Giacomo e Gabriele A.
unread,May 1, 2021, 12:36:51 PM5/1/21You do not have permission to delete messages in this group
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La scorsa settimana, il 22 aprile, è stata la Giornata della Terra (Earth Day). Da una parte è un appuntamento utile per ricordare i nostri doveri nei confronti del pianeta che ci ospita - e di cui non siamo i padroni -, dall'altra rischia di diventare col tempo sempre più un rituale di purificazione per l'essere vivente che si crede il più intelligente ma è soprattutto il più avido!
In realtà, non dobbiamo dimenticare che la Terra la possiamo salvare ogni giorno. Quando facciamo la spesa non acquistando i prodotti delle grandi multinazionali e preferendo le produzioni locali (meglio "made in Pistoia" o "made in Spoleto" che "made in 'sto par di palle in capo al mondo"); riparando o facendo riparare le cose (soprattutto gli oggetti tecnologici ed elettronici) che si rompono fino a gettarle solo quando non ne possono più; facendo le vacanze nel Paese più affascinante del mondo senza bisogno di prendere voli transoceanici per banali curiosità esterofile; limitando il più possibile l'uso di mezzi di trasporto privati e comunque, se possibile, sostituendo autoveicoli, furgoni e camion alimentati da motori dell'ottocento (gasolio e benzina) con propulsori davvero del terzo millennnio (ibridi o meglio elettrici); piantando alberi, fiori, siepi e quanto riempia di verde la vita; spernacchiando i superflui social-network scegliendo di vivere una vita reale con chi ci sta accanto o semplicemente con chi abita davanti a casa nostra; abbozzandola di spendere soldi per un calcio (ma non solo...) ormai fasullo; leggendo libri e quotidiani cartacei, vedendo film in tv (no pay) o ascoltando musica, attualità e informazione alla radio.
Ecco, così ognuno di noi può diventare un Superman o una Superwoman capace, da solo moltiplicato per tutti, di salvare il pianeta, anzi di restituirlo vivibile a chi ce lo ha prestato, cioè i nostri figli e i nostri nipoti.