Sulla dimostrabilità della definizione 2

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Skeu

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Feb 12, 2010, 5:47:52 AM2/12/10
to Foglio Spinoziano - gruppo di discussione
Le definizioni sono dimostrabili.
Poniamo siano M1,M2,M3 i generi dei modi dei rispettivi attributi
A1,A2,A3.
Ora per definizione 2.

Nessun M1 delimita M2
Qualche M1 non delimita M2
Nessun M2 delimita M3

Tra M1 e M3 non si da sillogismo,
ma per definizione dovrei dedurre che Nessun M1 delimita M3.

Quindi la verità della definizione 2 non è dimostrabile.

Quindi dovrà esistere una verifica per induzione.

Ma non è possibile decidere empiricamente se M1 e M2 , ad esempio non
siano dello stesso genere.
Infatti se non conoscendo il genere di M1 e M2 dovrei decidere se
nessun M1 delimita M2,
non esistendo per la definizione stessa nessun elemento minimo in M2
che possa delimitare
M1 , iterando su M2 non giungerei mai ad una risposta.

Quindi il predicato "finito nel suo genere" non è decibilile e quindi
da ciò deriva che la classificazione
per genere di corpi e pensieri non sussiste

Foglio Spinoziano

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Feb 18, 2010, 9:26:14 AM2/18/10
to Foglio Spinoziano - gruppo di discussione
Allego il seguente indirizzo in cui si prende in esame il concetto di
"definizione" con particolare attenzione alle definzioni spinoziane:
http://www.ilgiardinodeipensieri.eu/storiafil/cossuttacap2.htm

Non sono sicuro della dimostrabilità di una definizione, se tu la
intendi in senso logico, cioè la analizzi secondo la logica semantica.
Es. "fuori piove" è vera anche se non piove fuori la finestra poiché
logicamente non può piovere dentro casa (a meno che non perda il
rubinetto di quello di sopra).

Se tu dici: "per pioggia intendo l'acqua che cade dal cielo dalle
nubi", la sua dimostrazione deve tenere conto dei seguenti fattori:
acqua, il cadere, il cielo e le nubi.

Nell'esempio che tu fai della def. 2

> Poniamo siano M1,M2,M3 i generi dei modi dei rispettivi attributi
> A1,A2,A3.
> Ora per definizione 2.
>
> Nessun M1 delimita M2
> Qualche M1 non delimita M2
> Nessun M2 delimita M3
>

secondo mela dizione corretta è: M1 limita M2 e M3, M2 limita M1 e
M3, M3 limita M1 e M2, esatamente come diresti, per soli due modi, M1
e M2: M1 limita M2.

> Ma non è possibile decidere empiricamente se M1 e M2 , ad esempio non
> siano dello stesso genere.

Questo lo vedi dalla limitazione del modo (il pensiero non limita il
corpo).

> Quindi il predicato "finito nel suo genere" non è decibilile e quindi
> da ciò deriva che la classificazione

> per genere di corpi e pensieri non sussiste.

Non sono d'accordo se per "decidibilità" usi la logica matematica
perché l'esempio dei corpi e del pensiero ha riferimenti con il mondo
reale e non con i numeri. (Vedi, tanto per essere brevi
"Nella logica matematica una teoria individuata da un insieme di
formule di un linguaggio si dice decidibile se tale insieme di formule
è un insieme ricorsivo, cioè esiste un algoritmo che data una
qualsiasi formula può stabilire in tempo finito se questa appartiene
alla teoria oppure no." (tratto da wikipedia.

Che ne pesni? Ciao

PS comunque è un interessante argomento quello del concetto di
definizione.

Skeu

unread,
Feb 18, 2010, 10:33:03 AM2/18/10
to Foglio Spinoziano - gruppo di discussione

On Feb 18, 3:26 pm, Foglio Spinoziano <fogliospinozi...@gmail.com>
wrote:


> Allego il seguente indirizzo in cui si prende in esame il concetto di
> "definizione" con particolare attenzione alle definzioni spinoziane:http://www.ilgiardinodeipensieri.eu/storiafil/cossuttacap2.htm
>
> Non sono sicuro della dimostrabilità di una definizione, se tu la
> intendi in senso logico, cioè la analizzi secondo la logica semantica.
> Es. "fuori piove" è vera anche se non piove fuori la finestra poiché
> logicamente non può piovere dentro casa (a meno che non perda il
> rubinetto di quello di sopra).
>
> Se tu dici: "per pioggia intendo l'acqua che cade dal cielo dalle
> nubi", la sua dimostrazione deve tenere conto dei seguenti fattori:
> acqua, il cadere, il cielo e le nubi.

fuori piove non è in nessun caso una definizione. In essa ciò che
dovresti definire
è la pioggia, di cui il suo accadere (a volte piove in casa) è la
condizione del tuo definire, forse.....

>
> Nell'esempio che tu fai della def. 2
>
> > Poniamo siano M1,M2,M3 i generi dei modi dei rispettivi attributi
> > A1,A2,A3.
> > Ora per definizione 2.
>
> > Nessun M1 delimita M2
> > Qualche M1 non delimita M2
> > Nessun M2 delimita M3
>
> secondo mela dizione corretta è:  M1 limita M2 e M3, M2 limita M1 e
> M3, M3 limita M1 e M2, esatamente come diresti, per soli due modi, M1
> e M2: M1 limita M2.

Ti invito a rileggere ----> "Poniamo siano M1,M2,M3 i generi dei modi
dei rispettivi attributi
A1,A2,A3. " dei rispettivi attributi sta per che l'indice in M e A
relazione la natura come genere all'attributo
di cui è espressione.

Quindi i tuoi esempi non sono validi. es M1 = corpi A1 =
estensione , M2=idee A2=Pensiero , M3 = x A3 = y etc.....

La decidibilità è un processo che continuamente viene svolto ,
quantomeno per determinare ad esempio
che quello che scrivi è esattamente nel tuo monitor etc....... Non è
solo relativa ai numeri o alle idee astratte.
Delle definizioni si deve sempre verificare se l'oggetto di cui siano
definizioni sia o non sia effettivamente tale
e questa verifica si deve condurre o per sillogismo o empiricamente.
Ecco questo è appunto l'esercizio critico
a cui un qualsiasi sistema deve sempre essere sottoposto.

Ciao

Skeu

unread,
Feb 19, 2010, 6:25:47 AM2/19/10
to Foglio Spinoziano - gruppo di discussione
La definizione costituisce il momento di fissazione e di
delimitazione, almeno virtuale, dei concetti. La sua apparente
semplicità nasconde un insieme di operazioni su cui è necessario fare
chiarezza.

Non si dà definizione filosofica indipendentemente da una dottrina.


Lo stile e la forma delle definizioni platoniche non sono quelle di
Aristotele. Eppure, in questi autori come in Kant o in Spinoza, nella
definizione sono sempre ---[[[[[[[[[[[[[[[[[[(invece no, ecco perchè
si deve dimostrare questa associazione
Ciao )-]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]----- associati il termine
significante con i suoi correlati semantici
e con i referenti.


Va quindi distinto un nucleo della definizione composto da costituenti
minimi e delle espansioni che chiariscono o arricchiscono, come
testimonia l’insieme delle definizioni che apre il libro di Spinoza.
(…)

On Feb 18, 3:26 pm, Foglio Spinoziano <fogliospinozi...@gmail.com>
wrote:

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