gottj
Se nessuno sà che possiedi un libretto e/o un buono postale sono
impignorabili ... come possono pignorare una cosa che non sanno che esiste ?
Non esiste una banca dati che riporta se tizio abbia o meno un libretto e/o
un buono postale !
Appunto. Ecco perche' mi viene di pensare che il libretto e' pignorabile,
mentre i buoni no perche' per fare i buoni cartacei non viene chiesto il
codice fiscale. Mi confermate questa cosa, soprattutto voi impiegati postali
all'ascolto?
grazie
gottj
Perchè tu credi che il fisco italiano grazie al tuo CF possa sapere se sei
in possesso di azioni, buoni postali, ecc... ?
Guarda meno film !
Il codice fiscale non c'entra nulla con la pignorabilità o meno ! In italia
non esiste una banca dati dalla quale risulti il possesso di libretti di
risparmio, azioni, titoli, ecc.. ! Ma dove vivete ?
Non e' una questione di guardare film o di crederci. E' una realta' che ho
constatato oggi di persona all'ufficio postale. Infatti, inserendo il mio
codice fiscale, l'impiegata ha visualizzato la cronostoria di tutti i miei
conti correnti aperti e chiusi, dei miei libretti aperti e chiusi, dei miei
dossier titoli aperti e chiusi. Quindi, con un semplice gesto - almeno alla
posta - e' possibile conoscere quanti soldi e azioni e investimenti una data
persona ha, sempre che sia il giudice a chiederlo. Sembra che solo i buoni
fruttiferi cartacei non siano rintracciabili in quanto non viene chiesto il
codice fiscale per intestarli, ma solo nome, cognome, luogo e data di
nascita degli intestatari.
gottj
Non spariamo cazzate !
Vuoi mettere in dubbio quello che ho potuto constatare di persona stamani? I
dipendenti postali che hanno accesso ai dossier titoli e ai dati dei
correntisti (di solito sono quelli che lavorano nella sala consulenze)
possono verificare lo stato patrimoniale di un qualsiasi utente delle poste
semplicemente facendo la ricerca mediante il codice fiscale. Io ho potuto
farlo perche' ho una mia conoscente all'ufficio postale e mi ha fatto vedere
la procedura usando il mio codice fiscale.
gottj
Qui ti volevo ! Gli unici a poter conoscere l'eventuale " patrimonio "
presso le Poste attraverso il CF sono i ESCLUSIVAMENTE i dirigenti postali e
non i semplici " cassieri " ! Per poter pignorare dei beni mobili e/o un CC,
come ben saprai, è indispensabile che l'ufficiale giudiziario notifichi il
precetto alle Poste Italiane e questo lo potrà fare solo se conoscerà
l'esistenza dei fondi .
Questo e' un altro paio di maniche. Cio' che tu contestavi era la
possibilita' di verificare con il CF i conti, i libretti, ecc. di una
persona, mentre riconosci tu stesso che questo e' possibile. Si tratta, come
ti avevo gia' detto io, di un'operazione che possono fare solo poche
persone, non certo i cassieri. Io infatti ho parlato dell'addetto alla sala
consulenza, che di solito non e' un cassiere ma un responsabile che ha
accesso a buona parte dei dati sensibili.
gottj
Che i dirigenti delle Poste potessero conoscere il " patrimonio " di un loro
cliente attraverso il CF è cosa risaputa come lo è attraverso il
nome+cognome+data di nascita ( o semplicemente data di nascita+citta di
nascita o cognome+data di nascita ); diverso è il fatto che conoscendo il CF
chiunque possa pignorare dei beni mobili e/o il CC poichè eventuali
creditori dovrebbero essere a conoscenza del tuo " patrimonio " alle Poste.
Invece e' possibilissimo. E te lo dico per esperienza familiare. Basta che
un creditore si rivolga al tribunale, il quale, in caso di inadempienza,
puo' emettere un decreto ingiuntivo alle poste e all'abi per conoscere lo
stato patrimoniale di una persona di cui sono note le generalita'. Sia le
poste che l'abi hanno l'obbligo di fornire i dati all'autorita' giudiziaria,
la quale cosi' viene a sapere a quanto ammonta il tuo patrimonio e puo'
decidere di bloccarne/pignorarne la parte che e' necessaria.
Memore di questa recente vicenda familiare, domandavo nel mio primo
messaggio se una persona che ha avuto problemi di questo genere e non ha
saldato tutto il dovuto, potrebbe vedersi confiscare del denaro versato su
un nuovo conto C/C (comunque non apribile perche' protestato), su libretto
di risparmio o sui buoni. Dalle mie ricerche in posta sembra che la sola
soluzione, al momento non del tutto confermata, siano i buoni postali
cartacei.
gottj
Perdona ma questa è la più grande amenità che abbia mai sentito ! In Italia
non esiste il " registro unico dei conti correnti " ( cosa che invece esiste
negli Stati Uniti ) ! In caso di pignoramento l'Ufficiale Giudiziario
dovrebbe notificare l'atto di precetto a tutte le banche italiane ( cosa a
dir poco impossibile oltre che costosa ) !
> Sia le
> poste che l'abi hanno l'obbligo di fornire i dati all'autorita'
giudiziaria,
> la quale cosi' viene a sapere a quanto ammonta il tuo patrimonio e puo'
> decidere di bloccarne/pignorarne la parte che e' necessaria.
>
Solo in caso di reati quali riciclaggio e associazione m@fiosa ! Per debiti
te lo puoi scordare !
> Memore di questa recente vicenda familiare, domandavo nel mio primo
> messaggio se una persona che ha avuto problemi di questo genere e non ha
> saldato tutto il dovuto, potrebbe vedersi confiscare del denaro versato su
> un nuovo conto C/C (comunque non apribile perche' protestato), su libretto
> di risparmio o sui buoni. Dalle mie ricerche in posta sembra che la sola
> soluzione, al momento non del tutto confermata, siano i buoni postali
> cartacei.
>
> gottj
>
>
Se il credito non è prescritto, è sufficiente che il creditore venga a
sapere del tuo CC in Posta e chieda all'Uff. Giud. di notificare un nuovo
precetto .
Sei libero di non crederci, ma e' proprio quello che e' successo a me in
famiglia: due conti correnti bloccati e svuotati per pagare - solo
parzialmente - un debito contratto e non saldato. E il creditore NON sapeva
dei due conti correnti, l'ha saputo dall'ABI per mezzo delle indagini svolte
dal tribunale.
gottj
Non metto in dubbio la tua parola ! Ci mancherebbe !
Se si trattasse di un fallimento o di un reato più grave ci potrei credere
( anche se l'ABI, ripeto, non c'entra nulla ) diversamente, al posto tuo,
presenterei un esposto alla Procura della Repubblica.