LA DENUCLEARIZZAZIONE DEL GOLFO DI TRIESTE E CAPODISTRIA IN BASE AL NUOVO TRATTATO DI PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

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Mar 5, 2021, 4:17:21 PM3/5/21
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LA DE-NUCLEARIZZAZIONE DEL GOLFO DI TRIESTE E CAPODISTRIA IN BASE AL NUOVO TRATTATO DI PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

il Comune di Dolina e il Comitato pace convivenza solidarietà "Danilo Dolci" di Trieste hanno realizzato il convegno on line "Per un Golfo di Trieste libero dal Nucleare", illustrato nel volantino allegato e la cui registrazione si può visionare qui https://www.youtube.com/watch?v=7QpeyoBlPNQ&t=5177s

I relatori del convegno, Davide Stokovac assessore comunale di San Dorligo della Valle-Dolina, Sibylle Hoffmann attivista del Movimento per la Pace di Amburgo, Carlo Tombola coordinatore di The Weapon Watch, Werner Wintersteiner docente all'Università di Klagenfurt, Alessandro Capuzzo di DiEM25 e Aurelio Juri già sindaco di Koper-Capodistria, hanno mandato una lettera ai Sindaci di Muggia Monrupino Sgonico Duino-Aurisina e Trieste, al Commissario dell'Ente Decentramento Regionale (ex Provincia) di Trieste, e per conoscenza al Presidente l'Autorità portuale dell'Alto Adriatico e al Presidente del Coordinamento regionale Enti locali per la Pace, intitolata IL NUCLEARE MILITARE NEL GOLFO DI TRIESTE E CAPODISTRIA - Proposta di de-nuclearizzazione in base al nuovo Trattato ONU di Proibizione delle Armi Nucleari.

Trieste è un porto di transito e sosta per navi e sommergibili a propulsione nucleare, che possono contenere armi di distruzione di massa. Il convegno on line, previsto espressamente dalla Legge e dalle Direttive europee per informare la popolazione sul rischio in questione, ha interessato l'area geografica di Alpe Adria; ha considerato i Piani di emergenza in caso d'incidente nucleare militare in porto, inadeguati alle necessità; ed ha proposto la de-nuclearizzazione del Golfo, resa possibile dal nuovo Trattato ONU di Proibizione delle Armi Nucleari, promosso da ICAN premio Nobel per la Pace 2017.

Molti dei Comuni citati sono iscritti all'associazione Mayors for Peace / Sindaci per la Pace, fondata dal sindaco di Hiroshima, e diversi Consigli comunali assieme all'ex Provincia, hanno approvato mozioni contrarie alla presenza di portaerei, sommergibili e incrociatori a propulsione nucleare; centrali viaggianti non soggette agli obblighi di sicurezza del nucleare civile (cui l'Italia ha rinunciato), depositarie possibili di armi di distruzione di massa. 

A tutti gli Enti in questione è stato inoltrato il documento in lingua italiana e slovena "Da Trieste la proposta di case study sui porti da denuclearizzare" (leggibile più giù in questa email) consegnato dalla Women International League for Peace and Freedom alla Conferenza ONU per la redazione del "Nuclear Ban Treaty" (nome “breve” in inglese del nuovo Trattato) a New York. 

Il documento, sottoscritto dal coordinatore di DiEM25 Trieste e dall'ex sindaco di Koper-Capodistria, propone all'Agenzia internazionale per l'energia atomica di Vienna, un caso di studio per la de-nuclearizzazione del Golfo resa possibile dal nuovo Trattato, da affidare alla Scuola di prevenzione nucleare dell'AIEA presso l'Istituto internazionale di fisica teorica di Miramare.

Koper, unico porto della Repubblica di Slovenia, insiste sul Golfo di Trieste ed è divenuta parimenti porto nucleare militare di transito, con l'adesione della vicina Repubblica alla NATO. La modifica al Codice marittimo, che proibiva alle navi a propulsione nucleare l'accesso in porto, ne ha costituito la premessa.

Gli scriventi invitano pertanto i Sindaci interpellati a prendere in esame il documento inoltrato alle Nazioni Unite, e a condividere l'iniziativa di contatto verso i Comuni del Litorale Sloveno al fine di affrontare, tutti assieme, il problema di Pace Sanità ed Ecologia che grava sull'intero Golfo. Nonché a formalizzare alla Conferenza ONU che prossimamente si riunirà per una prima verifica del Trattato, la volontà di de-nuclearizzare i porti nucleari militari di transito di Trieste e Koper-Capodistria.

La situazione attuale, in presenza di centri abitati e zone industriali contermini rende impossibile la prevenzione delle emergenze, col rischio di "effetti domino" devastanti in caso d'incidente, eventi bellici od attentati come accaduto al terminal Siot di Dolina nel '72.

Alessandro Capuzzo di DiEM25 e Aurelio Juri già sindaco di Koper-Capodistria

Il video "L'inizio della fine delle armi nucleari", sulla genesi del nuovo Trattato ONU di Proibizione delle armi nucleari, dura 12 minuti e si può vedere qui https://youtu.be/wRLPLp4yYgs 

Qui il servizio di TeleCapodistria sui porti nucleari militari di Trieste e Capodistria https://capodistria.rtvslo.si/archivio/tuttoggi/174541623

A/CONF.229/2017/NGO/WP.44  
United Nations conference to negotiate a legally binding instrument to prohibit nuclear weapons, leading towards their total elimination. Second session: June 15th - July 7th, 2017. New York, 20 June 2017 
Original : Italian Association : WILPF Italia. Working Paper

DA TRIESTE LA PROPOSTA DI CASE STUDIES SUI PORTI DA DENUCLEARIZZARE

Il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, che gran parte dei Paesi aderenti alle Nazioni Unite hanno predisposto su pressione dell’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) - di cui ci sentiamo parte - può modificare i rapporti di forza fra stati nucleari e non, grazie all’introduzione di una sostanziale trasparenza a vantaggio della società civile e dell’intera Umanità.

Ne siamo particolarmente felici e coinvolti, in quanto cittadini di un territorio che il Trattato di Pace del 1947 ha definito demilitarizzato e neutrale.

Attualmente l’Italia e la Slovenia condividono con la Croazia il Golfo di Trieste, fanno parte dell’Alleanza atlantica e si sono espresse contro questo Trattato - a differenza di Olanda e Parlamento europeo - in quanto coinvolte nei programmi nucleari militari dell’Alleanza.

Il Golfo di Trieste ospita, in contrasto col Trattato di Pace, due porti nucleari militari di transito, Trieste in Italia e Koper-Capodistria in Slovenia. E la presenza stessa dei due centri urbani rende impossibile una seria prevenzione degli incidenti, rispetto alla propulsione nucleare delle navi, alla presenza a bordo di armi di distruzione di massa e alla possibilità di divenire bersaglio nucleare a propria volta.

Inoltre, il segreto imposto “per motivi di sicurezza” su notizie necessarie a una puntuale informazione, impedisce di valutare il rischio in rapporto ai pericoli esistenti; costringe le istituzioni ad omettere parti importanti d’informazione e nasconde di conseguenza la pericolosità delle situazioni alle rispettive popolazioni.

Proponiamo perciò alla Conferenza per un Trattato che metta al bando le armi nucleari, l’avvio di case studies sul rischio e la mancanza di trasparenza in argomento, da affidare alla Scuola di prevenzione nucleare dell’Agenzia Atomica di Vienna (AIEA) con sede a Trieste, presso l’International Center for Theoretical Phisics di Miramare.

E sollecitiamo una ripresa dei colloqui per la denuclearizzazione del Mediterraneo, come ipotizzato dal Partenariato Euromediterraneo nel 1995 a Barcellona, ispirata al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari e che coinvolga il nostro Golfo, in quanto giuridicamente vincolato dal Trattato di Pace alla demilitarizzazione e neutralità.

Alessandro Capuzzo, Democracy in Europe Movement 2025 - Trieste
Aurelio Juri, già Sindaco di Koper-Capodistria ed Europarlamentare della Slovenia 


IZ TRSTA (ITALIJA) PREDLOG ZA »CASE STUDIES« O PRISTANIŠČIH, KI SE JIH NAJ DENUKLEARIZIRA 

Pogodba o prepovedi jedrskega orožja, ki jo je večji del članic Združenih Narodov sprejelo na pobudo International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), katere čutiva da sva del, lahko spremeni razmerja moči med jedrskimi in nejedrskimi državami, zahvaljujoč vnosu poudarjene transparentnosti v prid civilne družbe in Človeštva v celoti. 

Tega se kot državljana ozemlja, ki je Pariški Mirovni Sporazum il leta 1947 leta opredelil kot demilitarizirano in nevtralno, posebej veseliva. 

Danes si Italija in Slovenija delita s Hrvaško Tržaški zaliv, pripadata Atlantskemu Zavezništvu in sta se izjasnili proti omenjeni Pogodbi – za razliko od Nizozemske in Evropskega parlamenta – ker vpleteni v vojaške jedrske programe Zavezništva. 

Tržaški zaliv gosti, v nasprotju z Mirovnim Sporazumom, dve vojaški jedrski tranzitni pristanišči in sicer Trst v Italiji in Koper-Capodistria v Sloveniji. In sama prisotnost ob njiju dveh urbanih središč onemogoča vsakršno bolj resno preprečevanje nesreč ob jedrskemu pogonu ladij, ki tu priplujejo, ob prisotnosti na krovu orožji za množično uničevanje in ob možnosti potencialne jedrske tarče. 

Poleg tega, vsiljena tajnost zaradi »varnostnih razlogov« na vesti, ki so potrebne za pravočasno obveščanje javnosti, onemogoča oceno tveganja v odnosu do obstoječih nevarnosti, sili inštitucije k opustitvi pomembnih delov informacije in posledično zakriva prebivalstvu nevarnost posamičnih situaciji. 

Zato predlagava Konferenci za Pogodbo, ki naj prepove jedrsko orožje, sprožitev serije »case studies« o tveganjih in pomanjkljivi transparentnosti predmetne teme, pri Šoli za jedrsko prevencijo Mednarodne Agencije za jedrsko energijo (IAEA) na Dunaju. Omenjena šola deluje v Trstu pri Mednarodnem centru za teoretsko fiziko (ICTP) v Miramaru. 

»Case studies« zanimivi za vseh dvanajst italijanskih vojaških jedrskih pristanišč (Trst, Benetke, Brindisi, Taranto, Augusta; Castellammare di Stabia, Napoli, Gaeta, Livorno, La Spezia, La Maddalena e Cagliari) in za kopenski jedrski bazi v Avianu in Ghedi. 

Pozivava tudi k obnovitvi pogovorov o denuklearizaciji Sredozemlja, skladno s Pogodbo o prepovedi jedrskega orožja, ki naj zajeme naš Zaliv, kot rečeno, tudi pravno vezan, spričo Mirovnega Sporazuma, na demilitarizacijo in neutralnost. 

Alessandro Capuzzo, Democracy in Europe Movement 2025 Trst 
Aurelio Juri, nekdanji župan Kopra-Capodistria ter bivši evropski poslanec iz Slovenije
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