ZAGABRIA - I deputati delle minoranze nazionali al Sabor Furio Radin e
Milorad Pupovac hanno tenuto a Zagabria una conferenza stampa congiunta nel
corso della quale hanno esortato il Governo a proporre con procedura
d'urgenza una legge sull'aiuto giuridico gratuito e a rivedere il programma
di assunzioni nell'amministrazione statale.
Il parlamentare al seggio specifico della CNI Furio Radin, nel suo
intervento, ha dichiarato che l'Ufficio centrale di Stato per
l'amministrazione, nel programma di assunzioni per il 2007, ha previsto
troppo pochi posti di lavoro per gli appartenenti alle minoranze
nell'amministrazione statale. Furio Radin ha asserito che anche finora
nell'amministrazione dello Stato sono stati assunti meno appartenenti alle
etnie rispetto a quanto previsto dalla legge costituzionale sui diritti
delle comunitŕ nazionali. "Le rettifiche proposte sono ben al di sotto della
soglia minima che potrebbe essere definita soddisfacente", ha sottolineato
il deputato della CNI al Sabor. In questo ambito ha lanciato un appello
affinché il piano di assunzioni proposto venga rivisto e si ponga fine
"all'atmosfera degli anni novanta quando l'appartenenza a una minoranza
nazionale era indice di discriminazione e non di una posizione specifica".
Nel corso della conferenza stampa Milorad Pupovac e Furio Radin hanno avuto
parole di critica sull'operato della Radiotelevisione croata, la quale -
hanno sostenuto - boicotta sistematicamente il loro lavoro. Per quanto
concerne l'aiuto legale gratuito, il deputato dell'etnia serba Milorad
Pupovac ha detto di non capire per quale motivo il Governo non abbia finora
inviato all'esame del Sabor la legge che dovrebbe regolamentare questo
capitolo, nonostante la versione iniziale della stessa sia stata messa a
punto giŕ nel 2005. In questo contesto Milorad Pupovac ha affermato che la
possibilitŕ dei cittadini meno abbienti di accedere ai Tribuinali č
fortemente limitata a causa delle salatissime parcelle degli avvocati. Il
deputato della minoranza serba si č schierato anche a favore dell'abolizione
del monopolio dell'Ordine degli avvocati, in maniera tale da permettere ai
legali di fissare autonomamente le proprie tariffe.
Dino Saffi