un piano energetico antinucleare alla precop di Milano

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Sep 20, 2021, 9:44:54 PM9/20/21
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ALLA PRECOP DI MILANO

L'OPPOSIZIONE AL NUCLEARE MILITARE E CIVILE

(28 settembre/3 ottobre 2021) 


Per preparare, a livello globale, l'inserimento ufficiale del disarmo negli accordi di Parigi (4 novembre mobilitazione internazionale lanciata dagli ecopacifisti di Glasgow)
Per promuovere, come pressione dal basso, il disinvestimento dalle banche fossili, armate e nucleari, puntando a coordinare le campagne in corso
Per lanciare un Piano energia e clima alternativo fuori dal fossile e fuori dal nucleare (accompagnato da uno studio sulla fattibilità rinnovabile al 100%) 

Questa pagina riassume tutto l'impegno di mobilitazione

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L'incontro on line del 23 settembre (h 16,30 - 19.00) mandato in diretta sulla pagina Facebook dei Fridays for Future Milano, che si pongono come organizzatori dell'evento: il link al "piano senza fossili e nucleare" è https://facebook.com/FFFMilan

L'incontro al Climate camp contro le banche fossili, armate e nucleari (1 ottobre ore 18-20) che possibilmente prepara una manifestazione  in piazza Affari, dove ha sede la Borsa italiana

Le iniziative di WILPF Italia alla PreCOP

QUI gli appelli per i campeggi (Climate Open Platform, Climate Justice Platform, XR ITALIA) che concentreranno la mobilitazione alla preCOP di Milano, dal 28 settembre al 3 ottobre 2021

QUI gli appelli e le iniziative delle organizzazioni che si mobilitano a Glasgow su pace e clima per la COP26

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GIOVEDÌ 23 SETTEMBRE DALLE ORE 16:00 ALLE ORE 19:00

Realizziamo un piano senza fossili e nucleare

Pubblico · Chiunque su Facebook o fuori Facebook

Dibattito: realizziamo un piano senza fossili e nucleare
L'incontro si svolge in supporto al Global Strike del 24 settembre. Analizzeremo come l'attuale Piano Nazionale Integrato Energia e Clima continua a renderci dipendenti dalle fonti fossili: diversi relatori spiegheranno quali elementi del piano governativo ne impediscono una attuazione entro i termini previsti dagli accordi e dal piano stesso, ribadiranno l'importanza di tagliare le emissioni derivanti dalle attività militari (il nucleare ne rappresenta la massima espressione), che pesano per il 20% sulle emissioni globali di CO2, proveranno a portare esempi di riconversione di industrie attive nella produzione di armi, e lanceranno un progetto atto a scrivere, nei mesi successivi, un diverso piano energia e clima, coerente con l'obiettivo di una decarbonizzazione efficace ed equa .
Tale proposta rivolgerà i nuovi investimenti unicamente sulle energie rinnovabili, dimostrando che con una adeguata pianificazione e prevedendo le giuste modalità per dare attuazione ai piani, le rinnovabili sono soluzione adeguata a rispettare i target di riduzione delle emissioni di CO2 previste dagli accordi internazionali, avendo cura di introdurre nel PNIEC soluzioni che garantiscano al contempo la stabilità della rete elettrica in questa trasformazione e la riconversione degli impianti, a tutela e sviluppo dell'occupazione.
Il progetto per scrivere un PNIEC alternativo a quello del governo sarà sostenuto da una raccolta fondi pubblica, con l'intenzione di sostenere le spese di chi svolgerà lavoro di ricerca ed analisi sui dati, con la partecipazione ai lavori aperta anche agli attivisti che vorranno contribuire le loro idee e proposte d'indirizzo.
Partecipano:
- Alfonso Navarra (Disarmisti Esigenti)
- Guido Viale/Mario Agostinelli (Laudato Si)
- Marco Tombola (Weapons Watch)
- Patrizia Sterpetti (Wilpf Italia)
- Ennio Cabiddu (Sardegna Pulita - Riconversione RWM)
- Leonardo Setti (Centro per le comunità solari)
- Vittorio Bardi (Sì rinnovabili no nucleare)
- Luigi Mosca (Armes nucleaires stop)
- Daniele Barbi (Comitato antinucleare di Treviri)
- Laura Tussi e Fabrizio Cracolici (Memoria e futuro)
- Giuseppe Farinella (Il sole di Parigi)
- Keivan Motavalli (lancio del progetto per la scrittura di un pniec alternativo)

Organizzatore

Fridays For Future Milano
Community · Organizzazione di tutela ambientale

INTRODUZIONE DEI DISARMISTI ESIGENTI

Dalla Germania, dalla catena umana che ha circondato la base aerea di Buchel il 5 settembre contro le atomiche B-61-12, dalla sua riuscita con 1.000 partecipanti, dai discorsi tenuti sul palco che la ha conclusa (proprio noi “italiani” abbiamo avuto l’onore dell’ultimo intervento, grazie al rispetto per i referendum vinti nel 1987 e nel 2011), abbiamo conferma che:

tutto il movimento alternativo e per la giustizia climatica, inclusi i Fridays For Future, lì, tra gli "alemanni", è antinucleare, contro l’atomo militare, ma anche contro l’atomo “civile”, in modo convinto e determinato, “identitario”, come è proprio fin dalla nascita dell’ecologismo “storico”; ed intende fare pesare, mobilitando l’opinione pubblica, il “problema” nella campagna per le elezioni al Bundestag, fissate per il 26 settembre pv.

E’ probabile che queste elezioni determineranno un cambiamento politico che peserà in tutta Europa. Già la cancelliera Merkel della CDU aveva deciso dopo Fukushima di chiudere le centrali nucleari entro il2022. Oggi sia la SPD che i Gruenen, oltre la scontata Linke, si pronunciano nei programmi elettorali per l’adesione al trattato di proibizione delle armi nucleari. Uno dei due partiti forse esprimerà il nuovo cancelliere (Scholze è in testa nei sondaggi) e la transizione ecologica, pur con le sue ambiguità e contraddizioni, riceverà un forte impulso, rintuzzando i tentativi della Francia di rilanciare il nucleare come parte della soluzione al problema climatico.

In Italia questi tentativi francesi trovano una sponda al MITE, con il ministro Roberto Cingolani, cantore del nuovo micro nucleare modulare “pulito”: sarebbe il caso ci muovessimo, gli ambientalisti che non vogliono limitarsi a recitare una parte in commedia, affinché sia sollevato dal suo incarico per manifesto e reiterato conflitto di interessi!

Gli ecopacifisti tedeschi e francesi del Nord hanno deciso in una riunione il 4 settembre a Metz che il 4 novembre, manifestando a Shengen, raccoglieranno l’appello degli ecopacifisti scozzesi per una mobilitazione internazionale, con epicentro la COP26 di Glasgow, su pace e clima.  In sostanza ci si batte perché sia inserito negli accordi di Parigi sul clima l’impatto delle attività militari e belliche (circa il 20%delle emissioni di CO2) e di conseguenza sia perseguito anche il disarmo anche come logica soluzione alla crisi ecologico-climatica.

In varie città tedesche, ad esempio Magonza, a metà settembre si faranno azioni contro le banche “fossili, armate e nucleari” con modalità di espressione e di intervento innovativi.

Per disarmisti esigenti e partners (WILPF Italia, Sardegna pulita, etc.), ispirati da questi esempi, impegnati nel costruire un coordinamento antinucleare europeo, è importante essere presenti alla precop diMilano per promuovere iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione contro il nucleare militare e civile, per l'intreccio tra lotte ecologiste e lotte disarmiste, che andremo con la presente discussione a dettagliare.

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Tre incontri "di avvicinamento" alla Pre Cop 26 di Milano, sono organizzati da WILPF ITALIA:

Martedì 21 ore 9.30 - 11.00 Giulia Spada, antropologa medica,
"MIlitarismo e contaminazione del territorio in Italia: il caso sardo", introduzione di Patrizia Sterpetti.
https://meet.google.com/iee-qfdp-hah

Martedì 21 ore 16.00-17.00, Bruna Bianchi, storica: "Rianimare la natura. Femminismo, ecologia e infanzia", introduzione di Patrizia Sterpetti.
https://meet.google.com/agx-bmtf-nbh

Giovedì 23 ore 19.00-21.00, "Militarismo e contaminazione del territorio nel mondo", Interventi di: Marilina Rachel Veca, Ennio Cabiddu, Mirella Cao, Elisa Monni, Marinella Correggia, Heidi Meinzolt e...Introduzione di Patrizia Sterpetti
https://meet.google.com/aya-ujuk-yuk




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