Patrizio Marozzi
unread,Mar 25, 2021, 4:37:31 AM3/25/21You do not have permission to delete messages in this group
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Algoritmo a braccio
L’algoritmo è un modo per rendere la forma informatica. Con questa definita in icone o programmi dare in ciò dei contenuti. Quando un po’ di anni fa si faceva del compiuter la possibilità di un uso più diffuso tra le persone, erano dati come più semplici da realizzare due formati, linguaggi informatici, ora ricordo il nome di uno di essi, il Basic, appunto per algoritmi. La qualcosa era ancora un po’ farraginosa, perche il Basic consisteva come possibilità appunto delle realizzazioni informatiche. Ora per questo è come dovere scrivere delle lettere con cui il livello digitale del formarsi di un flusso elettrico per mezzo di un processore cosiddetto on of, aperto e chiuso, fa sì che un flusso elettrico in tal modo mandi dei bit con cui differenzia l’informazione relativa la forma del programma e del suo contenuto e del contenuto che vi si immette, in tal modo per uniformarsi a ciò ch’è scritto tra lettere usate e la memoria statica e quella dinamica dei transistor processori che leggono il segnale elettrico che si riproduce come è stato scritto tra la il segno o lettera informatica e l’input elettrico dello schema associato. Ciò che diviene visibile è ciò che si combina tra il linguaggio usato per esempio il Basic e le linee guida elettriche che realizzano le combinazioni logiche che gravitano nella trasposizione tra una lettera e un segno e quel che si forma come traduzione in immagine come forma e di un oggetto. Chiamato per tutto ciò informatico, la traduzione tra un’informazione data e la sua trasposizione per mezzo dell’elettricità tutta di una applicazione potrà formare un contenuto, nella forma stessa del contenuto visibile, sia per lettera che per immagine d’essa. Più il bit sarà veloce nello scambiare i circuiti aperto chiuso del segnale elettrico più velocemente si realizzare quel che appare immesso nel compiuter. Se ciò è visibile e invisibile se ricordiamo il telegrafo con cui si comunicano dei bit elettrici battendo un tasto che apre e chiude il segnale elettrico che attraverso il significato di un punto e una linea percorre un filo elettrico che raggiunge un dispositivo elettrico collocato altrove e distante dove si ascolta il suono dell’input e si stampa per mezzo di un altro dispositivo ciò ch’è segnalato con la temporalità di come è battuto il collegamento per mezzo di un tasto che collega il segnale elettrico e lo invia al ricevente. Che associando a quei segni una lettera dell’alfabeto conoscerà il significato convenzionato mandata con il telegrafo. In modo analogo, se prendiamo due recipienti a forma di barattolo, leghiamo al fondo di essi una corda dopo aver praticato un piccolo buco sul barattolo, fattovi un nodo dentro in ognuno dei due barattoli parlando dentro il baratto, più il filo sarà teso tra i due barattoli meglio le vibrazioni del suono della voce che si immetterà nel barattolo percorrerà il filo raggiugendo l’altro barattolo dove si ascolteranno con il proprio orecchio quelle vibrazioni che lo stesso orecchio tradurrà in parole e contenuti insieme al cervello con il nostro corpo.
Ora così per tornare all’espressione Algoritmo a braccio è per dire, come significa, almeno nel modo italiano e sicuramente di altri posto, invero parlare a braccio, ciò senza che quello che si è pensato lo si fosse scritto precedentemente e nel discorso letto e ripetuto. Oralmente sto parlando a braccio così come lo penso e sto dicendo. Allora e in tale modo possiamo pensare anche al perche scriviamo o mandiamo cartoline e in tal modo dire anche ti saluto con una lettera, per telefono, perche non ti sono vicino per farlo, o perche tu possa ricordare e in questo modo e rispondermi. Con il telefono appare più immediato se puoi ci sei, altrimenti lascio un messaggio registrato in segreteria telefonica. Così nell’immediatezza e così con l’elaborazione e che può essere lasciata anche in altro modo nello scritto o a voce registrata, anche in modo creativo e impersonale come un libro un documento o fail (file) video audio.
Ora vorrei fare, forse, una piccola digressione con questo tema d’argomento. Se si ascoltasse una cassetta audio dove sono stati incisi dei bit di un video gioco, si ascolterebbe pressappoco come il suo magnetico di una ruggine rilevata per attrito dalla testina magnetica di un registratore audiometrico o musicale. Tali cassette audio per tale scopo furono per un certo periodo usate per i video giochi. Così tornando a questo esempio si può immaginare, che gli oggetti che si sono riprodotti in modo elettrico informatico nel compiuter si siano nel tempo modificati e non soltanto possono essere divenuti confacenti ciò che emulano per uso, ma a linguaggio di macchina per esempio più silenziosi. Se si pensa alla macchina da scrivere di una volta a tasto meccanico con inchiostro esse nello scrivere erano rumorose, ora si è giunti a farlo nel silenzio.
Ora quindi per digressione ma in tema con tutto ciò, cito il mio libro: Il caso Buldi As, esso in tutto questo variegato costrutto, è stato realizzato partendo dalla realizzazione di un video, tale video è stato trasposto all’interno di un compiuter e riletto con un programma di scrittura realizzando il testo che descrive e realizza il cromatismo, tanto da evidenziarsi in esso una evoluzione come una trama e racconto, che come un epilogo in una partita di scacchi lascia un poco di una trama da libro giallo.