SPOT GENERATION Alessandro Mancuso 8 aprile Teatro Parrocchia "Cristo Re"

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alessandro_mancuso

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Apr 5, 2016, 1:28:09 PM4/5/16
to ADOLFO LOMBARDI, aleri...@linuxclubradio.tk, allievo Tommaso Denegri, ALTEA TEATRO, ANDREA PELLEGRINELLI, ANGELO TEATRO via Semeria S. Martino, Caludio Computer, carl...@libero.it, Carlo Matarese Eusi, CINTI, Claudio computer 2, collega BELLOTTI DELIA, collega DANIELA PASTORINO, DICIOTTOROSSO BAND, eugeni...@libero.it, FANTICARREA CRINITI, FANTI CARREA GRUPPO, FRANCESCO SANNINO, GABRIELE PALUDI CASA, GABRIELE PALUDI CASA 2, GIANFRANCO PALUDI, Gianni Bongiovì, GINO VERSETTI, GOLDEN PRESS, GUIDO NARDACCI, incontro Golden Press, info Golden Press, io, MARIO DA POLENZA, Mario Luigi Sonzogni, Mario.S...@waters.nestle.com, MASSIMO SANNELLI FILIPPO V, MIchelle, michelle...@gmail.com, Poli dott. Gianfranco, Riccardo Radici, rinald...@gmail.com, Roberta Pezzati, Roby Carletta, tea...@giuseppenespoli.com
 Ciao a tutti,
spero di farvi cosa gradita tenendovi aggiornati, quanto possibile, sul percorso del mio teatro canzone.

La mini-rassegna " 4 SPETTACOLI PER IL TEATRO DELLA PARROCCHIA 'CRISTO RE' " si apre VENERDI' 8 APRILE alle ore 21.00 con lo spettacolo di teatro-canzone

 SPOT GENERATION

Alessandro Mancuso, da solo in scena, con chitarra e una manciata di basi musicali preregistrate, interpreta le sue ballate che costituivano uno spettacolo portato in giro in Lombardia negli anni 2003-2005. Logicamente con qualche aggiornamento ai testi. Alcuni brevi monologhi a legare il tutto, tra umorismo pungente e satira maramalda. 
Il tema? I trentenni-quarantenni di allora, che oggi hanno circa dieci anni di più ma rimangono, di fatto, la prima generazione venuta su a pubblicità, sponsor e spot. Con quali ricadute su famiglia, società, cultura ed opinioni? E' quello che sottolinea lo spettacolo, composto in prevalenza di ritratti: da quelli precisi e pungenti di una tipologia di personaggi appartenenti alla generazione dei nati alla fine degli anni Sessanta, a quelli più generalizzati di tutti coloro i quali saltellano più o meno soddisfatti sulle tortuose, virtuali e virtuosistiche, linee del presente, ovvero le ubbie di questi anni, i vanti modernistici, relazionali e di comunicazione, le false conquiste che riempiono taluni di un malcelato quanto ingiustificato orgoglio. Il pedale continuo è quello dello “spot” come emblema di una super-comunicazione (viziata dall’obbligo dell’interesse, dell'acquisto, del consumo ad ogni costo) che annulla di fatto la comunicazione vera. Ma si tratta di spot solo raramente messi in facile parodia, onde evitare che il discorso si riduca ad una scontata presa in giro di ciò che ormai ci appartiene, anzi, ci possiede profondamente. 
Nulla più a che vedere, ormai, con il cabaret, nonostante il taglio uniformemente irriverente. Anzi, forse proprio per questo, considerato che il cabaret odierno si conforma sempre più come strumento “di regime”, fondato sulla falsa irriverenza, sia per il linguaggio artatamente impoverito che utilizza, sia per la dinamica dei suoi contenuti che ammettono solo la trasmissione della “non idea”, dell’ossequio al potere travestito furbescamente, rivestito di un “nulla” che diverte e fa sganasciare e spellare le mani.

Zona ospedale Villa Scassi di Sampierdarena (GENOVA), corso Magellano, 3 (cancello a sinistra guardando la chiesa di "Cristo Re").

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