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Quid pro quo ?

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Ab+

unread,
Apr 1, 2005, 1:25:59 AM4/1/05
to
Ciao !
Mi capita di sentire sempre più spesso la locuzione " quid pro quo ", usata
per indicare " io do una cosa a te perché tu la dia a me ". Ieri partecipavo
ad un forum in cui sollevavo i miei dubbi in proposito: secondo me la forma
corretta dovrebbe essere " do ut des ", ma gli altri partecipanti
insistevano nel sostenere che è giusto usare Quid pro quo. Dicono, infatti,
che "quid pro quo " non è la stessa cosa di " qui pro quo " , perché mentre
la prima è un dare per avere, la seconda indica il fraintendimento. Io penso
che in realtà quid pro quo sia una forma entrata a far parte della lingua
italiana solo dopo il film Il Silenzio degli Innocenti, e che ora molti la
usino alla maniera americana, ma che non sia corretta. Come stanno
esattemente le cose ? Com' è giusto dire ?
Vi chiedo un' ultima cosa : qui pro quo in italiano si scrive staccato,
vero ? Non quiproquò. Mi sbaglio ?

Vi ringrazio per la vostra attenzione.

Ab


Zorro

unread,
Apr 1, 2005, 11:02:01 AM4/1/05
to
Ab+ ha scritto:
> Ciao !

Ciao a te!

> Mi capita di sentire sempre più spesso la locuzione " quid pro quo ", usata
> per indicare " io do una cosa a te perché tu la dia a me ". Ieri partecipavo
> ad un forum in cui sollevavo i miei dubbi in proposito: secondo me la forma
> corretta dovrebbe essere " do ut des ", ma gli altri partecipanti
> insistevano nel sostenere che è giusto usare Quid pro quo. Dicono, infatti,
> che "quid pro quo " non è la stessa cosa di " qui pro quo " , perché mentre
> la prima è un dare per avere, la seconda indica il fraintendimento. Io penso
> che in realtà quid pro quo sia una forma entrata a far parte della lingua
> italiana solo dopo il film Il Silenzio degli Innocenti, e che ora molti la
> usino alla maniera americana, ma che non sia corretta. Come stanno
> esattemente le cose ? Com' è giusto dire ?

Mi dispiace per te ma sono assolutamente d'accordo con gli "altri":
anche io penso siano espressioni differenti e usate in modo differente,
a cominciare dal fatto che non esclami "quiproquò" quando c'è una
incomprensione ma lo dici nella forma "è stato un ... "
Dovresti ascoltarli di più. :-)

> Vi chiedo un' ultima cosa : qui pro quo in italiano si scrive staccato,
> vero ? Non quiproquò. Mi sbaglio ?

Perdincibacco attaccato!

Z.

Ab+

unread,
Apr 1, 2005, 11:50:58 AM4/1/05
to

"Zorro" <Zo...@nospam.it> ha scritto nel messaggio
news:Zfe3e.722563$b5.32...@news3.tin.it...

> Mi dispiace per te ma sono assolutamente d'accordo con gli "altri": anche
> io penso siano espressioni differenti e usate in modo differente, a
> cominciare dal fatto che non esclami "quiproquò" quando c'è una
> incomprensione ma lo dici nella forma "è stato un ... "
> Dovresti ascoltarli di più. :-)

Non ho capito. " Quid pro quo " cosa significa esattamente ? A parte il
fatto che ho un dubbio anche sul "quid ", ma non mi sembra interscambiabile
con " do ut des ".

Ab


Jacques

unread,
Apr 1, 2005, 1:03:04 PM4/1/05
to

"Ab+" <Ab+...@notedicioccolato.it> a écrit dans le message de news:
SZe3e.722785$b5.32...@news3.tin.it...

> Non ho capito. " Quid pro quo " cosa significa esattamente ? A parte
> il fatto che ho un dubbio anche sul "quid ",
> .................................
>
Mai sentito quid pro quo. Quid č una cosa indeterminata : c'č in te un
certo quid che ti fa diverso dagli altri.
Qui pro quo sarebbe uno scambio: questo e quello, questo per quello,
questo invece di quello.
Ti chiedo un favore e, in cambio, ti do un vantaggio. Qui pro quo č
diventato quiproquň nel senso di equivoco. Di piů non so.
Jacques


ADPUF

unread,
Apr 1, 2005, 5:58:21 PM4/1/05
to
on 20:03, venerdì 1 aprile 2005, Jacques wrote:

>> Non ho capito. " Quid pro quo " cosa significa esattamente
>> ? A parte
>> il fatto che ho un dubbio anche sul "quid ",
>> .................................
>>

> Mai sentito quid pro quo. Quid è una cosa indeterminata : c'è


> in te un certo quid che ti fa diverso dagli altri.
> Qui pro quo sarebbe uno scambio: questo e quello, questo per
> quello, questo invece di quello.
> Ti chiedo un favore e, in cambio, ti do un vantaggio. Qui pro

> quo è diventato quiproquò nel senso di equivoco. Di più non
> so. Jacques


In Italia si è sempre detto "do ut des", adesso arrivano i
barbari e dicono "qui(d)proquo", come gli americani.


--
°¿°

Ab+

unread,
Apr 2, 2005, 3:34:09 AM4/2/05
to

"ADPUF" ha scritto

Grazie ADPUF ! Sono contenta di sapere che c' è ancora chi la pensa come me.

Ab


Ab+

unread,
Apr 2, 2005, 3:34:09 AM4/2/05
to

"Jacques" ha scritto nel messaggio..
>
> "Ab+" a écrit dans le message de news:

>> Non ho capito. " Quid pro quo " cosa significa esattamente ? A parte il
>> fatto che ho un dubbio anche sul "quid ",
>> .................................
>>
> Mai sentito quid pro quo. Quid è una cosa indeterminata : c'è in te un
> certo quid che ti fa diverso dagli altri.
> Qui pro quo sarebbe uno scambio: questo e quello, questo per quello,
> questo invece di quello.
> Ti chiedo un favore e, in cambio, ti do un vantaggio. Qui pro quo è
> diventato quiproquò nel senso di equivoco. Di più non so.
> Jacques

Neanche io avevo mai sentito "quid pro quo ", però ieri ho letto
www.garzantilinguistica.it e, da quello che ho capito, si usava . Riporto il
testo, che sembra confermare quanto sostengo ( lo scambio di una cosa con
un' altra nel senso di fraintendimento ) :

Lemma quiproquò

Sillabazione/Fonetica [qui-pro-quò]

Etimologia Forse dalla formula del lat. scolastico qui pro quo \'qui invece
di quo\' (ossia un nominativo al posto dell\'ablativo); oppure dalla formula
quid pro quo \'quid invece di quo \' che, nelle liste farmaceutiche del
medioevo, indicava


Definizione: qui pro quo, s. m. scambio di una parola o di una cosa con
un\'altra: c\'è stato un quiproquò.

Sinonimi/Contrari Sin. equivoco, malinteso, fraintendimento; granchio,
abbaglio, svista.


Ab

Zorro

unread,
Apr 2, 2005, 4:38:26 AM4/2/05
to
Ab+ ha scritto:

>>Mi dispiace per te ma sono assolutamente d'accordo con gli "altri": anche
>

> Non ho capito. " Quid pro quo " cosa significa esattamente ?

Non pensavo prendessi seriamente la risposta!

> ... ma non mi sembra interscambiabile con " do ut des ".

Perdona la mi curiosità: ma se non hanno lo stesso significato come fa
ad essere il secondo la forma corretta del primo?

Z

Zorro

unread,
Apr 2, 2005, 4:42:46 AM4/2/05
to
Ab+ ha scritto:

>>In Italia si è sempre detto "do ut des", adesso arrivano i
>>barbari e dicono "qui(d)proquo", come gli americani.
>>--
>>°¿°
>
>
> Grazie ADPUF ! Sono contenta di sapere che c' è ancora chi la pensa come me.

Perdonami, oggi ti rispondo seriamente. Dal tuo messaggio dici alcune
cose, te le riporto per quelle che leggo io:
- "do ut des" è la forma corretta del supposto "quid pro quo"
- "quid pro quo" è la medesima cosa di quiproquò
- il suppposto "quid pro quo" o varianti è eredità del Dr.Lecter
- si scrive staccato

Allora, premesso che io non ne capisco un tubo di niente, ti rispondo
per me:
- non sono intercambiabili perché la prima implica uno scambio in cui io
do perché tu mi dia, un favore con lo scopo di riceverlo; nella seconda
uno scambio alla pari, cosa per cosa;
- non sono la medesima cosa perché in italiano ha assunto nell'uso
corrente il senso di quasi solo uno scambio di parole;
- non lo è: che ricordi io era usato in ambito legale da ben prima della
celebre battuta del Dr.Lecter;
- si scrive attaccato: nel garzanti che tu stessa citi non ti viene
fuori nemmeno in ricerca se lo scrivi staccato! ma stranamente se scrivi
do ut des ben staccato esce.


Z

Ab+

unread,
Apr 2, 2005, 5:04:38 AM4/2/05
to

"Zorro" <Zo...@nospam.it> ha scritto nel messaggio

> Perdonami, oggi ti rispondo seriamente. Dal tuo messaggio dici alcune


> cose, te le riporto per quelle che leggo io:

> - "do ut des" č la forma corretta del supposto "quid pro quo"

Sě.

> - "quid pro quo" č la medesima cosa di quiproquň

Sě.

> - il suppposto "quid pro quo" o varianti č ereditŕ del Dr.Lecter

No, dico che si usa in America e che in Italia questo significato si č
diffuso grazie al film, o almeno il film ha facilitato la diffusione del
significato
errato. Forse l' uso improprio sarebbe arrivato da noi comunque.

> Allora, premesso che io non ne capisco un tubo di niente, ti rispondo per
> me:
> - non sono intercambiabili perché la prima implica uno scambio in cui io
> do perché tu mi dia, un favore con lo scopo di riceverlo; nella seconda
> uno scambio alla pari, cosa per cosa;

Per me no, infatti chiedevo in un ng che tratta dell' argomento " lingua
italiana ". Sicuramente qui ne sanno piů di me, ecco perché chiedevo un loro
parere. Questo non significa che non tengo conto dei pareri degli altri al
di fuori di free.it.lingua.italiano.grammatica, ma solo che mi fido di piů
di chi si interessa maggiormente al buon uso della lingua italiana.
Per quello che io so, ma posso sbagliarmi, " qui(d) pro quo " indica il
fraindendimento; "do ut des" indica lo scambio ( che sia un favore con lo
scopo di riceverlo, o uno scambio alla pari ).

> - non sono la medesima cosa perché in italiano ha assunto nell'uso
> corrente il senso di quasi solo uno scambio di parole;

E' proprio qui il problema: non ha assunto questo senso. Personalmente l' ho
sentito dire solo a poche persone. La maggioranza continua a dire do ut des.

> - non lo č: che ricordi io era usato in ambito legale da ben prima della
> celebre battuta del Dr.Lecter;

In ambito legale si usa una forma ancora diversa. Letteralmente ha quasi la
stessa traduzione, ma si usa in un altro contesto. Aliud pro alii ( spero di
ricordare bene ), e si usa quando si vende o si acquista un bene per un
altro: ti vendo un terreno edificabile, ma poi si scopre che non ci si puň
costruire.

> - si scrive attaccato: nel garzanti che tu stessa citi non ti viene fuori
> nemmeno in ricerca se lo scrivi staccato! ma stranamente se scrivi do ut
> des ben staccato esce.

Do ut des non ha assunto una forma italianizzata come č successo con Qui(d)
pro quo. Si usa in italiano e si scrive ancora in latino. Ma non possiamo
considerarlo solo latino, si usa e si č sempre usato anche in italiano.

Ab

FB

unread,
Apr 2, 2005, 6:19:48 AM4/2/05
to
On Sat, 02 Apr 2005 10:04:38 GMT, Ab+ wrote:

[...]


> Per quello che io so, ma posso sbagliarmi, " qui(d) pro quo " indica il
> fraindendimento; "do ut des" indica lo scambio ( che sia un favore con lo
> scopo di riceverlo, o uno scambio alla pari ).

Mi pare di ricordare che nel mondo anglosassone "qui pro quo" si usi
proprio col significato di "do ut des". "Qui pro quo" è una frase
attribuita a un personaggio storico e con un preciso significato? Se non lo
è, mi pare che sia tanto generica da poter accogliere ambo i significati.
Certo è che in Italia significa "fraintendimento", e di certo non "do ut
des". Postincrocio con icling e icli, dove potrai ricevere pareri più
autorevoli del mio.


[...]


Ciao, FB
--
"Che cos'è un fallo da tergo? E non stiamo parlando della tua vita
privata."
(Intervista della Gialappa's Band a Elisabetta Canalis)

FB

unread,
Apr 2, 2005, 6:42:15 AM4/2/05
to
On Sat, 02 Apr 2005 10:04:38 GMT, Ab+ wrote:

[...]


> Per quello che io so, ma posso sbagliarmi, " qui(d) pro quo " indica il
> fraindendimento; "do ut des" indica lo scambio ( che sia un favore con lo
> scopo di riceverlo, o uno scambio alla pari ).

Mi pare di ricordare che nel mondo anglosassone "qui pro quo" si usi

proprio col significato di "do ut des". "Qui pro quo" è una frase
attribuita a un personaggio storico e con un preciso significato? Se non lo
è, mi pare che sia tanto generica da poter accogliere ambo i significati.
Certo è che in Italia significa "fraintendimento", e di certo non "do ut

des". Postincrocio con icling e icli (con follow-up su icli), dove potrai

Zorro

unread,
Apr 2, 2005, 7:22:50 AM4/2/05
to
Ab+ ha scritto:

>>- non sono intercambiabili perché la prima implica uno scambio in cui io
>>do perché tu mi dia, un favore con lo scopo di riceverlo; nella seconda
>>uno scambio alla pari, cosa per cosa;
>
> Per me no, infatti chiedevo in un ng che tratta dell' argomento " lingua

> italiana ". Sicuramente qui ne sanno più di me, ecco perché chiedevo un loro
> parere.

e finora non c'è stato...

> Per quello che io so, ma posso sbagliarmi, " qui(d) pro quo " indica il
> fraindendimento; "do ut des" indica lo scambio ( che sia un favore con lo
> scopo di riceverlo, o uno scambio alla pari ).

Non avevo capito questo doppio significato per te: adesso capisco il tuo
modo di vedere la cosa.

>>- non sono la medesima cosa perché in italiano ha assunto nell'uso
>>corrente il senso di quasi solo uno scambio di parole;
>
> E' proprio qui il problema: non ha assunto questo senso. Personalmente l' ho
> sentito dire solo a poche persone. La maggioranza continua a dire do ut des.

Perdonami ma non ho mai sentito dire "C'è stato un do ut des" da nessuno
e molte volte "c'è stato un quiproquò"

>>- non lo è: che ricordi io era usato in ambito legale da ben prima della
>>celebre battuta del Dr.Lecter;
>
> In ambito legale si usa una forma ancora diversa....

Nei paesi anglosassoni, non da noi.

>>- si scrive attaccato: nel garzanti che tu stessa citi non ti viene fuori
>>nemmeno in ricerca se lo scrivi staccato! ma stranamente se scrivi do ut
>>des ben staccato esce.
>

> Do ut des non ha assunto una forma italianizzata come è successo con Qui(d)


> pro quo. Si usa in italiano e si scrive ancora in latino. Ma non possiamo

> considerarlo solo latino, si usa e si è sempre usato anche in italiano.

Mi permetto di difendere l'italiano da invasioni come questa! Altrimenti
weekend è italiano allo stesso modo!

Z

Ab+

unread,
Apr 2, 2005, 8:17:37 AM4/2/05
to

"Zorro" <Zo...@nospam.it> ha scritto nel messaggio
> Ab+ ha scritto:

>> Per me no, infatti chiedevo in un ng che tratta dell' argomento " lingua
>> italiana ". Sicuramente qui ne sanno più di me, ecco perché chiedevo un
>> loro
>> parere.
>
> e finora non c'è stato...

Questo non mi sembra molto carino nei confronti degli altri che hanno
risposto.

>> Per quello che io so, ma posso sbagliarmi, " qui(d) pro quo " indica il
>> fraindendimento; "do ut des" indica lo scambio ( che sia un favore con lo
>> scopo di riceverlo, o uno scambio alla pari ).
>
> Non avevo capito questo doppio significato per te: adesso capisco il tuo
> modo di vedere la cosa.

Non credo affatto che abbia questo signifcato solo per me.

>> E' proprio qui il problema: non ha assunto questo senso. Personalmente l'
>> ho
>> sentito dire solo a poche persone. La maggioranza continua a dire do ut
>> des.
>
> Perdonami ma non ho mai sentito dire "C'è stato un do ut des" da nessuno e
> molte volte "c'è stato un quiproquò"

Do ut des non significa quiproquò e non si usa allo stesso
modo !

>>>- non lo è: che ricordi io era usato in ambito legale da ben prima della
>>>celebre battuta del Dr.Lecter;
>>
>> In ambito legale si usa una forma ancora diversa....
>
> Nei paesi anglosassoni, non da noi.

Non so in ambito legale anglosassone, ma di sicuro si usa molto nel
quotidiano.

Ab


Zorro

unread,
Apr 2, 2005, 9:40:05 AM4/2/05
to
Ab+ ha scritto:

> "Zorro" <Zo...@nospam.it> ha scritto nel messaggio
>
>>Ab+ ha scritto:
>>
>>>Per me no, infatti chiedevo in un ng che tratta dell' argomento " lingua
>>>italiana ". Sicuramente qui ne sanno più di me, ecco perché chiedevo un
>>>loro
>>>parere.
>>
>>e finora non c'è stato...
>
>
> Questo non mi sembra molto carino nei confronti degli altri che hanno
> risposto.

Mi scuseranno se io non ho capito che la loro risposta riguardava questo
in particolare, ma a me continua a non sembrare.

>>>Per quello che io so, ma posso sbagliarmi, " qui(d) pro quo " indica il
>>>fraindendimento; "do ut des" indica lo scambio ( che sia un favore con lo
>>>scopo di riceverlo, o uno scambio alla pari ).
>>
>>Non avevo capito questo doppio significato per te: adesso capisco il tuo
>>modo di vedere la cosa.
>
> Non credo affatto che abbia questo signifcato solo per me.

Avevo intuito. Come avrai intuito che almeno per uno non lo ha.

>>>E' proprio qui il problema: non ha assunto questo senso. Personalmente l'
>>>ho
>>>sentito dire solo a poche persone. La maggioranza continua a dire do ut
>>>des.
>>
>>Perdonami ma non ho mai sentito dire "C'è stato un do ut des" da nessuno e
>>molte volte "c'è stato un quiproquò"
>
> Do ut des non significa quiproquò e non si usa allo stesso
> modo !

Lo dicevi tu... :-)

> Non so in ambito legale anglosassone, ma di sicuro si usa molto nel
> quotidiano.

Immagino come molte espresioni da film, "die hard" per dirne una che mi
capita di sentire spesso, ma qui si parla di grammatica e italiana per
giunta!

Z

caten...@fastwebnet.it

unread,
Apr 11, 2005, 4:03:40 PM4/11/05
to

Ciao
Qui pro quo si scrive staccato e significa fraintendimento; solitamente si
usa do ut des per indicare io ti do una cosa perche' tu la dia a me.Quid
pro quo significa qualcosa a favore di qualcuno letteralmente, dove quo sta
per aliquo.
Cate

"Ab+" <Ab+...@notedicioccolato.it> ha scritto nel messaggio
news:XP53e.720552$b5.32...@news3.tin.it...

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