Linguaggio Erlang

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Michele

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Jul 28, 2008, 6:33:11 AM7/28/08
to Erlang Etna User Group
Salve a tutti,

mi sono appena iscritto. Sviluppo software in vari linguaggi ma
ultimamente mi è capitato di leggere qualcosa su Erlang. Bene sembra
evidente la sua potenza. Qualcuno potrebbe spiegarmi come iniziare a
programmare e se esista qualche pubblicazione in italiano?

Grazie a tutti. :)

severus

unread,
Jul 28, 2008, 8:58:33 AM7/28/08
to Erlang Etna User Group
Purtroppo la documentazione in Italiano (per quanto ne so io) e’
totalmente assente. Per iniziare a sviluppare basta che ti colleghi al
sito www.erlang.org e sotto la voce download scarichi l’ambiente di
sviluppo, compresa la documentazione; tiene presente che nel caso di
windows esistono gia’ dei binari compilati, mentre per il mondo Unix o
scarichi i sorgenti e li compili, oppure ti affidi ai vari package
precompilati dai vari Unix / Linux.

Ciao Roberto


Michele ha scritto:

> Salve a tutti,
>
> mi sono appena iscritto. Sviluppo software in vari linguaggi ma
> ultimamente mi � capitato di leggere qualcosa su Erlang. Bene sembra

Michele

unread,
Jul 28, 2008, 10:17:23 AM7/28/08
to Erlang Etna User Group
Ciao Roberto e grazie per la risposta. Mi piacerebbe sapere secondo il
vostro parere, quale potrebbe essere il futuro di Erlang nel mondo del
lavoro e soprattutto se conviene investire in questo linguaggio.
Grazie.

On 28 Lug, 14:58, severus <rm.cane...@gmail.com> wrote:
> Purtroppo la documentazione in Italiano (per quanto ne so io) e’
> totalmente assente. Per iniziare a sviluppare basta che ti colleghi al
> sitowww.erlang.orge sotto la voce download scarichi l’ambiente di
> sviluppo, compresa la documentazione; tiene presente che nel caso di
> windows esistono gia’ dei binari compilati, mentre per il mondo Unix o
> scarichi i sorgenti e li compili, oppure ti affidi ai vari package
> precompilati dai vari Unix / Linux.
>
> Ciao Roberto
>
> Michele ha scritto:
>
>
>
> > Salve a tutti,
>
> > mi sono appena iscritto. Sviluppo software in vari linguaggi ma
> > ultimamente mi � capitato di leggere qualcosa su Erlang. Bene sembra
> > evidente la sua potenza. Qualcuno potrebbe spiegarmi come iniziare a
> > programmare e se esista qualche pubblicazione in italiano?
>
> > Grazie a tutti.  :)- Nascondi testo citato
>
> - Mostra testo citato

arist...@alice.it

unread,
Jul 28, 2008, 11:11:05 AM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com

>Ciao Roberto e grazie per la risposta. Mi piacerebbe sapere secondo il
>vostro parere, quale potrebbe essere il futuro di Erlang nel mondo del
>lavoro e soprattutto se conviene investire in questo linguaggio.
>Grazie.

E fu così che Michele (il nuovo arrivato...you're Welcome!) scatenò l'infernooooo.... ^_^
Lascio la parola a gente che ha programmato molto + tempo in Erlang di me misera.
Ma so per certo che il primo che risponderà sarà Enzo ;-) (o max il secondo...hihihi)

Bye
Alessandra

P.S.: Cmq, se ti è possibile, guarda la discussione appena conclusa ;-) Bye alla prox

winmail.dat

Corrado Santoro

unread,
Jul 28, 2008, 11:43:35 AM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com
Ciao Michele,

Michele wrote:
> Ciao Roberto e grazie per la risposta. Mi piacerebbe sapere secondo il
> vostro parere, quale potrebbe essere il futuro di Erlang nel mondo del
> lavoro e soprattutto se conviene investire in questo linguaggio.

Parli da programmatore o da project manager? Perche' la risposta e'
diversa :-)

Be'... cominciamo dal programmatore: Erlang ha delle ottime
potenzialita' per lo sviluppo di sistemi concorrenti, sistemi server,
applicazioni distribuite fault-tolerant, etc. etc. Soprattutto
considerando il fatto che, rispetto a linguaggi come C, C++ o Java, il
tempo di sviluppo richiesto (posto che conosci la sintassi) e' di gran
lunga inferiore (comprovato da "studi scientifici" nonche' da
dimostrazioni pratiche, in genere la riduzione e' di un fattore 10, in
termini di righe di codice richieste rispetto a C/C++).

A tal proposito, vorrei riportare una citazione di Robert Virding, uno
dei creatori di Erlang:

"Any sufficiently complicated concurrent program in another language
contains an ad hoc, informally-specified, bug-ridden, slow
implementation of half of Erlang."

Dalla mia esperienza, posso solo dire che e' vero!

Il problema principale di Erlang (e veniamo alla risposta per il
"project manager") e' il fatto che (ancora per poco spero) e' un
linguaggio di nicchia: le aziende preferiscono investire in sviluppo in
C/C++, Java, dotNetSkifo, PHP, piu' che altro perche' e' piu' facile
reperire programmatori per queste piattaforme. Tuttavia, se uno ci pensa
bene, e' un "falso positivo": affrontare un progetto subito in Java e'
sicuramente piu' produttivo che perdere tempo in formazione in Erlang e
poi fare il progetto, tuttavia investire su Erlang significa essere
*molto piu' produttivi* nel futuro. Forse ogni tanto converrebbe non
essere "miopi". :-)

In ogni caso, la comunita' mondiale di Erlang sta crescendo sempre di
piu' e (a quanto pare) anche quella Italiana. Ci sono gia' alcune
aziende in Italia (seppur poche) che lo usano come linguaggio di
sviluppo principale.

Oltrelinux ha anche pubblicato un articolo su Erlang (per il PDF
contattatemi privatamente):
http://www.oltrelinux.com/home.php?num_riv=62

Se poi il numero di iscritti a questa lista dovesse cominciare a
crescere... chissa' che non si possa organizzare qualche
incontro/seminario...

A presto,
--Corrado

--
==================================================================
Eng. Corrado Santoro, Ph.D.
University of Catania - ITALY - Engineering Faculty

Tel: +39 095 7382380 VoIP: sip:70...@voicegw2.diit.unict.it

Personal Home Page: http://www.diit.unict.it/users/csanto
NUXI Home Page: http://nuxi.diit.unict.it
==================================================================

Michele

unread,
Jul 28, 2008, 2:27:19 PM7/28/08
to Erlang Etna User Group
Grazie Corrado. Devo dire che siete velocissimi nel fornire risposte
ai quesiti posti. Bravi.
Proverò a documentarmi su Erlang e a capire prima di tutto la
programmazione funzionale. Una domanda che mi viene in mente ora è
questa: che tipo di software si può creare con Erlang? Certo sistemi
concorrenti, sistemi server,
applicazioni distribuite fault-tolerant ma, all'atto pratico, cosa si
può fare? Potresti farmi qualche esempio? Forse sono richieste assurde
le mie. Sviluppo con linguaggi come PHP, Delphi, C, ecc e quindi la
mia forma mentis è radicata nello sviluppo OOP oppure procedurale.

Ciao Michele
> Tel: +39 095 7382380        VoIP: sip:7...@voicegw2.diit.unict.it

Davide Marano

unread,
Jul 28, 2008, 2:36:13 PM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com

On Jul 28, 2008, at 8:27 PM, Michele wrote:

>
> Grazie Corrado. Devo dire che siete velocissimi nel fornire risposte
> ai quesiti posti. Bravi.
> Proverò a documentarmi su Erlang e a capire prima di tutto la
> programmazione funzionale. Una domanda che mi viene in mente ora è
> questa: che tipo di software si può creare con Erlang? Certo sistemi
> concorrenti, sistemi server,
> applicazioni distribuite fault-tolerant ma, all'atto pratico, cosa si
> può fare? Potresti farmi qualche esempio? Forse sono richieste assurde
> le mie. Sviluppo con linguaggi come PHP, Delphi, C, ecc e quindi la
> mia forma mentis è radicata nello sviluppo OOP oppure procedurale.


Ciao Michele, all'atto pratico e' stato creato un framework per la
programmazione
e la gestione di robot autonomi e un simulatore 3D :D
Sono stati creati client IMAP, server WEB e tanto altro.
Diciamo che si ci puo' fare un po' di tutto, se proprio vogliamo esser
precisi manca un po'
l'aspetto dell'interfaccia grafica (anche se ci dovrebbe essere
qualche libreria) ma generalmente
si ci interfaccia con altri linguaggi.


Saluti

--
Marano Davide

Michele

unread,
Jul 28, 2008, 2:38:05 PM7/28/08
to Erlang Etna User Group
A proposito: Alessandra non ti definire "misera". Il nostro lavoro è
splendido e da molte soddisfazioni. Chi non ha passione, amore per
l'informatica, non può comprendere.... Anche se utilizziamo altri
linguaggi, non è detto che non ne possiamo imparare degli altri. E'
bello aggiornarsi nel nostro lavoro. E' un passo piacevolmente
obbligato che ci porta ogni giorno a un gradino più alto nello
sviluppo. Certo la caratteristica principale di un programmatore è
l'umiltà. Io l'ho acquisita con l'esperienza. Quindi se ritieni di non
possedere l'esperienza necessaria per rispondere ad una domanda posta
in questo user group, niente paura. Ci si aiuta. Anch'io sono a
digiuno di Erlang ma mi intriga e forse, potrebbe aprirsi una nuova
prospettiva in ambito informatico. Sai come si dice: impara l'arte e
mettila da parte...... ^_^

Forse è un po' lungo questo post, ma è il mio modo per ringraziarti
per la risposta! Grazie.

Ciao, Michele
> > ==================================================================- Nascondi testo citato
>
> - Mostra testo citato

Michele Sciabarra

unread,
Jul 28, 2008, 2:39:59 PM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com

>> Il problema principale di Erlang (e veniamo alla risposta per il
>> "project manager") e' il fatto che (ancora per poco spero)
Mmmm... e' parecchio di nicchia anche Ruby, anche se qui a Londra, dove
lavoro io, si comincia a vedere richiesta. Il fatto e' che una skill
rara, A LONDRA, e' ben pagata. E quindi imparare Erlang puo' avere un
senso e un ritorno di investimento. In Italia, secondo me, e' tempo
perso (almeno se uno vuole lavorare li'). Io ho fatto lo stesso con
Python e praticamente... avrei fatto meglio a non farlo e tenermi Java e
PHP.
>> e' un

>> *molto piu' produttivi* nel futuro. Forse ogni tanto converrebbe non
>> essere "miopi". :-)
>>
Bel discorso ma si scontra con la realta': in tutti i progetti nuovi i
budget sono "all'osso" e si deve partire "IERI". Mai visti casi in cui
c'era davvero tempo per far formazione. Il caso in cui hai una base di
codice da espandere, fatta magari in Erlang, e' un caso diverso.

>> In ogni caso, la comunita' mondiale di Erlang sta crescendo sempre di
>> piu' e (a quanto pare) anche quella Italiana. Ci sono gia' alcune
>> aziende in Italia (seppur poche) che lo usano come linguaggio di
>> sviluppo principale.
>>
Eh? Fammi un esempio che sono curioso.

>> Oltrelinux ha anche pubblicato un articolo su Erlang (per il PDF
>> contattatemi privatamente):http://www.oltrelinux.com/home.php?num_riv=62
>>
Non rende automaticamente Erlang un linguaggio diffuso. Io ne ho avuto
notizia in Germania e mi e' piaciuto perche' e' DIVERSO (per davvero) e
ha gia' qualche uso non da poco (Amazon S3 o la Chat comet di Facebook).
Ma e' davvero un investimento ...

jilani

unread,
Jul 28, 2008, 3:31:43 PM7/28/08
to Erlang Etna User Group
Avevo iniziato a scrivere un libro su Erlang (in italiano) diversi
anni fa, credo a fine 2003, dopo un'intervista a Joe Armstrong che mi
aveva inviato una copia del suo dottorato su Erlang (qualche mese
prima di discuterla). Il libro doveva essere "un commentario" della
tesi di Joe con moltissimi esempi pratici e completi. Ho scritto una
cinquantina di pagine e poi mi ero fermato. In effetti Erlang era poco
noto e non solo in Italia.
Comunque, se ci sarà richiesta, riprendero' a scriverlo e lo
distribuiro' gratuitamente in formato PDF vista l'immensa quantità di
materiale che ho accumalto in tutti questi anni di utilizzo, anche se
non in modo continuativo, di Erlang.
Ciao!

Michele Sciabarra

unread,
Jul 28, 2008, 3:34:13 PM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com
jilani ha scritto:

> Avevo iniziato a scrivere un libro su Erlang (in italiano) diversi
> anni fa, credo a fine 2003, dopo un'intervista a Joe Armstrong che mi
> aveva inviato una copia del suo dottorato su Erlang (qualche mese
> prima di discuterla). Il libro doveva essere "un commentario" della
> tesi di Joe con moltissimi esempi pratici e completi. Ho scritto una
> cinquantina di pagine e poi mi ero fermato. In effetti Erlang era poco
> noto e non solo in Italia.
> Comunque, se ci sarą richiesta, riprendero' a scriverlo e lo
> distribuiro' gratuitamente in formato PDF vista l'immensa quantitą di

> materiale che ho accumalto in tutti questi anni di utilizzo, anche se
> non in modo continuativo, di Erlang.
> Ciao!
>
Ci vorrebbe un buon libro free di Erlang in inglese... sarebbe buffo che
ci sia in Italiano e non in inglese...
La doc non e' semplicissima da leggere, quello che si trova free e'
limitato e praticamente non c'e' nessun tutorial di OTP. Francesco
Casarini parlava di scrivere un libro specifico su come usare la OTP ma
pare che il progetto si sia fermato...

severus

unread,
Jul 28, 2008, 4:26:44 PM7/28/08
to Erlang Etna User Group
Ho letto i tuoi articoli su linux&c e direi che potrebbe essere un
buon libro...

Francesca Gangemi

unread,
Jul 28, 2008, 4:34:32 PM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com
Michele Sciabarra wrote:
> Bel discorso ma si scontra con la realta': in tutti i progetti nuovi i
> budget sono "all'osso" e si deve partire "IERI". Mai visti casi in cui
> c'era davvero tempo per far formazione. Il caso in cui hai una base di
> codice da espandere, fatta magari in Erlang, e' un caso diverso.
(Quasi)Tutte le aziende vorrebbero che i loro progetti siano finiti
"IERI" ed e' chiaro che se non sanno neanche dell'esistenza di Erlang
non lo useranno mai.
In realta' secondo me un prodotto software e' come ogni altro prodotto.
Chi lo compra non e' realmente interessato alla tecnica usata per
realizzarlo ma al valore del prodotto stesso e al tempo necessario per
averlo.
Se con Erlang puoi sviluppare il tuo progetto in meta' del tempo che ci
metteresti usando un altro linguaggio, se impieghi molto meno tempo a
"debuggare" il tuo codice, se scrivi meno linee di codice (= meno codice
da mantenere), se alla fine hai un sistema che funziona bene (anche
meglio di un suo "cugino" realizzato in C... ;-) ) perche' non dovresti
usare Erlang???
Io penso che nel lungo termine sia conveniente anche per le aziende
utilizzare Erlang, basta superare la diffidenza iniziale e avere sempre
piu' persone che conoscono il linguaggio...anche per questo esiste
Erlang Etna User Group! :-)
Se qualcuno venisse da te domani con l'idea di un progetto perfetto da
realizzare in Erlang, non cercheresti forse di convincerlo dei vantaggi
che l'uso di questo linguaggio puo' portare?
Ovviamente sono consapevole che Erlang non e' il linguuaggio perfetto
per tutte le applicazioni ma non e' sicuramente un linguaggio di mer**
come si diceva nel topic precedente, anzi!

> Non rende automaticamente Erlang un linguaggio diffuso. Io ne ho avuto
> notizia in Germania e mi e' piaciuto perche' e' DIVERSO (per davvero)
> e ha gia' qualche uso non da poco (Amazon S3 o la Chat comet di
> Facebook). Ma e' davvero un investimento ...
>

Gli esempi di Amazon e Facebook credo diano ad Erlang una buona
"mileage". Se Erlang e' uscito fuori dagli armadietti-switch di Ericsson
per andare a finire in una chat di Facebook forse a qualcosa di buono
servira'....

--
Francesca Gangemi, fran...@erlang-consulting.com
Erlang Training and Consulting
http://www.erlang-consulting.com/

arist...@alice.it

unread,
Jul 28, 2008, 5:09:55 PM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com


>A proposito: Alessandra non ti definire "misera". Il nostro lavoro è
>splendido e da molte soddisfazioni. Chi non ha passione, amore per
>l'informatica, non può comprendere.... Anche se utilizziamo altri
linguaggi, non è detto che non ne possiamo imparare degli altri.

Ma completamente, nessun problema, il mio era un semplice modo di scherzare
(molto più comprensibile a chi mi conosce!) sulla sicura marea di email che avrebbe
invaso la tua casella di posta. ^_^
Per quanto riguarda la risposta, posso dirti che il mio definirmi "misera" è la consapevolezza
di non potermi paragonare con chi Erlang l'ha visto nascere e crescere; io ho solo 25 anni
e ho da meno di un anno (grazie alla mia tesi) conosciuto questo mondo, oltre che un sacco
di persone che sanno realmente cosa significa Amore per programmare ;-)
E spero di poterle continuare a conoscere sempre +.

La passione per questa disciplina, in fondo è ciò che ci unisce, credo, ciò che ci spinge a discutere
sul perchè un linguaggio potente seppur di "nicchia" come Erlang può o non può essere rilanciato a livello + vasto.

Anzi colgo l'occasione per aggiungere alle informazioni sui lavori date da Davide, proprio quello
relativo alla mia tesi, e della tesi di un altro collega:
Lo sviluppo, o meglio l'estenzione di un simulatore grafico scritto in Erlang: ROSEN (dai nostri amici
Corrado ed Enzo) che nel caso di Luca ha riguardato la gestione delle collisioni tra gli oggetti grafici,
nel mio caso si è invece sviluppato sulla creazione di moduli che permettessero la simulazione di Algoritmi
auto-organizzanti per sciami robotici (swarm robots).

Spero di aver chiarito il perchè della mia battuta.
A presto
Un saluto a tutti.
Alessandra ^_^

winmail.dat

Corrado Santoro

unread,
Jul 28, 2008, 6:38:09 PM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com
Michele Sciabarra wrote:
> Mmmm... e' parecchio di nicchia anche Ruby, anche se qui a Londra, dove
> lavoro io, si comincia a vedere richiesta. Il fatto e' che una skill
> rara, A LONDRA, e' ben pagata. E quindi imparare Erlang puo' avere un
> senso e un ritorno di investimento. In Italia, secondo me, e' tempo
> perso (almeno se uno vuole lavorare li'). Io ho fatto lo stesso con
> Python e praticamente... avrei fatto meglio a non farlo e tenermi Java e
> PHP.
Michele, devo dissentire! C'e' un discorso di carattere generale da
fare: io non credo che imparare un linguaggio serva solamente a farci i
progetti; serve anche (e forse soprattutto) ad "aprirti la mente" e
vedere che c'e' anche qualcosa oltre a "public static void main"; se no
fai l'"operaio" della programmazione, non il "vero programmatore".

Ho imparato python e l'ho usato in un progetto, ma anche se non l'avessi
usato, avrei comunque capito che e' ottimo per il processing delle
stringhe e per fare (ad esempio) scripting di processing di file di
testo. Insomma, io ritengo che imparare un linguaggio non sia mai "tempo
perso".

> Bel discorso ma si scontra con la realta': in tutti i progetti nuovi i
> budget sono "all'osso" e si deve partire "IERI". Mai visti casi in cui
> c'era davvero tempo per far formazione. Il caso in cui hai una base di
> codice da espandere, fatta magari in Erlang, e' un caso diverso.

Verissimo! Ma cosi' non si va avanti e, secondo me, la "progettualita'"
in un'azienda che vuole crescere e' fondamentale. Non dico di cambiare
modello di sviluppo dalla sera alla mattina, dico solo che, nel momento
in cui arriva un nuovo sviluppatore o progettista o consulente che
conosce il linguaggio e che dice "Hey, ma Erlang e' perfetto per questo
progetto", dovrebbe dargli fiducia. So per certo che chi lo ha fatto non
se n'e' pentito!

> Eh? Fammi un esempio che sono curioso.

Io ormai lavoro quasi solo in erlang. E poi posso citare due altri
esempi (quelli che conosco), un'azienda che fa un gateway VoIP in
Erlang, ed un'altra che fa sistemi per il broadcast video in Erlang (ma
forse l'interessato, che e' iscritto al gruppo, potrebbe dirci qualcosa).

Per il resto... quoto quanto ha gia' detto Francesca :-)

A presto,
--Corrado

--
==================================================================
Eng. Corrado Santoro, Ph.D.
University of Catania - ITALY - Engineering Faculty

Tel: +39 095 7382380 VoIP: sip:70...@voicegw2.diit.unict.it

Corrado Santoro

unread,
Jul 28, 2008, 7:03:52 PM7/28/08
to erlan...@googlegroups.com
jilani wrote:
> Avevo iniziato a scrivere un libro su Erlang (in italiano) diversi
> anni fa, credo a fine 2003, dopo un'intervista a Joe Armstrong che mi
> aveva inviato una copia del suo dottorato su Erlang (qualche mese
> prima di discuterla). Il libro doveva essere "un commentario" della
> tesi di Joe con moltissimi esempi pratici e completi. Ho scritto una
> cinquantina di pagine e poi mi ero fermato. In effetti Erlang era poco
> noto e non solo in Italia.
> Comunque, se ci sarą richiesta, riprendero' a scriverlo e lo
> distribuiro' gratuitamente in formato PDF vista l'immensa quantitą di

> materiale che ho accumalto in tutti questi anni di utilizzo, anche se
> non in modo continuativo, di Erlang.
Be' Jilani, e' un po' il cane che si morde la coda: la richiesta viene
dalle persone che si interessano al linguaggio le quali, pero', per
interessarsi vorrebbero che ci fosse gia' la documentazione pronta :-)

In effetti in Italia Erlang non e' molto noto, ma nel mondo si sta
diffondendo sempre di piu'; prova ne e' il fatto che stanno nascendo
user-group a macchia d'olio (chi frequenta "erlang-questions" sa di cosa
parlo).

Proprio per questo motivo, sia io che Enzo, in qualita' di "accademici",
abbiamo provato ad inserirlo nei corsi di Ingegneria Informatica e la
nascita di questo user-group e' la prova del nostro successo e del fatto
che il linguaggio sia "interessante". Noi crediamo in questo, sia come
possibile strumento da spendere nel mondo del lavoro sia come
arricchimento del bagaglio culturale e tecnico di un progettista
software, e per questo motivo continueremo a "spingerlo" nei corsi
universitari. Se poi, da questo nascera' l'esigenza di avere un libro
perche' la comunita' si e' espansa, ben venga!

Michele

unread,
Jul 29, 2008, 3:16:20 AM7/29/08
to Erlang Etna User Group
Corrado, è chiaro che il programmatore, deve avere la possibilità di
"aprirsi la mente" grazie alla programmazione in generale (a
prescindere dal linguaggio usato). E' un passo quasi obbligato. Si
diventa ipercritici e di ogni processo, vediamo sempre quel filo
logico che, per chi non è addentrato in questo mondo, non potrà mai
cogliere. Ci si dimentica del linguaggio e si guarda tutto in
prospettiva. Il nostro lavoro ci spinge necessariamente a percepire
"l'algoritmo" di ogni cosa e questo fatto comporta come diretta
conseguenza, lo sviluppo di una mentalità elastica in ognuno di noi.

Ciao. ^_^


On 29 Lug, 01:03, Corrado Santoro <csa...@diit.unict.it> wrote:
> jilani wrote:
> > Avevo iniziato a scrivere un libro su Erlang (in italiano) diversi
> > anni fa, credo a fine 2003, dopo un'intervista a Joe Armstrong che mi
> > aveva inviato una copia del suo dottorato su Erlang (qualche mese
> > prima di discuterla). Il libro doveva essere "un commentario" della
> > tesi di Joe con moltissimi esempi pratici e completi. Ho scritto una
> > cinquantina di pagine e poi mi ero fermato. In effetti Erlang era poco
> > noto e non solo in Italia.
> > Comunque, se ci sarà richiesta, riprendero' a scriverlo e lo
> > distribuiro' gratuitamente in formato PDF vista l'immensa quantità di
> > materiale che ho accumalto in tutti questi anni di utilizzo, anche se
> > non in modo continuativo, di Erlang.
>
> Be' Jilani, e' un po' il cane che si morde la coda: la richiesta viene
> dalle persone che si interessano al linguaggio le quali, pero', per
> interessarsi vorrebbero che ci fosse gia' la documentazione pronta :-)
>
> In effetti in Italia Erlang non e' molto noto, ma nel mondo si sta
> diffondendo sempre di piu'; prova ne e' il fatto che stanno nascendo
> user-group a macchia d'olio (chi frequenta "erlang-questions" sa di cosa
> parlo).
>
> Proprio per questo motivo, sia io che Enzo, in qualita' di "accademici",
> abbiamo provato ad inserirlo nei corsi di Ingegneria Informatica e la
> nascita di questo user-group e' la prova del nostro successo e del fatto
> che il linguaggio sia "interessante". Noi crediamo in questo, sia come
> possibile strumento da spendere nel mondo del lavoro sia come
> arricchimento del bagaglio culturale e tecnico di un progettista
> software, e per questo motivo continueremo a "spingerlo" nei corsi
> universitari. Se poi, da questo nascera' l'esigenza di avere un libro
> perche' la comunita' si e' espansa, ben venga!
>
> A presto,
> --Corrado
>
> --
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> Eng. Corrado Santoro, Ph.D.
> University of Catania - ITALY - Engineering Faculty
>
> Tel: +39 095 7382380        VoIP: sip:7...@voicegw2.diit.unict.it

Vincenzo Nicosia

unread,
Jul 29, 2008, 4:19:12 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com
On Lun, 28 Luglio 2008 9:34 pm, Michele Sciabarra wrote:

> Ci vorrebbe un buon libro free di Erlang in inglese... sarebbe buffo che
> ci sia in Italiano e non in inglese...
> La doc non e' semplicissima da leggere, quello che si trova free e'
> limitato e praticamente non c'e' nessun tutorial di OTP. Francesco
> Casarini parlava di scrivere un libro specifico su come usare la OTP ma
> pare che il progetto si sia fermato...

Per quello che ne so, Francesco sta continuando a scrivere, ma sara'
comunque un libro destinato alla stampa, e non credo che abbia intenzione
di metterlo on-line in formato digitale.

L'idea Michele Sciabarra mi piace. Anche perche' concordo sulla scarsa
accessibilita' di erlang (documentazione insufficiente e non sempre
aggiornata o completa, ad esempio!) ma so anche che da questo punto di
vista l'OTP Group non ha molte risorse da spendere, e quindi c'e' il
rischio serio che la doc rimanga cosi' com'e' per anni a venire.

Allora che facciamo? Cominciamo a scrivere ?

HND

KatolaZ

Michele Sciabarra

unread,
Jul 29, 2008, 4:35:09 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com

> L'idea Michele Sciabarra mi piace. Anche perche' concordo sulla scarsa
> accessibilita' di erlang (documentazione insufficiente e non sempre
> aggiornata o completa, ad esempio!) ma so anche che da questo punto di
> vista l'OTP Group non ha molte risorse da spendere, e quindi c'e' il
> rischio serio che la doc rimanga cosi' com'e' per anni a venire.
>
> Allora che facciamo? Cominciamo a scrivere ?
>
Si potrebbe mettere su un wiki dedicato all'OTP per cominciare...

Davide Marano

unread,
Jul 29, 2008, 4:41:38 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com


In realta' si potrebbe usare il wiki di trapexit: http://www.trapexit.org/Erlang_Wiki

Saluti
--
Marano Davide

Corrado Santoro

unread,
Jul 29, 2008, 5:22:25 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com
Davide Marano wrote:
> In realta' si potrebbe usare il wiki di trapexit:
> http://www.trapexit.org/Erlang_Wiki
L'idea del wiki potrebbe essere interessante, pero', secondo me,
occorrebbe cercare di dare una struttura sensata. Trapexit e' carino, ma
e' piu' un insieme "destrutturato" di articoli: per fare una
documentazione come si deve occorrerebbe impostare e seguire un filo
logico. E poi forse fare qualcosa di indipendente potrebbe essere carino :-)

--C.

--
==================================================================
Eng. Corrado Santoro, Ph.D.
University of Catania - ITALY - Engineering Faculty

Tel: +39 095 7382380 VoIP: sip:70...@voicegw2.diit.unict.it

jilani

unread,
Jul 29, 2008, 5:34:55 AM7/29/08
to Erlang Etna User Group
> Per quello che ne so, Francesco sta continuando a scrivere, ma sara'
> comunque un libro destinato alla stampa, e non credo che abbia intenzione
> di metterlo on-line in formato digitale.
So anche che F. Cesarini ha in programma di tradurre il suo libro in
italiano.

Michele Sciabarra

unread,
Jul 29, 2008, 5:42:24 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com
jilani ha scritto:
Nel caso cercasse editore, io ho un buon contatto con Hoepli (sono il
loro consulente per la programmazione).
Potrei perfino convincerli a tradurlo.

Vincenzo Nicosia

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Jul 29, 2008, 6:15:56 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com

Si' e' vero, anche se per quanto ne so non e' proprio una sua priorita' :-)

HND

Enzo

jilani

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Jul 29, 2008, 6:20:59 AM7/29/08
to Erlang Etna User Group
> Ci vorrebbe un buon libro free di Erlang in inglese... sarebbe buffo che
> ci sia in Italiano e non in inglese...
> La doc non e' semplicissima da leggere, quello che si trova free e'
> limitato e praticamente non c'e' nessun tutorial di OTP. Francesco
> Casarini parlava di scrivere un libro specifico su come usare la OTP ma
> pare che il progetto si sia fermato...
Lo sto scrivendo(*), anche se non è un libro propriamente sul
linguaggio Erlang, ma sulla programmazione scientifica in Erlang. Il
titolo è "ERLANG - Sicentific Programming". L'idea e' evoluta dalla
mia consuetudine di utilizzare l'interprete Erlang come calcolatrice
parametrica ed interattiva per risolvere piccoli problemi numerici
(tecnici)! La capacita' di definire delle funzioni complesse ed
annidate permette di scrivere codice molto conciso ed elegante che
risolva una grande varieta' di problemi scientifici e tecnici con
poche linee. Normalmente questo genere di applicazioni dovrebbe
rappresentare la "bestia nera" per Erlang a causa dell'assenza di
cicli for .. to, while .. do e la singola assegnazione alle variabili.
Trovo Wings3D (http://www.wings3d.com/) un'ottima applicazione di
Erlang in questo senso.

(*) Non lo posso ancora definire un libro visto che si tratta solo di
una serie di appunti + codice Erlang.

Michele Sciabarra

unread,
Jul 29, 2008, 6:20:48 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com
Vincenzo Nicosia ha scritto:
Se Hoepli accetta di pubblicarlo, cosa che potrebbe non essere
impossibile specie se si prospetta l'uso come libro di testo in corso
universitari, un budget per tradurlo non dovrebbe essere un problema
(fa parte della trafila di pubblicazione) e a quel punto non dovrebbe
essere difficile trovare un traduttore, che non dovrebbe fare il lavoro
gratis. Ma credo che stiamo facendo i conti senza l'oste. L'oste passa
da queste parti?

jilani

unread,
Jul 29, 2008, 6:26:46 AM7/29/08
to Erlang Etna User Group
> > Allora che facciamo? Cominciamo a scrivere ?
>
> Si potrebbe mettere su un wiki dedicato all'OTP per cominciare...
La OTP è una rogna da non sottovalutare. Per certi versi risulta anche
inutilmente complicata. Secondo me dovrebbe essere affrontata *solo*
dopo aver preso una certa confidenza con il linguaggio.
Quindi serve piuttosto scrivere sul linguaggio prima.

Vincenzo Nicosia

unread,
Jul 29, 2008, 6:31:35 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com

Concordo con Jilani.Il problema piu' grosso per la maggior parte dei
neofiti e' avere a che fare con un linguaggio funzionale (spurio, ma pur
sempre funzionale....), e non avere for, while, puntatori, mutex eccetera.

Una introduzione semplice al linguaggio e' forse il primo passo da fare.

Suggerirei anche di scrivere qualunque cosa scriveremo direttamente in
inglese e in italiano: risparmiamo almeno la noia di una traduzione
successiva :-)

HND

Enzo

Michele Sciabarra

unread,
Jul 29, 2008, 6:31:12 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com
jilani ha scritto:
Che si fa, si mette su un "nostro" (nostro inteso come  mailing list) wiki? Magari si registra "erlangwiki.org|" e si scrive a manetta su, magari usando yaws e il suo wiki ?

Io posso "donare" questa infrastruttura: registro il dominio e monto yaws con il  suo wiki. Ma questo sempre che a qualcno interessi scriverci dentro. Magari possiamo mettere dentro per cominiciare gli appunti di jilani (sono in italiano o in inglese? Io prependerei per l'inglese...).


Michele Sciabarra

unread,
Jul 29, 2008, 6:33:55 AM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com

> Suggerirei anche di scrivere qualunque cosa scriveremo direttamente in
> inglese e in italiano: risparmiamo almeno la noia di una traduzione
> successiva :-)
>
>
Credo che chiunque sia interessato a Erlang in italia sia perfettamente
in grado di leggere l'inglese (stiamo parlando di programmatori e non
conosco UN programmatore che non sa almeno leggere l'inglese. Parlarlo
e' un altro discorso...)


Corrado Santoro

unread,
Jul 29, 2008, 1:14:42 PM7/29/08
to erlan...@googlegroups.com
Michele Sciabarra wrote:
> Credo che chiunque sia interessato a Erlang in italia sia perfettamente
> in grado di leggere l'inglese (stiamo parlando di programmatori e non
> conosco UN programmatore che non sa almeno leggere l'inglese. Parlarlo
> e' un altro discorso...)
OK... partirei con l'inglese sicuramente; per quanto riguarda la
traduzione non so... e' assolutamente vero quello che dice Michele,
tuttavia penso agli studenti universitari: da una parte avere *solo*
l'inglese li stimolerebbe di sicuro, dall'altra questo magari
escluderebbe qualche studente. Cmq ci ripenserei.

Per adesso vediamo come e se e' possibile partire. Forse converrebbe
capire il materiale che c'e' gia'. Io, dal canto mio, ho alcuni lucidi
che ho usato per delle lezioni introduttive all'Universita' e forse
anche Enzo Nicosia ha qualcosa.

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