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Hanno messo in carcere Massimo Morselli azz

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pippa

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Dec 23, 2015, 5:17:32 AM12/23/15
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Trasmetteva abusivamente sul web le partite di calcio di Sky, condannato
Emiliano

l' Emiliano Massimo Morselli condannato dal giudice monocratico di
Reggio Emilia a otto mesi di carcere e al pagamento di 2.000 euro di
multa; disposta una provvisionale alla parte civile - Sky Italia - di
5.000 euro

Dal 2010 al mese di febbraio del 2013, ma «verosimilmente» starebbe
continuando anche attualmente «utilizzando un altro sito», avrebbe
trasmesso abusivamente in internet «parte del palinsesto di Sky, in
particolare manifestazioni sportive, partite di calcio» in primis,
venendo di conseguenza denunciato dallo stesso colosso televisivo del
magnate Rupert Murdoch.
Per via di queste accuse, giovedì mattina l'Emiliano Massimo Morselli,
46 anni, è stato condannato dal giudice monocratico del Tribunale di
Reggio Emilia, Davide Paladino, a otto mesi di carcere e al pagamento di
2.000 euro di multa, oltre al ricoscimento alla parte civile - Sky - di
una provvisionale di 5.000 euro, col risarcimento del danno da definirsi
in un separato giudizio civile.
Da quanto emerso nel corso del dibattimento in aula, l'imputato - dalle
spiccate capacità informatiche - avrebbe «immesso su rete internet parte
del palinsesto di Sky, in particolare manifestazioni sportive,
collegando al computer utilizzato materialmente per l'immissione dei
nostri contenuti in rete, un apparato di trasmissione abusivo», ha
spiegato il responsabile operativo antipirateria di Sky Italia, Aldo
Vignoli.
Scoperto il sito internet tramite il quale venivano trasmessi
abusivamente i contenuti, l'attività di accertamento - affidata a «una
società esterna» - ha permesso dapprima di risalire a «un'identità
fittizia collegata al sito, che faceva riferimento a una persona
realmente esistente in provincia di Frosinone (la cui posizione è stata
archiviata dalla locale Procura, ndr)», per poi giungere al reale
responsabile del comportamento illecito, vale a dire all'Emiliano
Massimo Morselli, nei confronti del quale Sky Italia inviò quindi alcune
diffide.
Per tutta risposta «da un account mail la persona in questione ci
rispose che era disponibile a ospitare la nostra pubblicità sul suo
sito», ha precisato ancora Aldo Vignoli durante la sua deposizione,
dichiarando inoltre come sul sito - tramite appositi banner - «venivano
sollecitate donazioni attraverso un conto PayPal».
In riferimento al danno provocato dalla condotta illecita dell'imputato,
Sky Italia - rappresentata in giudizio dall'avvocato Giuseppina
Cimmarusti del foro di Milano - ha rinviato la sua quantificazione a un
separato giudizio civile. «Poniamo il caso che ci siano stati 20.000
accessi per una partita, di questi su tutto il territorio nazionale
magari in 200 avrebbero potuto stipulare abbonamenti con noi, che in
media oscillano tra i 30 e i 35 euro», hanno precisato dai banchi della
parte civile.
All'uscita dall'aula, il legale difensore dell'imputato, l'avvocato
Veronica Menegatti di Reggio Emilia, ha annunciato ricorso in Appello a
Torino.
(pa.ba.)

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