Ritorno Dal Nulla Download

0 views
Skip to first unread message

Nazarena Lugg

unread,
Aug 4, 2024, 10:38:47 PM8/4/24
to exarmasro
Namedone of the "finest examples of Italian progressive rock",[1] it is a concept album pivoting on the story of two planets which revolve one around the other, without ever coming in contact. While Felona is shiny and flourishing, Sorona is dark and home to plagues and catastrophes; however, in the second part of the suite, the fate of the two planets is inverted.

Apart from two acoustic interludes, the music is mainly keyboard- and synth-driven, producing gloomy and spacey effects, especially in the opening "Sospesi nell'incredibile" and in the instrumental ending piece, "Ritorno al nulla" ("Return to Naught").


Paul Stump, in his History of Progressive Rock, said Felona e Sorona is "a run-of-the-mill B-movie melodrama about warring planets, and didn't deserve [Peter] Hammill's (dashed-off) input."[3]


Dina Ferri era abitata dalla poesia. Il suo Quaderno del nulla che oggi si ripubblica accompagnato da suoi testi inediti finora del tutto sconosciuti sta qui a dimostrarlo. certo che una morte troppo prematura non ha consentito alla voce di Dina di dispiegarsi ulteriormente, di sviluppare compiutamente un graduale e articolato percorso di crescita e affinamento del suo dono, ma gi quello che il suo libro e i testi ad esso affiancabili propongono al lettore sufficiente a situare in maniera significativa e indelebile la sua figura e il suo operato nel panorama della poesia italiana di primo Novecento.


Ma a questo tragico, realistico e drasticamente circoscritto bilancio esistenziale tra presente e passato cui il pensiero della morte imminente obbliga la giovane, si contrappongono non solo le considerazioni a sfondo religioso-fideistico, tra filotea e alta letteratura mistica cateriniana, che la Ferri elabora in quegli ultimi mesi della propria vita, ma anche le riconfermate fiducie in altri non rinnegati approdi: quelli concessi dalla poesia. Ad essi resta affidato il suo ricordo e, parimenti giunto fino a noi, il suo indelebile, corroborante e ancora attivo contributo alla storia del mondo.


Tratto da un libro autobiografico di Jim Carroll, scrittore e musicista, questo film dell'allora esordiente regista Scott Kalvert narra la storia di un gruppo di amici della New York fine Sessanta, (semplici ragazzi, studenti, giocatori di basket nella squadra della scuola) e dell'inesorabile piega che, a volte, un susseguirsi di eventi negativi possono far prendere alla vita.


Non c' via di fuga per questa giovent ai margini che conosce fin troppo presto gravi drammi quali la perdita di un amico per malattia, la prostituzione, la droga. Il marcio della societ riversato sulle spalle ancor deboli di piccoli uomini a cui la situazione ed in generale la vita, scivola di mano.


Il progressivo ed incontrovertibile capitolare di ogni personaggio e del protagonista in primis, viene descritto come solo una persona che realmente ha provato sulla propria pelle queste esperienze pu fare, cos come lo squallore palesato in luoghi e azioni che viene reso perfettamente dalle interpretazioni degli attori ( tra cui ricordiamo un giovanissimo Leonardo Di Caprio impersonare Jim splendidamente).


L'autodistruzione causata da quella scappatoia talmente paradisiaca in principio e dai risvolti infernali in seguito, trattata passo per passo lasciando intravedere a sprazzi e nonostante i ritmi pregni e concitati del film, le personalit in declino annullarsi e toccare il fondo. Suggestive alcune scene soprattutto quelle in cui il vissuto si racconta in tutta la sua crudezza, ed un'altra particolare che cito, che vuole una partita di basket vista al rallentatore, sotto una battente pioggia, coronata dal sottofondo musicale di "Riders on the storm" dei Doors, a mio avviso toccante.


Il titolo in lingua originale della pellicola datata 1995 "The Basketball Diaries" e non a caso sorge spontanea la riflessione su cosa sarebbe dovuto accadere a giovani promesse di questo sport e su come tirare a canestro poteva rivelarsi una terapia migliore di qualsiasi viaggio artificiale, per fuggire da una sorte avversa, dal non-buono, e persino da se stessi.


In ultimo, motivo le quattro stelline che sarebbero benissimo potute essere cinque ma che, avendo letto il libro, ne perdono una non per demerito ma perch il racconto catturato in quelle pagine da Jim Carroll sicuramente e maggiormente degno del massimo dei voti.


Molti fan sono entusiasti del ritorno di Aidan: tra la terza e la quarta stagione di Sex and The City, infatti, l'uomo era stato una relazione importante per Carrie, empatico e passionale in antitesi al pi freddo e scostante Big; ma lei aveva in qualche modo mandato a monte il loro rapporto per ben due volte, prima tradendolo proprio con Big e venendo scoperta e poi non riuscendo ad impegnarsi fino in fondo dopo che Aidan le aveva chiesto di sposarlo. Tempo dopo Carrie l'aveva incontrato per caso, venendo a sapere che si era sposato con una designer di mobili e aveva avuto un bambino. In Sex and the City 2, secondo film della saga, i due si incontrano nuovamente dopo sei anni ad Abu Dhabi: nonostante lei sia ora sposata con Big e lui abbia avuto altri due figli, tra di loro sembra rinascere qualcosa, si baciano, ma ancora una volta Carrie fugge via pensando al proprio matrimonio da salvaguardare.


Spesso i fan di Sex and the City si sono chiesti cosa sarebbe stato della relazione tra Carrie e Aidan senza il fantasma di Big ad aleggiare su di loro. Ora che il businessman davvero un fantasma, c' chi spera finalmente in un ricongiungimento definitivo. Ma la scelta di far tornare il personaggio di Corbett solleva anche parecchie perplessit: come salvare Carrie dai suoi continui tentativi di autosabotarsi? E come giustificare il fatto che Aidan possa tentare per l'ennesima volta senza sentirsi un eterno secondo?


Appuntamento a centrocampo, il 14 settembre. Di ritorno dal Senegal, Boulaye Dia, calciatore e bomber della Salernitana, avr un colloquio con il presidente Danilo Iervolino e con il direttore sportivo De Sanctis. Il club granata vigiler sugli ultimi giorni di permanenza del giocatore in Senegal. Attraverso media africani, in Italia era rimbalzato un video nel quale si nota Dia a colloquio con il proprio Ct. Poi lascia il campo a scopo precauzionale.


La Salernitana ha dialogato con lo staff sanitario del Senegal. Il medico sociale Italo Leo si sincerato delle condizoni di salute di Boulaye Dia: si tratterebbe di un risentimento muscolare. Ad Amalfi, dove ha partecipato ad un evento sportivo, l'amministratore delegato granata Maurizio Milan ha fatto chiarezza sulle ultime, tribolate ore e ha anche svelato un retroscena che sarebbe - condizionale d'obbligo, la Salernitana intende comunque verificare dal vivo - rasserenante. "Abbiamo un messaggio vocale di Boulaye Dia che stigmatizza quanto accaduto - ha detto Milan - non sembra niente di grave. Dai dati che abbiamo non dovrebbero esserci rischi, ma sempre meglio controllare ed essere certi. Noi abbiamo accolto la vicenda con molta seriet e pragmatismo. Abbiamo chiesto un esame da sottoporre al giocatore. Abbiamo concordato che al suo rientro, dopo la partita della sua Nazionale, avr un confronto con il presidente e il direttore sportivo".


Propr. Wilhelm Di C., attore statunitense. Dopo una lunga serie di apparizioni televisive e pubblicitarie, esordisce al cinema con Critters 3 (1991) di K. Peterson. Ottiene una candidatura all'Oscar interpretando il giovane minorato Arnie in Buon compleanno, Mister Grape (1993) di L. Hallstrm e diventa una star adorata da milioni di ragazzine nel 1996, con l'interpretazione di Romeo in Romeo + Giulietta di William Shakespeare di B. Luhrman. Il ruolo che lo consacra come nuova icona del cinema mondiale per quello di Jack Dawson, giovane e povero emigrante, esuberante e al contempo melodrammatico, che in Titanic (1997) di J. Cameron s'innamora, ricambiato, di una ricca ereditiera per la quale si sacrificher. Attore tutt'altro che trascurabile, per le dimensioni esorbitanti del successo...


Attrice statunitense. Trasferitasi in Francia per lavorare come modella, gira qualche film in Europa (tra cui due con L. Wertmller) prima di tornare negli Stati Uniti, dove si fa conoscere con Chi protegge il testimone (1987) di R. Scott. Riceve una nomination all'Oscar per Quei bravi ragazzi (1990) di M. Scorsese, e interpreta Mato Grosso (1992) di J. McTiernan e Ritorno dal nulla (1995) di S. Kalvert.


Nome d'arte di B. Giovanni Quidaciolu jr., attore statunitense. Caratterista di buon livello, abile nel restituire i modi e le abitudini dell'uomo comune (preferibilmente newyorkese), fa una piccola apparizione in The Young Graduates (I giovani laureati, 1971) di R. Anderson per poi recitare nel 1974 in Il Padrino - Parte II (1974) di F.F. Coppola. I titoli pi significativi della sua carriera sono Bird (1984) di C. Eastwood e Good Morning, Vietnam (1987) di B. Levinson, prima che la sua verve comica si imponga in Harry, ti presento Sally... (1989) di R. Reiner e Scappo dalla citt. La vita, l'amore e le vacche (1991) di R. Underwood, entrambi al fianco di B. Crystal e seguiti da una solida interpretazione da spalla nel dramma di ambientazione mafiosa Donnie Brasco (1997) di M. Newell.


La scala ACL-RSI (Anterior Cruciate Ligament-Return to Sport after Injury) stata creata per valutare la preparazione psicologica al ritorno allo sport e ha identificato gli aspetti psicologici per i quali i pazienti potrebbero aver bisogno di una consulenza, in concomitanza con la riabilitazione fisica, per aumentare le possibilit di un ritorno allo sport con successo.


Webster et al. (2008) riportano che, con un'alfa di Cronbach di 0,92, la scala ha dimostrato un'affidabilit soddisfacente. I partecipanti che avevano smesso di praticare sport avevano punteggi notevolmente pi bassi sulla scala rispetto a quelli che avevano ripreso o pianificato di riprendere la partecipazione (p

3a8082e126
Reply all
Reply to author
Forward
0 new messages