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ricordiamo un amico

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Rafmi...@libero.it

unread,
Jan 21, 2010, 3:01:07 AM1/21/10
to
"Riconciliati dunque con DIO" (Job. XXII, 21)
sabato 16 gennaio 2009 a.D., San Marcello Ed anche (tra le altre ricorrenze)
tRASLAZIONE DELLE reliquie di San Tommaso d'Aquino.
CHIEDIAMO LA GRAZIA DI ACCOGLIERE SEMPRE CON UMILTA' ED OBBEDIENZA I DISEGNI
DELL'AMORE DI DIO.
Sono da pochi giorni trascorsi i nove anni da quando inviai queste note. Ve
le ripropongo. Possa il lavoro di Emilio non andare perso.
Se questo testo sar� letto da parenti, amici o comunque conoscenti del
povero Emilio e/o della sua vedova, la Nobil Donna Liana Romano Vicario,
spero che abbiano piacere di mettersi in contatto con me
DIO ci benedica

Da:"Raffaello Minimi"
Soggetto:Se il chicco di grano.. (di Rita Fiorilli)
Questo � l'unico articolo trovato nel thread
View: Original Format
Newsgroups:it.scienza
Data:2001-02-07 13:18:20 PST


Lello
Se il chicco di grano..
"Se il chicco di grano non muore, non porta frutto". Queste parole del
Vangelo, possono ben descrivere la figura del nostro amico ed abbonato, il
professor Emilio Vicario di Caserta, che, dopo cinquantasei giorni di feroce
malattia, ha reso l'anima al Signore, lo scorso 7 gennaio [2001-ndr].
Abitavamo a pochi
chilometri di distanza, ma le circostanze in cui ci siamo conosciuti hanno
seguito una strada curiosa, che passa per i castelli romani.
I nostri lettori debbono sapere una cosa. Chi scrive e Berlusconi, hanno una
cosa in comune. La settimana di ferragosto del 1995 � stato il periodo in
cui si � svolta la prima vacanza della loro vita. Ovviamente in posti ed in
modi diversi. Il fondatore di Mediaset in una propria villa sulla Costa
Smeralda. Io, con la mia famiglia, in un istituto religioso del Basso Lazio.
Da allora, quasi ogni anno, quei giorni li trascorro lass�. Un paio d'anni
fa, curiosando nella biblioteca dell'istituto, trovai una copia della
rivista di divulgazione scientifica "L'Inventiva", fondata e diretta dal
Nostro Emilio. Fu cos� che ci conoscemmo. Ad essere sinceri, la conoscenza
non � mai andata oltre qualche conversazione telefonica e frequenti scambi
epistolari. Da ci� che ne abbiamo letto, come si pu� vedere anche da quella
piccolissima parte che ne abbiamo pubblicato su queste pagine, si pu�
affermare che anche il Nostro rientra nel nutrito elenco degli "incompresi"
della scienza.
Condivideva, come gi� scrivemmo, con Einstein il dono di non aver perso il
gusto per il gioco del perch�.
"Carmina non dant panem", dicevano i Latini. Ovvero, le poesie, prese come
immagine di tutta la cultura, salvo per pochi privilegiati con le amicizie
giuste, danno poche soddisfazioni concrete. Gli ultimi quaranta anni della
sua vita furono dedicati ad alcune cause. In primo luogo, come abbiamo
ricordato, alla divulgazione delle tematiche scientifiche. Parallelamente a

ci�, si batteva perch� la ricerca scientifica tornasse a privilegiare le
necessit� dell'uomo comune, rispetto agli interessi dei grandi gruppi
industriali, in specie d'oltre oceano. Si mangiava le mani nel vedere come
certe sue intuizioni, risalenti a decenni or sono, venissero "scoperte" e
sfruttate da ricercatori americani. L'elenco � lungo. Dalla natura
*dodecaedrica* del fotone, ad una pi� accurata determinazione della velocit�
della luce. Dal ruolo dell'idrogeno come fonte (o, se preferite, come dice
qualche "professorone" scettico, come "vettore") d'energia. Anticip� le
ricerche sulla "memoria" dell'acqua e sulla fusione fredda. Le sue ultime
ricerche sui foraggi e sui metodi di insilamento, in piena crisi da "mucca
pazza" sono di scottante attualit�. Ricordiamo il primo articolo che
dedicammo alla sua opera. Si riferiva ad un accurato studio sulla tragedia
del monte Bianco, spedito tanto alle Autorit� francesi, quanto a quelle
italiane. Da parte francese ricevette ringraziamenti e felicitazioni. Da
parte italiana soltanto la cartolina della ricevuta di ritorno della
raccomandata. Forse il testo si � perso tra la portineria del ministero e l
'ufficio del ministro. Non sarebbe il primo caso.
Il campo in cui i suoi studi possono sembrare pi� ostici, ma si tratta del
punto fondamentale, che da un senso a tutto il resto, � quello della
"epistemologia". In s� � quella branca della filosofia che risponde alla
domanda: "Cos'� la scienza". Nel corso di questi ultimi due secoli, in
particolare nel dopoguerra, in questo campo si sono celebrati i trionfi dell
'irrealismo puro. I trattati di tale disciplina somigliano ad accozzaglie di
lettere e numeri messi uno accanto all'altro. Si direbbe che hanno pi� senso
le poesie "beat". Di fronte a tanto marasma, Emilio era per il ritorno al
sano realismo d'autori oggi derisi come Euclide, Aristotele, Tolomeo, San
Tommaso.
Ci dispiace che il taglio, essenzialmente legato alla politica ed alla
denuncia, della presente rivista,[L'ALTRA VOCE, Via Sant'Andrea, 20- 82036-
SOLOPACA-Contrada Pozzocampo- BENEVENTO, Tel/fax 0824 971655 email
laltravo...@libero.it sulle pagine il presente testo � uscito nel
fascicolo del febbraio 2001-] ci abbia consentito di dedicare cos� poco
spazio alla cultura in genere ed a quella scientifica in particolare. Nei
limiti di ci� che ci sar� possibile, vedremo di riparare in futuro.
Chiudiamo queste note, tanto rinnovando alla vedova, la Nobil Donna Liana
Romano Vicario, ai parenti tutti ed ai pochi collaboratori (come ben sa chi
scrive, ci vuole uno spirito da "kamikaze" per stare accanto ad una "voce
che grida nel deserto") le nostre pi� sentite condoglianze, quanto
comunicando loro una notizia che, spero, sia di consolazione. Il 1� Febbraio
[2001]
u. s., un vecchio prete cieco ha celebrato il Sacrificio Eucaristico, in
Rito Romano Classico (impropriamente detto di "San Pio V" e/o "Tridentino")
in suffragio tanto d'Emilio, quanto dell'altro grande isolato della scienza,
il professor Giuliano Preparata, scomparso lo scorso giugno. A tutti e due
dico: Arrivederci in quark di luce, in una x nel ciclo dell'azoto, per i
meriti di Ges� Cristo nella gloria del Paradiso e, infine, dopo la
Resurrezione.

Rita Fiorilli


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