la tattica della lobby nucleare per la COP26: alleati ed uniti alle rinnovabili con l'obiettivo della decarbonizzazione

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alfonso...@virgilio.it

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Jun 6, 2021, 9:09:21 AM6/6/21
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Di seguito estratti tradotti in lingua italiana del Position Paper di Nuclear for Climate in vista della conferenze delle Nazioni Unite sul Clima (COP26) che si terrà a Glasgow il prossimo novembre. 
Il testo completo in inglese è riportato in allegato.
Un esempio della tattica esposta lo abbiamo appena visto in pratica al Klimat Fest di Milano.
C'è una offerta pubblica di alleanza (ma in realtà sappiamo che si lavora al vertice, nelle "cabine di regia"). Cosa rispondiamo da ecopacifisti? Che "dobbiamo approfondire", specialmente sui micro reattori?
Per quanto riguarda i Disarmisti esigenti e i loro partners la risposta l'ha già data il popolo italiano il 12 e 13 dicembre 2011 votando al referendum contro il rischio nucleare da produzione elettrica in tutte le sue declinazioni più o meno proliferanti dal punto di vista militare. Non esistano motivi per non continuare ad esigere politicamente il pieno rispetto del voto per molti aspetti ancora disatteso.
Lasciamo agli ambiti accademici tutti gli approfondimenti del caso...

Link per riunione verso il coordinamento europeo, 13 giugno 2021, inizio ore 10:
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Nuclear for Climate è un’iniziativa che parte dal basso e che riunisce professionisti e scienziati del settore nucleare di oltre 150 associazioni. L’obiettivo di Nuclear for Climate è di instaurare un dialogo con i responsabili politici e il pubblico sulla necessità di includere l’energia nucleare tra le soluzioni “carbon free” atte a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
La nostra missione è accelerare la capacità del mondo di raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050, promuovendo la collaborazione tra il settore nucleare e le tecnologie alla base delle fonti di energia rinnovabili.
La conferenza COP26 di Glasgow (novembre 2021 - ndr) rappresenta un’opportunità fondamentale per le nostre nazioni di riunirsi e agire, è necessario acquisire una visione comune sui problemi climatici per trovare un strategia di intervento al fine di raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione (Net Zero).
Chiediamo a tutti i negoziatori e ai responsabili politici che parteciperanno alla COP26 di adottare un approccio neutrale dal punto di vista tecnico-scientifico verso quelle politiche energetiche favorevoli ad una integrazione tra energia nucleare e fonti energetiche rinnovabili.

L’energia nucleare è allo stato dell’ arte, disponibile, scalabile e dispiegabile: per raggiungere l’obiettivo Net Zero è necessario che nuove centrali elettronucleari siano dispiegate su vasta scala e con urgenza, in sinergia con le fonti energetiche rinnovabili.

  • Le principali istituzioni internazionali (ONU, OECD-IEA, EU) concordano sulla necessità di impiegare con urgenza e su vasta scala tutte le tecnologie a basse emissioni di carbonio, compreso il nucleare, per raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione del sistema energetico (Net Zero). Ciò si evince nell’ultimo rapporto dell’ IPCC che stima sia necessario un raddoppio della capacità nucleare entro il 2050 per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 °C.
  • Il nucleare è una tecnologia allo stato dell’arte, disponibile, scalabile e ad impatto limitato, che è già stata impiegata con successo. Negli ultimi 50 anni infatti, l’installazione di centrali elettronucleari ha rappresentato il metodo più veloce ed efficace per ottenere la decarbonizzazione del sistema elettrico consentendo di anno in anno di incrementare la quota pro capite di energia pulita. In Svezia in meno di 15 anni, a partire dal 1970, sono stati installati 10,9 GWe di nuova capacità nucleare . Sempre a partire dal 1970 le emissioni pro capite svedesi di CO2 sono diminuite del 75% .
  • I piccoli reattori modulari (SMR) hanno molte potenzialità in grado di rilanciare e di espandere il settore nucleare. Con la promessa di ridurre i tempi di costruzione in sito attraverso la produzione in serie di componenti e moduli di impianto, gli SMR offrono la possibilità di una maggiore scalabilità [invece di centrali nucleari basate su una o 2 unità di grande potenza, si potranno dispiegare presso il medesimo sito parecchie unità di piccola potenza, una riduzione dei costi di capitale e dei rischi finanziari associati. Alcune delle principali nazioni leader nel settore nucleare ritengono egualmente efficaci, per il raggiungimento dell’obiettivo “Net Zero”, sia il dispiegamento di reattori di piccola taglia che l’installazione di unità di grande potenza.
L’energia nucleare è una fonte di energia pulita, flessibile e conveniente: il nucleare può integrarsi con le fonti di energia rinnovabili, bilanciando le fonti intermittenti per ottenere sistemi energetici a basse emissioni, efficienti e convenienti...
COP26-Position-Paper Nuclear for Climate.pdf
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