Cartesio - cogito ergo sum

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Skeu

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Sep 16, 2009, 7:52:25 AM9/16/09
to Foglio Spinoziano - gruppo di discussione
"E osservando che questa verità: penso, dunque sono, era cosí ferma e
sicura, che tutte le supposizioni piú stravaganti degli scettici non
avrebbero potuto smuoverla, giudicai che potevo accoglierla senza
timore come il primo principio della filosofia che cercavo. Poi,
esaminando esattamente quel che ero, e vedendo che potevo fingere di
non avere nessun corpo, e che non ci fosse mondo né luogo alcuno in
cui mi trovassi, ma che non potevo fingere, perciò, di non esserci; e
che al contrario, dal fatto stesso che pensavo di dubitare della
verità delle altre cose, seguiva con assoluta evidenza e certezza che
esistevo; mentre, appena avessi cessato di pensare, ancorché fosse
stato vero tutto il resto di quel che avevo da sempre immaginato, non
avrei avuto alcuna ragione di credere ch'io esistessi: da tutto ciò
conobbi che ero una sostanza la cui essenza o natura sta solo nel
pensare e che per esistere non ha bisogno di alcun luogo né dipende da
qualcosa di materiale. Di modo che questo io, e cioè la mente per cui
sono quel che sono, è interamente distinta dal corpo, del quale è
anche piú facile a conoscersi; e non cesserebbe di essere tutto quello
che è anche se il corpo non esistesse. "

Discorso sul metodo.

Domandone:
Come è possibile che ciò che sia meno perfetto implichi qualcosa che
abbia ogni perfezione,
ma ciò che è vero non implichi ciò che è più vero? L'impossibilità del
non esserci nella finzione è forse
un dubbio più minaccioso di tutti i dubbi possibili derivanti da altre
fonti. Del resto in che senso la Mente è
nel mondo se si può fingere e credere che essa possa esserci senza
questo?
Il principio deve essere fondato su di una fede incrollabile ma questo
principio alimenta più perplessità di quante inceretezza voglia
dissipare.


Grazie
Grazie
Molte Grazie
Grazie.
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