituale che fanno uso di uno strumento elettronico chiamato Elettrometro, o E-Meter. Nel corso di queste sedute e con l'ausilio dell'E-Meter un consulente (chiamato Auditor), sarebbe in grado di individuare con una certa esattezza i pensieri che la persona sta avendo. Se durante una seduta di consulenza emerge quindi un pensiero critico, la tecnologia di Hubbard prevede che l'Auditor inizi subito una meticolosa indagine su "chi", "cosa", "dove" e "quando". Tale indagine ha lo scopo di rintracciare l'azione negativa che starebbe alla base del pensiero critico espresso.

In generale questo metodo funziona abbastanza bene. La persona ammette "Ho pensato che Giacomo è un cretino" al che, dopo aver esaminato i particolari di quel pensiero, l'Auditor gli chiederà: "Che cosa hai fatto tu a Giacomo che non dovevi?", o una domanda simile. Inevitabilmente si troverà un'azione negativa che la persona aveva commesso contro Giacomo.

È importante sottolineare che l'Auditor cerca azioni precise del tipo "l'ho imbrogliato sul resto della spesa" oppure "gli ho dato un pugno in faccia" o ancora "sono andato a letto con sua moglie", e non cose confuse del tipo "ho parlato male di lui con gli altri", oppure "ho pensato male di lui".

Fin qui tutto abbastanza bene: sicuramente dopo la seduta la persona sarà più ben disposta verso Giacomo. Ora avrà compreso che il motivo del suo astio non era da imputare unicamente a Giacomo e realizzerà interiormente - non solo a livello di dato intellettuale - che il turbamento verso quella persona, in fondo, l'aveva creato ANCHE lui. Purtroppo però, anche qui esiste il rovescio della medaglia.

Il problema si presenta in particolare quando questo tipo di tecnica viene messo in relazione a L. Ron Hubbard e alle organizzazioni di Scientology (il che avviene piuttosto frequentemente).

Se uno scientologo legge una pubblicazione di Hubbard e si ritrova a pensare cose del tipo "ma chi si credeva di essere Ron?", o "secondo me Ron non ci dice tutto", oppure "questa direttiva del Management ci creerà dei problemi"... o se pensa cose del tipo "che palle questi Event del Management Internazionale, sono troppo lunghi!", istantaneamente entrerà in azione il meccanismo di autocensura e cercherà di cancellare o ignorare quei pensieri "scorretti" perché è convinto che, se permanessero, sarebbero da interpretare come conseguenza dei "peccati" (in linguaggio tecnico "Atti Overt") da lui commessi.

Se poi decidesse di comunicare queste idee ad altri scientologist sarebbe soggetto a pesante disapprovazione, e probabimente verrebbe invitato a "maneggiarsi" quei punti di vista scorretti tornando ad allinearsi con il resto del gruppo. Nel caso persistesse nell'affermare quei punti di vista critici verrebbe inviato alla sezione di Etica per essere maneggiato.

"[...] Cercavamo di non pensare al suo [di Hubbard] comportamento, perché non era razionale; ma anche il solo considerare che non fosse razionale sarebbe stato un pensiero disdicevole verso LRH, e non ci si poteva permettere una cosa simile. Uno dei crimini contemplati nella Verifica di Sicurezza chiamata "Joburg" [da Johannesburg, città in cui Hubbard istituì tale procedura per la prima volta - NdR] era "Hai mai avuto qualche pensiero cattivo su LRH?", e ci si poteva cacciare in guai anche molto seri se fosse risultata una cosa del genere. Così si cercava fortemente di non farlo. [...]"
[David Mayo, ex scientologo di alto rango che fu anche Auditor personale di Hubbard, intervista di Russell Miller, 1986]

Va notato che lo scopo della sezione di Etica, come Hubbard dichiarò esplicitamente, non è tanto ottenere correttezza morale, quanto piuttosto consentire l'uso della sua tecnologia e ottenere abbondante produzione nelle organizzazioni.

"[...] La nostra occupazione non è fare i bravi ragazzi. La nostra occupazione è diventare liberi e far sì che l'organizzazione abbia una produzione strepitosa. [...]"
["Introduzione all'Etica di Scientology", capitolo "Protezione di Etica"]

Queste cose, nel tempo, portano a conseguenze piuttosto pesanti: anni di abitudine a utilizzare questo meccanismo mentale rendono completamente automatico evitare o ignorare del tutto eventuali pensieri di disaccordo o critica verso Hubbard e/o Scientology.

Inoltre, l'essere sottoposti periodicamente a sedute di consulenza [auditing] - che hanno lo scopo di "tenere pulite" le persone localizzando in modo specifico pensieri critici e azioni negative nei confronti di Hubbard e di Scientology - rendono tremendamente refrattari allo sviluppo di punti di vista che possano mettere in discussione l'operato di Ron o del Management. Pertanto uno scientologo "doc" solitamente nasconde i pensieri critici a sé e agli altri: sa che se li esponesse verrebbe immediatamente accusato di avere commesso azioni negative.

Ancora una volta alcune parti della teoria potrebbero essere accettabili, ma la rigidissima applicazione del concetto "se hai dei pensieri critici verso qualcuno o qualcosa, prima di esprimerli verifica che cosa hai fatto TU" (che se applicato con buon senso sarebbe una cosa utile) trasforma questo principio in un potente sistema per eliminare (o parcheggiare) il proprio punto di vista, e si viene portati ad accettare tutto quanto venga ordinato di fare... o di pensare. >>
********************************************************************

Riporto dal DIZIONARIO TECNICO DI DIANETICS E SCIENTOLOGY[1], la definizione 1 di "PENSIERO CRITICO", p.393, (le parole fra due asterischi sono in corsivo nell'originale):

PENSIERO CRITICO
<< 1. un sintomo del fatto che è stato commesso un *atto overt*.>>

Come si vede un concetto fuorviante e pericoloso, perchè alcuni pensieri critici sono il risultato di un'analisi, il quale risultato mostra più male che bene, più lati negativi che positivi, ecc.


erni.


[1] DIZIONARIO TECNICO di DIANETICS e SCIENTOLOGY, di L. Ron Hubbard, edito da NEW ERA Publications International ApS, copyright 1975 L. Ron Hubbard, Traduzione: copyright 1984 L. Ron Hubbard; oltre 808 pagine.

Per gli utenti Narconon: L. Ron Hubbard è il fondatore di Scientology.
http://www.allarmescientology.it
http://www.allarmescientology.it/narconon.htm

Glossario su Scientology:
http://www.allarmescientology.it/glossario/ABC.htm

Il mio sito:
http://www.ragiona.org

Una mia testimonianza:
https://www.youtube.com/watch?v=qul0q_UzP-o
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