Google Groups no longer supports new Usenet posts or subscriptions. Historical content remains viewable.
Dismiss

Lettera aperta ai parlamentari perchè diano un segno tangibile ai cittadini de3cidendosi a

2 views
Skip to first unread message

Leone Marino

unread,
Jun 14, 2010, 10:07:50 AM6/14/10
to
Salve a tutti,
ho da poco inoltrato via e-mail una lettera aperta a tutti i deputati perchè
diano un segno tangibile ai cittadini che li hanno votati lottando contro la
corruzione e il malaffare.
Ho inviato l'e-mail a ciascun deputato.
Ecco il testo della mail:

Oggetto: Date un segno tangibile ai cittadini, ponendo la discussione su una
legge contro la corruzione e il malaffare prima di parlare di
intercettazioni

Cari Deputati,
Cari senatori,
Cari ministri,
sono un cittadino come tanti che sente il bisogno di esprimere una forte
preoccupazione, convinto come sono che il nostro paese sia gravemente
malato.
E non si tratta di una malattia da intendersi come il rafforzamento della
criminalità organizzata, il dilagare della corruzione, il malfunzionamento
della giustizia ordinaria, ecc.
Indubbiamente gli esempi sopracitati costituiscono dei mali gravissimi, che
però hanno portato a un male ben peggiore e molto più gravido di conseguenze
nefaste: la diffusissima sfiducia nei riguardi della politica.
Abbiamo tutti quanti sotto gli occhi i risultati delle regionali.
Sappiamo benissimo che la verità non sta tanto nella vittoria dell'uno o
dell'altro schieramento, bensì nel fatto che un numero piuttosto elevato di
elettori, circa il 37 percento, non è andato a votare.
A vincere quindi è stato in realtà l'astensionismo, il "No" detto a una
classe politica che viene percepita da molti cittadini, è inutile negarlo,
come autoreferenziale, volta a perpetuare con leggi ad hoc, come il DDL
intercettazioni, tuttora in discussione, un sistema di rapporti non
trasparenti tra imprenditori e amministratori pubblici, di appalti truccati,
di occultamento della verità, per il puro scopo di conservare sé stessa.
Siccome io sono uno di quelli che crede che, se vengono allargate anche di
poco le proprie vedute, la politica possa essere riformata, sento il bisogno
di rivolgere un sincero appello a tutta la classe politica, senza
distinzioni di schieramenti, perchè vengano messi da parte divisioni e
contrasti, almeno quando si tratta di discutere di problemi che interessano
la vita di tutti i cittadini, a prescindere dal colore politico, almeno
quando si deve discutere di quelle riforme essenziali a garantire ai
cittadini i diritti fondamentali peraltro sanciti dalla costituzione, perchè
un corpo è sano e funziona bene solo se tutte le sue membra, ogni sua
cellula funziona regolarmente.
E quando parlo di diritti mi riferisco a:
il diritto fondamentale alla vita per il quale ad ogni cittadino devono
essere garantiti la sicurezza (di venire tutelati sul luogo di lavoro da
infortuni e incidenti mortali, di vivere in un'abitazione non soggetta al
rischio di crolli, al rischio di venire spazzata via da una frana o da
un'eruzione vulcanica, di poter camminare per strada sentendosi protetti da
una presenza reale delle forze dell'ordine che pattugliano costantemente i
quartieri, ecc. ecc), opportunità di lavoro, promuovendo la crescita
economica anche favorendo lo sviluppo di nuovi settori come quello delle
energie alternative (poichè il lavoro è lo strumento che permette all'essere
umano di realizzare sé stesso e quindi di vivere una vita veramente degna di
essere vissuta);
il diritto alla salute per il quale ai cittadini le istituzioni hanno il
dovere di garantire aria pulita, acqua pulita, cibo sano (ho sentito a
"Striscia la notizia" quel servizio che parlava di quell'azienda di Chiari
che, riversando sostanze inquinanti in un canale, ha praticamente
contaminato tutto: aria, acqua, causando addirittura la morte di animali e
l'inquinamento del cibo che finisce poi sulle nostre tavole e tutto ciò col
benestare di una classe politica locale corrotta), un servizio sanitario
nazionale ben funzionante su tutto il territorio;
il diritto alla libertà per il quale lo stato ha il dovere di garantire, pur
nel rispetto sacro santo della privacy si intende, ai cittadini
l'opportunità di divenire pienamente consapevoli, di ragionare con la
propria testa, di venire a conoscenza della verità tramite un'istruzione di
qualità, che valorizzi i docenti e gli studenti meritevoli, tramite una
libera informazione che non sia penalizzata da norme bavaglio;
il diritto a una giustizia uguale per tutti che garantisca ai cittadini pene
certe in tempi certi, non naturalmente attraverso indulti o amnistie
mascherate (come è stato definito dall'Onorevole Gianfranco Fini il disegno
di legge sul processo breve), ma attraverso una riorganizzazione dei
tribunali con l'aumento dell'organico laddove serve, con procedure civili e
penali più snelle e con una riforma radicale del sistema che assicuri che a
pagare nella giusta misura quando sbaglia non sia soltanto il cittadino, ma
anche i magistrati.
Come dicevo, oggi si è purtroppo diffusa una sostanziale sfiducia nelle
capacità della politica di far fronte ai problemi reali, inquanto i politici
sono visti come appartenenti a una "casta" che pone come scopo primario la
pura e semplice conservazione della poltrona, che, alla fine, significa
possibilità di alti guadagni, legali e illegali.
Oggi, in un contesto storico e intellettuale in cui pare non esistano più
valori, idee, principi, voi che appartenete alla coalizione di governo
potreste trarre da questo penoso scenario di politici corrotti, collusi con
le organizzazioni criminali, politici che fanno leggi per salvarsi dai
processi e condanne e per impedire che i cittadini siano informati e
conoscano la verità sul malaffare tanto rovinoso per la collettività, di cui
devono purtroppo pagare il prezzo le categorie più deboli (lavoratori e
pensionati), potreste trarre da questo scenario che siamo purtroppo
costretti a vedere ogni giorno l'opportunità di costruire un grande partito
in grado di sopravvivere unito anche dopo Berlusconi perchè fondato sulla
riaffermazione decisa dell'onestà, dell'ordine morale e civile, della
legalità, della responsabilità di tutti i cittadini di fronte alla
collettività, della valorizzazione del lavoro e delle risorse umane come
primo principio di sviluppo della società e dello stato.
Questi valori, in passato molto sentiti, sembrano oggi essere dimenticati e
purtroppo una parte di responsabilità a mio avviso è da attribuire anche ai
movimenti di sinistra, che hanno giustamente, soprattutto in riferimento al
68, lottato per lo scardinamento di un ordine costituito che effettivamente
non dava all'individuo la possibilità di esprimere liberamente la propria
natura. Tali movimenti, però, non sono purtroppo riusciti a ricostruire un
nuovo sistema di valori altrettanto forte, contribuendo forse alla perdita
di quei principi che dovrebbero essere l'anima della politica.
Sull'affermazione decisa di questi valori, attraverso norme chiare, precise
contro la corruzione e il malaffare si gioca ormai il vostro consenso.
Siamo in una fase di recessione economica che è ben lungi dall'essere
superata e molto probabilmente il governo in questi mesi, in questi due
anni, sarà costretto a prendere misure restrittive e impopolari che
comporteranno pesanti sacrifici per tutti, soprattutto per i ceti medi e
bassi e le categorie a reddito fisso sulle quali grava per la maggior parte
il costo del mantenimento della macchina statale ma che rappresentano anche
il motore della crescita economica e soprattutto la componente in assoluto
più cospicua dell'elettorato.
Questo elettorato può scegliere a un certo punto o la cosa peggiore (non
andare a votare), oppure di sostenere partiti e movimenti estremi che
possono minare l'equilibrio politico e socioeconomico del paese, alimentando
le tensioni tra nord e sud e tra le categorie sociali (lavoratori e
imprenditori, lavoratori statali e privati, commercianti e consumatori,
ecc.).
è proprio questo il momento in cui la maggioranza deve dare un segnale
concreto, con la creazione di norme efficaci per la lotta contro il
malaffare, anche per rendere più sopportabili i sacrifici che soprattutto i
lavoratori a reddito fisso dovranno sostenere.
Il PDL, tuttavia, dando priorità e portando avanti norme come il disegno di
legge sulle intercettazioni, sembra invece intenzionato a tenere in piedi,
con il pretesto di voler tutelare il diritto alla privacy, quel sistema di
rapporti tra poteri forti (alta finanza, criminalità organizzata, parti più
o meno consistenti delle istituzioni) che i casi di scandali e corruzioni
emersi in questi mesi rischiano di far traballare pericolosamente.
Era di interesse così vitale per i cittadini questo disegno di legge?
Il cittadino, anche senza una legge ad hoc dispone già eventualmente di
strumenti efficaci contro abusi e contro chi danneggia la sua immagine.
Esiste la possibilità di coerelare un giornale per diffamazione e far pagare
per questo pesanti multe.
Non è vero che chiunque può intercettare chiunque, perchè è necessaria
l'autorizzazione dei magistrati. Quindi esistono già tutti gli strumenti
legislativi per perseguire chi effettua intercettazioni illecite, magistrati
e poliziotti che diffondono informazioni riservate, giornali e giornalisti
che divulgano notizie infondate su una persona allo scopo di danneggiarne
l'immagine, ecc.
Avere dei cittadini liberi, consapevoli e capaci di pensare conviene a
tutti, perchè un popolo privo di coscienza, facilmente condizionabile da chi
cavalca le paure per acquistare consensi, può, in momenti critici,
trasformarsi in una pericolosa macchina distruttiva che si ritorce contro la
stessa classe dirigente.
Gli eventi legati alla rivoluzione francese che hanno portato alla
decapitazione del re, all'abbattimento della nobiltà, al sistema del
terrore, gli eventi legati alla gravissima crisi del 29 che in Germania
hanno portato la popolazione a sostenere, perdendo la ragione, Hadolf
Hitler, un folle che ha trascinato l'europa in una terribile guerra
sterminando milioni di persone, dovrebbero essere di insegnamento.
Date quindi un segno tangibile ai cittadini, lavorando insieme e con
priorità alla stesura di norme per combattere la corruzione e il malaffare,
definendo con chiarezza il ruolo degli organismi statali, separando chi
gestisce la spesa pubblica da chi deve controllare, stabilendo tempi
limitati per chi ricopre incarichi di dirigenza, subordinando alle esigenze
della collettività l'interesse privato degli imprenditori, approntando
sanzioni certe proporzionate ai danni, e soprattutto dando ai cittadini la
possibilità, attraverso i siti internet istituzionali, di controllare
direttamente come vengono spesi i loro contributi.
Occorre altresì lavorare per una riforma della magistratura, eliminando le
norme che appesantiscono le procedure, riorganizzando il personale
giudiziario, responsabilizzando il singolo magistrato che deve pagare quando
sbaglia, delineando confini netti tra magistratura, potere esecutivo e
potere politico, per garantire ai cittadini pene certe in tempi certi.
Queste iniziative ed altre che si possono aggiungere forse non saranno in
grado di estirpare il malaffare, ma quanto meno possono dotare il nostro
paese di un sistema di anticorpi.
Un corpo è forte e sano quando tutti i suoi organi funzionano, quando
produce gli anticorpi per attaccare i virus.
Rivolgo quindi il mio appello a tutti i deputati e soprattutto al presidente
della camera Gian Franco Fini: date un segnale inequivocabile ponendo in
calendario l'elaborazione di una legge contro la corruzione prima di
discutere sulle intercettazioni.
Così il nostro paese potrà progredire e conservarsi quando si comincerà a
lavorare per superare lo squilibrio fra le diverse realtà e per rafforzare
il sistema di difesa contro le forze disgregatrici.
Per rilanciare il sistema Italia e restituire alla politica la necessaria
credibilità per affrontare le sfide future che ci aspettano, bisogna unire
idee e iniziative superando divisioni e interessi di parte.
E fra queste sfide ci sono i mutamenti degli equilibri economici mondiali,
che hanno avuto e continuano ad avere gravi ripercussioni nel nostro paese.
Difatti, il peggio della crisi è passato o deve ancora venire? Che cosa
succederà quando fra qualche mese finirà la cassa integrazione, molte
aziende magari non potranno più assumere e tanta gente, ritrovandosi
completamente senza soldi, non riuscendo più a pagare il mutuo e le altre
spese necessarie per mandare avanti una famiglia, comincerà veramente a
piangere?
Un'altra sfida da affrontare è rappresentata dai cambiamenti climatici
legati all'inquinamento, ai cicli di rotazione dell'asse terrestre e
dell'attività del sole.
Ne sono state una testimonianza tangibile le alluvioni di questo inverno che
hanno causato frane e molte vittime in quelle realtà dove l'interesse
privato e il malaffare è purtroppo prevalso su ogni buon senso. E chi sa
quante saranno ancora le aree a rischio.
Lavorando per gli altri in definitiva si lavora per sé stessi, anche se ciò
non è immediatamente evidente.
Nel ringraziare per la cortese attenzione, porgo cordiali saluti con i miei
più sinceri auguri di buon lavoro.

L'unico ad avermi risposto è stato un certo Esposito dicendo di concordare
pienamente con me, ma che l'atmosfera generale purtroppo era ben altra.
E questo la dice purtroppo lunga su come i politici in realtà si
disinteressano dei cittadini.
Basti pensare come nella manovra siano stati previsti sacrifici che vanno a
colpire soprattutto i lavoratori, ma nessuna riduzione agli stipendi dei
parlamentari e ai costi generali della politica!
è vero che sarebbe stata solo una goccia nel mare, però in un momento di
crisi i politici, prima di imporre sacrifici agli altri, dovrebbero dare
l'esempio prima di tutto.
E poi questa parola, sacrifici, non mi piace affatto: solo Dio ha diritto di
chiedere sacrifici!
Difatti "sacrificio", dal latino sacrum facere, significa offrire,
consacrare qualcosa alla divinità, anche le proprie sofferenze, in nome di
nobili cause.
Pertanto io mi rifiuto di chiamare "sacrifici" gli sforzi che devono
sostenere prevalentemente i soliti fessi (lavoratori, pensionati) per
mantenere in piedi un sistema di "magnamagna", di rapporti malavitosi, di
appalti truccati, di corruzione, un sistema rafforzato tra l'altro da una
legge, quella sulle intercettazioni, che impedisce ai giornalisti di
informare tempestivamente, negando ai cittadini il diritto di conoscere la
verità, e che pone forti ostacoli anche alle indagini dei magistrati.
Che diano un segno questi politici! Che si riducano gli stipendi e le
indennità! Che diano la priorità a una legge contro la corruzione invece di
pensare alle intercettazioni!
E io mi rivolgo sia a quelli di destra che a quelli di sinistra.
Certo che se i nostri politici e amministratori fossero un tantino più
onesti lo stato potrebbe lottare anche con più facilità contro l'evasione,
dato che il cittadino potenziale evasore, se sa che i suoi contributi sono
spesi bene per far funzionare la macchina statale a vantaggio della
collettività e non per il tornaconto di pochi, sarebbe magari più
incoraggiato a pagare le tasse.
Propongo quindi di creare una petizione, magari su internet, da inoltrare ai
deputati e soprattutto al presidente della camera Gian Franco Fini affinchè
diano priorità alla discussione su una legge contro la corruzione, vero
cancro per l'economia sana del nostro paese e vero freno per la crescita,
prima di discutere di intercettazioni.
Ma ci rendiamo conto o no che, dal punto di vista della corruzione, siamo
equiparabili ai paesi del terzo mondo?


0 new messages