La pace priorità nella campagna elettorale? Una prima discussione

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alfonso...@virgilio.it

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Jul 27, 2022, 5:54:38 AM7/27/22
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La pace: come renderla una priorità nella campagna elettorale? Una prima discussione informale
Giovedì, 28 luglio18:00 – 20:00 

Su piattaforma Google Meet al link: meet.google.com/esa-cxtm-kdi


Al Senato, il 20 luglio, si è chiusa l'esperienza, a giudizio degli scriventi disastrosa, del governo Draghi: si va presto a votare (il 25 settembre), e noi speriamo che la prossima rappresentanza parlamentare sia più in ascolto dei bisogni popolari. Questa XVIII Legislatura, a prescindere dai giudizi sull'operato nelle crisi pandemiche, ecologiche e sociali, ad esempio, si è lasciata coinvolgere - sia sul territorio ucraino sia come conflitto globale -  nella guerra della NATO contro la Russia.
Proprio quello che non vorrebbe il popolo italiano, con tendenza pacifista per niente scontata, contrario - secondo tutti i sondaggi svolti dagli stessi media embedded - all'invio delle armi all'esercito ucraino (senza che questo significhi simpatizzare per Putin e per il suo anacronistico sogno imperiale);  così come non capisce - stiamo sempre parlando del nostro popolo - il senso di sanzioni che fanno più male all'economia europea che non alla Russia contro cui sono ufficialmente indirizzate.
La campagna elettorale è già iniziata ed è il caso che, anche dietro nostra spinta, forze politiche e candidati si esprimano chiaramente su cosa farebbero su nucleare, spese militari e guerra  non in termini programmatici astratti ma se si trovassero al governo.
Noi società civile ecopacifista dovremmo incalzarli sull'adesione alle nostre campagne più battute: il percorso della proibizione delle armi nucleari, l'uscita dalla condivisione nucleare NATO (rifiuto di B61-12 e F35), la riduzione delle spese militari, cominciando da quelle offensive, quindi incostituzionali, convertendole in ambiente, sanità e cultura, l'appoggio a obiettori e disertori sia russi che ucraini quale contributo a fermare l'escalation bellica che può degenerare in scontro nucleare.  
Avremmo da porci come intermediari degli elettori che desiderano giustamente garanzie sul fatto che la propria espressione di voto non venga malamente strumentalizzata, come il più delle volte è finora successo.
In un appello che dobbiamo preparare - noi Disarmisti esigenti & partners avanzeremo in questo senso una bozza-  porremo, da ecopacifisti attivi, richieste precise ai candidati e segnaleremo e valorizzeremo le risposte con le assunzioni di impegno più stringenti e credibili.
E proprio perché dolorosamente scottati da ripetute deleghe a forze radicali nelle promesse di cambiamento, ma opportuniste e burocraticamente minimaliste alla prova dei fatti, auspichiamo, secondo quanto emerso da tanti nostri incontri online, che gli animatori sociali - le cosiddette avanguardie della società civile - la facciano finita con le facili dismissioni e cessioni di responsabilità.
Forse è il caso che comprendiamo, noi attivisti sociali dotati di competenze temprate nel fuoco delle lotte, di dover convergere per promuovere un nuovo soggetto dell'alternativa all'élite che proponga l'opposizione alla guerra prospettando la pace come condizione di vita e di giustizia nonché modello complessivo  di sviluppo.
La pace come centro organizzatore delle convergenze e come priorità, non come annesso e dettaglio residuale dei programmi di intervento sociale, in molti contesti addirittura omessa.
La pace globale con la Natura, obiettivo della conversione ecologica, quale condizione per la giustizia e la libertà delle società umane.
E' possibile combinare qualcosa in questo senso nei pochi giorni che ci distanziano dal voto per la nuova legislatura?
Ne discutiamo, in modo informale, già giovedì 28 luglio, dalle ore 18:00 alle ore 20:00. Con la scaletta della bozza di documento-appello già da noi predisposta. E che avrà come base testuale e di orientamento politico-culturale un documento contro la deterrenza nucleare già apparso il 6 luglio come articolo sul Manifesto quotidiano (titolo: "Un genocidio programmato da disinnescare") e che è stato ampliato come petizione online sottoscrivibile al link: no deterrenza nucleare genocidio da disinnescare - Petizioni.com

Ringraziamo per l'adesione la Rete per la convergenza che si mobiliterà il 6 agosto, anniversario di Hiroshima, per il bando delle armi nucleari

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