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solania

unread,
Aug 19, 2012, 10:34:09 AM8/19/12
to

solania

unread,
Sep 6, 2012, 9:53:13 AM9/6/12
to


Come dice H. G. Gadamer, rispetto all’uomo “la sua storicità fa sì che
egli interpreti gli eventi nell’orizzonte proprio, tracciato dalla
suaappartenenza ad una tradizione e quindi all’interno dei suoi pre –
giudizi, ”che sono molto più che i suoi giudizi, sono la realtà storica
del suoessere”. Essi indicano solo la mappa cognitiva, lungo la quale si
declina la nostra apertura al mondo, ineliminabile, al di là di ogni
ragionevoledubbio.

solania

unread,
Sep 6, 2012, 10:40:17 AM9/6/12
to



consuma il mondo dei valori come "semplici prodotti dell'emotività e
la nozione di essere è accantonata per fare spazio alla pura e semplice
fattualità"

solania

unread,
Sep 6, 2012, 3:21:23 PM9/6/12
to

L'indebolimento del logos, nella nostra epoca, sta portando i suoi
frutti: si assiste ad un consequenziale e inesorabile indebolimento del
piano valoriale e sullo sfondo senza respiro di un mondo frantumato,
senza più unità semantica fonte di una metafisica distorta che consuma
il mondo dei valori come semplici prodotti dell'emotività e la nozione
di essere è accantonata per fare spazio alla pura e semplice fattualità.

La filosofia moderna , dimenticando di orientare la sua indagine
sull'essere, ha concentrato la propria ricerca sulla conoscenza umana.
Invece di far leva sulla capacità che l'uomo ha di conoscere la verità,
ha preferito sottolinearne i limiti e i condizionamenti.

Il complesso metafisico-etico del nichilismo finisce per approdare al
tramonto della tensione conoscitiva e al declino del domandare".
L'asservimento al relativo (il Frammento)è così uno dei caratteri più
salienti della filosofia moderna in opposizione alla filosofia
scolastica, che vive dell'assoluto (l'Intero)
Ama l'uguaglianza dal basso, e per essa tutto s'equivale e può
intercambiarsi indefinitamente.


Ciò che a loro [ai pensatori del mondo moderno] interessa non è la
verità, ma il modo con cui ci giunge; e poiché essi non cercano la
verità, ma se stessi, non accettano allora altra verità che non sia
quella che passi attraverso di loro.

Ma....

Questo stato ha creato un inconscio malessere negli uomini e negli
ultimi decenni si è parlato sempre più frequentemente di responsabilità
della scienza

"Indaga le parole a partire dalle cose, e non le cose a partire dalle
parole", è oggi fortemente osteggiata.

"Primo dovere dei filosofi", dunque - secondo il "teorico
dell'assoluto" - sarebbe quello "di ripulire accuratamente tutte queste
nozioni per scoprire la purezza del loro senso autentico - diamante
nascosto sotto la sporcizia; - senso che è funzione dell'essere e non
della pratica umana"

Tutto ciò che era considerato per l'addietro come superiore al tempo e
partecipe di una qualche qualità trascendente - valore ideale o realtà
spirituale - è ormai assorbito nel movimento dell'esistenza temporale o
nell'oceano onnipotente del divenire e della storia. Verità, giustizia,
bene, male, fedeltà, tutte le norme della coscienza, ormai rese
perfettamente relative, non sono più che delle forme mutevoli del
processo della storia La verità quindi cambia secondo il mutare del
tempo. Una certa azione da me compiuta, oggi è atto meritorio, domani
sarà delitto Non vi è niente di eterno nell'uomo

Non è senza importanza osservare che il modernismo è interno alla
dialettica dell'idea di progresso, che implica il continuo superamento
dell'esistente in una nuova fase anch'essa presto destinata
all'oltrepassamento. La coscienza della caducità e mortalità di ogni
cosa è il lato OMBRA (ma intrinseco) dell'ideologia del progresso
veicolata dalla modernità.

"Al termine "moderno" viene attribuito un significato emotivo-normativo,
quasi soteriologico: è la fede nella superiorità del moderno sul
"vecchio" e sul "superato" in quanto, delle tre dimensioni temporali, il
passato (che in ogni civiltà tradizionale è carico di valore) perde ogni
significato, insieme con il presente, il quale vale solo come "rampa di
lancio" verso il futuro utopico. La dimensione temporale della modernità
è il futuro, o meglio, l'avvenire, che è il futuro privato del suo
significato escatologico. È il trionfo di Utopia, il Dio-in-avanti che
sempre si attende e si attenderà, perché sempre deve e dovrà venire".


La Verità, invece, ha creato e regge l'intelletto umano non affinché
alle verità rettamente acquisite ogni giorno esso ne contrapponga altre
nuove; ma affinché, rimossi gli errori che eventualmente vi si fossero
insinuati, aggiunga verità a verità nel medesimo ordine e con la
medesima organicità con cui vediamo costituita la natura stessa delle
cose da cui la verità si attinge.


Abbiamo visto come le svolte fondamentali del pensiero scientifico, "le
umiliazioni inferte dalla scienza", seguano un filo di Arianna che
approda al relativismo, ossia ad un nitido indebolimento dell'assoluto,
al decentramento dei fondamenti, alla perdita delle certezze. Bisogna di
ciò prenderne atto in relazione al pensiero debole della nostra epoca:
questo è espressione di quell'indebolimento della dimensione
ontologico-semantica verificatosi prima nel piano della scienza, poi in
quello del pensiero filosofico (ormai contagiato dal primo), e infine in
quello etico e religioso




solania

unread,
Sep 6, 2012, 3:33:21 PM9/6/12
to
L'indebolimento del logos, nella nostra epoca, sta portando i suoi
frutti: si assiste ad un consequenziale e inesorabile indebolimento del
piano valoriale e sullo sfondo senza respiro di un mondo frantumato,
senza più unità semantica fonte di una metafisica distorta che consuma
il mondo dei valori come semplici prodotti dell'emotività e la nozione
di essere è accantonata per fare spazio alla pura e semplice fattualità.

La filosofia moderna , dimenticando di orientare la sua indagine
sull'essere, ha concentrato la propria ricerca sulla conoscenza umana.
Invece di far leva sulla capacità che l'uomo ha di conoscere la verità,
ha preferito sottolinearne i limiti e i condizionamenti.

Il complesso metafisico-etico del nichilismo finisce per approdare al
tramonto della tensione conoscitiva e al declino del domandare".
L'asservimento al relativo (il Frammento)è così uno dei caratteri più
salienti della filosofia moderna in opposizione alla filosofia
scolastica, che vive dell'assoluto (l'Intero)
Ama l'uguaglianza dal basso, e per essa tutto s'equivale e può
intercambiarsi indefinitamente.



Abbiamo visto come le svolte fondamentali del pensiero scientifico, "le
umiliazioni inferte dalla scienza", seguano un filo di Arianna che
approda al relativismo, ossia ad un nitido indebolimento dell'assoluto,
al decentramento dei fondamenti, alla perdita delle certezze. Bisogna di
ciò prenderne atto in relazione al pensiero debole della nostra epoca:
questo è espressione di quell'indebolimento della dimensione
ontologico-semantica verificatosi prima nel piano della scienza, poi in
quello del pensiero filosofico (ormai contagiato dal primo), e infine in
quello etico e religioso


Ciò che a loro [ai pensatori del mondo moderno] interessa non è la
verità, ma il modo con cui ci giunge; e poiché essi non cercano la
verità, ma se stessi, non accettano allora altra verità che non sia
quella che passi attraverso di loro.

Ma....

Questo stato ha creato un inconscio malessere negli uomini e negli
ultimi decenni si è parlato sempre più frequentemente di responsabilità
della scienza

"Indaga le parole a partire dalle cose, e non le cose a partire dalle
parole", è oggi fortemente osteggiata.

"Primo dovere dei filosofi sarebbe quello "di ripulire accuratamente
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